REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 ottobre 2009, n. 1497

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di "Collegamento tra le tangenziali di Barco e Bibbiano: S.P. n. 22 Barco-Bibbiano-S.Polo d'Enza - Provincia di Reggio Emilia"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 21 maggio
1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, in considerazione
dei modesti impatti attesi, il progetto di "Collegamento tra le
tangenziali di Barco e Bibbiano - SP 22 Barco-Bibbiano-S. Polo d'Enza"
della Provincia di Reggio Emilia, dalla ulteriore procedura di VIA,
con le seguenti prescrizioni gia' riportate al punto 7:
 1) per minimizzare gli impatti durante le fasi di cantiere andranno
messe in atto tutte le misure di attenuazione previste dal progetto e
quindi le seguenti azioni di mitigazione di seguito riportate:
- nell'ubicazione delle aree di cantiere andranno evitate le aree a
ridosso dei canali, al fine di ridurre i pericoli di inquinamento
delle acque superficiali;
- il traffico legato alle attivita' di cantiere andra' opportunamente
progettato allo scopo di evitare disturbi ai residenti e limitare i
disagi al traffico locale;
- al fine di ridurre al minimo le interferenze con la viabilita'
esistente, si provvedera' a deviazioni temporanee o restringimenti
della carreggiata, evitando interruzioni di traffico;
- al fine di limitare gli impatti dovuti all'attivita' dei mezzi di
cantiere andranno utilizzati macchinari rispondenti alle normative,
dotati di tutti gli accorgimenti utili per limitare il rumore e le
emissioni in atmosfera;
- dovra' essere posta particolare cura al fine di evitare il rischio
di sversamenti accidentali nel terreno e nei corsi d'acqua
attraversati;
- durante le fasi di cantiere dovranno essere raccolte le acque reflue
prodotte direttamente o indirettamente dai lavori di costruzione
stradale per evitare ogni possibile apporto di inquinanti nei corpi
acquiferi superficiali e sotterranei;
- dovra' essere garantito l'uso della rete irrigua e la funzionalita'
dei canali di scolo delle acque anche durante la fase di realizzazione
dell'opera principale e delle opere complementari, a tal fine si
manterra' costantemente attivo il flusso idrico convogliando, ove
possibile, le acque fra esistenti fossi o deviandone puntualmente il
corso;
- per limitare il diffondersi delle polveri, saranno eseguite
periodiche bagnature delle piste di cantiere e di eventuali cumuli di
materiale;
- durante le fasi di cantiere andranno messe in atto misure di tutela
della vegetazione arboreo-arbustiva esistente, tramite opportune
protezioni di fusti e rami; nei casi in cui i lavori interferiranno
con la vegetazione arborea andra' evitata la ricarica di terreno
attorno agli alberi e gli scavi troppo vicini alle radici per non
comprometterne l'aerazione dell'apparato radicale;
- per il ripristino delle aree di cantiere andra' riutilizzato il
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne
la morte biologica;
- per limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti
dalla movimentazione dei materiali di costruzione e dalla
movimentazione dei mezzi si ritiene necessario:
a) prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei
depositi di materie prime ed inerti e delle vie di transito da e per i
cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze di
abitazioni;
b) per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura
dei cassoni con teloni;
c) gli inerti necessari alla realizzazione dell'opera andranno
reperiti da cave regolarmente autorizzate della zona sulla base di
quanto disposto nei piani per le attivita' estrattive provinciali e
comunali, privilegiando, a parita' di idoneita' dei materiali, i siti
piu' prossimi all'area di cantiere al fine di minimizzare gli impatti
legati al traffico;
d) tali prescrizioni dovranno essere inserite nel capitolato lavori;
 2) in sede di progettazione esecutiva dovra' essere realizzato un
idoneo progetto di inserimento ambientale dell'infrastruttura viaria
