PROVINCIA DI FORLI'-CESENA

COMUNICATO

Titolo II - Procedura di verifica (screening) - Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) relativa al progetto di adeguamento dell'impianto di depurazione acque di Forli' sito in Via Grigioni

L'Autorita' competente Provincia di Forli'-Cesena, comunica la
decisione in merito alla procedura di verifica (screening) relativa al
progetto di adeguamento dell'impianto di depurazione acque di Forli'
sito in Via Grigioni.
Il progetto e' stato presentato da HERA Forli'-Cesena Srl.
Il progetto interessa il territorio della Provincia di Forli'-Cesena e
del Comune di Forli'.
Il progetto, prevedendo la trasformazione di un impianto esistente
avente dimensioni rientranti fra quelli previsti nella seguente
categoria: A.2.8 "Impianti di depurazione delle acque con
potenzialita' superiore a 100.000 abitanti equivalenti", e'
assoggettato alla procedura di screening in base all'art. 4, comma 1,
L.R. 9/99: ". . . Sono altresi' assoggettati alla procedura di
verifica (screening), per le parti non ancora autorizzate, i progetti
di trasformazione od ampliamento dai quali derivino impianti, opere ed
interventi con caratteristiche e dimensioni rientranti fra quelli
previsti negli Allegati A.l, A.2, A.3., B.l, B.2 e B.3".
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 , come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'autorita' competente:
Provincia di Forli'-Cesena, con atto di Giunta provinciale prot. n.
5766/23 del 27/1/2009, ha assunto la seguente decisione:
LA GIUNTA DELLA PROVINCIA DI FORLI'-CESENA
(omissis)	delibera:
a) richiamati gli elementi progettuali e le proposte tecniche
descritti in parte narrativa, di escludere, ai sensi dell'art. 10,
comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., il progetto di
adeguamento dell'impianto di depurazione acque di Forli' sito in Via
Grigioni - presentato da HERA Forli'-Cesena Srl, dall'ulteriore
procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:
 1) a fronte della limitazione dovuta alla bassa capacita' di
trattamento della vasca di sedimentazione finale, l'impianto, nella
configurazione futura corrispondente a quanto presentato negli
elaborati progettuali presentati da HERA Forli'-Cesena Srl, potra'
essere autorizzato esclusivamente per portate in ingresso che
consentano di trattare la 2Qm in caso di pioggia, coincidenti con
143.000 AE (o con 187.500 AE se il carico idraulico coincide con
quello organico);
 2) l'autorizzazione alla capacita' di trattamento di una portata
corrispondente a 250.000 AE resta subordinata alla
progettazione/realizzazione del sesto sedimentatore finale; per
raggiungere suddetta potenzialita' di trattamento si richiede che
contestualmente alla richiesta di autorizzazione venga presentato il
progetto di tale manufatto e vengano adeguate le relazioni tecniche e
di dimensionamento di processo ai fini di dimostrare l'effettiva
capacita' dell'impianto nella configurazione futura (comprendente
anche il sesto sedimentatore, escluso dal progetto oggetto della
presente procedura), al trattamento di tale portata, coerentemente con
quanto stabilito dai "Criteri di riferimento - Sistemi di drenaggio
unitari" della Regione Emilia-Romagna;
 3) qualsiasi tipo di funzionamento dello scolmatore a monte della
sedimentazione dovra' essere preventivamente autorizzato
dall'autorita' competente e dotato di un misuratore di evento in
maniera tale da poterne monitorare l'eventuale utilizzo o, in
alternativa, dovra' essere impedita la funzionalita' di tale
scolmatore (muratura);
 4) aggiungere all'innalzamento della paratoia, prevista per lo
scolmatore dismesso a valle della sedimentazione, anche una chiusura
del canale derivatore in corrispondenza dello stesso o, in
alternativa, inserire un misuratore di evento al fine di evitare un
utilizzo improprio di tale bypass;
