REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ASSEMBLEA LEGISLATIVA

ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 5148 - Risoluzione proposta dai consiglieri Mazza, Borghi, Manfredini, Salsi, Richetti, Masella, Monari, Nanni, Alberti, Bortolazzi, Delchiappo, Ercolini, Rivi, Aimi, Villani e Donini circa la tutela dei diritti umani nei territori del Sahara Occidentale

L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Appreso
dell'arresto per reati di opinione
al loro arrivo all'aeroporto di Casablanca il 9 ottobre
compiuto dalla forze di sicurezza del Regno del Marocco
di Ali Salem Tamek, vicepresidente del Collettivo dei Difensori
Saharawi dei Diritti Umani (CODESA), membro dell'Associazione
marocchina dei Diritti Umani, sezione di Assa, e membro registrato con
Frontline in Irlanda; Brahim Dahane, Presidente dell'Associazione
Saharawi per le Vittime di Gravi Violazioni dei Diritti Umani commesse
dallo Stato Marocchino (ASVDH); Ahmad Anasiri, Segretario generale del
Comitato Saharawi per la Difesa dei Diritti Umani di Smara/Sahara
Occidentale e Presidente dell'Associazione marocchina dei Diritti
Umani, sezione di Smara; Dagja Lachgar, membro dell'Ufficio esecutivo
dell'Associazione Saharawi per le Vittime di Gravi Violazioni dei
Diritti Umani commesse dallo Stato Marocchino (ASVDH); Yahdih
Ettarrouzi, membro dell'Associazione marocchina dei Diritti Umani,
sezione di Laayoune; Saleh Lebayhi, Presidente del Forum per la difesa
dei bambini saharawi, membro del CODESA e dell'AMDH, sezione di
Laayoune; Rachid Sghayar, membro del Comitato d'azione contro la
Tortura di Dajla, Sahara Occidentale.
Appreso inoltre che
Aminatou Haidar il 14 novembre
e' stata espulsa dalla sua terra
dalle autorita' di polizia del Regno del Marocco di El Aiun che le
hanno ritirato il passaporto e l'hanno costretta a salire su un aereo
diretto a Lanzarote nelle Canarie perche' si e' rifiutata di scrivere
sulla carta di ingresso Sahara Marocchino invece di Sahara
Occidentale;
a Lanzarote Aminatou ha iniziato subito lo sciopero della fame per
protestare contro l'espulsione e riaffermare il suo diritto di tornare
nel suo Paese e alla sua famiglia, dopo che la Spagna, che l'ha
accettata senza passaporto, si rifiuta di farla partire nuovamente per
El Aiun, nel Sahara Occidentale.
Evidenziando che
Ali Salem Tamek e Aminatou Haidar sono stati ospiti della nostra
Regione nell'ambito del processo per l'attuazione delle Risoluzioni
dell'ONU per l'autodeterminazione del popolo Saharawi, per il rispetto
dei diritti umani nel Sahara Occidentale e per la pace nel
mediterraneo;
Brahim Dahane ha accolto i tre Consiglieri regionali che nel novembre
del 2008 si sono recati nella citta' di Laayoune, nel Sahara
Occidentale, dove hanno potuto verificare la stretta sorveglianza
poliziesca a cui sono stati sottoposti e percepire la violenza che
veniva esercitata verso i loro ospiti, violenza che si e'
concretizzata contro alcune delle persone che li hanno incontrati
appena loro hanno lasciato i territori;
le persone arrestate sono personalita' Saharawi che vivono nel Sahara
Occidentale e che assieme ad altri cittadini Saharawi manifestano
pacificamente per il rispetto delle risoluzioni dell'ONU e dei diritti
umani nei territori contesi subendo quotidianamente intimidazioni,
arresti e violenze, anche su donne e ragazzi, per il semplice fatto di
non rinunciare a manifestare le proprie opinioni nel rispetto del
diritto internazionale.
Richiamate le Risoluzioni approvate all'unanimita'
il 23 novembre 2006 e il 12 novembre 2008
in cui la Regione Emilia-Romagna rinnova il proprio impegno ad operare
per
la piena applicazione delle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza
dell'ONU, l'autodeterminazione dei popoli e il rispetto del diritto
internazionale;
il sostegno ai rifugiati Saharawi nei campi profughi in Algeria;
favorire il processo di pace anche tramite un'iniziativa delle Regioni
dell'Europa, anche per consolidare l'amicizia con il popolo del
Marocco e con il popolo Saharawi, e tra loro;