comprensivo di un progetto di rinaturalizzazione e riqualificazione
ambientale del Canale Varana, che dovra' essere approvato
dall'Amministrazione comunale;
 3) in relazione all'ambito di attraversamento del Canale Varana si
prescrive di ripristinare lo stato dei luoghi e rinaturalizzare
mediante impianto di vegetazione igrofila ripariale autoctona secondo
le tipiche successioni trasversali e longitudinali, le aree adiacenti
alla sede stradale e quindi tutto l'intorno che interessa il corridoio
ecologico provinciale in sx e dx idraulica, prevedendo anche eventuali
diradamenti di specie alloctone invasive, al fine di migliorare
l'ecologia dei luoghi e tamponare con barriere di verde naturale, i
disturbi ambientali potenzialmente derivanti dalla presenza di
traffico veicolare sugli habitat acquatici ed i popolamenti
idrobiologici;
 4) al fine di pianificare gli interventi di cui sopra si prescrive di
elaborare in sede di progetto esecutivo una specifica relazione di
analisi ambientale che descriva nel dettaglio gli habitat naturali di
interesse che naturalmente potrebbero caratterizzare il contesto
territoriale di riferimento in relazione agli aspetti vegetazionali ed
alle risorse faunistiche potenziali, sia per quanto riguarda gli
habitat acquatici ed idroigrofili che caratterizzano il corso d'acqua,
sia per quanto riguarda gli ambiti perifluviali limitrofi dove
interferiscono le opere di progetto;
 5) sempre in relazione agli attraversamenti del Canale Varana, nel
dimensionamento degli scatolari si prescrive di prevedere una luce di
maggiore dimensioni in considerazione della necessita' di garantire la
continuita' ecologica degli ambiti di sponda e/o di prevedere idonei
passaggi faunistici;
 6) gli interventi di ripristino vegetazionale lungo il tratto
stradale dovranno inoltre rispettare le seguenti indicazioni:
- inserimento lungo il tracciato di formazioni vegetali, quali siepi
arbustive ed arboreo arbustive di essenze autoctone, disposte sia
parallelamente che perpendicolarmente (in particolare nei punti di
intersezione con fossi e canali minori) al nastro stradale, in modo da
creare collegamenti percettivi che spezzino il segno del tracciato di
progetto;
- dove possibile saranno preferite, a formazioni vegetali lineari,
formazioni a macchia di maggior entita';
- le formazioni vegetali di nuovo impianto dovranno valorizzare coni
visuali appositamente individuati per incrementare la panoramicita'
del tracciato;
- impianti vegetali a macchia naturali sia per quanto riguarda la
struttura sia per le specie utilizzate, nelle aree intercluse di
svincolo o nelle rotatorie;
- il progetto delle opere a verde dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora e
il reimpianto delle fallanze nel primo anno di manutenzione;
 7) gli esiti dello studio di impatto acustico dovranno costituire il
punto cardine su cui impostare la progettazione delle opere di
mitigazione acustica da realizzarsi lungo il tracciato;
 8) le opere di mitigazioni acustiche necessarie in base agli esiti
dello studio dovranno essere per quanto possibile di tipo
vegetazionale, con cespugli ed alberature di essenze autoctone, fermo
restando la verifica della loro efficacia ed il rispetto degli
obiettivi previsti; qualora tali forme di mitigazione non
permettessero l'ottenimento del rispetto dei limiti di zona, si
ricorrera' ad altre tipologie di protezione acustica (per quanto
possibile terrapieni rinverditi o in alternativa pannelli
fonoassorbenti in legno con elementi di verde);
 9) l'efficacia delle opere di mitigazione acustica ed il rispetto dei
limiti di legge andranno verificati mediante le opportune misure
fonometriche ad opera in esercizio, da realizzarsi a cura del
proponente e da sottoporre alla verifica del Comune di Bibbiano;
10) si dovra' inoltre valutare la necessita' di adottare mitigazioni
acustiche durante le fasi di cantiere al fine di consentire il
rispetto dei limiti sonori previsti dalla normativa vigente;
11) in riferimento alle misure di mitigazione acustica previste dal