 5) relativamente al bypass fra la denitrificazione e l'ossidazione
che porta i reflui direttamente allo scarico andranno presentate,
contestualmente alla richiesta di autorizzazione, relazioni
descrittive delle caratteristiche e del funzionamento di tale elemento
dell'impianto;
 6) venga sostituito il metodo di disinfezione attualmente utilizzato
con altri metodi (ad esempio disinfezione a raggi UV o con acido
peracetico) al fine di diminuire gli impatti sul corpo ricettore. Il
progetto di sostituzione del metodo di disinfezione attualmente
utilizzato dovra' essere presentato contestualmente alla richiesta di
autorizzazione e ad esso andranno allegati i valori attesi allo
scarico a seguito della modifica progettata al fine di verificare il
rispetto dei limiti del DM 185/03 in vista della futura necessita' di
riutilizzo irriguo delle acque trattate;
 7) limitatamente al periodo di cantiere dovra' essere effettuato, con
oneri a carico del proponente, un monitoraggio aggiuntivo della
qualita' dello scarico a settimana; in caso di verifica, da parte del
gestore, del mancato rispetto dei limiti tabellari sara' necessaria la
richiesta di deroghe temporanee all'autorita' competente;
 8) il fabbricato individuato come R2 verra' considerato tra i
ricettori sensibili per tutti gli impatti analizzati. La sua
esclusione sara' possibile dal momento dell'acquisizione dello stesso
da parte del gruppo HERA e sulla base di una garanzia di non utilizzo
a fini residenziali comprovata dal suo cambio di destinazione d'uso o
da dichiarazione della proprieta' attestante l'effettiva modalita' di
fruizione;
 9) la comunicazione di inizio lavori, di fine lavori e di messa in
funzione dell'impianto nel nuovo assetto dovra' essere trasmessa a
cura del proponente, ad ARPA ed all'Amministrazione provinciale di
Forli'-Cesena, Servizio Pianificazione territoriale;
10) durante il terzo mese delle operazioni, dovranno essere
verificate, a carico del proponente, le concentrazioni delle polveri
sottili ai recettori RI, R2 e R3 (fatto salvo quanto riportato alla
prescrizione 8), al fine di verificare l'efficacia delle misure di
mitigazione previste e di predisporre, qualora si rivelassero
necessarie, ulteriori misure di mitigazione per il quinto mese,
stimato come maggiormente impattante; idonea relazione, contenente i
risultati del monitoraggio e le ulteriori misure di mitigazione che
dovessero eventualmente dimostrarsi necessarie, dovra' essere
trasmessa entro un mese dall'esecuzione dei rilievi al Servizio
Pianificazione territoriale della Provincia di Forli'-Cesena;
11) un monitoraggio analogo a quello di cui al punto precedente dovra'
essere ripetuto al quinto mese di attivita' del cantiere, al fine di
verificare la correttezza dell'ipotesi sopra citata in merito alla
criticita' di questo periodo di lavorazione ed al fine di accertare
l'efficacia delle misure di mitigazione messe in atto;
12) in fase di cantiere dovranno essere messe in atto tutte la misure
di mitigazione necessarie ad evitare un peggioramento della qualita'
dell'aria della zona, con particolare riferimento alle seguenti norme
di corretta gestione delle attivita':
- compattare i percorsi in terra battuta;
- umidificare gli stoccaggi di materiale polverulento;
- riduzione della velocita' di transito dei mezzi;
- idonea manutenzione per i mezzi;
- spegnere i motori dei mezzi in attesa di carico/scarico;
13) ai fini della mitigazione dell'impatto connesso alla produzione di
odori, dovranno essere portate a trattamento nel biofiltro anche le
emissioni provenienti dalla linea fanghi e dalla grigliatura
grossolana. Gli interventi necessari a tale scopo dovranno essere
ultimati entro la fine lavori relativa all'ampliamento previsto dal
progetto; idonea comunicazione attestante la realizzazione di quanto
prescritto dovra' essere trasmessa al Servizio Pianificazione
