DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 ottobre 2008, n. 1599
Concessione contributi ai centri di educazione amb.le rete regionale per la realizzazione di progetti informazione ed educazione amb.le (L.R. 15/96). Programma INFEA 2008/10 - Decennio UNESCO 2005/14. Approvazione bando 2008
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
- la Giunta regionale, con deliberazione n. 1328 del 28 luglio 2008
che sara' prossimamente proposta all'approvazione dell'Assemblea
legislativa regionale, ha approvato il terzo Programma triennale
regionale tutela ambientale denominato "Piano di azione ambientale per
un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2008-2010", ai
sensi della L.R. 3/99, art. 99;
- tale Piano di azione aggiorna il quadro degli obiettivi strategici
da perseguire per il consolidamento delle politiche finalizzate allo
sviluppo sostenibile della Regione, e il quadro delle aree di azione
prioritaria, degli obiettivi specifici e delle azioni da
intraprendere, degli strumenti e dei soggetti attuatori, definiti dai
precedenti Piani di azione ambientale, prevedendo, tra le linee di
azione coordinate a livello regionale, attivita' di educazione allo
sviluppo sostenibile e di sviluppo della conoscenza, l'educazione e la
divulgazione naturalistica, in raccordo con la programmazione della
L.R. 15/96 e L.R. 6/05 e s.m.;
- a livello internazionale l'importanza del rilancio di specifiche
strategie educative integrate con le politiche di sostenibilita' ha
portato alla proclamazione del decennio dell'educazione per lo
sviluppo sostenibile 2005-2014 da parte dell'Assemblea generale delle
Nazioni Unite, che ha individuato nell'UNESCO l'organismo responsabile
della promozione del decennio;
- in attuazione delle strategie sopra richiamate e' stato costituito
il Comitato nazionale italiano per il decennio dell'educazione allo
sviluppo sostenibile (DESS UNESCO Italia), al quale la Regione
Emilia-Romagna ha aderito e contribuisce partecipando al Comitato
scientifico;
- il Comitato UNESCO Italia sviluppa un programma annuale di
attivita', anche in collaborazione con le Regioni e i Sistemi
regionali INFEA riconosciuti come interlocutore per l'attuazione del
decennio sui rispettivi territori, per la cui attuazione verra'
prossimamente sottoscritto un "Protocollo d'intesa per lo sviluppo
delle attivita' per il decennio ONU per l'educazione allo sviluppo
sostenibile, tra la C.N.I. UNESCO e le singole Regioni", secondo lo
schema approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni il 28
febbraio 2008;
- in data 1 agosto 2007, in sede di Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e
Bolzano, sono stati sottoscritti, ai sensi del1'art. 4 del DLgs 28
agosto 1997, n. 281:
- un accordo sul documento denominato "Nuovo quadro programmatico
Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per l'educazione
all'ambiente e alla sostenibilita'";
- un accordo tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del
territorio e del mare, il Ministro della Pubblica istruzione, il
Ministro dell'Universita' e della Ricerca e i Presidenti delle Regioni
e delle Province autonome di Trento e di Bolzano per l'attuazione del
suddetto "Nuovo quadro programmatico", che prevede, fra l'altro, la
sottoscrizione di specifici accordi di programma tra Ministero
dell'Ambiente e singole Amministrazioni per il cofinanziamento di
programmi regionali triennali;
- la Giunta regionale, con deliberazione n. 1217 del 28 luglio 2008
proposta per l'approvazione all'Assemblea legislativa regionale, ha
approvato il Programma regionale dell'informazione ed educazione
ambientale (INFEA) per il triennio 2008/2010, ai sensi dell'art. 2
della L.R. 15/96;
- il sopracitato Programma INFEA 2008/2010 si pone come obiettivo
strategico il passaggio dalla educazione ambientale (EA) alla
educazione alla sostenibilita' (ES) sollecitato dalle Carte
internazionali delle Nazioni Unite e recepito negli atti di indirizzo
programmatico nazionale e risulta articolato in dieci "Aree di
azione/obiettivi operativi" tra cui, in particolare, l'Area di
intervento n. 5 "Potenziamento attivita' Centri di educazione
ambientale" la quale prevede, tra l'altro:
- che nelle more del previsto aggiornamento della L.R. 15/96, il
potenziamento delle attivita' dei CEA e il loro consolidamento venga
promosso attraverso la indizione di appositi bandi annuali finalizzati
alla realizzazione di progetti e iniziative correlate ai tematismi e
alle problematiche ambientali contenute nel Piano regionale di azione
ambientale 2008/2010 sopracitato, nonché agli obiettivi generali e
specifici dello stesso Programma triennale INFEA 2008/2010;
- che ai CEA venga chiesto di programmare le proprie azioni educative
in modo coerente con le linee di indirizzo regionale, attivando la
piu' ampia partecipazione dei soggetti presenti a livello del
territorio di riferimento, nonché tutte le possibili sinergie con
altri CEA e con agenzie scientifiche e di collaborare strettamente con
gli Enti locali per portare a compimento progetti di educazione
ambientale e alla sostenibilita' che concretamente si possano inserire
nel contesto territoriale cui i CEA fanno riferimento;
ritenuto opportuno:
- dare attuazione al Programma INFEA 2008/2010, e alle previsioni in
materia di promozione dell'educazione all'ambiente e allo sviluppo
sostenibile contenute nel citato "Piano regionale di azione ambientale
2008/2010", promuovendo un Bando 2008 rivolto agli Enti titolari dei
Centri di educazione ambientale accreditati dalla Regione
Emilia-Romagna con determinazioni del Direttore generale Ambiente e
Difesa del suolo e della costa n. 13212 del 3/12/2002, n. 12454 del
3/10/2003 e n. 12703 del 17/9/2004, secondo le disposizioni di cui
alla DGR 1471/02;
- richiedere, selezionare e cofinanziare (in continuita' con la
sperimentazione di progetti in rete tra piu' strutture avviata negli
ultimi anni), le migliori proposte volte a realizzare, secondo le
modalita' specificate nell'Allegato 1) parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione:
Linea A) attivita' di "Progettazione e realizzazione di laboratori
INFEA finalizzati a dare attuazione agli obiettivi indicati nel
Programma regionale INFEA 2008/2010";
Linea B) attivita' di "Informazione ed educazione ambientale
finalizzate al consolidamento, potenziamento e integrazione di
specifiche attivita' e servizi dei Centri di educazione ambientale";
considerato:
- che in attuazione delle indicazioni tese all'integrazione di tutte
le educazioni alla sostenibilita' contenute sia nel citato Piano di
azione ambientale, sia nel Programma INFEA 2008/2010 (Area di azione
3), il Servizio Comunicazione ed Educazione alla sostenibilita' e il
Servizio Parchi e Risorse forestali, hanno avviato un percorso di
coordinamento finalizzato alla integrazione delle rispettive
progettualita' e risorse finanziarie per le azioni di sostegno alle
attivita' di educazione ambientale nelle aree protette regionali
(molte delle quali hanno costituito un proprio specifico Centro di
educazione ambientale, accreditato dalla rete regionale INFEA), nella
ipotesi di costruzione di un unico bando;
- che non essendo possibile realizzare un unico bando nell'anno in
corso, verranno emanati due diversi bandi coordinati in quanto al
contenuto;
- che i temi educativi di carattere naturalistico strettamente legati
alla attivita' di parchi e riserve naturali (cosi' come i temi legati
alla definizione del ruolo delle aree protette nel sistema INFEA),
saranno oggetto dello specifico bando promosso dal competente Servizio
Parchi e Risorse forestali (di cui si prevede la pubblicazione
all'inizio del 2009) e che di conseguenza sono esclusi dal presente
bando;
- che di conseguenza i CEA accreditati che hanno per ente titolare
un'area protetta potranno partecipare al presente bando non in
qualita' di capofila, ma esclusivamente in qualita' di partner;
dato atto:
- che le suddette attivita' si inseriscono all'interno degli obiettivi
e delle iniziative UNESCO per il decennio 2005/2014 per l'educazione
allo sviluppo sostenibile e del sopracitato "Nuovo quadro
programmatico" sottoscritto tra Stato e Regioni l'1 agosto 2007;
- che, in continuita' con la sperimentazione di progetti in rete tra
piu' strutture avviata negli ultimi anni:
- il bando sara' finalizzato a valorizzare e premiare la qualita' dei
progetti e delle metodologie utilizzate, la continuita' nel tempo
dell'azione informativa ed educativa dei CEA, il legame con il
territorio di riferimento, nonché la capacita' di creare sinergie e di
lavorare in rete;
- i progetti dovranno essere rivolti a dare attuazione concreta agli
obiettivi del Programma INFEA 2008/2010 e potranno essere rivolti ad
una molteplicita' di utenti: scuole, cittadini, categorie sociali e
produttive;
richiamate:
- la L.R. 21 dicembre 2007, n. 25 "Bilancio di previsione della
Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2008 e Bilancio
pluriennale 2008-2010" pubblicata nel Bollettino Ufficiale Regionale
n. 187 del 21 dicembre 2007;
- la L.R. 13 del 25 luglio 2008 "Assestamento del Bilancio di
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario
2008 e del Bilancio pluriennale 2008-2010 a norma dell'articolo 30
della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di
variazione" pubblicata nel Bollettino Ufficiale Regionale n. 128 del
25 luglio 2008;
dato atto che le risorse finanziarie messe a disposizione per dare
attuazione al presente provvedimento ammontano a Euro 298.348,00 e
trovano copertura sul Capitolo 37014 "Interventi per l'attuazione del
Piano d'azione ambientale per un futuro sostenibile: contributi ai CEA
e alle scuole per l'informazione e l'educazione ambientale) (artt. 70,
74, 81 e 84, DLgs 31 marzo 1998, n. 112, art. 99, L.R. 21 aprile 1999,
n. 3 e L.R. 16 maggio 1996, n. 15) - Mezzi statali" di cui all'UPB
1.4.2.2. 13235, del Bilancio per l'esercizio finanziario 2008;
considerata l'opportunita' di avvalersi delle graduatorie di cui al
presente bando (con scorrimento a partire dal primo progetto che non
ha ottenuto finanziamenti), per l'utilizzo di eventuali ulteriori
finanziamenti aggiuntivi che dovessero rendersi disponibili per
l'educazione ambientale, a partire da quelli che dovrebbero essere
assegnati alla Regione Emilia-Romagna a seguito della prevista
sottoscrizione con il Ministero dell'Ambiente, dell'Accordo di
programma attuativo dell'intesa citata in precedenza sottoscritta l'1
agosto 2007;
richiamata la propria deliberazione, esecutiva ai sensi di legge, n.
450 del 3 aprile 2007 recante "Adempimenti conseguenti alle delibere
1057/06 e 1663/06. Modifiche agli indirizzi approvati con delibera
447/03 e s.m.;
dato atto inoltre del parere di regolarita' amministrativa espresso
dal Direttore generale all'Ambiente e Difesa del suolo e della costa,
dott. Giuseppe Bortone, ai sensi dell'art. 37, quarto comma, della
L.R. 26 novembre 2001, n. 43, nonché della deliberazione di Giunta
450/07 e s.m.;
su proposta dell'Assessore all'Ambiente e Sviluppo sostenibile;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare il bando per la concessione di contributi per progetti
e azioni nel campo dell'informazione ed educazione ambientale in
attuazione della L.R. 15/96 - Programma regionale INFEA 2008/2010,
approvato dalla Giunta regionale con atto n. 1217 del 28 luglio 2008,
in corso di approvazione da parte dell'Assemblea legislativa
regionale, da realizzarsi da parte dei Centri di educazione ambientale
accreditati dalla Regione Emilia-Romagna, per un importo complessivo
di Euro 298.348,00 la cui copertura finanziaria risulta come da
premessa;
2) di dare atto che alla individuazione delle iniziative dei CEA che
saranno ammesse a contributo secondo le procedure indicate al punto 11
dell'Allegato 1, dei relativi Enti titolari beneficiari e dell'esatto
ammontare dei contributi da concedere a ciascuno nei limiti riportati
nel medesimo Allegato 1, nonché qualora sussistano le condizioni,
all'assunzione dell'impegno di spesa sul capitolo di bilancio indicato
al punto 1 che precede, provvedera' il Direttore generale competente,
ai sensi della normativa vigente;
3) di dare atto che alla liquidazione della spesa ed alla emissione
della richiesta dei titoli di pagamento a favore dei beneficiari
individuati secondo le modalita' previste al punto 12 dell'Allegato 1
che forma parte integrante e sostanziale del presente atto,
provvedera' il Dirigente regionale competente, al verificarsi delle
condizioni di cui al precedente punto 2, ai sensi dell'art. 51 della
L.R. 40/01 e della deliberazione della Giunta regionale 450/07;
4) di dare atto che sara' possibile avvalersi delle graduatorie di cui
al presente bando (con scorrimento a partire dal primo progetto che
non ha ottenuto finanziamenti), per l'utilizzo di eventuali ulteriori
finanziamenti aggiuntivi che si dovessero rendere disponibili per
l'educazione ambientale, a partire da quelli che dovrebbero essere
assegnati alla Regione Emilia-Romagna a seguito della prevista
sottoscrizione con il Ministero dell'Ambiente, dell'Accordo di
programma attuativo dell'intesa, citata in premessa, sottoscritta l'1
agosto 2007;
5) di pubblicare integralmente il bando di cui all'Allegato 1 nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO 1)
Bando 2008 per la concessione di contributi per la realizzazione di
progetti di informazione ed educazione ambientale da realizzarsi da
parte dei Centri di educazione ambientale della rete regionale (L.R.
15/96, Programma INFEA 2008/2010 - decennio UNESCO per l'Educazione
allo sviluppo sostenibile 2005-2014)
1. Finalita'
La Regione Emilia-Romagna, in attuazione degli obiettivi individuati
dal Programma regionale INFEA 2008/2010 approvato dalla Giunta
regionale con deliberazione n. 1217 del 28 luglio 2008 e proposto per
l'approvazione all'Assemblea legislativa regionale, nonché degli
obiettivi definiti dal decennio UNESCO 2005 - 2014 per l'educazione
allo sviluppo sostenibile, intende promuovere e cofinanziare la
programmazione, progettazione e realizzazione di azioni educative
coerenti con le linee di indirizzo internazionali, nazionali e
regionali, e con i contenuti e i temi del "Piano di azione ambientale
per un futuro sostenibile 2008-2010", approvato dalla Giunta regionale
con deliberazione n. 1328 del 28 luglio 2008 e proposta per
l'approvazione all'Assemblea legislativa regionale.
Il presente bando chiede la presentazione di progetti volti a
perseguire gli obiettivi strategici indicati dal Programma regionale
INFEA 2008/2010 (d'ora innanzi Programma INFEA), di seguito
richiamati.
Il passaggio dalla educazione ambientale (EA) alla educazione alla
sostenibilita' (ES), sollecitato dalle Carte internazionali delle
Nazioni Unite e recepito negli atti di indirizzo programmatico
nazionale, comporta che questo processo (come pure i metodi educativi
e gli strumenti di attuazione adottati):
- sia orientato alla costruzione di una societa' sostenibile, e non
riguardi quindi conoscenze disciplinari o specialistiche avulse dai
contesti locali e dalle azioni concretamente possibili;
- affronti le tensioni tra globale e locale, contribuendo a costruire
il senso di identita' e di appartenenza e a radicare una pratica della
cura e della manutenzione - del pianeta, del territorio e delle
relazioni sociali - fondamentale per la formazione di una cittadinanza
attiva;
- si fondi su processi di partecipazione e di mediazione, riconoscendo
come prioritari i processi di costruzione di relazioni e
rappresentazioni comuni come premessa alla soluzione dei problemi,
affronta e gestisce i conflitti;
- tenga presente in ogni fase (programmazione, realizzazione e
monitoraggio) la opportunita' di rilevare le differenze di genere
valorizzandone presenza e specificita', dando visibilita' ai diversi
punti di vista ed esigenze (es. progetti formativi, azioni di sistema,
A21L e sviluppo sostenibile, educazione al consumo, gestione rifiuti,
ecc.);
- proponga contesti e metodologie coerenti con una modalita' di
costruzione delle conoscenze che rispetti non solo la complessita' e
l'incertezza dei fenomeni sociali e naturali, ma anche la complessita'
dell'individuo e l'incertezza del suo apprendimento;
- riconosca la ricerca e la riflessione come strumento per la propria
evoluzione, accetti i vincoli e le possibilita' di errore come parte
intrinseca dei propri processi evolutivi, e utilizzi i processi di
valutazione ed auto-valutazione per procedere nell'incertezza;
- sia diffuso sul territorio, integrato ad altre "educazioni" con
obiettivi simili, esteso a tutte le eta' e ruoli (long life
learning).
L'educazione alla sostenibilita', sulla base dei documenti
internazionali UNESCO e UNECE, si attua in tre ambiti distinti con
diverse metodologie e strumenti, ma tra loro interconnessi:
- l'educazione formale comprende il ruolo e la responsabilita' delle
istituzioni deputate alla formazione ad ogni ordine e grado e i
relativi piani dell'offerta formativa da orientare verso curricoli
fondati sui principi della sostenibilita';
- l'educazione non formale comprende le agenzie formative del
territorio quali i Sistemi INFEA e ESS e le specifiche strutture: CEA,
Agenzie, Associazioni, ecc.;
- l'educazione informale comprende i vecchi e nuovi media, il cui
ruolo dovrebbe e potrebbe orientarsi maggiormente verso la
responsabilita', l'apertura e la partecipazione (come sembrano
indicare il social network e il web 2.0) e si puo' esplicitare in
processi partecipati di sviluppo locale, nella adozione di sistemi di
gestione sostenibile, ecc.