progetto la relazione previsionale di impatto acustico evidenzia la
necessita' di interventi di bonifica per due edifici collocati in
prossimita' della rotonda di progetto tra Via Nenni, Via Risorgimento
e Via Alighieri: la lunghezza delle barriere e' stata ottenuta
considerando un tratto stradale rettilineo ma non tiene conto che le
due abitazioni sono collocate in prossimita' di una rotonda e di
diverse diramazioni stradali con conseguente aumento delle direzioni
di provenienza delle emissioni rumorose pertanto si ritiene necessario
incrementare la lunghezza di entrambe le barriere, sia quella relativa
alla sezione 1 (edificio di Via Alighieri), sia quella della sezione 2
(edificio di Via Risorgimento); la lunghezza delle due barriere deve
essere tale da estendersi lungo i principali tratti stradali che
fiancheggiano le abitazioni, fatto salvo problemi di visibilita' e
sicurezza;
12) la progettazione della rotatoria sopracitata dovra' inoltre
adottare tutti gli accorgimenti necessari alla riduzione della
velocita' di transito degli autoveicoli;
13) la progettazione definitiva dei manufatti idraulici di
attraversamento del reticolo idrografico dovra' essere fatta tenendo
in considerazione i maggiori apporti al reticolo scolante derivanti
dal drenaggio della piattaforma stradale in progetto, nonche' le
eventuali condizioni di criticita' indipendenti dal progetto in esame,
come quelle derivanti da urbanizzazioni di nuova realizzazione o di
previsione; le opere in questione dovranno ottenere il parere
favorevole del competente Consorzio di Bonifica;
14) gli attraversamenti dei canali e scoli interferiti dalla strada in
progetto dovranno essere realizzati con caratteristiche dimensionali e
geometriche tali da renderli idonei, oltre che dal punto di vista
idraulico, anche come "corridoi ecologici" per la fauna locale;
15) il sistema di drenaggio delle acque di piattaforma stradale dovra'
rispettare i seguenti requisiti:
- le cunette bordo strada andranno realizzate in terra ed inerbite al
fine di favorire l'azione filtro della vegetazione ed una parziale
depurazione prima dell'immissione nel corpo idrico ricettore;
- nella aree interessate da terreni permeabili le cunette dovranno
essere opportunamente impermeabilizzate al fine di evitare
l'infiltrazione nel sottosuolo degli inquinanti da traffico o di
quelli derivanti da sversamenti accidentali;
- dovra' essere evitato lo scarico diretto delle acque di drenaggio
della piattaforma nel reticolo idrografico superficiale;
- a monte dei recapiti del sistema di drenaggio nei canali di bonifica
andranno predisposti opportuni presidi atti ad evitare lo scarico nel
corpo idrico degli inquinanti derivanti da sversamenti accidentali;
16) il progetto esecutivo dovra' contenere un "Piano di gestione,
manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di drenaggio,
invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e degli
eventuali sversamenti accidentali" prendendo anche in considerazione
la fitodepurazione come sistema per il miglioramento della qualita'
delle acque; tale piano dovra' essere approvato dalla Amministrazione
provinciale di Reggio Emilia;
17) la realizzazione dell'impianto di illuminazione stradale dovra'
essere conforme alla L.R. 19/03 "Norme in materia di riduzione
dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico" e alle
specifiche tecniche definite nei relativi strumenti di attuazione
(Direttiva approvata con delibera di G.R. 2263/05 e Circolare
approvata con determina del Direttore generale Ambiente e Difesa del
suolo e della costa n. 14096 del 12 ottobre 2006);
18) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di
Reggio Emilia - Servizio Progettazione strade, alla Provincia di
Reggio Emilia - Servizio Infrastrutture ed Edilizia, al Comune di
Bibbiano, all'ARPA - Sezione provinciale di Reggio Emilia;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna;
d) di pubblicare il presente atto sul sito web della Regione Emilia
Romagna.

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina