ATTO DI INDIRIZZO
RISOLUZIONE - Oggetto n. 3907 - Risoluzione proposta dal consigliere Nanni, per esprimere solidarieta' alla famiglia di Eluana Englaro e per invitare il Parlamento italiano a legiferare non solo in materia di testamento biologico, ma anche sull'accanimento terapeutico e sulle terapie antidolore
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
sulle sentenze (Cassazione e Corte d'Appello) che autorizzano il padre
di Eluana Englaro ad interrompere l'alimentazione e l'idratazione
forzate della figlia, le Camere hanno sollevato il conflitto di
attribuzione tra potere legislativo e potere giudiziario, conflitto
sul quale dovra' pronunciarsi la Corte Costituzionale; a seguito di
cio', il P.G. di Milano ha bloccato ogni iniziativa giudiziaria;
da piu' parti si e' rilevata la non sussistenza della legittimazione
attiva del Parlamento a sollevare un conflitto di attribuzione per
invasione da parte di altro organo (la Corte di Cassazione) di poteri
attribuiti costituzionalmente al potere legislativo;
anche in presenza di lacune della legge, non puo' essere in alcun modo
legittimato un principio per cui i giudici possano rifiutarsi, o siano
impediti a decidere e nel caso in esame, la Suprema Corte ha ritenuto
applicabili gli artt. 357 e 424 del Codice Civile, individuando, in
tal modo, una disciplina legislativa di riferimento;
al vertice del nostro ordinamento non si trova la legge, ma la
Costituzione e il patrimonio di diritti che essa garantisce ai
singoli;
considerato che
non vi e' stata un'invasione di campo della Magistratura, bensi'
un'incertezza della politica, che non e' stata capace di legiferare in
materia di testamento biologico;
il ricorso alla Corte Costituzionale costituisce un precedente
pericoloso, perche' ciascuna Camera potrebbe adirvi ogniqualvolta la
sua maggioranza non condividesse una sentenza e cio' configurandosi in
una palese violazione dei principi dello stato di diritto;
esprime
solidarieta' alla famiglia di Eluana Englaro privata, dal Parlamento
italiano, di un diritto fondamentale affidato alla volonta'
responsabile del padre della ragazza in coma vegetativo permanente da
ben 16 anni.
Invita
il Parlamento italiano a legiferare non solo in materia di "testamento
biologico", ma anche sull'accanimento terapeutico e sulle terapie
antidolore, riflettendo attentamente sulla dignita' umana, sulla
liberta' delle scelte individuali e quindi su una interpretazione
autentica dell'art. 32 della Costituzione, secondo cui nessuno puo'
essere obbligato ad un trattamento sanitario se non per disposizione
di legge;
i partiti, rappresentati nelle due Camere, a riconoscere ai propri
appartenenti liberta' di voto nelle materie eticamente sensibili.
Approvata a maggioranza nella seduta pomeridiana del 3 dicembre 2008.