ATTO DI INDIRIZZO
RISOLUZIONE - Oggetto n. 4063 - Risoluzione proposta dai consiglieri Mazzotti, Lucchi, Muzzarelli, Beretta, Montanari, Richetti, Zoffoli, Tagliani, Salsi, Piva, Borghi, Pironi, Barbieri, Rivi, Garbi, Ercolini, Bosi, Fiammenghi e Caronna per chiedere di ripristinare i fondi ed attuare il programma di interventi, sia a livello regionale che in sede di approvazione della legge finanziaria statale, al fine di tutelare il settore agricolo, anche alla luce dei danni subiti dalle aziende in esso operanti a causa di calamita' naturali
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Di fronte
ai gravi tagli effettuati dal Governo nella legge finanziaria, in
materia di sostegno a forme assicurative agevolate per il rimborso dei
danni alle aziende agricole, dovuti a calamita' naturali. Tagli che
mettono in grave difficolta' le aziende agricole, cosi' come
denunciato dalle organizzazioni di categoria e da un vasto mondo di
addetti del settore. Provvedimento che crea grave disagio ed
incertezza anche a moltissime imprese della nostra regione.
Valutato che
nel 2008 le produzioni agricole della nostra regione sono state
colpite da diverse calamita' naturali, quali gelo, brina, grandine,
siccita', vento forte, etc., le quali hanno causato ingenti danni, sia
in termini di perdita di valore commerciale che di reddito
dell'impresa agricola.
Ancorche', la relazione peritale non sia ancora pronta, una stima
approssimativa dei danni ammonta ad una somma superiore a quella
contabilizzata nel corso del 2007.
La legislazione in favore delle aziende agricole colpite da calamita'
naturali, oltre a provvedere al ripristino delle condizioni economiche
e delle strutture danneggiate, si e' indirizzata nel tempo verso una
linea d'intervento costituita dalla incentivazione di forme di difesa
del reddito mediante il ricorso a forme assicurative agevolate di
rimborso dei danni.
Infatti, come e' noto, l'Italia con la promulgazione del DLgs n. 102
del 2004 ha dato corso ad una riforma radicale e si e' posta
all'avanguardia a livello europeo nel settore, incentivando lo
strumento delle assicurazioni e arrivando a diminuire sensibilmente la
spesa pubblica del settore.
Considerato che
con la previsione del DLgs n. 102 del 2004, si e' proposto di
disciplinare la materia in modo organico. Inoltre relativamente alla
politica di incentivazione dei contratti assicurativi (interventi ex
ante), la norma ha definito le modalita' di partecipazione dello Stato
al pagamento dei premi assicurativi, in forza di queste l'intervento
pubblico e' concesso:
- fino all'80% qualora il danno raggiunga il 30%, ovvero il 20% nelle
zone svantaggiate;
- fino al 50% se ad essere assicurati sono i danni causati da
avversita' che non raggiungono la soglia di distruzione del 30% (o 20%
nelle zone svantaggiate), o oggetto della assicurazione sono le
perdite causate da epizoozie o fitopatie.
Tale scelta ha consentito per un verso di abolire gli aiuti
compensativi, per altro ha permesso di dimezzare la spesa, a fronte di
un andamento storico della spesa pubblica che ha visto negli anni 2002
e 2003 il proprio picco massimo.
Con le citate modifiche sono state superate le carenze della
precedente disciplina le quali comportavano costi elevati a carico
della fiscalita' generale e dei contribuenti oltre che notevoli
ritardi nelle erogazioni delle somme, tali da indebolire piuttosto che
sostenere, il tessuto produttivo delle aziende agricole.
Rilevato che
le stime di ANASCODI (Associazione Nazionale Consorzi di Difesa), le
associazioni tra produttori agricoli senza fini di lucro cui e'
delegata la gestione dei contributi per le polizze assicurative,
individuano il fabbisogno finanziario in 250 milioni di Euro per il
2009, 260 per il 2010 e 270 per il 2011.
Alla luce di tali valutazioni, si tratta di un sistema che rischia di
saltare se nella prossima legge finanziaria non verranno stanziate
risorse adeguate.
Infatti, la legge finanziaria per il 2009, recentemente approvata dal
Consiglio dei Ministri, ha azzerato il fondo per la solidarieta'
nazionale per la copertura del contributo pubblico destinato ai
Consorzi di Difesa.
Gli stessi consorzi inoltre non hanno ancora ottenuto il trasferimento
di 130 milioni di Euro destinati alle polizze associative stipulate
per l'anno in corso.
Pertanto constatato che la legge finanziaria proposta dal Consiglio
dei Ministri taglia le risorse destinate al sostegno alle aziende
agricole colpite da calamita', lasciando le stesse in condizioni di
grave crisi economica.
Chiede al Governo e al Parlamento
di ripristinare immediatamente i fondi e di dar corso al previsto
programma di interventi e alla Giunta regionale, di farsi interprete
di tale richiesta in occasione della Conferenza Stato-Regioni, perche'
nell'iter di approvazione della legge finanziaria mantenga la
dotazione economica necessaria allo sviluppo e la tutela del reddito
di un settore, quale quello agricolo, fondamentale per la crescita
economica della regione e dell'intero paese.
Approvata a maggioranza nella seduta pomeridiana del 22 ottobre 2008.