REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 febbraio 2008, n. 178

Misure transitorie, per l'anno 2008, a favore delle forme associative intercomunali. Aggiornamento del programma di riordino territoriale (artt. 9 e 10 L.R. 11/2001)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
- a partire dalla L.R. 24/96, e con le successive LL.RR. 3/99, 11/01 e
6/04 questa Regione ha promosso lo sviluppo su tutto il territorio
regionale di una vasta rete di forme associative di Comuni,
incentivando la creazione di Associazioni intercomunali e Unioni di
Comuni, che ha portato all'attuale consolidamento di 24 Associazioni
intercomunali, 11 Unioni di Comuni e 18 Comunita' montane che svolgono
tutte un cospicuo numero di funzioni e servizi comunali in forma
associata;
- per la migliore funzionalita' ed efficienza delle forme associative
dei Comuni sono finalizzate anche le specifiche misure introdotte
dalla L.R. 14/05, volte a stabilizzare e consolidare il sistema di
incentivazione delle forme associative attraverso l'eliminazione dei
limiti di durata dei contributi ordinari, l'incentivazione alla
trasformazione delle Associazioni intercomunali in Unioni di Comuni e
l'erogazione di nuovi contributi, in conto capitale, per la
realizzazione di investimenti per il miglioramento delle gestioni
associate;
valutata l'opportunita' di predisporre ulteriori misure di autoriforma
istituzionale con l'obiettivo di qualificare la funzionalita' del
sistema, del quale le forme associative intercomunali costituiscono
una componente essenziale, elevando il livello della qualita' delle
prestazioni dei vari attori istituzionali riducendo altresi'
complessivamente il carico degli oneri organizzativi, funzionali e
procedimentali;
considerato che a livello nazionale sono all'esame del Governo e del
Parlamento importanti iniziative legislative, tra le quali spiccano il
disegno di legge recante misure per la riduzione dei costi
politico-amministrativi e per la promozione della trasparenza, il
disegno di legge sul federalismo fiscale, il disegno di legge recante
il c.d. Codice delle autonomie che, in attuazione dei principi
costituzionali, ridisegnano il sistema degli Enti locali, con
l'obiettivo di renderlo piu' efficiente e di contenerne allo stesso
tempo i costi;
richiamati gli impegni assunti dal Governo, dalle Regioni e dagli Enti
locali con la sottoscrizione nel luglio 2007 del Patto
interistituzionale per il contenimento del costo delle Istituzioni,
alcuni dei quali, come quelli riguardanti gli organi elettivi e
amministrativi e la riduzione dei costi delle Comunita' montane, sono
confluiti in specifiche disposizioni della Legge n. 244 del 24
dicembre 2007 (Legge finanziaria dello Stato per il 2008);
viste le linee direttrici del nuovo Piano territoriale regionale in
corso di elaborazione e quelle del Documento di programmazione
economica e finanziaria che si pongono nella stessa prospettiva
riformatrice;
dato atto che:
- per rispondere alla duplice necessita' di razionalizzare e
coordinare i livelli istituzionali e le relative competenze,
semplificandone i rapporti e incrementandone la capacita' decisionale
e l'efficacia dell'azione, in particolare con riguardo ai piccoli
Comuni, la Regione intende anticipare il processo riformatore
nazionale, in sintonia coi principi che vi si stanno delineando;
- si propone percio' di procedere ad una riforma complessiva delle
leggi regionali sopra citate, intervenendo, con riguardo alle forme
associative intercomunali e alla gestione sovracomunale delle funzioni
amministrative, sia sugli ambiti ottimali sovracomunali affinche'
diventino tendenzialmente unici e plurifunzionali sia sulla
configurazione degli enti associativi individuando nell'Unione l'ente
locale ottimale di governo degli ambiti predetti sia sull'ordinamento
delle Comunita' montane;
- la Regione intende inoltre provvedere al riassetto delle funzioni da
conferire al livello sovracomunale, in rapporto anche alle deleghe
alle Province, rivedendole ove necessario ed opportuno, e si prefigge
anche di riformulare i meccanismi di incentivazione delle funzioni
comunali associate;
richiamata in proposito la propria deliberazione n. 1641 del 5/11/2007
avente ad oggetto: "Approvazione indirizzi della Giunta regionale per
l'auto-riforma Amministrazione, razionalizzazione funzioni, riordino
istituzionale per la qualificazione della funzionalita' del sistema.