L'educazione all'ambiente e alla sostenibilita' si persegue altresI'
attraverso i seguenti obiettivi organizzativi volti alla promozione
del sistema regionale INFEA/ES:
- assicurando una nuova e maggiore efficacia, diffusione,
trasversalita' degli strumenti educativi e informativi attraverso:
- il loro collegamento e affiancamento ai principali strumenti di
programmazione di livello regionale e locale;
- l'ampliamento dell'utenza dei percorsi educativi verso la
popolazione adulta, le professioni, l'associazionismo, le imprese e le
comunita' locali, andando oltre una dimensione incentrata sulla scuola
in favore di una educazione permanente;
- l'attivazione di percorsi di innovazione metodologica e tematica;
- l'adozione di sistemi di qualita' e di gestione, e di strumenti di
verifica;
- lo sviluppo di logiche di cooperazione applicativa, di riuso e
interoperabilita';
- assicurando anche un efficace e coerente indirizzo del governo del
sistema, attraverso:
- impegni formali da parte di tutti nel promuovere l'ES coinvolgendo i
diversi attori e registrando gli impegni di ciascuno per il sistema;
verificando periodicamente e sistematicamente la salute e la
funzionalita' del sistema e delle sue componenti;
- un Patto istituzionale per lo sviluppo del sistema INFEA e dell'ES
(e il coordinamento delle risorse);
- una alleanza degli innovatori dentro e fuori la PA per consolidare i
processi di cambiamento nell'ottica della sostenibilita', della
coesione sociale, ecc.;
- promuovendo una nuova organizzazione del sistema regionale per
l'INFEA/ES, adeguato a rispondere alle necessita' e richieste dei
prossimi anni, favorendo:
- l'integrazione e il coordinamento delle diverse esperienze di
attivita' educative e di sensibilizzazione promosse nell'ultimo
decennio da diversi settori della Regione e delle Province: educazione
ambientale, fattorie didattiche ed educazione alimentare, educazione
alla sicurezza stradale, educazione alla salute, educazione alla
partecipazione, ecc. nell'ambito della cornice comprensiva
dell'educazione alla sostenibilita' (DESS UNESCO);
- il riconoscimento, rafforzamento, valorizzazione dei CEA (punto di
riferimento territoriale stabile, competente ed autorevole per l'EA/ES
in tutte le sue declinazioni) e delle Scuole laboratorio di EA che con
particolare qualita' e continuita' hanno attivato iniziative e
ridefinito la propria missione educativa avendo come priorita' la
sostenibilita';
- l'evoluzione delle strutture (CEA, Scuole laboratorio di EA,
Agenzie) che promuovono l'ES verso nuove integrazioni e
funzionalita';
- la sistematizzazione del supporto del Sistema INFEA da parte delle
Agenzie scientifiche e formative (ARPA, ex-IRRE, Universita', ecc.).
In continuita' con la sperimentazione di progetti in rete tra piu'
strutture avviata negli ultimi anni, si chiede la presentazione di
progetti atti a promuovere:
- la qualificazione/rafforzamento del legame dei Centri di educazione
ambientale della rete regionale con il territorio di riferimento, da
svilupparsi attivando la piu' ampia partecipazione dei soggetti
presenti a livello territoriale;
- l'attivazione di tutte le possibili sinergie tra CEA a livello
provinciale e regionale, nonché con le agenzie scientifiche al fine di
rafforzare la collaborazione dei nodi della rete INFEA regionale e il
networking;
- il perseguimento della qualita' e dell'innovazione metodologica e
progettuale;
- la continuita' nel tempo dell'azione informativa ed educativa.
Ai Centri di educazione ambientale e' altresI' richiesto, nel
costruire le progettualita' sulla base del presente bando, di avviare
l'attivazione di partnership che anticipino i processi riorganizzativi
previsti e descritti dal Programma regionale INFEA 2008/2010, Area di
azione 1, come necessari per il consolidamento delle strutture
organizzative.
2. Oggetto del bando
I soggetti titolati, come definiti al punto 3 che segue, possono
presentare proposte afferenti a due tipologie principali:
Linea A) Proposte di "Progettazione e realizzazione di laboratori
INFEA finalizzati a dare attuazione agli obiettivi indicati nel
Programma regionale INFEA 2008/2010".
In particolare saranno considerate prioritarie proposte:
- che affrontano la transizione verso l'educazione alla sostenibilita'
e praticano azioni innovative in questa direzione (metodi, azioni,
soggetti);
- che si propongono di organizzare a scala comunale, o intercomunale,
o provinciale, progetti di integrazione delle educazioni (e della
attivita' delle strutture e settori di enti individuati) coerenti con
i principi della sostenibilita' (declinando a livello locale gli
obiettivi di integrazione di livello regionale, descritti nelle aree
di azione 1 e 3 del Programma INFEA);
- che danno continuita' ad azioni di sistema di livello regionale di
particolare rilevanza gia' avviate negli anni precedenti (es. Vetrina
della sostenibilita'), traducendone i contenuti in progetti educativi
e sperimentando le possibilita' di relazione stabile dei soggetti
territoriali coinvolti (scuole, Enti locali, aziende, ecc.) con
l'insieme del sistema INFEA, prefigurando una specializzazione dei CEA
proponenti in quel particolare ambito;
- che ampliano l'utenza dei percorsi educativi verso la popolazione
adulta, o che prevedono il coinvolgimento contemporaneo di fasce di
popolazione di eta' diversa, in direzione di una educazione
permanente.
Per i progetti della Linea A) che affrontano tematiche gia' trattate
in precedenti programmi da diversi soggetti, sara' data priorita' a
quei nuovi progetti che compiono uno sforzo di integrazione e che
portano a sintesi (alla scala interprovinciale e regionale), ed
accrescono il valore di quanto gia' realizzato a livello locale.
In particolare dovra' essere previsto il raccordo e l'integrazione con
eventuali programmi e progetti di livello regionale o provinciale
preesistenti relativi ai medesimi temi (es. "Vetrina della
sostenibilita'", "Anche i consumatori salvano il clima", ecc.), nonché
con le relative strutture organizzative competenti.
L'eventuale presentazione di progetti finalizzati a dare seguito a
laboratori cofinanziati con il bando INFEA 2007 ed ancora in via di
ultimazione, dovranno esplicitare risultati raggiunti e motivazioni
che rendono utile e necessario sviluppare ulteriormente il tema
affrontato.
Linea B) Progetti e attivita' di "informazione ed educazione
ambientale finalizzate al consolidamento, potenziamento e integrazione
di specifiche attivita' e servizi dei Centri di educazione
ambientale", ovvero che perseguono:
- il rafforzamento delle strutture con il concorso di piu'
istituzioni, risorse associative e private, ottimizzando la pluralita'
di esperienze e competenze ad una adeguata scala territoriale,
prefigurando quindi processi di aggregazione territoriale favoriti e
previsti dal Programma INFEA 2008/2010, Area Azione 1;
- lo sviluppo e la valorizzazione delle proprie "specialita'" e
competenze, all'interno del contesto di rete provinciale e regionale;
- l'integrazione funzionale di servizi tra strutture operanti nel
medesimo territorio provinciale e la stretta collaborazione con gli
Enti locali finalizzata a integrare l'attivita' dei CEA nel contesto
territoriale e i suoi specifici problemi ambientali.
I progetti possono prevedere la realizzazione di attivita' relative
alle diverse funzioni caratterizzanti i CEA (progettazione e
realizzazione di percorsi educativi; formazione e aggiornamento di
operatori ed insegnanti; produzione di materiali didattici;
informazione al cittadino; soggiorni didattici in strutture attrezzate
per scolaresche; progettazione e gestione attivita' di comunicazione;
supporto alle Agende 21 locali, mediazione culturale, facilitazione
gruppi; coordinamento risorse e attivita' di EA sul territorio).
I progetti afferenti ad entrambe le Linee A e B:
- devono essere coerenti con obiettivi e strategie del Programma INFEA
2008/2010, nonché con attivita', vocazione, specializzazione del CEA
capofila e dei CEA partner;
- devono prevedere ed esplicitare indicatori e modalita' di
autovalutazione dei risultati previsti e di quelli raggiunti;
- devono altresI' prevedere ed esplicitare le modalita' di
divulgazione dei risultati in modo da renderli disponibili per tutta
la Rete INFEA (report conclusivi, pagine Web da collocare sul portale
regionale ErmesAmbiente, seminari, incontri, ecc.).
Si precisa altresI' che:
- in attuazione delle indicazioni tese all'integrazione di tutte le
educazioni alla sostenibilita' contenute sia nel citato Piano di
azione ambientale, sia nel Programma INFEA 2008/2010 (Area di azione
3), il Servizio Comunicazione ed Educazione alla sostenibilita' e il
Servizio Parchi e Risorse forestali, hanno avviato un percorso di
coordinamento finalizzato alla integrazione delle rispettive
progettualita' e risorse finanziarie per le azioni di sostegno alle
attivita' di educazione ambientale nelle aree protette regionali;
- in considerazione della decisione, per l'anno in corso, di
provvedere alla emanazione di due bandi coordinati e del fatto che i
temi educativi di carattere naturalistico e di specifica valenza
ambientale strettamente legati alla attivita' educativa di parchi e
riserve naturali (cosi' come i temi legati alla definizione del ruolo
delle aree protette nel sistema INFEA), saranno oggetto di uno
specifico bando (di cui si prevede la pubblicazione all'inizio del
2009) promosso dal competente Servizio Parchi e Risorse forestali, si
ritiene opportuno considerare i suddetti temi esclusi dal presente
bando.
3. Soggetti che possono partecipare al presente bando
In attesa della definizione dei requisiti per il riconoscimento e
l'accreditamento dei C.E.A. del sistema regionale ai sensi della L.R.
15/96, prevista dal citato Programma regionale INFEA 2008/2010 a
seguito della sperimentazione 2002/04, possono presentare domanda per
l'accesso ai contributi regionali previsti dal presente bando gli Enti
titolari dei Centri di educazione ambientale accreditati dalla Regione
Emilia-Romagna con determinazioni del Direttore generale Ambiente e
Difesa del suolo e della costa n. 13212 del 3/12/2002, n. 12454 del
3/10/2003 e n. 12703 del 17/9/2004, secondo le disposizioni di cui
alla DGR 1471/02.
I progetti devono essere definiti e proposti in sinergia:
- da almeno tre CEA accreditati (di cui uno svolga il ruolo di
coordinatore-capofila) se afferenti alla Linea A)
- da almeno due CEA accreditati (di cui uno svolga il ruolo di
coordinatore-capofila), se afferenti alla Linea B)
con l'eventuale collaborazione e apporto scientifico delle Agenzie e
istituti di ricerca (ARPA, IRRE, Universita', ecc.) che supportano la
rete regionale o nazionale, e devono prevedere un programma di lavoro
integrato nel quale siano esplicitati gli apporti di ciascun partner.
Come conseguenza di quanto descritto agli ultimi capoversi del
precedente punto 2. i CEA accreditati che hanno per ente titolare
un'area protetta potranno partecipare al presente bando non in
qualita' di capofila, ma esclusivamente in qualita' di partner.
Al progetto possono partecipare, in qualita' di partner aggiunti,
anche le Province nonché Centri e strutture non accreditate come CEA
regionali.
Ogni Centro di educazione ambientale puo' presentare, in qualita' di
capofila, un solo progetto afferente alla Linea A) e un solo progetto
afferente alla Linea B), ma puo' partecipare, in qualita' di partner,
a piu' progetti della stessa o di entrambe le Linee.
Sono esclusi dal finanziamento i progetti che gia' beneficiano di
altri contributi regionali, statali o comunitari.
4. Risorse finanziarie disponibili
Per il presente bando e' disponibile la somma complessiva di Euro 298.
348,00 di cui:
- 144.000,00 Euro destinati alle iniziative della Linea A);
- 154.348,00 Euro destinati alle iniziative della Linea B).
Nel caso in cui i progetti ammissibili afferenti a una Linea non siano
sufficienti a coprire l'intero budget riservato, si provvedera', nel
rispetto dei vincoli posti dalla vigente legislazione contabile,
all'assegnazione dei contributi a progetti dell'altra Linea, in ordine
di graduatoria.
5. Quota di contributo regionale
La quota di contributo regionale non potra' superare il 60% del costo
ammissibile dei singoli progetti.
In termini assoluti l'importo del contributo regionale per ciascun
progetto ammesso non potra' in ogni caso superare:
- i 24.000,00 Euro per la Linea A);
- i 15.000,00 Euro per la Linea B).
6. Criteri di assegnazione delle risorse
Verra' stilata una graduatoria dei progetti ammissibili, valutati
sulla base dei criteri illustrati al successivo punto 11.
I progetti ammissibili verranno finanziati, in ordine di graduatoria,
fino all'esaurimento dei fondi disponibili.
In caso di rinuncia del soggetto assegnatario, o di mancato avvio dei
progetti ammessi a finanziamento, l'Amministrazione si riserva di
revocare le somme assegnate assegnandole, in ordine di graduatoria, ad
altri progetti ritenuti ammissibili e non finanziati per esaurimento
dei fondi nel rispetto della normativa vigente.
