REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 luglio 2009, n. 1066

La ricerca come attivita' istituzionale del SSR. Principi generali e indirizzi operativi per le Aziende sanitarie, in attuazione del Piano sociale e sanitario 2008-2010

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
- la riforma del Titolo V della Costituzione ha introdotto nel nostro
ordinamento sostanziali innovazioni nelle competenze legislative dello
Stato e delle Regioni, nel particolare in sanita', e ha affermato il
principio della concorrenza della competenza, nello specifico,
nell'ambito della ricerca;
- la Regione Emilia-Romagna con la L.R. del 23 dicembre 2004, n. 29,
"Norme generali sulla organizzazione del Servizio Sanitario regionale"
e successive modificazioni, e' intervenuta selettivamente nelle aree
su cui la nuova autonomia regionale ha inciso maggiormente, allo scopo
di consolidare da un lato i principi fondamentali del Servizio
Sanitario nazionale (SSN) e, al tempo stesso, di introdurre elementi
di innovazione sia nel governo e nella gestione del Servizio Sanitario
regionale (SSR) e delle sue Aziende, con particolare riguardo allo
sviluppo della funzione di innovazione e di ricerca delle Aziende
sanitarie e al sostegno del nuovo ruolo attribuito in questo ambito al
Collegio di Direzione;
atteso che:
- l'attivita' di ricerca e innovazione costituisce condizione
essenziale per lo sviluppo ed il miglioramento continuo della qualita'
dei servizi sanitari, in quanto permette da un lato di porre il
servizio sanitario in grado di accogliere, in modo tempestivo,
efficace e compatibile con il proprio contesto clinico-organizzativo,
le innovazioni che la ricerca propone e, dall'altro, di orientarne -
laddove possibile - le applicazioni verso i bisogni assistenziali
prioritari;
- la Regione Emilia-Romagna ha sostenuto la partecipazione delle
Aziende sanitarie alla ricerca e innovazione, attraverso:
- il programma per la modernizzazione e i progetti di eccellenza,
oltre a numerosi progetti specifici, destinando alla realizzazione di
tali programmi/progetti crescenti risorse finanziarie;
- l'attivazione, con propria deliberazione n. 2708 del 30 dicembre
2004, in attuazione della L.R. 29/04, del Programma per la Ricerca e
l'Innovazione per l'Emilia-Romagna (PRI-E-R), stabilendo che allo
sviluppo del programma concorrano risorse proprie della Regione e
contributi di soggetti, pubblici e privati, che condividano le
finalita' del programma; che lo sviluppo del programma sia assegnato
all'Agenzia sanitaria e sociale regionale, in collaborazione con le
Aziende sanitarie; che le Aziende sanitarie adeguino la propria
organizzazione alle necessita' che lo sviluppo interno della funzione
di ricerca richiede;
- l'attivazione - all'interno del nuovo quadro di relazioni con le
Universita' della regione definito dal Protocollo di Intesa
Regione-Universita' del 14 febbraio 2005 - del Programma di Ricerca
2007-2009, dotato di un budget complessivo di 30 milioni di Euro. Nel
solo 2007 sono stati allocati oltre 20 milioni di Euro per finanziare
un totale di 47 progetti di durata biennale e triennale: 28 nell'area
della "Ricerca innovativa" (finalizzata alla produzione di nuove
conoscenze su tecnologie ed interventi di primaria importanza per il
SSR), 13 in quella della "Ricerca per il governo clinico" (finalizzata
alla valutazione delle effettive potenzialita' e dell'impatto di
tecnologie ed interventi in ambito sanitario), 6 in quella della
"Formazione alla ricerca e sviluppo di research network";
- nell'ambito del PRI-E-R, come si evince dalle relazioni
sull'attivita' dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale, in questi
anni:
- sono stati realizzati progetti di ricerca-intervento su temi
inerenti l'innovazione tecnologica e clinico-organizzativa (in aree
quali l'oncologia, quella cardiovascolare, le tecnologie diagnostiche
ad alto costo, per citarne alcune) caratterizzate da una particolare
criticita' del processo di trasferimento delle conoscenze scientifiche
disponibili alla pratica dei servizi sanitari;
- e' stato attivato l'Osservatorio regionale per l'innovazione (ORI)
nel Servizio Sanitario regionale, con la funzione di sostenere le
iniziative di valutazione delle innovazioni tecnologiche, cliniche e
organizzative rilevanti per il sistema sanitario;
richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 86 del 30 gennaio 2006 "Direttiva alle Aziende sanitarie per
l'adozione dell'atto aziendale" che ha dettato indirizzi,in
particolare, al fine di aumentare la capacita' di "assorbimento" delle
