REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 luglio 2009, n. 1228

Procedura di verifica (screening) relativa a derivazione d'acqua pubblica dal fiume Ceno per scopo idroelettrico in comune di Bedonia (PR), attivata da Zazzali Giovanni (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di giudicare ambientalmente compatibile il progetto inerente la
concessione di derivazione di acqua pubblica a scopo idroelettrico dal
torrente Ceno, da realizzarsi in comune di Bedonia (PR), loc. Mulino
d'Illica, presentata da Zazzali Giovanni, subordinatamente al rispetto
delle seguenti prescrizioni:
 1) in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 38 del PAI, in sede di
progetto definitivo, il proponente dovra' predisporre uno studio di
compatibilita' idraulica, da sottoporre all'approvazione del
competente Servizio Tecnico Bacini Affluenti del Po;
 2) per assicurare la piena congruenza del progetto con le tutele
poste in essere dal PTCP della Provincia di Parma, dovranno essere
rispettate le seguenti prescrizioni:
- nelle "Zone di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e
corsi d'acqua integrate con zone di tutela idraulica" (art. 12 del
PTCP) non dovranno essere modificati i fenomeni idraulici naturali e
le caratteristiche di particolare rilevanza naturale dell'ecosistema
fluviale che possono aver luogo nella zona di tutela ambientale ed
idraulica, inoltre, non dovra' essere limitata in modo significativo
la capacita' di invaso; a tale fine le opere dovranno essere
progettate nel rispetto dei criteri e delle prescrizioni tecniche
della verifica idraulica di cui alla "Direttiva contenente i criteri
per la valutazione della compatibilita' idraulica delle infrastrutture
pubbliche e di interesse pubblico all'interno delle fasce A e B"
approvata con deliberazione del Comitato istituzionale dell'Autorita'
di Bacino del Fiume Po n. 2 in data 11 maggio 1999, e successive
modifiche e integrazioni; le stesse infrastrutture dovranno, inoltre,
essere progettate nel rispetto dei criteri di cui al DPCM 12/12/2005;
- la realizzazione della condotta di adduzione ricadente in "Area a
pericolosita' geomorfologica molto elevata" (art. 21 del PTCP), e'
consentita previo studio di compatibilita' dell'intervento con lo
stato di dissesto esistente, validato dalla Amministrazione comunale;
l'intervento dovra' comunque garantire la sicurezza dell'esercizio
delle funzioni per cui sono destinati, tenuto conto dello stato di
dissesto in essere;
- i manufatti in progetto ricadenti in area boscata (art. 10 del
PTCP), dovranno avere caratteristiche, dimensioni e densita' tali da
rispettare le caratteristiche del contesto paesaggistico, l'aspetto
degli abitati, i luoghi storici, le emergenze naturali e culturali
presenti; dovranno essere realizzati e integrati, ove possibile, in
manufatti e impianti esistenti anche al fine della minimizzazione
delle infrastrutture di servizio; dovranno essere localizzati in modo
da evitare dissesti idrogeologici ed interessare la minore superficie
forestale e boschiva possibile, salvaguardando in ogni caso le radure,
le fitocenosi forestali rare, i boschetti in terreni aperti o prati
secchi, le praterie di vetta, le aree umide, i margini boschivi; il
progetto dovra' contemplare, altresi', gli interventi compensativi dei
valori compromessi;
 3) in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 12 delle NTA del PSC
vigente del Comune di Bedonia, il progetto definitivo dovra' essere
corredato da uno studio di compatibilita' dell'intervento con lo stato
di dissesto esistente: detto studio dovra' essere validato
dall'Amministrazione comunale;
 4) il valore del DMV sara' stabilito in sede di rilascio della
concessione di derivazione di acqua pubblica da parte del competente
Servizio Tecnico di Bacino, sulla base del progetto definitivo, ed
acquisiti i pareri dovuti ai sensi dell'art. 12 del R.R. 20 novembre
2001, n. 41;
 5) la traversa in pietra e malta di cemento, prevista in sostituzione
di quella esistente, dovra' essere dotata di sfioratore in
corrispondenza del manufatto di risalita della fauna ittica; detto
sfioratore dovra' essere opportunamente tarato per lasciar defluire la
portata corrispondente al valore del deflusso minimo vitale, cosi'
come sara' definito in sede di rilascio della concessione di
derivazione di acqua pubblica;
 6) al fine del riutilizzo, anche parziale, dei materiali di risulta
degli scavi, prima dell'invio al sito di destinazione finale, dovra'
essere presentato al Servizio Valutazione impatto e Promozione
sostenibilita' ambientale della Regione Emilia-Romagna e ad ARPA
territorialmente competente, per l'approvazione, il relativo progetto
che dovra' dimostrare la compatibilita' del materiale col sito di
destinazione ai sensi dell'art. 186 del DLgs 3 aprile 2006, n. 152,
come modificato dal DLgs 16 gennaio 2008, n. 4; in assenza di detta
approvazione tutto il materiale di risulta dovra' essere smaltito in
discarica, nel rispetto della vigente normativa in materia di
rifiuti;
 7) al fine di verificare il reale inquinamento acustico prodotto
centrale idroelettrica in fase di esercizio, il proponente, tramite
tecnico competente, dovra' predisporre il collaudo delle sorgenti
sonore a confine e presso i recettori abitativi individuati, con
misura dei livelli assoluti e differenziali negli orari e nelle
condizioni di maggiore disturbo; la relazione di collaudo, dovra'
essere presentata al Comune di Bedonia e ad ARPA territorialmente
competente entro 60 giorni dalla attivazione dell'impianto;
 8) nel tratto sotteso, la derivazione dovra' garantire il
mantenimento delle caratteristiche qualitative del corpo idrico
derivato cosi' come presenti a monte del prelievo; a tal fine, il
proponente Giovanni Zazzali, prima dell'inizio lavori, dovra'
concordare con ARPA territorialmente competente ed effettuare a
propria cura e spese, specifico monitoraggio ante e post operam;
 9) in accordo con il Servizio Risorse naturali della Provincia di
Parma, dovranno essere adottate tutte le misure previste in progetto
per la salvaguardia della fauna ittica, in particolare:
- presso l'opera di presa dovranno essere apposte griglie di
dimensioni tali da impedire il passaggio di pesci medio-grandi;
- dovra' essere realizzata la scala di risalita per i pesci in
corrispondenza della presa, come da progetto;
10) al fine della tutela della fauna ittica, in fase di cantiere si
dovra' operare limitando il piu' possibile l'intorbidimento
dell'acqua, evitando altresi' la deviazione totale del corso d'acqua
ed il suo prosciugamento; inoltre, qualora si verifichino variazioni
del livello idrico tali da rendere necessario il recupero
dell'ittiofauna, la ditta che eseguira' i lavori dovra' avvisare
preventivamente il Servizio Risorse naturali della Provincia di Parma,
a cui compete l'organizzazione di eventuali interventi di cattura dei
pesci e la loro successiva traslocazione, attraverso l'attivita' di
volontari appositamente addestrati ed autorizzati;
11) per limitare gli impatti attesi in fase di cantiere:
- dovra' essere effettuata la bagnatura periodica dell'area di
cantiere e delle piste non asfaltate con frequenza congrua al periodo
meteorologico;
- dovranno essere realizzati dispositivi per la pulizia delle ruote
all'ingresso e all'uscita dai cantieri;
- dovra' essere effettuata l'asfaltatura delle piste di cantiere in
prossimita' degli accessi sulla viabilita' locale, garantendone
l'eventuale ripristino alla condizione precedente il cantiere in
rapporto alla loro destinazione d'uso;
- per il trasporto dei materiali di approvvigionamento e di risulta
dovranno essere utilizzati dei mezzi dotati di idonei teli di
copertura;
- dovra' essere prevista la delimitazione o la copertura delle aree
destinate allo stoccaggio dei materiali a possibile diffusione di
polveri;
- dovranno essere impiegati camion e mezzi meccanici conformi alle
ordinanze comunali e provinciali, nonche' alle normative ambientali
relative alle emissioni dei gas di scarico degli automezzi;
- al fine di contenere il sollevamento delle polveri, si impone
l'obbligo di velocita' ridotta sulla viabilita' di servizio;
- per delimitare le zone di cantiere dovranno essere utilizzate
recinzioni a maglia fitta o pannelli mobili che oltre a limitare
l'impatto sonoro possono contribuire ad abbassare il livello di
polverosita' nei pressi dei ricettori;
12) per il funzionamento della turbina, dovranno essere utilizzati
lubrificanti ecologici e/o biodegradabili; a tale scopo dovra' essere
inviata preventivamente ad ARPA e AUSL territorialmente competenti ed
al Comune di Bedonia, per l'approvazione dell'uso, copia delle schede
tecniche degli stessi lubrificanti;
13) nella costruzione di basamenti, palificazioni e/o diaframmi si
dovranno utilizzare materiali che non interferiscano con le
caratteristiche chimiche dell'acquifero e del corso d'acqua
superficiale interessati; a tale scopo dovra' essere inviate all'ARPA
territorialmente competente, copia delle schede tecniche degli
eventuali additivi utilizzati, per l'approvazione dell'uso;
b) di dare atto che resta fermo che la realizzazione del progetto e'
subordinata al rilascio, da parte delle Autorita' competenti, delle
autorizzazioni necessarie ai sensi delle vigenti disposizioni di
legge;
c) di trasmettere la presente delibera al proponente Zazzali Giovanni,
alla Provincia di Parma, al Comune di Bedonia, al Servizio Tutela e
Risanamento risorsa acqua della Regione Emilia-Romagna, al Servizio
Tecnico Bacini Affluenti del Po, all'Autorita' di Bacino del Fiume Po,
alla Comunita' Montana Valli del Taro e del Ceno, ad ARPA - Servizio
territoriale di Fidenza;
d) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9, il presente partito di deliberazione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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