7. Contenuto delle domande
Ogni domanda, inviata dall'Ente titolare del CEA capofila con lettera
di accompagnamento che elenca gli atti allegati, deve contenere:
1) la versione cartacea della "scheda progettuale" redatta
conformemente allo schema riportato in appendice al presente bando
(articolata in tre Sezioni: generale, tecnica ed economico-finanziaria
e completa di dichiarazione), firmata in calce dal Dirigente
responsabile del settore di competenza del soggetto titolare
proponente;
2) dichiarazioni di impegno alla compartecipazione finanziaria degli
Enti cofinanziatori del progetto, rilasciata dagli organi competenti
per statuto, che dovra' diventare impegno contabile in caso di
ammissione del progetto al cofinanziamento regionale;
3) dichiarazione/i di appoggio/interesse alla partecipazione al
progetto di CEA / altri partner/ utenti potenziali ecc. rilasciata
dagli organi competenti per statuto/ sottoscritta dai Responsabili.
Eventuale altra documentazione ritenuta utile ai fini della migliore
comprensione della proposta progettuale potra' comunque essere
allegata.
8. Spese ammissibili
Il quadro economico dei progetti dovra' essere articolato in base alle
voci di spesa di seguito elencate:
Personale
1) costi del personale interno dell'Ente proponente e/o degli
eventuali Enti partner, per progettazione, coordinamento, gestione,
partecipazione al progetto da realizzare (max 30%);
2) costi assistenza esterna (es. consulenze professionali, incarichi,
ecc. per docenze, facilitazioni, ecc.);
3) rimborsi spese per trasferte, uscite e visite sul territorio.
Forniture/servizi
4) costi per realizzazione incontri, iniziative seminariali, workshop,
connessi ad attivita' divulgative, informative e formative ecc.
(acquisto di prodotti di consumo di tipo sia cartaceo che
multimediale; affitto locali e attrezzature per lo svolgimento delle
attivita' programmate, trasporto collettivo, coffee break, ecc.);
5) costi per produzione di materiali e sussidi didattici e di prodotti
informativi e comunicativi, ecc. a supporto del progetto;
6) beni strumentali (costi relativi all'acquisto di strumenti e beni
durevoli necessari per la realizzazione del progetto) (massimo 20%);
7) costi per realizzazione materiali per la documentazione e
diffusione dei risultati del progetto (ipertesti, pagine web,
pubblicazioni a stampa, ecc.).
Funzionamento/gestione
8) spese generali (affitto locali Ente, utenze, materiali di consumo,
ecc.) (massimo 5%, da specificare).
Sono ammissibili le spese e i documenti contabili (fatture e note di
spesa) emessi a partire dall'1 settembre 2008.
Solo in casi particolari, per iniziative che prevedano necessariamente
il coinvolgimento diretto di personale interno dei CEA in misura
eccezionale, e' possibile fare richiesta di aumento della percentuale
ammissibile per spese di personale interno.
9. Tempi di esecuzione
I soggetti beneficiari devono avviare la progettazione esecutiva del
progetto ammesso a cofinanziamento entro il 31 dicembre 2008, dandone
comunicazione al competente Servizio Comunicazione; Educazione alla
sostenibilita'.
Entro il 31 marzo 2009 i CEA capofila devono presentare, al competente
Servizio regionale, il progetto esecutivo (frutto della ricerca-azione
partecipativa tra CEA partner coinvolti nel progetto) contenente la
programmazione di dettaglio di tutti gli aspetti tecnico organizzativi
necessari per dare attuazione alle azioni previste dal progetto
ammesso a cofinanziamento regionale, con la indicazione degli apporti
di ciascun partner.
Le attivita' progettuali oggetto di cofinanziamento devono concludersi
entro il 31 marzo 2010.
La rendicontazione finale deve essere presentata entro 90 giorni dalla
data di reale completamento delle attivita' progettuali.
Eventuali proroghe alla data di conclusione delle attivita'
progettuali potranno essere concesse con atto del Dirigente regionale
competente, previa richiesta debitamente motivata da effettuarsi
tempestivamente e comunque prima di 30 giorni dalla scadenza
stabilita.
10. Produzione di materiali e divulgazione dei risultati
I beneficiari sono impegnati a dare la massima diffusione ai risultati
del progetto.
Nel caso in cui il progetto comporti la stampa di depliant, brochure,
pubblicazioni, o la produzione di cd-rom e/o video, sugli stessi
dovranno essere riportati: la dicitura "Realizzato con il contributo
della Regione Emilia-Romagna - Bando INFEA-CEA 2008" e il logo INFEA
"Informazione educazione ambientale in Emilia-Romagna".
11. Valutazione delle domande
La valutazione sara' effettuata da un nucleo di valutazione
appositamente costituito.
I criteri di valutazione sulla base dei quali verra' stilata la
graduatoria dei progetti presentati da ammettere a finanziamento fino
ad esaurimento dei fondi a disposizione, sono di seguito indicati per
titoli.
Tutti i progetti dovranno rispondere ai requisiti richiamati nelle
schede progettuali: il maggiore o minore grado di rispondenza ai
requisiti determinera' il punteggio dei progetti che sara' articolato
come di seguito indicato:
Linea A)
- capacita' di recepire e dare attuazione agli obiettivi indicati nel
Programma regionale INFEA 2008/2010, ivi compresi gli obiettivi di cui
all'Area di Azione 1 (punti 1-5);
- grado di coerenza tra gli strumenti, le metodologie e le azioni
previste con gli obiettivi e le finalita' del progetto (punti 1-3);
- grado di coinvolgimento del tipo di utenza ottimale per il progetto
proposto (punti 1-2);
- capacita' di aggregare diversi soggetti, creare sinergie,
collaborazioni, mobilitare risorse culturali, formative, economiche
intorno al progetto da realizzare (punti 1-3);
- realizzazione di uno dei temi indicati come prioritari descritti al
precedente punto 2 (punti 0-2);
- grado di innovazione del laboratorio relativamente a temi, metodi e
utenze (punti 0-2).
Linea B)
- grado di coerenza tra gli strumenti, le metodologie e le azioni
previste con gli obiettivi e le finalita' del progetto (punti 1-3);
- grado di coinvolgimento del tipo di utenza ottimale per il progetto
proposto (punti 1-2);
- capacita' di aggregare diversi soggetti, creare sinergie,
collaborazioni, mobilitare risorse culturali, formative, economiche
(punti 1-3);
- grado di rispondenza agli indirizzi per la riorganizzazione della
rete dei CEA di cui all'Area di Azione 1 del Programma INFEA (punti
1-3).
