REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 ottobre 2009, n. 268

Misure necessarie a far fronte alla situazione di criticita' connessa alla prolungata assenza di precipitazioni nel territorio romagnolo

IL PRESIDENTE
Premesso:
- che, sulla base delle previsioni meteorologiche elaborate nel mese
di settembre 2009 dall'Agenzia regionale per la prevenzione e
l'ambiente - Servizio Idro Meteorologico (ARPA-SIMC), confermate dalle
successive previsioni dei primi di ottobre, per il crinale romagnolo
si prefigurano scarse precipitazioni a breve e medio termine e quindi
limitati apporti all'invaso di Ridracoli gestito dalla Societa'
Romagna Acque - Societa' delle Fonti SpA;
- che il volume d'acqua di 11.300.000 mc., contenuto nell'invaso ai
primi di ottobre 2009, si prevede venga pertanto incrementato da
apporti stimati in soli 600.000/1.000.000 mc. nelle successive quattro
settimane;
- che, alla luce di tali previsioni, si prospetta una situazione di
criticita' per l'approvvigionamento idropotabile nel territorio
romagnolo;
preso atto:
- che, in vista di tale scenario, in data 15 settembre 2009 si e'
tenuto un apposito incontro, convocato dal Direttore dell'Agenzia
regionale di protezione civile d'intesa con il Direttore generale
Ambiente, Difesa del suolo e della costa, cui hanno preso parte
rappresentanti di ARPA-SIMC, Servizio regionale Tutela e Risanamento
risorsa acqua, Societa' Romagna Acque SpA ed HERA SpA Divisione Reti
R&D, con l'obiettivo di valutare le misure da mettere in campo per far
fronte alla situazione di criticita' prospettata;
- che la societa' Romagna Acque, in relazione a tale scenario,
modulera' dal 15 ottobre e per tutto il perdurare di tale situazione,
i prelievi dall'invaso con progressiva riduzione degli stessi, per
contribuire a soddisfare almeno in parte, anche per i periodi
successivi, il fabbisogno idropotabile del territorio romagnolo;
- che, a fronte degli apporti previsti e della modulazione di cui
sopra, si stimano volumi invasati, a fine ottobre, di 9.000.000 mc. e,
a fine novembre, di 6.000.000 mc., corrispondenti rispettivamente allo
stato di attenzione e allo stato di preallarme per tale invaso;
- che, al fine di compensare la progressiva riduzione dei prelievi
dall'invaso in parola, il gestore della rete di distribuzione della
risorsa idrica, HERA SpA Divisione Reti R&D, sta gia' provvedendo ad
incrementare gli emungimenti dai campi pozzi che servono il medesimo
territorio;
- che nell'incontro del 15 settembre si e' valutato necessario
intervenire con ulteriori misure rispetto alle azioni di cui sopra per
far fronte ad un eventuale deficit idrico nell'ambito territoriale in
parola, convenendo, pertanto, sulla necessita' di procedere, per una
durata temporanea, al prelievo di acqua dal canale emiliano romagnolo,
gestito dal Consorzio Emiliano Romagnolo (CER), tramite l'attivazione
degli impianti di potabilizzazione ubicati nel comune di Cesena,
localita' Macerone, e nel comune di Faenza, localita' Granarolo
Faentino, ciascuno dei quali capace di un portata  di erogazione, con
elevati standard qualitativi, di 40 l/s, corrispondenti a circa 3.500
mc/g;
visti:
- la Legge 24 febbraio 1992, n. 225 "Istituzione del Servizio
nazionale di Protezione civile";
- il DLgs 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in
attuazione del Capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59";
- il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla Legge 9 novembre 2001, n. 401 "Disposizioni
urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture
preposte alle attivita' di protezione civile e per migliorare le
strutture logistiche nel settore della difesa civile";
- la L.R. 7 febbraio 2005, n. 1 "Norme in materia di protezione civile
e volontariato. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione
civile";
- il Regolamento regionale 20 novembre 2001, n. 41 "Regolamento per la
disciplina del procedimento di concessione di acqua pubblica";
visto in particolare l'articolo 8 della L.R. 1/05, ai sensi del quale,
al verificarsi o nell'imminenza di un evento naturale che per natura
ed estensione richieda una risposta immediata della Regione, il
Presidente della Giunta regionale decreta lo stato di crisi regionale
e provvede, per l'attuazione degli interventi necessari, nell'ambito
delle attribuzioni spettanti alla Regione, anche a mezzo di ordinanze
motivate in deroga alle disposizioni regionali vigenti;
ritenuto, sulla base delle previsioni e delle valutazioni tecniche di
cui sopra, di attivare gli interventi necessari a far fronte alla
situazione di criticita' prospettata per il territorio romagnolo,
ovvero per il territorio delle province di Forli'-Cesena, Ravenna e
Rimini;
dato atto del parere allegato;
decreta:
per le ragioni indicate in premessa che qui si intendono integralmente
richiamate;
1) di autorizzare, in deroga alle disposizioni di cui al regolamento
regionale per la disciplina del procedimento di concessione di acqua
pubblica, la Societa' Romagna Acque - Societa' delle Fonti SpA ad
effettuare per una durata temporale limitata, ovvero per un periodo di
60 giorni decorrenti dal 15 ottobre 2009, prelievi di acqua dal canale
emiliano romagnolo gestito dal Consorzio Emiliano Romagnolo (CER),
tramite l'attivazione degli impianti di potabilizzazione ubicati nel
comune di Cesena, localita' Macerone, e nel comune di Faenza,
localita' Granarolo Faentino, ciascuno dei quali capace di una portata
di erogazione di acqua potabile, con elevati standard qualitativi, di
40 l/s, corrispondenti a circa 3.500 mc/g;
2) di rinviare agli accordi tra le parti interessate la
quantificazione degli eventuali oneri economici relativi al
vettoriamento dell'acqua prelevata dal canale emiliano romagnolo;
3) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.
IL PRESIDENTE
Vasco Errani

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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