nuove tecnologie anche mediante una organizzazione specifica a
sostegno del ruolo dei Collegi di Direzione;
- n. 1870 del 18 dicembre 2006 "Approvazione del programma di ricerca
Regione-Universita' 2007-2009. Indirizzi ai sensi dell'art. 9, comma
9, della L.R. 23 dicembre 2004 n. 29", con la quale e' stato attivato
- all'interno del nuovo quadro di relazioni con le Universita' della
regione - il Programma di Ricerca 2007-2009, dotato di un budget
complessivo per il triennio di 30 milioni di Euro;
avuto presente che Piano sociale e sanitario regionale 2008-2010,
individuando nel governo dei processi di adozione e valutazione delle
innovazioni clinico-organizzative il punto fondamentale dell'esercizio
del cosiddetto governo clinico nell'ambito delle Aziende sanitarie:
- indica quali obiettivi prioritari:
- sviluppare a livello regionale e all'interno delle Aziende sanitarie
la capacita' di gestire la funzione di ricerca e sviluppo come
attivita' istituzionale propria del SSR, inscindibile dai tradizionali
compiti di assistenza;
- utilizzare i fondi della ricerca non soltanto per il finanziamento
della spesa corrente per l'attuazione di specifici progetti, ma anche
per la creazione e il rafforzamento della infrastruttura tecnologica
ed informativa necessaria per lo sviluppo delle attivita' di ricerca
sanitaria finalizzata;
- riorganizzare e consolidare la rete dell'offerta, privilegiando in
particolare la progettata rete dei Centri di riferimento e delle
Aziende Ospedaliero-Universitarie, in quanto luoghi istituzionali
della collaborazione fra Universita' e SSN, e promuovendo il gia'
significativo contributo delle strutture proprie del SSN, con
l'obiettivo di realizzare masse critiche adeguate, in termini di
risorse umane e finanziarie, a rispondere alle sfide internazionali;
- definire nuove norme di relazione fra il SSN e l'industria, in
particolare farmaceutica e biomedicale nel settore della ricerca e
della formazione che, senza rinunciare al suo contributo essenziale in
termini finanziari e di conoscenze, assicurino il rispetto delle
priorita' del SSN, conferiscano trasparenza alle relazioni fra
finanziatori e destinatari del finanziamento, prevengano l'insorgere
di condizioni di conflitto di interessi nei singoli ricercatori e
nelle organizzazioni;
- evidenzia come lo sviluppo di una strategia regionale che favorisca
sia l'integrazione tra ricerca, assistenza e formazione, sia il
governo dei processi di innovazione nei servizi sanitari, rimandi alla
necessita' di un rafforzamento della struttura regionale ed aziendale
a sostegno della governance complessiva delle attivita' di ricerca ed
innovazione, prevedendo tra l'altro la costituzione di un Osservatorio
regionale per l'innovazione e l'istituzione del Comitato Etico
regionale,  quest'ultimo con funzioni di elaborazione di temi e
procedure che possano essere di ausilio alle attivita' dei Comitati
Etici locali;
considerato opportuno, in attuazione del Piano sociale e sanitario
2008-2010:
- chiarire sul piano concettuale, prima ancora che operativo, il
significato della integrazione tra ricerca ed assistenza, definendo i
connotati che contraddistinguono le due attivita' ed i nessi che le
uniscono intimamente;
- dare coerenza alle singole molteplici iniziative sin qui avviate, a
livello regionale ed aziendale, sul terreno della ricerca ed
innovazione, definendo anche la connotazione di un assetto complessivo
regionale che sappia tenere insieme i diversi ambiti in cui le
iniziative di ricerca ed innovazione si articolano e, quindi,
delineando in buona sostanza i tratti essenziali di una rete regionale
per la ricerca e l'innovazione come ambito per la piena assunzione
delle diverse funzioni in cui si articola la governance regionale ed
aziendale su questi temi;
- fornire ulteriori elementi di indirizzo agli assetti aziendali per
la governance delle attivita' pertinenti ricerca ed innovazione;
- ridefinire, laddove appropriato ed in coerenza con quanto sopra, le
caratteristiche salienti di alcune specifiche iniziative che hanno
caratterizzato l'azione regionale su questi temi ed individuare le
iniziative ulteriori necessarie al consolidamento del quadro
regionale;
ritenuto, pertanto, di approvare, in attuazione del Piano sociale e
sanitario 2008-2010, il Documento "La ricerca come attivita'
istituzionale del SSR. Principi generali e indirizzi operativi per le
Aziende sanitarie della Regione Emilia-Romagna" allegato parte
integrante al presente provvedimento;
ritenuto, altresi':
- di costituire il Comitato regionale di Indirizzo per la Ricerca ed
Innovazione, composto dai Direttori generali delle tre Aziende
territoriali coordinatrici di Area Vasta, o loro delegati, dai
Direttori generali delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, o loro
delegati, dai Direttori generali degli IRCCS e dei tre ulteriori
centri di riferimento per la ricerca individuati dalla Giunta
regionale (DGR 241/08), o loro delegati, dal Direttore della Agenzia
sanitaria e sociale regionale e dal Direttore generale Sanita' e
Politiche sociali, o loro delegati, con funzioni di:
- verifica ed armonizzazione complessiva delle attivita' di ricerca ed
innovazione regionali;
- prioritarizzazione dei temi su cui avviare iniziative regionali
nell'ambito dei diversi programmi;
- individuazione dei temi su cui attivare, nell'ambito del nuovo
Programma PRI-E-R, iniziative di confronto e collaborazione con
l'industria finalizzate alla individuazione di tecnologie emergenti di
specifico interesse per il SSR (horizon scanning) o al governo della
adozione di tecnologie innovative;
- di stabilire che l'Agenzia sanitaria e sociale regionale cura la
segreteria tecnico-scientifica a supporto delle attivita' del Comitato
regionale di cui trattasi;
- di costituire la Commissione regionale per l'Innovazione, coordinata
dalla Agenzia sanitaria e sociale regionale che veda la partecipazione
dei Collegi di Direzione, rappresentati dai rispettivi Direttori
sanitari che li presiedono, con le seguenti funzioni:
- standardizzazione dei metodi di valutazione delle innovazioni
tecnologiche, cliniche ed organizzative e delle loro implicazioni nei
contesti aziendali, in funzione della elaborazione dei programmi
aziendali di ricerca ed innovazione e della elaborazione di piani di
adozione di alte tecnologie elaborati a livello di Area Vasta;
- formulazione dei contenuti e delle modalita' operative delle
iniziative di formazione necessarie per rafforzare le capacita' di
governo dei processi di innovazione tecnologica e
clinico-organizzativa a livello aziendale;
- definizione di procedure funzionali alla individuazione precoce di
innovazioni meritevoli di interesse, mediante attivita' di horizon
scanning che valorizzino le potenzialita' offerte dalle competenze
cliniche e organizzative presenti nei contesti aziendali;
- definizione di modalita' appropriate per la segnalazione di
iniziative di innovazione clinico-organizzativa intraprese dalle
singole Aziende, ai fini dell'individuazione e diffusione di
esperienze positive;
ritenuto di stabilire che il Direttore dell'Agenzia sanitaria e
sociale regionale provveda alla nomina dei componenti del Comitato
regionale di Indirizzo per la Ricerca ed Innovazione e della
Commissione regionale per l'Innovazione;
atteso che il Piano sociale e sanitario 2008-2010 ha individuato la
necessita' di un Comitato Etico regionale;
ritenuto, pertanto:
- di costituire il Comitato Etico regionale;
- di stabilire che il Comitato Etico regionale:
- dovra':
a) elaborare linee di indirizzo su problematiche di carattere
strategico per lo sviluppo dell'attivita' di Ricerca&Innovazione nel
SSR con particolare riferimento ai temi dell'integrita' ed
indipendenza della ricerca, della tutela dei soggetti coinvolti e
delle necessarie misure di controllo e monitoraggio finalizzate al
controllo delle condizioni di potenziale conflitto di interesse;
b) rappresentare l'ambito di ascolto, riflessione e indirizzo sulle
problematiche etico-scientifiche che nascono all'interno
dell'attivita' quotidiana dei Comitati Etici locali;
c) garantire una attivita' di analisi e riflessione sulle implicazioni
dell'utilizzo di tecnologie ed interventi sanitari, oltre che di
specifiche modalita' di organizzazione ed erogazione dell'assistenza;
- agira' in stretta integrazione con gli organismi regionali di
governo e controllo dell'attivita' di ricerca;
- avra' una composizione multidisciplinare di 10-11 membri con
competenze cliniche, bioetiche, giuridiche e di economia ed
organizzazione sanitaria, nominati dalla Giunta regionale su proposta
dell'Assessore alle Politiche per la salute;
ritenuto, infine, di stabilire che le attivita' del Comitato Etico
regionale saranno sostenute da una segreteria tecnico-scientifica
curata dalla Agenzia sanitaria e sociale regionale;
dato atto che alla nomina dei componenti del Comitato Etico regionale
si provvedera' con successivo proprio provvedimento;
dato atto che al finanziamento delle linee di ricerca in argomento si
provvedera', con successivi e separati atti, a valere sui pertinenti
capitoli di bilancio per gli esercizi finanziari di competenza, sulla
base delle risorse previste nell'ambito dell'annuale programmazione e