A parita' di punteggio sara' data priorita' al progetto che prevede la
quota di cofinanziamento maggiore da parte dei proponenti.
12. Erogazione dei contributi e modalita' di rendicontazione
Il contributo regionale sara' erogato al soggetto capofila
beneficiario in due soluzioni:
- il 50% subordinatamente alla presentazione da parte del beneficiario
del progetto esecutivo, come definito al precedente punto 9;
- il saldo a conclusione dell'intervento, in seguito a presentazione
di idonea documentazione di spesa (rendicontazione), nonché di
apposita relazione, da cui risulti la corretta realizzazione del
progetto finanziato.
In specifico, a conclusione del progetto deve essere prodotta la
seguente documentazione:
- la relazione del responsabile del procedimento, articolata in
relazione tecnica (attestante le attivita' realizzate) e
rendicontazione finanziaria (riportante l'indicazione analitica delle
spese sostenute per l'attuazione dell'iniziativa, riferite alle azioni
ammesse a contributo e articolate secondo le voci di costo ammesse a
contributo), comprensiva della dichiarazione che tutte le spese
indicate:
- sono state effettivamente sostenute per l'attuazione delle attivita'
relative al progetto ammesso a contributo;
- sono supportate da titoli giustificativi conservati e disponibili
presso la sede legale e sono regolarmente registrate nella
contabilita';
- l'atto di relativa approvazione: la relazione del responsabile del
procedimento dovra' essere approvata dal soggetto titolare del CEA
capofila, beneficiario del finanziamento, secondo le modalita'
previste dal regolamento dell'Ente medesimo;
- la specifica delle modalita' di quietanza del contributo con
indicazione, nel caso di accreditamento su c/c bancario, dei codici
ABI e CAB.
Nel caso in cui il beneficiario sia un soggetto diverso da un Ente
pubblico, le rendicontazioni dovranno essere sottoscritte, ai sensi
della normativa vigente, dal legale rappresentante; in tal caso dovra'
anche essere compilata ed allegata la dichiarazione di
assoggettabilita' o meno alla ritenuta 4% IRES (ex IRPEG), e dovra'
essere allegata copia dei documenti di spesa.
Le ONLUS dovranno inviare copia aggiornata della certificazione di
iscrizione all'anagrafe delle ONLUS.
Nell'ipotesi in cui l'ammontare delle spese effettivamente sostenute
per la realizzazione dei progetti ammessi a contributo risultasse
inferiore alla spesa prevista, il contributo stesso sara' erogato in
misura proporzionale al costo complessivo sostenuto per ciascuna
iniziativa.
13. Revoca dei contributi
Il contributo regionale del bando in oggetto viene revocato in caso di
mancato rispetto delle disposizioni ivi indicate.
14. Modalita' di presentazione delle domande
Le domande dovranno essere presentate entro il 12/11/2008 e
indirizzate alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Comunicazione,
Educazione alla sostenibilita', Viale Silvani n. 4/3 - 40122 Bologna.
Sulla lettera e sulla busta dovra' essere riportato come oggetto la
dicitura: "Bando-INFEA-CEA-2008".
L'invio delle domande va effettuato a mezzo raccomandata postale con
ricevuta di ritorno, facendo fede la data del timbro dell'Ufficio
postale accettante.
Non verranno prese in considerazione le domanda presentate oltre il
termine di cui sopra.
In alternativa le domande possono essere consegnate al Servizio
Comunicazione, Educazione alla sostenibilita', Viale Silvani n. 4/3 -
40122 Bologna entro le ore 14 del 12/11/2008.
Oltre alla versione cartacea della domanda, i richiedenti devono
inviare anche la versione digitale della scheda progettuale all'
indirizzo e-mail: gventuri@regione.emilia-romagna.it, con oggetto:
Bando-INFEA-CEA-2008.
(segue allegato fotografato)
Note esplicative per la compilazione delle schede progettuali
E' necessario riprodurre la scheda progetto in formato digitale
(oppure scaricarla dal sito web: www.regione.emilia-romagna.it/infea)
e compilare all'interno dei box della colonna di destra, contenendo il
testo entro il numero di battute successivamente indicato. Oltre che
in versione cartacea (che va firmata in calce dal Dirigente
Responsabile del Settore di competenza dell'Ente titolare del CEA
proponente) la scheda dovra' essere inviata anche in formato digitale
all'indirizzo e-mail: gventuri@regione.emilia-romagna.it, con oggetto:
"Bando-INFEA-CEA-2008".
La sezione "Dati generali" riassume i dati fondamentali del progetto
presentato e verra' pubblicata sul sito internet della Regione, pagina
INFEA, per la valorizzazione dei contenuti dei progetti proposti.
In particolare dovranno essere riportati (casella 1) i dati
identificativi del CEA proponente/capofila e l'indicazione dell'Ente
titolare, che per la Regione risultera', a tutti gli effetti l'unico
referente, beneficiario e responsabile della attuazione del progetto.
Alla casella 2 vanno riportati nome, cognome e dati utili per
contattare il responsabile del progetto.
I partner (almeno altri 2 CEA accreditati per i progetti della Linea A
e 1 per i progetti della Linea B) vanno indicati alla casella 3,
unitamente ad altri eventuali partner di cui va specificata
denominazione e categoria di appartenenza (risorse per l'EA e Centri
non accreditati, Enti universitari o di ricerca, Enti di gestione di
aree protette, Agenzie, ecc.).
Il titolo del progetto (casella 4) dovra' essere breve e
significativo.
Alle caselle 5 e 6 verra' indicato il costo totale del progetto e il
cofinanziamento richiesto in valore assoluto (max Euro 24.000,00 per i
progetti della Linea A e Euro 15.000,00 per i progetti della Linea B)
e % sul totale.
Alla casella 7 vanno indicati gli utenti del progetto (cittadini,
scuole, insegnanti, operatori dei CEA, ecc.) e il relativo bacino
geografico coinvolto nelle azioni progettuali (Comuni, Province,
ecc.).
Alla casella 8 va riportata una sintetica e complessiva descrizione
del progetto (che non dovrebbe superare le 2000 battute), riportante
gli obiettivi principali da conseguire, le attivita' previste, le
metodologie adottate, i risultati/benefici attesi e gli
indicatori/parametri di risultato di cui si prevede l'utilizzo.
