REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 maggio 2007, n. 781

Procedura di verifica (screening) relativa alla realizzazione di una minicentrale idroelettrica in localita' Mulino d'Onofrio, comune di Castiglione dei Pepoli (BO) (Titolo II L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed inegrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
dei limitati impatti attesi, il progetto di realizzazione di una
minicentrale idroelettrica in localita' Molino d'Onofrio in variante
sostanziale alla concessione di prelievo di acque superficiali dal
torrente Setta per scopo idroelettrico, da realizzarsi in comune di
Castiglione dei Pepoli (BO), presentato da Antonio Cumoli, in nome e
per conto della Soc. E-vento Sas, da ulteriore procedura di VIA
subordinatamente al rispetto delle seguenti prescrizioni:
1) in relazione all'impatto acustico prima della realizzazione delle
opere dovra' essere effettuata una valutazione di impatto acustico ai
sensi della normativa vigente in materia e ad opere realizzate
dovranno essere eseguite misure di verifica volte ad attestare la
rispondenza ai limiti di legge; i risultati di tali verifiche
sperimentali, oggetto di specifica relazione tecnica, dovranno essere
trasmessi ad ARPA territorialmente competente ed al Comune di
Castiglione dei Pepoli;
2) con riferimento allo stato del dissesto esistente segnalato nella
cartografia tematica della Regione Emilia-Romagna (carta
dell'inventario del dissesto) si richiede una valutazione delle
interferenze fra le opere ed i dissesti in essere effettuando
opportune indagini geognostiche;
3) con riferimento alle opere di presa, il DMV lasciato defluire in
alveo dovra' essere stabilito dalle Autorita' competenti, altresi' le
scale di risalita dei pesci dovranno essere realizzate nelle/sulle
briglie esistenti in tutto il tratto interessato dall'opera (dalla
presa di derivazione alla restituzione in torrente) cio' al fine di
garantire la continuita' sia idraulica sia ecologica del corpo idrico
derivato; pertanto in sede di progetto esecutivo dovra' essere rivista
la progettazione di tali opere;
4) con riferimento alle fasi di cantiere, qualora siano effettuate
deviazioni e/o prosciugamenti dell'alveo, il proponente, avvalendosi
di ditta qualificata, dovra' provvedere alla cattura e spostamento
dell'ittiofauna presente, mediante utilizzo di appositi catturapesci;
5) per limitare gli impatti attesi in fase di cantiere, si reputa
necessario impartire le seguenti prescrizioni:
- bagnatura periodica dell'area di cantiere e delle eventuali piste di
accesso con frequenza congrua al periodo meteorologico per limitare
l'emissione di polveri;
- utilizzo dei mezzi destinati al trasporto dei materiali di
approvvigionamento e di risulta dotati di idonei teli di copertura;
- delimitazione o copertura delle aree destinate allo stoccaggio dei
materiali a possibile diffusione di polveri;
- utilizzo di camion e mezzi meccanici conformi alle ordinanze
comunali e provinciali, nonche' alle normative ambientali relative
alle emissioni dei gas di scarico degli automezzi;
- obbligo di velocita' ridotta sulla viabilita' di servizio al fine di
contenere il sollevamento delle polveri;
- utilizzo di recinzioni a maglia fitta per delimitare le zone di
cantiere o di pannelli mobili che oltre a limitare l'impatto sonoro
possono contribuire ad abbassare il livello di polverosita' nei pressi
dei ricettori;
- evitare deposito, stoccaggio e preparazione di materiali in
prossimita' dell'alveo fluviale;
- evitare sversamento di reflui ed ogni altra sostanza o materiale
inquinante in alveo e sul suolo;
- eseguire le opere pianificando le diverse fasi realizzative del
progetto e la cantieristica in modo tale da non interferire con i
periodi riproduttivi della fauna autoctona con particolare riferimento
al periodo di deposizione dei gameti delle specie ittiche, per quanto
riguarda i lavori in alveo, ed al periodo di nidificazione e di
svezzamento dei pulli per le specie ornitiche, per quanto riguarda i
lavori negli ambiti circostanti;
- ripristinare lo stato di fatto e la morfologia dei terreni ove sono
previsti scavi in trincea ed altri lavori analoghi;
- ripristinare lo stato di fatto delle carraie eventualmente
danneggiate;
- impedire il danneggiamento della vegetazione esistente durante i
lavori ed il movimento mezzi e prevedere ripiantumazioni in
sostituzione delle limitate alberature per le quali, per esigenze di
lavoro, e' previsto espianto, utilizzando esclusivamente specie
autoctone;
6) come misura di compensazione, nel rispetto della sicurezza delle
operazioni di gestione e manutenzione, rinaturalizzare le aree incolte
di pertinenza dei cantieri e dei locali di nuova costruzione mediante
impianto di vegetazione arborea ed arbustiva in sintonia con gli
elementi naturali del paesaggio circostante, al fine di schermare ove
necessario le strutture esistenti e nell'ottica di una valorizzazione
ecologica dei luoghi;
7) predisporre come misure di compensazione in fase di progetto
esecutivo una relazione degli impatti visivi volta ad individuare aree
ripariali preferenziali in corrispondenza delle opere di presa
esistenti, di restituzione e a ridosso della canaletta esistente, ove
sia possibile nel rispetto della sicurezza delle operazioni di
gestione e manutenzione, prevedere operazioni di schermatura mediante
impianto di vegetazione igrofila arborea (es.: Alnus glutinosa) e
arbustiva (es.: Salix caprea, S. eleagnos, S. purpurea, S. triandra)
lungo le sponde del torrente Setta;
8) al fine di identificare le tipologie di azioni di compensazione
elaborare una specifica relazione di caratterizzazione ambientale
degli habitat locali nei quali si inserisce l'intervento e predisporre
un progetto di rinaturalizzazione per i comparti individuati;
9) considerare le azioni e gli interventi di
mitigazione/rinaturalizzazione nel cronoprogramma di esecuzione degli
interventi in relazione al disturbo potenziale derivante dalla
presenza di mezzi di lavoro ed operatori durante le fasi di esecuzione
dei ripristini ambientali;
10) per il funzionamento della turbina, dovranno essere utilizzati
lubrificanti ecologici e/o biodegradabili; a tale scopo dovra' essere
inviata preventivamente ad ARPA e AUSL territorialmente competenti ed
al Comune di Castiglione dei Pepoli, per l'approvazione dell'uso,
copia delle schede tecniche degli stessi lubrificanti;
- resta fermo che la realizzazione del progetto e' subordinata al
rilascio, da parte delle Autorita' competenti, delle autorizzazioni
necessarie ai sensi delle vigenti disposizioni di legge;
c) di trasmettere la presente delibera al proponente Antonio Cumoli
della Soc. E-vento Sas; al Comune di Castiglione dei Pepoli, alla
Provincia di Bologna, al Servizio Tutela e Risanamento risorsa acqua
della Regione Emilia-Romagna; al Servizio Tecnico Bacino del Reno;
all'Autorita' di Bacino del Reno; alla Comunita' Montana Cinque Valli
Bolognesi; all'ARPA Sezione provinciale di Bologna distretto di
Montagna, all'Azienda Unita' sanitaria locale di Bologna;
d) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9, il presente partito di deliberazione.

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina