ATTO DI INDIRIZZO
RISOLUZIONE - Oggetto n. 4170 - Risoluzione proposta dai consiglieri Zoffoli, Fiammenghi, Piva, Richetti, Pironi, Borghi, Monari, Mazzotti, Lucchi, Montanari, Bosi, Muzzarelli, Barbieri, Rivi, Salsi, Beretta e Tagliani per chiedere al Parlamento della Repubblica di modificare il Testo del disegno di legge n. 1713 (finanziaria 2009) affinche' venga ripristinato il Fondo nazionale per la famiglia, previsto per il 2009
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il disegno di legge del Governo n. 1713 "Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
finanziaria 2009)", presentato il 30 settembre 2008 e attualmente in
discussione in Parlamento, prevede per il 2009 un taglio di risorse a
sostegno della famiglia;
nello specifico, il Fondo nazionale per la famiglia passa da 276
milioni di euro nel 2008 a 186 milioni di euro per il 2009, un taglio
complessivo di 90 milioni di euro, pari al 32%, come ha confermato il
sottosegretario Giovanardi nella seduta della Commissione Affari
sociali della Camera lo scorso 14 ottobre;
in quella sede il sottosegretario Giovanardi ha inoltre affermato che
per i prossimi anni "... non sara' possibile garantire il
rifinanziamento degli interventi per la riorganizzazione dei
consultori familiari, per l'abbattimento dei costi per le famiglie
numerose e per la riqualificazione degli assistenti familiari";
tenuto conto che
il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione
dell'incontro di venerdi' 17 ottobre con il Forum delle Associazioni
familiari, ha dichiarato che ". . . la specificita' e l'importanza dei
temi legati alla famiglia non devono essere oscurati dagli attuali
problemi dell'economia e neppure dall'esigenza di ridurre il debito
pubblico. Il Governo deve mantenersi massimamente sensibile alle
urgenze della famiglia";
valutato che
il Fondo per la famiglia, istituito dal Governo Prodi per il triennio
2007-2009, ha reso possibile il consolidarsi su tutto il territorio
nazionale di interventi mirati a sostegno delle famiglie. Nella nostra
regione, solamente citando le esperienze piu' significative, si sono
realizzati in ogni distretto protocolli d'intesa tra Consultori e
Centri per le famiglie, progetti di accompagnamento e formazione delle
assistenti familiari, sostegni economici per il pagamento di utenze e
servizi a favore delle famiglie con 4 o piu' figli;
inoltre, grazie al bonus sulle bollette elettriche per le famiglie
disagiate, introdotto a fine 2007 dallo stesso Governo Prodi, circa 5
milioni di famiglie italiane potranno beneficiare di uno sconto di
60/135 euro, in base ai componenti del nucleo familiare, a partire
dall'anno in corso;
considerato che
i dati ISTAT ci indicano che il 26% delle famiglie con 3 e piu' figli
vive al di sotto dell'indice di poverta' relativa;
l'indebitamento delle famiglie, rispetto all'anno 2007, e' cresciuto
di oltre il 3% e i pignoramenti di abitazioni sono in costante
aumento; in questo contesto, la proposta avanzata dal Governo di un
prestito bancario del valore di 5.000 euro per ogni nuovo nato,
rimborsabile in 5 anni, con un interesse del 4%, appare oltre che poco
vantaggiosa, semplicemente assurda;
chiede al Parlamento
di modificare il testo del disegno di legge affinche' venga
ripristinato il Fondo nazionale per la famiglia previsto per il 2009,
pari a 276 milioni;
invita la Giunta regionale, a partire dalla proposta
di Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009
a proseguire nella politica di potenziamento dei servizi all'infanzia,
anche valorizzando le forme di associazionismo familiare;
a sostenere politiche di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;
a favorire l'accesso ad una casa per le giovani coppie;
a consolidare, nei prossimi anni, misure di sostegno alle famiglie,
continuando nella costruzione di un nuovo welfare, che garantisca pari
opportunita' e diritti sostenibili, lungo l'intero ciclo di vita, a
tutti i cittadini emiliano-romagnoli.
Approvata a maggioranza nella seduta pomeridiana del 3 dicembre 2008.