il rispetto dei diritti umani nei territori del Sahara Occidentale
occupati dal Regno del Marocco oggi sotto la tutela dell'ONU in attesa
dello svolgimento del referendum deciso dal Consiglio di Sicurezza,
salvo altro accordo raggiunto tra le parti in conflitto sotto la
supervisione dell'ONU.
Richiamata la drammaticita' della situazione
il Segretario Generale dell'ONU nella sua relazione del 16 ottobre
2006 ha ripreso la denuncia dell'Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per il rispetto dei diritti umani in cui si evidenziava la
violazione dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza del
Regno del Marocco; denuncia che ha trovato eco nella Risoluzione del
Consiglio di Sicurezza del 31 ottobre con la denuncia di atti di
violenza contro le donne saharawi;
l'Alto Commissario dell'Unhcr, Antonio Guterres, a settembre del 2009
si e' recato a Tindouf e ha potuto constatare la "drammaticita'" della
situazione in cui vivono i rifugiati saharawi.
Richiede al Regno del Marocco
di rendere note la sorte e lo stato di salute dei cittadini Saharawi,
attivisti dei Diritti Umani, arrestati venerdi' scorso all'aeroporto
Mohamed V di Casablanca; di garantire l'immediato intervento degli
avvocati difensori e di permettere il controllo internazionale sul
loro stato di salute; oltre a garantire il diritto di esprimere le
proprie opinioni e quindi la loro rapida liberazione nel rispetto del
diritto internazionale;
di garantire il diritto ad Aminatuo Haidar a ritornare nella sua terra
e presso la sua famiglia nel rispetto dei diritti umani.
Invita il Governo Italiano
a intervenire presso i rappresentanti del Regno del Marocco in Italia
per chiedere la liberazione degli arrestati, la garanzia della loro
integrita' personale e il rispetto del diritto internazionale;
ad operare in sede Europea per il sostegno al diritto
all'autodeterminazione del popolo Saharawi e perche' il Regno del
Marocco assicuri il rispetto dei diritti umani nei territori contesi
nel Sahara Occidentale;
di sollecitare la comunita' internazionale affinche' venga inviata una
commissione dell'ONU per monitorare le violazioni dei diritti umani
nei territori del Sahara Occidentale.
Impegna la Giunta
a intervenire in ogni modo, nel rispetto delle prerogative
istituzionali, verso il Regno del Marocco per la liberazione degli
arrestati e per il rispetto dei diritti umani nei territori contesi
del Sahara Occidentale ancora sotto il controllo dell'ONU;
a evidenziare in modo netto che la Regione Emilia-Romagna non puo'
accettare che le reiterate azioni di violazione dei diritti umani
contro chi sostiene le risoluzioni dell'ONU senza trarre le doverose
conclusioni in merito ai rapporti esistenti.
Impegna inoltre la Giunta
a continuare l'impegno della Regione Emilia-Romagna per la pace e la
solidarieta' tra i popoli nel Sahara Occidentale e nell'area del
Mediterraneo;
a continuare nell'impegno per aiuti e azioni di solidarieta' nei
confronti dei profughi saharawi che vivono negli accampamenti nel
deserto dell'Algeria da oltre trent'anni;
a operare in sede Europea per svolgere iniziative di concerto con
altre Regioni europee per il rispetto delle Risoluzioni dell'ONU; per
lo svolgimento del Referendum se non vi sara' una soluzione condivisa
del conflitto; per il rispetto del diritto all'autodeterminazione del
popolo Saharawi.
Invita la Presidenza dell'Assemblea legislativa
a operare per favorire la conoscenza di quanto accade nei territori
contesi, anche contattando avvocati difensori e altre persone
informate dei fatti in merito alla tutela dei diritti umani nel Sahara
Occidentale;
a prendere contatto con il Consolato del Regno del Marocco per
consegnare la risoluzione e per conoscere le sue considerazioni piu'
generali in merito ai fatti citati e allo svolgimento delle trattative
in corso tra le parti per dare attuazione alle Risoluzioni dell'ONU.
Approvata all'unanimita' nella seduta antimeridiana del 24 novembre
2009.

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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