ATTO DI INDIRIZZO
RISOLUZIONE - Oggetto n. 5026 - Risoluzione proposta dai consiglieri Barbieri, Mazzotti, Salsi, Monari, Alberti, Masella, Delchiappo, Guerra, Nanni e Mazza circa il ripristino della quota nazionale del fondo per gli investimenti 2009, il riparto e l'erogazione delle relative somme alle Regioni, regionalizzando il fondo nazionale per il funzionamento delle Comunita' Montane incrementando inoltre i trasferimenti di risorse ai Comuni montani
Premesso che
la montagna costituisce una risorsa territoriale, naturale e
ambientale, fondamentale per lo sviluppo e la qualita' del sistema
regionale;
la politica della Regione Emilia-Romagna promuove la tutela del
paesaggio, lo sviluppo della montagna e il benessere dei residenti in
termini economici, sociali, culturali e ambientali;
considerato che
la popolazione residente e le peculiarita' del territorio non
consentono l'autosufficienza locale e non garantiscono gli
investimenti necessari alla manutenzione e alla qualificazione del
territorio e le risorse adeguate per i servizi essenziali alle
persone, alle famiglie e alle imprese;
di conseguenza risulta indispensabile il sostegno finanziario della
Regione e dello Stato per la rigenerazione e valorizzazione delle
risorse che la montagna offre al sistema territoriale e la tutela
delle risorse naturali e per favorire sistemi locali di produzione di
energia termica da biomasse finalizzate al riscaldamento domestico e
di piccole comunita';
pertanto la Regione riconferma il proprio impegno che si e' finora
tradotto in un maggior sostegno della Regione al fondo per la montagna
a compensazione della riduzione delle risorse dello Stato, che ha gia'
superato largamente la quota dei trasferimenti statali;
giudica negativamente
la riduzione operata dal Governo delle risorse destinate alla montagna
per l'anno 2009, che sono passate da 50 milioni del 2008, a 39 milioni
(che per la Regione Emilia-Romagna si traduce in 1,9 milioni di Euro
non ancora erogati) e sono state azzerate per il 2010 e gli anni
successivi;
evidenzia che
tale taglio, relativo agli investimenti, si aggiunge alla radicale
riduzione degli stanziamenti destinati alle Comunita' Montane, per far
fronte ai servizi erogati ai cittadini. In Italia la riduzione e'
stata di 96 milioni di Euro su un complessivo di 118 milioni, e in
Emilia-Romagna di 4 milioni su 6;
ai Comuni montani non solo non sono state trasferite le risorse
sottratte alle loro forme associative (Comunita' Montane e Unioni dei
Comuni montani), ma e' stato operato un taglio lineare dei
trasferimenti statali al quale non ha corrisposto l'attivazione del
Fondo perequativo, espressamente previsto dal Titolo V della
Costituzione;
tutto cio' premesso
l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
chiede al Governo
1) di ripristinare la quota nazionale del fondo per gli investimenti
2009 almeno a livello del 2008 (50 milioni) e di provvedere
tempestivamente al riparto e alla erogazione alle Regioni;
2) di prevedere risorse adeguate, e comunque non inferiori, per il
2010 e gli anni seguenti;
3) di erogare alle Regioni il 60% del fondo 2004 non ancora
trasferito;
4) di coprire le spese dei servizi indispensabili per i cittadini,
finora erogate dalle Comunita' Montane, di cui la Regione si e' fatta
carico per gli anni 2009-2010;
5) di regionalizzare il Fondo nazionale gia' destinato al
funzionamento delle Comunita' Montane e di dotarlo delle stesse somme
degli anni precedenti al taglio drastico operato nell'ultimo esercizio
finanziario;
6) che con la Finanziaria 2010 siano incrementati i trasferimenti ai
Comuni montani e venga finanziato il Fondo perequativo per gli stessi,
mettendoli in grado di assicurare i servizi essenziali alla
popolazione compreso la mobilita' viaria e ferroviaria;
7) in particolare che sia mantenuto anche per il 2010 e gli anni
successivi il fondo per anziani e bambini pari a 25 milioni di Euro
per le Comunita' Montane, gia' previsto per il triennio 2007-2009.
Approvata a maggioranza nella seduta antimeridiana del 25 novembre
2009.