territoriale dell'Amministrazione provinciale contestualmente alla
comunicazione di fine lavori;
14) dal momento che nella situazione futura gli 8 compressori
alloggiati nel nuovo locale da realizzarsi tra le vasche di
ossidazione 4 e 5 costituiscono la maggior sorgente rumorosa
dell'impianto e, posto che, le caratteristiche di tale struttura
portante metallica sono ancora da definire, dovranno essere adottate
le migliori tecniche di isolamento acustico al fine di limitare le
emissioni rumorose derivanti da tale locale; in particolare, in fase
di autorizzazione dovranno essere presentati gli elaborati progettuali
di tale struttura e di tutti gli elementi in essa contenuti
(comprensivi delle tecniche di isolamento acustico adottate) al fine
di verificarne l'idoneita';
15) l'effettuazione di una campagna di monitoraggio a seguito della
messa in funzione dell'impianto nel nuovo assetto, come peraltro
previsto all'interno dei documenti presentati. Sottolineata tale
necessita' e precisando che per la valutazione della situazione ante
operam con la terza linea del termovalorizzatore con funzionamento a
regime si fara' riferimento, relativamente ai recettori sopra
richiamati, alla documentazione presentata per la procedura di
screening relativa all'inceneritore, attivata da HERA SpA tramite
pubblicazione al Bollettino Ufficiale della Regione del 14/1/2008, i
rilievi fonometrici post operam andranno eseguiti secondo le modalita'
di seguito descritte:
a) devono essere eseguiti, secondo le modalita' stabilite dalla
normativa vigente, rilievi atti a determinare il rispetto dei valori
limite differenziali di rumore in periodo diurno e notturno in
prossimita' dei ricettori presenti maggiormente esposti (ricettori RI,
R2 e R3, fatto salvo quanto riportato alla prescrizione 8);
b) devono essere eseguiti rilievi in esterno del livello di rumore
ambientale in periodo diurno e notturno, della durata non inferiore
alle 24 ore in continuo, in prossimita' dei ricettori maggiormente
prossimi all'area del depuratore (ricettori RI, R2 e R3, fatto salvo
quanto riportato alla prescrizione 8), secondo le modalita' stabilite
dalla normativa vigente, a seguito degli interventi effettuati, al
fine di verificare il rispetto dei valori limite vigenti presso i
ricettori considerati;
c) il monitoraggio di cui ai due punti precedenti dovra' essere
effettuato con oneri a carico della societa' proponente entro i 3 mesi
dalla data di messa in funzione dell'impianto nel nuovo assetto;
d) il monitoraggio e le analisi di cui ai punti precedenti dovranno
essere eseguiti in prima istanza da ARPA o, in alternativa, da un
tecnico competente in acustica (art. 2 Legge 447/95), nominato dalla
societa' proponente. La data ed il programma d'esecuzione dei rilievi
fonometrici dovranno essere concordati con ARPA, qualora quest'ultimo
non sia il soggetto realizzatore del monitoraggio, e comunicati alla
Provincia di Forli'-Cesena Servizio Pianificazione territoriale;
e) in caso di verifica del mancato rispetto dei limiti vigenti,
dovranno essere individuate le sorgenti maggiormente responsabili di
tali superamenti e dovranno tempestivamente essere messe in atto dal
proponente, a proprio carico, idonee misure di mitigazione acustica
per l'abbattimento dei livelli alle sorgenti al fine di garantire il
rispetto di tutti i limiti vigenti presso i ricettori presenti;
f) tutti i risultati, le relative conclusioni e tutto quanto concerne
le eventuali misure di mitigazione necessarie dovranno essere
trasmessi all'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena, Servizio
Pianificazione territoriale e ad ARPA, qualora quest'ultimo non sia il
soggetto realizzatore del monitoraggio, entro 6 mesi dalla data di
messa in funzione dell'impianto nel nuovo assetto;
16) venga piantumato, al fine di incrementare il valore naturalistico
delle aree limitrofe allo Scolo Cerchia, il rilevato in posizione
