COMUNE DI BOLOGNA

COMUNICATO

Titolo II - Decisione della procedura di verifica (screening) relativa al piano di coltivazione e sistemazione della II fase di intervento e variante alla I fase di intervento del polo estrattivo "San Niccolo'"

L'Autorita' competente Comune di Bologna comunica la decisione
relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il
progetto: "Piano di coltivazione e sistemazione della II fase di
intervento e variante alla I fase di intervento del polo estrattivo
'San Nicolo''".
Il progetto e' presentato da: Consorzio Cave Bologna Societa'
Cooperativa.
Il progetto e' localizzato nel comune di Bologna, nei pressi di Via
Zanardi.
Il progetto interessa il territorio dei comuni di Bologna, Castel
Maggiore, Calderara di Reno e della provincia di Bologna.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come modificata
dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, integrata con le modifiche di cui
al DLgs 152/06 come modificato dal DLgs 4/08, l'Autorita' competente
Comune di Bologna con determina P.G. n. 254413/09 ha assunto la
seguente decisione:
verifica positiva ed esclusione del progetto dalla ulteriore procedura
di VIA, con le seguenti prescrizioni per la mitigazione degli impatti
e approfondimenti da sviluppare nella successiva fase di rilascio di
Autorizzazione estrattiva (Piano di coltivazione e sistemazione
finale).
 1) al fine di evitare circolazione idrica tra le acque del sistema
idrico sotterraneo e le acque contenute nel bacino idrico in progetto,
si prescrive che oltre al fondo del bacino stesso, siano adeguatamente
impermeabilizzate anche le pareti, cosi' come proposto nella relazione
di screening;
 2) si prescrive di prevedere un sostegno mobile sul canale Ghisiliera
per consentire l'attingimento in ogni condizione e in tempi rapidi.
Per l'attingimento dovra' essere presentata al Consorzio della Chiusa
di Casalecchio e del canale Reno apposita domanda per il rilascio
della relativa concessione di derivazione; congiuntamente alla
presentazione della domanda, dovra' essere presentato uno specifico
progetto inerente il manufatto di cui sopra;
 3) in nessun caso gli scavi potranno interessare il setto argilloso
di separazione dei due acquiferi individuati, pertanto non potranno
essere realizzati neanche dei fossi di scolo temporanei che
interessino l'argilla sottostante la ghiaia oggetto di estrazione;
 4) si prescrive di eseguire un monitoraggio quali-quantitativo delle
acque sotterranee analogo a quello in corso per la fase I del Polo;
tale programma di monitoraggio dovra' essere contenuto nel Piano di
Coltivazione e Sistemazione;
 5) in assenza di nuove previsioni pianificatorie e successive nuove
autorizzazioni ai sensi della L.R. 17/91, il materiale argilloso
movimentato ed in esubero rispetto alle opere di sistemazione dovra'
essere destinato ad interventi di sistemazione di altre cave presenti
nel territorio comunale bolognese. In ogni caso la permanenza di tali
materiali all'interno dell'area di cava non potra' protrarsi oltre i
limiti temporali dell'autorizzazione della II fase di intervento del
Polo S. Niccolo';
 6) i movimenti dei mezzi pesanti in ingresso/uscita dal polo
estrattivo non dovranno essere superiori a 240 spostamenti (120 viaggi
andata e 120 viaggi ritorno) di veicoli pesanti al giorno + 60
spostamenti (30 viaggi andata e 30 viaggi ritorno) di veicoli leggeri
al giorno, e non dovranno superare il valore massimo di 47 viaggi
orari; tali movimenti dovranno essere distribuiti nelle varie fasce
orarie in modo da evitare sovraccarichi della rete stradale nelle ore
di punta (mattutina e pomeridiana);
 7) si prescrive che i dati di traffico provenienti dalle spire ad
induzione magnetica, installate per il controllo dei flussi di
traffico prodotti dall'attivita' estrattiva, siano inviati al Settore
Mobilita' Urbana mediante accesso in remoto. Nel caso di
malfunzionamenti nel sistema di accesso in remoto si prescrive che i
dati vengano inviati, al referente del Settore scrivente,
telematicamente con cadenza almeno settimanale;
 8) stante la potenziale criticita' acustica stimata presso i
ricettori 2 e 9, presso i quali sono stati calcolati dei livelli
differenziali uguali al limite normativo di 5 dB(A) diurni, nello
studio acustico da allegare al Piano di Coltivazione dovranno essere
