REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ASSEMBLEA LEGISLATIVA

ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 4328 - Risoluzione proposta dai consiglieri Monari, Zanca, Nanni, Bortolazzi e Guerra per invitare la Giunta regionale a sollecitare il Governo a reperire le risorse per la realizzazione della variante alla S.P. 65 della Futa, nei pressi di Rastignano (BO)

L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
nel 1994, contestualmente all'Accordo Quadro tra RER, Ministero dei
Trasporti, Ferrovie dello Stato Spa e TAV per la realizzazione della
tratta ferroviaria Alta Velocita'-Alta Capacita' Bologna-Firenze, le
parti si impegnavano a risolvere il problema del superamento del nodo
di Rastignano tramite una variante alla viabilita' alla quale TAV
avrebbe concorso per 14 mld lire, impegno poi riconfermato durante la
Conferenza dei Servizi del 1995, allorche' anche ANAS si impegnava a
stanziare 15 mld (pari a 7.746.853,50 Euro) e la Provincia di Bologna
diventava affidataria della progettazione dell'opera;
evidenziato che
nel 2004, dopo un'interruzione dei lavori da parte di ANAS a causa
dell'accoglimento di alcuni ricorsi al TAR per errori nelle notifiche
degli espropri, ANAS si impegnava ad erogare ulteriori 10.785.538,19
Euro elevando cosi' il contributo totale a 19.769.603,40 Euro;
nello stesso anno la Conferenza dei Servizi richiedeva la
realizzazione della variante alla SP 65 della Futa in corrispondenza
dell'abitato di Rastignano da parte di TAV la quale, stimato il costo
dell'opera in circa 43 milioni di Euro, si rendeva disponibile alla
progettazione e realizzazione previa reperibilita' delle risorse
finanziarie necessarie e contestualmente ai lavori per l'Alta
Velocita';
sottolineato che
nel maggio 2004 l'allora Ministro dei Trasporti Lunardi, a margine dei
lavori della Conferenza dei Servizi, si impegnava a reperire "gli
ulteriori finanziamenti necessari alla completa realizzazione della
variante di Rastignano, al fine di garantirne il completamento
contestualmente alle opere ferroviarie" dell'asse Bologna-Firenze
"parte integrante del corridoio n. 1 (Berlino-Palermo)" all'interno
della Finanziaria 2005, impegno successivamente ribadito dal Governo
Prodi a fine 2007;
nel marzo 2006 la RER convocava la Conferenza dei Servizi per le
procedure di VIA - in cui erano presenti la Provincia di Bologna, i
Comuni di Bologna, Pianoro e San Lazzaro e gli enti Azienda USL, ARPA,
la Sovrintendenza ai Beni artistici e ambientali - che ha concluso
positivamente i propri lavori nel settembre del 2008.
Reso noto che
a seguito degli adeguamenti progettuali e dell'incremento dei costi il
progetto definitivamente licenziato in quella sede ammonta a 57,23 mln
Euro;
negli atti aggiuntivi all'Intesa Generale Quadro dell'1 agosto 2008 il
Ministro Matteoli "si impegna ad assumere ogni iniziativa utile per il
reperimento del finanziamento necessario", vale a dire circa 50 mln
Euro a valere su risorse per la viabilita';
rimarcato tuttavia che
nonostante gli impegni piu' volte assunti ufficialmente, la risposta
data ad un'interrogazione sul tema dal Ministro Matteoli nel gennaio
scorso sembra denotare la volonta' del Governo di non procedere con i
lavori, adducendo a scusante il fatto che TAV - avendo terminato i
lavori per l'Alta Velocita' - non sia piu' disponibile alla
cantierizzazione e segnalando inoltre come la variante ed i relativi
finanziamenti non siano piu' inseriti nei documenti di programmazione
di ANAS, ne' la strada possa beneficiare delle risorse del Contratto
di Programma ANAS in quanto regionale e non statale;
nel constatare che
numerose rilevazioni hanno posto in evidenza la gravita' delle
emissioni di polveri fini, di C02 e di benzene in localita' Rastignano
centro, dove si contano ben 7 semafori in 2 soli km ed un intensissimo
traffico veicolare anche di mezzi pesanti;
il Dipartimento di prevenzione dell'Azienda USL di Bologna ha
sottolineato le conseguenze per la salute soprattutto per le categorie
deboli, bambini ed anziani, delle emissioni di polveri fini, C02 e
benzene legate alle congestioni e aumenti del traffico in termini di
aumento delle patologie respiratorie e cardiocircolatorie, accessi al
pronto soccorso e ricoveri ospedalieri;
nel ribadire inoltre che
la mancanza della variante determina un aumento significativo del
traffico e della congestione lungo la Via Toscana (pianorese e
bolognese) sino alle porte di Bologna lungo gli accessi alle vie di
collegamento con la tangenziale ed un notevole incremento dei tempi di
percorrenza, inducendo inefficienze anche al trasporto pubblico su
gomma;
attualmente, a causa del traffico intenso, l'inquinamento acustico in
buona parte di Via Toscana (pianorese e bolognese) supera i limiti di
emissioni previsti a tutela della salute dei cittadini, la mobilita'
pedonale e' molto limitata e rischiosa e vi e' un oggettivo aggravio
dei costi per le aziende del territorio;
negli anni scorsi i Comitati di cittadini, gli amministratori locali e
le forze politiche dei Comuni delle Cinque Valli Bolognesi hanno
promosso iniziative di sensibilizzazione, audizioni, raccolte di firme
per richiedere a Provincia, Regione e Ministero per le Infrastrutture
la certezza del finanziamento della variante;
nel 2006 e' stato consegnato al Ministro Di Pietro un appello
accompagnato da circa 2.500 firme di cittadini del territorio di
Pianoro e dei quartieri di Bologna interessati;
invita la Giunta
- a sollecitare il Governo affinche' reperisca, nel rispetto degli
impegni assunti, con massima urgenza, le risorse economiche per
permettere a TAV di realizzare l'opera, soprattutto in relazione al
fatto che oggi esistono tutte le condizioni tecniche e logistiche per
una rapida realizzazione della variante, scongiurando cosi' un
ulteriore incremento dei costi di realizzazione, e che comunque in
ogni caso garantirebbero, qualora TAV non riuscisse a realizzare
l'intervento, il subentro della Provincia di Bologna con un proprio
appalto, come da accordo sottoscritto nel passaggio dell'appalto da
ANAS alla Provincia, nel quale si prevedeva che il Ministero avrebbe
messo a disposizione le risorse necessarie che non avrebbero cosi'
gravato sul bilancio provinciale;
- a riconoscere la strategicita' di un'opera che servira' una vallata
in cui vivono 40.000 persone e hanno sede piu' di 2.000 aziende, e che
risulta ancora oggi lontana da tutte le vie di comunicazione, senza
collegamenti veloci per l'autostrada o la tangenziale, con tutte le
conseguenze in termini di vivibilita' e produttivita' locale che
questo comporta.
Approvata a maggioranza nella seduta pomeridiana del 6 ottobre 2009.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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