sud-est collocato tra il confine dell'impianto e la vasca di
denitrificazione n. 3 in progetto; i sesti di impianto e la tipologia
delle essenze utilizzate dovranno dare continuita' alle alberature
gia' esistenti lungo la parte dello stesso rilevato, collocata a Sud
dell'impianto;
17) in riferimento anche a quanto valutato in merito alle
problematiche relative all'aerosol, come riportato al paragrafo "Aria,
Odori e Aerosol", l'eventuale modifica dello stato autorizzato
derivante dalla realizzazione del prolungamento di Via Correcchio e
dello svincolo della futura Tangenziale Est, implichera' una revisione
della valutazione precedentemente fatta; in particolare, a fronte
dell'eliminazione del rilevato e di parte delle alberature sia
esistenti che prescritte sul lato Sud dell'impianto, si prescrive che
venga fatto un aggiornamento delle misure di protezione e mitigazione
lato Sud, prevedendo la realizzazione di una apposita barriera, con la
funzione di protezione dagli impatti derivanti da rumore, aerosol e
visivi;
18) in merito agli interventi di manutenzione sugli impianti arborei
di nuova realizzazione, si prescrive che gli stessi vengano effettuati
dal proponente con le medesime modalita' e tempistiche descritte
nell'elaborato "Aspetti vegetazionali:interventi di progetto -
Relazione tecnica";
19) qualora venga richiesta l'autorizzazione al trattamento di una
portata corrispondente a 250.000 AE, subordinata alla
progettazione/realizzazione del sesto sedimentatore finale, devono
essere individuate ulteriori aree di compensazione, anche lontane dal
sito in oggetto; elaborati localizzativi e di progetto di tali opere
di compensazione dovranno essere presentati contestualmente alla
richiesta di autorizzazione configurata come sopra riportato;
20) quanto prescritto al punto 18) dovra' essere applicato anche alle
aree di compensazione eventualmente necessarie alla luce di quanto
specificato al punto precedente;
21) vengano adottate tutte le precauzioni possibili al fine di ridurre
la vulnerabilita' della falda. In particolare si prescrive la
realizzazione di giunti tipo water stop in corrispondenza di ogni
interfaccia di ripresa di getto, utilizzando miscele di cemento
specificatamente studiate per minimizzare il normale valore di
permeabilita' del calcestruzzo e realizzando un rivestimento sul lato
interno del manufatto che garantisca una perfetta tenuta idraulica
dello stesso, cosi' come previsto dagli elaborati presentati, alla
luce anche delle verifiche di resistenza effettuate su tali sistemi di
impermeabilizzazione;
22) venga svolta l'attivita' di monitoraggio qualitativo della falda
su piezometri dell'area di impianto con le modalita' previste dalla
Ditta ovvero tramite la realizzazione di quattro pozzi piezometrici da
ubicarsi 2 a monte e 2 a valle dell'impianto di depurazione rispetto
alla direzione della falda;
b) di quantificare in Euro 1.600,00, pari allo 0,02% del valore
dell'intervento, come determinato in parte narrativa, le spese
istruttorie che, ai sensi dell'art. 28 della L.R. 9/99 e s.m.i., sono
a carico del proponente;
c) di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile stante
l'urgenza di provvedere ai sensi dell'art. 134, comma 4 del DLgs 18
agosto 2000, n. 267;
d) di trasmettere la presente delibera all'Amministrazione comunale di
Forli', ad HERA Forli'-Cesena Srl, ad ARPA - Sezione provinciale di
Forli'-Cesena ed al Servizio Ambiente della Provincia di
Forli'-Cesena;
e) di trasmettere il presente atto al Servizio Pianificazione
territoriale per il seguito di competenza;
f) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
ai sensi dell'art. 10 comma 3, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e
s.m.i., il presente partito di deliberazione".

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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