Misure attuative - Legge finanziaria 2007 riduzione numero componenti
e compensi amministratori soc. regionali";
richiamato il Patto interistituzionale tra la Regione e le Autonomie
locali dell'Emilia-Romagna per 1'autoriforma dell'Amministrazione, la
razionalizzazione delle funzioni ed il riordino istituzionale
sottoscritto il 10 dicembre 2007, che ha recepito le linee di azione
contenute nella delibera regionale sopra citata;
valutata l'opportunita', nella prospettiva di tali riforme, a
legislazione vigente e in via transitoria, di rivedere il Programma di
riordino territoriale (di seguito Programma) , inserendovi
disposizioni che anticipino alcuni contenuti delle future piu' ampie
riforme legislative in itinere;
ritenuto pertanto di dettare disposizioni transitorie per anticipare
attraverso i meccanismi dell'incentivazione finanziaria alle forme
associative e a legislazione invariata i processi innovativi che si
vogliono favorire o che si stanno di fatto gia' avviando nell'ambito
dell'associazionismo intercomunale e, quindi, di modificare
parzialmente la Parte II e la Parte III del Programma con disposizioni
da applicare, limitatamente all'anno 2008, in attesa della
ridefinizione complessiva del Programma per adeguarlo alle prospettate
riforme legislative;
ritenuto, con riguardo ai contributi correnti, in particolare di
stabilire:
- per quanto riguarda le Associazioni intercomunali che siano escluse
dai contributi quelle che hanno gia' percepito 5 annualita' e che le
altre possano accedere ai contributi nel 2008 soltanto nel caso in cui
gestiscano un numero di funzioni e servizi consistente escludendo
altresi' dal computo le gestioni consortili;
- che possano comunque accedere, a prescindere dal predetto requisito,
le Associazioni intercomunali nelle quali i Comuni abbiano attivato la
trasformazione in Unione;
- che i contributi alle Associazioni vengano ridotti del 50% rispetto
alle Unioni e di eliminare la previsione del contributo straordinario
iniziale per le nuove Associazioni intercomunali;
- nel caso di trasformazione delle Associazioni intercomunali in
Unioni, che il contributo straordinario iniziale sia integralmente
erogato nell'importo previsto, sottraendolo quindi all'eventuale
abbattimento percentuale applicabile nel caso di insufficienza dei
fondi a disposizione;
- la previsione di uno specifico contributo straordinario una tantum
per il solo 2008 a favore dell'aggregazione di due o piu' Unioni o
Comunita' montane che diano vita ad una sola entita' o
dell'aggregazione di singoli Comuni attualmente non facenti parte di
forme associative ad una Unione gia' esistente, al fine di creare
ambiti territoriali adeguati di gestione delle funzioni e delle
risorse e di ridurre la frammentazione degli enti sovracomunali e la
proliferazione di quelli molto piccoli;
- l'esclusione dal finanziamento delle gestioni associate svolte
attraverso consorzi costituiti dagli stessi enti aderenti alla forma
associativa;
- l'inserimento di una specificazione interpretativa in merito alla
applicabilita' a tutte le Associazioni intercomunali, a prescindere
dai requisiti disposti dal presente aggiornamento del Programma, delle
disposizioni in materia di accessibilita' ai contributi di settore,
con diritto di priorita' rispetto ai Comuni singoli in base alla
normativa vigente, e fatta salva la preferenza da riservare
prioritariamente alle Unioni di Comuni ed alle Comunita' montane;
- norme di ulteriore favore per le fusioni di Comuni, incrementando i
contributi straordinari e portando quelli ordinari ad una durata di
dieci anni;
ritenuto, con riguardo ai contributi in conto capitale, in particolare
di stabilire:
a) il superamento del sistema delle quote per l'assegnazione dei
contributi a Comunita' montane, Unioni e Associazioni intercomunali;
b) la concentrazione dei contributi in via quasi esclusiva sulle
Comunita' montane e le Unioni;
c) la previsione dell'erogazione dei contributi a saldo, a
completamento degli interventi;
richiamata la propria deliberazione n. 475 del 3 aprile 2006, avente
ad oggetto: "Misure per il consolidamento delle forme associative
intercomunali e aggiornamento del Programma di riordino territoriale",
che ha approvato tra l'altro l'ultimo aggiornamento del Programma;
ritenuto di apportare quindi nelle Parti II e III del Programma,
concernenti i criteri per la concessione dei contributi correnti ed in
conto capitale a sostegno delle forme associative, le modifiche
contenute nell'Allegato al presente atto, che riporta alla Parte I
anche le relative motivazioni;
di dare atto che, pertanto, i nuovi testi della Parte II e della Parte
III del Programma, ai fini dell'erogazione dell'annualita' 2008 dei
suddetti contributi, sono quelli riportati nell'Allegato Parti II e
III;
ritenuto altresi' di aggiornare, cosi' come risulta dall'Allegato
Parte IV:
a) l'elenco delle forme associative attualmente costituite di cui alla
Parte IV del vigente Programma, tenendo conto di quelle nel frattempo
costituite o trasformate;
b) le tabelle demografiche di cui alla Parte IV del vigente Programma
sulla base dei dati disponibili piu' recenti, riferiti all'1/1/2007,
desunti dalle statistiche ufficiali del Servizio Statistico della
Regione;
sentito il Comitato regionale per lo sviluppo delle gestioni associate
tra gli enti locali, di cui all'art. 16 della L.R. 11/01, nella seduta
del 15 gennaio 2008;
sentita la Conferenza Regione-Autonomie locali di cui all'art. 25
della L.R. 3/99 e successive modifiche nella seduta dell'11 febbraio
2008;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso ai sensi
dell'art. 37, comma 4 della L.R. 43/01 e della propria deliberazione
450/07 dal Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta, on. Bruno
Solaroli;
su proposta dell'Assessore alla Programmazione e Sviluppo
territoriale. Cooperazione col sistema delle autonomie.
Organizzazione, Luigi Gilli;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare, quale aggiornamento del vigente Programma di riordino
territoriale, le misure transitorie per l'anno 2008 a favore delle
forme associative intercomunali, allegate al presente atto quali parti
integranti e sostanziali;
2) di dare atto che le disposizioni e i dati contenuti nell'Allegato
sostituiscono integralmente le Parti II, III e IV del Programma di
riordino territoriale di cui alla delibera n. 475 del 3 aprile 2006;
3) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
(segue allegato fotografato)

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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