finanziamento del Servizio Sanitario regionale per gli importi a
fianco di ciascuna linea di ricerca sotto indicati:
- programma di ricerca Regione-Universita' 2010-2012: la Regione
concorre con un finanziamento di dieci milioni di Euro annui;
- Rete regionale degli IRCCS e dei centri di riferimento (Polo delle
Scienze Neurologiche operante presso AUSL di Bologna, Istituto
Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori - IRST - di
Meldola, Azienda Ospedaliera S. Maria Nuova di Reggio-Emilia): la
Regione concorre, per il triennio 2009-2011, con un finanziamento di 5
milioni di Euro annui;
- Fondo regionale per la Modernizzazione (FM): la Regione concorre,
per il triennio 2010-2012, con un finanziamento di 2milioni400mila
Euro annui;
- Programma per la Ricerca e l'Innovazione per l'Emilia-Romagna
(PRI-E-R): la Regione concorre, per il triennio 2009-2011, con un
finanziamento di 250mila Euro annui;
richiamata la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008
avente per oggetto "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e
funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni
dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/08.
Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/07" e successive
modificazioni;
dato atto del parere allegato;
su proposta dell'Assessore alle Politiche per la salute;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare in attuazione del Piano sociale e sanitario 2008-2010,
per le motivazioni esposte in narrativa e che qui si intendono
integralmente riportate, il Documento "La ricerca come attivita'
istituzionale del SSR. Principi generali e indirizzi operativi per le
Aziende sanitarie della regione Emilia-Romagna" allegato parte
integrante al presente provvedimento;
2) di disporre che il Documento di cui al punto precedente fornisce
ulteriori elementi di indirizzo agli assetti aziendali per la
governance delle attivita' pertinenti ricerca e innovazione;
3) di costituire per l'espletamento delle funzioni elencate in
premessa e che qui si intendono integralmente riportate:
- il Comitato regionale di Indirizzo per la Ricerca ed Innovazione,
composto dai Direttori generali delle tre Aziende territoriali
coordinatrici di Area Vasta, o loro delegati, dai Direttori generali
delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, o loro delegati, dai
Direttori generali degli IRCCS e dei tre ulteriori centri di
riferimento per la ricerca individuati dalla Giunta regionale (DGR
241/08), o loro delegati, dal Direttore della Agenzia sanitaria e
sociale regionale e dal Direttore generale Sanita' e Politiche
sociali, o loro delegati;
- la Commissione regionale per l'Innovazione, coordinata dalla Agenzia
sanitaria e sociale regionale, che veda la partecipazione dei Collegi
di Direzione, rappresentati dai rispettivi Direttori sanitari che li
presiedono;
4) di stabilire che il Direttore generale dell'Agenzia sanitaria e
sociale regionale provveda alla nomina dei componenti del Comitato
regionale di Indirizzo per la Ricerca ed Innovazione e della
Commissione regionale per l'Innovazione di cui trattasi, secondo le
rispettive composizioni indicate al punto 3);
5) di stabilire che l'Agenzia sanitaria e sociale regionale cura la
segreteria tecnico-scientifica a supporto delle attivita' del Comitato
regionale di Indirizzo per la Ricerca ed Innovazione;
6) di costituire il Comitato Etico regionale per l'espletamento delle
funzioni elencate in premessa e che qui si intendono integralmente
riportate;
7) di rinviare a successivo proprio provvedimento la nomina dei
componenti il Comitato Etico regionale secondo la composizione
indicata in premessa e che qui si intende integralmente riportata;
8) di stabilire che le attivita' del Comitato Etico regionale saranno
sostenute da una segreteria tecnico-scientifica curata dalla Agenzia
sanitaria e sociale regionale;
9) di dare atto che al finanziamento delle linee di ricerca come
descritte in premessa e che qui si intendono integralmente riportate,
si provvedera' con successivi e separati atti, a valere sui pertinenti
capitoli di bilancio per gli esercizi finanziari di competenza, sulla
base delle risorse previste nell'ambito dell'annuale programmazione e
finanziamento del Servizio Sanitario regionale per gli importi a
fianco di ciascuna linea di ricerca in premessa indicati;
10) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna, per darne adeguata diffusione e
pubblicizzazione.
(segue allegato fotografato)

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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