La sezione "Descrizione tecnica del progetto" deve consentire la
valutazione della rispondenza complessiva del progetto agli obiettivi
generali del bando e la coerenza delle azioni previste ai fini del
raggiungimento degli obiettivi progettuali indicati.
Si ritiene sufficiente per l'intera sezione una lunghezza di circa
10.000 battute.
Il progetto va descritto con concisione, ma ad un livello tale da
consentire la corretta comprensione del rapporto esistente tra
obiettivi, azioni, metodologie adottate ed esiti previsti e quindi
fornire gli elementi utili per una corretta determinazione dei
previsti parametri sintetici di valutazione (vedi punto 11 del
bando).
L'articolazione di questa sezione della scheda intende guidare il
proponente ad una organica e completa esposizione delle informazioni
necessarie utili per compiere una valutazione corretta ed omogenea.
Per i progetti della Linea A va descritto in primo luogo (casella 9)
il tema del "Laboratorio INFEA finalizzato a dare attuazione agli
obiettivi indicati nel Programma regionale INFEA 2008/2010" intorno al
quale e' stato costruito il progetto e le motivazioni che hanno
portato alla sua individuazione. Va anche richiamata la coerenza del
tema che il gruppo dei CEA si propone di affrontare, con le rispettive
attivita', vocazioni e specializzazione (anche citando progetti ed
attivita' realizzate, riferimenti statutari o altro).
Per i progetti della Linea B alla casella 9 va invece riportata una
breve descrizione dei temi e problemi ambientali locali, dei
fabbisogni formativi o dei nodi organizzativi che il progetto si
propone di affrontare per contribuire alla loro soluzione.
Per i progetti di entrambe le Linee A e B vanno quindi descritti
(casella 10) gli obiettivi specifici del progetto (raggiungibili entro
i tempi di realizzazione previsti) rapportati alle finalita' generali
(che possono comportare un lavoro piu' lungo) e (casella 11) il
processo che ha portato alla individuazione della partnership (ed
eventualmente di altri attori che si prevede di coinvolgere in corso
d'opera). Nella casella 12 verranno descritti il programma di lavoro e
le singole azioni da attivare, per ciascuna delle quali vanno
illustrate, evidenziando gli apporti di ciascun partner, le
metodologie di cui si prevede l'utilizzo, le modalita' e i tempi di
esecuzione (espressi in giorni/mesi), i costi complessivi (la cui
articolazione sara' meglio precisata nel Quadro tecnico-economico) e
(casella 13) i risultati/prodotti attesi.
L'intento e' quello di stimolare ad una progettazione quanto piu'
possibile articolata, utile a garantire un rapido avvio delle
attivita' ed una quantificazione della spesa quanto piu' realistica
possibile, migliorando qualita' e fattibilita' progettuale.
Se i progetti della Linea A prevedono come fase progettuale iniziale
una riflessione comune dei partner, propedeutica alla definizione
precisa delle azioni/metodologie da realizzare, possono anche
prevedere, esplicitandolo, che il dettaglio operativo sia messo a
punto in corso di progettazione esecutiva.
Per consentire il monitoraggio, in corso d'opera e finale, del
progetto (per verificare cioe' la correlazione tra azioni/esiti
previsti e risultati ottenuti), e' necessario ed opportuno individuare
ed esplicitare (casella 14) idonei e misurabili indicatori di
verifica/parametri di risultato relativi sia al processo di
partecipazione (numero dei soggetti coinvolti e loro importanza,
ecc.), sia alle diverse azioni specifiche (ad esempio: numero diffuso
di copie di una pubblicazione, ecc.).
Il bando invita a dare la massima diffusione ai risultati del
progetto; questa azione puo' prevedere sia la produzione di materiali
(in forma sia cartacea sia multimediale), sia di momenti di incontro
allargato, ecc. che andranno specificamente descritti alla casella
15.
Per i progetti della Linea A, si ritiene utile da ultimo, che il
capofila illustri (casella 16) la propria autovalutazione di alcuni
parametri quali: la capacita' del progetto nel dare attuazione al
Programma INFEA 2008/2010, e/o le sue relazioni con le principali
problematiche ambientali descritte nel Piano regionale di azione
ambientale per un futuro sostenibile, con i programmi delle reti INFEA
provinciali, con Piani di azione A21 locale, le eventuali valenze
innovative del laboratorio, ecc.
Per ogni aspetto evidenziato, il maggiore o minore grado di
rispondenza del progetto al livello ottimale di efficacia, dara' luogo
alla assegnazione di un punteggio (vedi punto 11 del bando) sulla base
del quale verra' stilata la graduatoria di ammissione al
finanziamento.
La sezione "Dati economici e finanziari" comprende due tabelle:
- la tabella di sintesi del quadro tecnico-economico (QTE) del
progetto, articolata in 8 voci di spesa principali.
Il QTE dovra' essere articolato al livello di dettaglio utile per
valutare la congruita' della spesa; pertanto i costi potranno essere
opportunamente dettagliati sia per voce di spesa, sia per azione o per
aggregazione di azioni. Tutti i costi si intendono comprensivi di IVA
di legge, qualora la stessa costituisca un costo;
- la tabella di sintesi del piano finanziario del progetto indicante:
il costo complessivo del progetto (in Euro), la quota di
cofinanziamento regionale richiesta e la quota a carico del proponente
(in Euro e in % sull'importo totale del progetto), specificando per
ciascuna fonte se si prevede la messa a disposizione di risorse
finanziarie o di ore di lavoro del personale interno degli Enti dei
CEA accreditati partner (vedi punto 8 del bando, "Spese ammissibili").
Di ogni cofinanziatore, vanno specificate denominazione e contributo
finanziario previsto.
La scheda progettuale termina con una "Dichiarazione" che fa parte
della scheda e va completata coi dati richiesti.
La scheda dovra' essere firmata in originale dal Responsabile
dell'Ente titolare del CEA capofila.
In particolare si ricorda che alla scheda dovra' essere allegata, per
ogni cofinanziatore del progetto, apposita dichiarazione di impegno
alla compartecipazione finanziaria, che dovra' diventare impegno
contabile in caso di ammissione del progetto al cofinanziamento
regionale (vedi punti 7 e 12 del bando).
A sostegno della proposta progettuale sara' inoltre opportuno allegare
dichiarazioni di collaborazione/appoggio al progetto anche dei partner
e/o degli utenti organizzati che non partecipano al cofinanziamento.