maggiormente dettagliate le diverse fasi di lavorazione della cava,
analizzando degli ulteriori scenari acustici in cui siano considerate
le diverse altezze raggiunte dalle macchine operatrici rispetto al
piano campagna e verificando, per ciascuno di essi, i livelli
differenziali presso i ricettori limitrofi. Qualora siano stimati dei
livelli differenziali uguali o comunque prossimi al limite normativo,
dovranno essere considerati tutti i possibili accorgimenti gestionali
(utilizzo circoscritto ad alcune macchine, etc.) tali da limitare le
immissioni sonore della cava presso i ricettori maggiormente
impattati, dimostrandone i benefici conseguibili tramite il modello
previsionale;
 9) il monitoraggio acustico da attivarsi in corso d'opera dovra'
essere aggiornato tenendo conto dei risultati elaborati in risposta al
punto precedente, pianificando la loro effettuazione in occasione
dell'inizio delle lavorazioni acusticamente piu' critiche. Gli esiti
di tali monitoraggi acustici, che dovranno essere trasmessi entro una
settimana lavorativa alla scrivente Unita', dovranno essere
finalizzati a verificare l'effettivo rispetto dei limiti normativi
presso i ricettori indagati;
10) si prescrive che le piste di cantiere e le zone all'interno del
perimetro di cava da cui possono generarsi rilasci di particolato
vengano periodicamente bagnate, in particolare durante la stagione
secca (anche nel caso in cui non vi siano lavorazioni in corso). Si
prescrive inoltre che le parti asfaltate della viabilita' di accesso
siano periodicamente pulite;
11) si prescrive che i cumuli di materiale polverulento eventualmente
presenti siano bagnati o coperti;
12) si prescrive di provvedere alla copertura del cassone dei mezzi di
trasporto e al lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita verso la
viabilita' ordinaria;
13) si prescrive che nella calendarizzazione degli interventi si tenga
conto anche della vicinanza ai ricettori, mantenendo i tempi di
lavorazione nelle aree piu' vicine ai ricettori quanto piu' brevi
possibile per limitare gli impatti;
14) si prescrive di effettuare annualmente una campagna di
monitoraggio che comprenda misure di PTS presso le 4 postazioni di
prelievo nei diversi lati del perimetro di cava come proposto nello
studio; il prelievo dovra', per quanto tecnicamente possibile,
avvenire nelle vicinanze del ricettore piu' prossimo all'area di cava
e nelle fasi di lavorazione piu' critiche per quanto riguarda il
sollevamento di polveri, e dovra' preferibilmente avere una durata di
24 ore. Qualora la durata sia come proposto di 10 ore, i risultati
dovranno comunque essere confrontati con il valore di riferimento di
150 microgrammi/mc. Insieme ai risultati del monitoraggio dovranno
essere annotati i dati meteorologici (piovosita',intensita' e
direzione del vento ecc.) registrazione delle lavorazioni in corso e
la distanza delle lavorazioni stesse dai ricettori. Inoltre dovra'
essere realizzato un monitoraggio supplementare in due postazioni di
prelievo presso i ricettori sul lato ovest e sul lato nord,
individuati come ricettori piu' sensibili, in modo che la frequenza di
monitoraggio sia in quelle aree di 2 volte all'anno. Il piano di
monitoraggio cosi' aggiornato dovra' essere presentato contestualmente
al Piano di coltivazione;
15) relativamente alla sistemazione vegetazionale, si prescrive di
potenziare la fascia arboreo arbustiva posta sui lati nord ed est in
prossimita' di via Bacialli con piantumazione anche di esemplari
arborei a fusto minimo 2 metri utili per limitare la diffusione delle
polveri; inoltre si dovra' integrare la siepe esistente sul lato nord
a confine con l'area di proprieta' Concave esterna al perimetro del
Polo estrattivo, cosi' come proposto nello studio presentato. Il PCS
dovra' contenere il progetto della sistemazione a verde sopra
descritta dando atto del recepimento di tale prescrizione;
16) data la presenza di un elettrodotto RFI a 132 kV nella parte
sud-orientale dell'area di interesse, si prescrive di non predisporre
alcun tipo di punto di sosta per gli operatori in una fascia di 25 m.
dall'asse di tale linea elettrica;
17) il proponente dovra' corrispondere all'Autorita' competente,
Comune di Bologna - Unita' Intermedia Qualita' Ambientale, l'importo
delle spese istruttorie, pari a Euro 290,00.

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina