ATTO DI INDIRIZZO
RISOLUZIONE - Oggetto n. 4128 - Risoluzione, proposta dai consiglieri Muzzarelli, Piva, Pironi, Mazzotti, Tagliani, Salsi, Lucchi, Montanari, Caronna, Monari, Bosi, Fiammenghi, Zoffoli, Borghi, Beretta, Barbieri, Garbi, Richetti e Rivi, per esprimere contrarieta' alla pena di morte ed a ogni forma di tortura, con particolare riferimento anche alla preoccupante situazione di emergenza umanitaria esistente in Somalia
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
secondo i dati di Amnesty International a maggio 2008, 91 Paesi hanno
completamente espunto la pena di morte dal proprio ordinamento; altri
11 la mantengono solamente per la violazione della legge militare in
tempo di guerra; altri 35 l'hanno di fatto abolita, perche' non hanno
eseguito sentenze di condanne a morte negli ultimi 10 anni. In pratica
sono quindi 137 i Paesi che hanno messo al bando la pena capitale. Dei
60 Paesi che ancora non l'hanno bandita dal loro ordinamento, sono 24
ad avere eseguito sentenze di morte nell'intero 2007;
valutato che
c'e' quindi una progressiva presa di coscienza che si sta diffondendo,
non solo nel mondo occidentale, relativamente all'inaccettabilita' di
una sentenza che toglie la vita ad una persona;
se una condanna a morte e' pertanto sempre e comunque inaccettabile,
per il fatto in se' e per l'orrore di ognuna delle fasi che ad essa
conducono (la sentenza che non lascia speranza, il "braccio della
morte" dove vengono detenuti i carcerati condannati alla pena
capitale, i barbari momenti che precedono l'esecuzione della pena, . .
.), e' doppiamente da rigettare una tale condanna dovuta a una scelta
di vita che un ordinamento democratico non puo' considerare reato,
come l'adulterio;
evidenziato che
a fine ottobre, una giovane donna e' stata torturata e lapidata
davanti a centinaia di persone, nello stadio di Chisimaio (sud della
Somalia), in applicazione della "sharia", la legge islamica, per
adulterio;
la situazione somala e' drammatica, con milioni di profughi in
condizioni disperate, oltre 10.000 civili uccisi, ed ampie zone del
Paese in mano agli "al shabaab", braccio armato dell'integralismo
religioso;
l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna
ribadisce la contrarieta' alla pena di morte, l'impegno contro ogni
forma di tortura e contro i trattamenti crudeli, inumani e
degradanti;
esprime il proprio sdegno contro ogni forma di integralismo religioso
che prevarichi la vita delle persone e voglia imporre con la violenza
comportamenti che vanno invece lasciati alla libera discrezionalita'
di ogni persona;
esprime la propria preoccupazione per la situazione della Somalia, per
un'emergenza umanitaria che sta mettendo in pericolo la vita di
milioni di persone.
Approvata all'unanimita' dei presenti nella seduta pomeridiana del 3
dicembre 2008.