DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16 giugno 2008, n. 909
Procedura di verifica (screening) relativa al progetto "messa in sicurezza della SP4 'del Bidente' nei comuni di Galeata e S. Sofia e dei centri abitati di Galeata, Pianetto e S. Sofia" L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
dei modesti impatti attesi, il progetto per la "messa in sicurezza
della SP4 'del Bidente' nei comuni di Galeata e S. Sofia e dei centri
abitati di Galeata, Pianetto e S. Sofia", presentato dalla Comunita'
Montana dell'Appennino Forlivese, proponente del progetto
convenzionato con l'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena, Ente
proprietario e gestore della strada, dalla ulteriore procedura di VIA
con le seguenti prescrizioni gia' riportate al punto 7):
1) sara' necessario, per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e
sul paesaggio, mettere in atto tutte le azioni di mitigazione previste
nel progetto;
2) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si riutilizzera'
il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne
la morte biologica;
3) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario:
- per l'eventuale impianto di betonaggio e altri impianti fissi,
prevedere sistemi di abbattimento per le polveri in corrispondenza
degli sfiati da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico e
la lavorazione;
- qualora nella composizione del calcestruzzo rientri come materia
prima il polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche
dal lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo
aperto e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel
contenitore preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie
di trattenimento del materiale plastico;
- prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei
depositi di materie prime ed inerti e delle vie di transito da e per i
cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze di
abitazioni;
- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura
dei cassoni con teloni;
- acquisire le eventuali autorizzazioni necessarie per le emissioni di
inquinanti in atmosfera ai sensi delle vigenti normative;
- si dovra' valutare la necessita' di introdurre eventuali mitigazioni
acustiche, sul cantiere e su eventuali ricettori; le azioni attivate
dovranno consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle
normative vigenti;
4) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora, previsti
dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche per i ricettori sensibili
individuati dalla relazione allegata alla procedura di verifica
(screening) in fase sia di cantierizzazione, sia di esercizio;
5) la prescrizione di cui al punto 4) dovra' essere verificata
attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da effettuarsi
durante la realizzazione dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate
e, sulla base dei risultati ottenuti, dovranno essere assunte le
necessarie conseguenti determinazioni;
6) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere il
piu' possibile di tipo vegetazionale, (cespugli e alberature di
essenze autoctone) in grado di creare un corridoio ecologico che possa
raccordarsi con la vegetazione esistente dei vari canali attraversati
dall'infrastruttura;
7) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nel primo anno di manutenzione;
8) si dovranno prevedere sistemi di attraversamento biotico in quei
punti dove l'altezza della carreggiata rispetto al p.c. lo consenta,
in particolare dove la presenza di una rete idrica superficiale
intersechi l'asse viario;
9) si dovra' prevedere la raccolta delle acque meteoriche lungo tutto
l'asse stradale e l'allontanamento attraverso il sistema fognario
pubblico nei fossi e nei canali di scolo principali e secondari;
10) si dovra' curare particolarmente la manutenzione degli scoli
esistenti, al fine di evitare ulteriori condizioni di allagamento e/o
ristagno;
11) si ritiene opportuno che per la protezione del reticolo
idrografico, venga previsto nel progetto definitivo un piano di
emergenza in caso di eventuali sversamenti accidentali mediante
presidi idraulici (per esempio vasche di contenimento, paratoie nei
fossi di scolo dove recapitano le scoline stradali, ecc.);
12) qualora il progetto preveda la necessita' di abbattimento di
filari alberati sottoposti a tutela, cosi' come previsto dall'art. 10
delle norme tecniche del P.T.C.P., ci si dovra' attenere ai vincoli ed
alle prescrizioni contenute in tale norma;
13) il taglio delle alberature previste in progetto, dovra' comunque
essere conforme alle disposizioni contenute nel PRG del Comune
interessato e alle vigenti disposizioni di legge in materia e dovranno
essere previsti interventi di compensazione e ripristino delle
alberature abbattute;
14) risulta necessario inoltre prevedere, ove tecnicamente possibile,
nel progetto definitivo la piantumazione di filari di siepi lungo la
fascia di rispetto stradale con funzione di inserimento ambientale e
paesaggistico e per il contenimento delle emissioni inquinanti in
atmosfera privilegiando per la loro sistemazione aree pubbliche o zone
che il Comune di competenza potra' mettere a disposizione;
15) le prescrizioni sopra elencate, dovranno essere verificate
attraverso una campagna di monitoraggio da attuarsi durante la
realizzazione dell'opera, successivamente alla realizzazione
dell'opera e delle mitigazioni e, sulla base dei risultati ottenuti,
dovranno essere assunte le necessarie determinazioni conseguenti;
16) eventuali interferenze dei lavori con aree demaniali (accatastate)
del reticolo idrografico minore, dovranno essere verificate; qualora
le nuove opere insistano (anche solo in parte) su aree demaniali, e'
richiesta l'acquisizione preventiva della concessione, oltre che
dell'autorizzazione ai fini idraulici (verifica idraulica della
portata);
17) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente, Comunita'
Montana dell'Appennino Forlivese, alla Provincia di Forli'-Cesena
Servizio Infrastrutture viarie - Gestione strade di Cesena, Provincia
di Forli'-Cesena Servizio Pianificazione territoriale, al Comune di
Galeata, al Comune di Santa Sofia, all'ARPA - Sezione provinciale di
Forli'-Cesena e al Servizio Tecnico Bacini Romagnoli con sede a
Forli';
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.