REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 maggio 2007, n. 634

Progetto di variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI) "Integrazioni alla cartografia di cui all'Allegato 4.1 dell'elaborato n. 2" adottato dal CI dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po con delibera 19/06 - Parere in merito ed espressione sulle osservazioni pervenute

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
premesso che:
- con deliberazione 18/01 del 26 aprile 2001 il Comitato istituzionale
dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po ha adottato il "Piano stralcio
per l'assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po
(PAI)", successivamente approvato con DPCM del 4 maggio 2001
- con deliberazione 19/06 del 5 aprile 2006 il Comitato istituzionale
dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po ha adottato il "Progetto di
variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI):
'Integrazioni alla cartografia di cui all'Allegato 4.1 dell'elaborato
n. 2 (Aree a rischio idrogeologico molto elevato)'", successivamente
denominato Progetto di variante al PAI;
- l'Autorita' di bacino del fiume Po ha trasmesso alla Regione
Emilia-Romagna, con nota prot. n. 2996 del 5 giugno 2006, il Progetto
di variante al PAI per gli adempimenti di competenza regionale di cui
all'art. 18 della Legge 183/89 e successive modificazioni ed
integrazioni;
- dell'adozione del Progetto di variante al PAI e' stata data notizia
nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale n. 233 del 6 ottobre 2006 e
nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 139 del 27
settembre 2006;
- con il medesimo comunicato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della
Regione e' stato reso noto che gli atti relativi al Progetto di
variante al PAI erano depositati presso la sede della Regione
Emilia-Romagna, Assessorato Difesa del suolo e della costa. Protezione
civile - Servizio Pianificazione di bacino e della costa e presso le
sedi delle Province di Parma, Reggio Emilia e Modena, territorialmente
interessate, ai fini della consultazione per quarantacinque giorni
dopo l'avvenuta pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale;
- entro i successivi quarantacinque giorni dal termine del periodo di
consultazione potevano essere inoltrate alla Regione Emilia-Romagna
osservazioni al Progetto di variante al PAI, secondo le modalita' di
cui al comma 8 dell'art. 18 della Legge 183/89 e successive
modificazioni ed integrazioni;
constatato che il Progetto di variante al PAI e' costituito da un
Allegato unico contenente la rappresentazione cartografica, in scala
1:5.000 o 1:10.000, e l'elenco delle perimetrazioni di aree a rischio
idrogeologico molto elevato ad integrazione dell'Allegato 4.1
(Perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico molto elevato -
Cartografia in scala 1:10.000/1:5.000) all'elaborato n. 2 "Atlante dei
rischi idraulici ed idrogeologici - Inventario dei centri abitati
montani esposti a pericolo", di cui al Titolo IV delle norme del PAI;
preso atto che, presso le sedi di consultazione, non e' stata avanzata
alcuna richiesta di visione del Progetto di variante al PAI, cosi'
come risulta dai registri appositamente predisposti in ottemperanza al
comma 7 dell'art. 18 della Legge 183/89, e acquisiti agli atti del
Servizio Difesa del suolo, della costa e Bonifica;
preso atto che:
- successivamente al termine previsto sono pervenute alla Regione
Emilia-Romagna le seguenti osservazioni:
Oss. n. 1 - sig. Gino Fratini - nota del 30/1/2007 (prot. regionale n.
35319 del 6/2/2007);
Oss. n. 2 - Comune di Mezzani - nota n. 878 del 6/3/2007 (prot.
regionale n. 68925 del 12/3/2007);
acquisite agli atti del Servizio Difesa del suolo, della costa e
Bonifica;
- tali osservazioni, la cui sintesi e' riportata in Allegato A, sono
state oggetto di istruttoria al fine dell'espressione regionale in
merito (Allegato A1);
dato atto inoltre che:
- il Direttore generale all'Ambiente e Difesa del suolo e della costa
ha convocato, con nota prot. n. PG/2007/63102 del 6/3/2007, le
Direzioni "Programmazione territoriale e negoziata, Intese. Relazioni
europee e Relazioni internazionali", "Attivita' produttive, Commercio
e Turismo", "Agricoltura", l'Agenzia regionale di Protezione civile,
nonche' i propri Servizi direttamente interessati, per illustrare il
Progetto di variante al PAI ed acquisire le valutazioni di rispettiva
competenza necessarie alla formazione del parere regionale, in
adempimento di quanto previsto dall'art. 18, comma 9 della Legge
183/89, e successive modificazioni ed integrazioni;
- il Servizio Difesa del suolo, della costa e Bonifica ha effettuato
l'istruttoria del Progetto di variante al PAI ed ha predisposto la
proposta di "Parere in merito al 'Progetto di variante al Piano
stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI): Integrazioni alla
cartografia di cui all'Allegato 4.1 dell'elaborato n. 2 (aree a
rischio idrogeologico molto elevato)'", in seguito denominato Parere
(Allegato B), sottoposto alla Conferenza programmatica prevista dal
comma 3 dell'art. 1-bis del DL 279/00, convertito dalla Legge 365/00;
- tale Parere e' stato illustrato e discusso nella Conferenza
programmatica in seduta unica e ad ambito sovraprovinciale, come
disposto con propria deliberazione 281/07, convocata dall'Assessore
alla Sicurezza territoriale. Difesa del suolo e della costa.
Protezione civile con nota PG/2007/92817 del 2 aprile 2007 e svoltasi
in data 13 aprile 2007, come previsto dal comma 4 dell'art. 1-bis del
DL 279/00, convertito dalla Legge 365/00;
- tutti gli interventi dei presenti alla Conferenza programmatica sono
stati verbalizzati e il verbale integra il parere che e' stato
sostanzialmente condiviso (Allegato B1);
riscontrato che:
- il Progetto di variante al PAI ha per oggetto un'integrazione
dell'Allegato 4.1 (Perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico
molto elevato - Cartografia in scala 1:10.000/1:5.000) all'elaborato
n. 2 "Atlante dei rischi idraulici ed idrogeologici - Inventario dei
centri abitati montani esposti a pericolo" attraverso l'inserimento
delle perimetrazioni di aree a rischio idrogeologico molto elevato
gia' approvate con precedente deliberazione del Comitato istituzionale
dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po 5/04 del 3 marzo 2004 (II
aggiornamento del Piano straordinario per le aree a rischio
idrogeologico molto elevato PS267) e nuove perimetrazioni;
- per la Regione Emilia-Romagna, le perimetrazioni contenute nel
Progetto di variante al PAI sono complessivamente 10 e riguardano:
a) le seguenti n. 8 perimetrazioni gia' approvate con la succitata
deliberazione 5/04:
- localita' Anzola - Costa del Corvo in comune di Bedonia (PR);
- localita' varie nei comuni di Mezzani e Colorno (PR):
- localita' Boschi di Valoria in comune di Frassinoro (MO);
- localita' Tolara nei comuni di Frassinoro e Montefiorino (MO);
- localita' Cassano in comune di Polinago (MO);
- localita' Tiglio in comune di Bardi (PR);
- localita' Magliatica nei comuni di Baiso e Carpineti (RE);
- localita' Levizzano - Corciolano in comune di Baiso (RE);
b) le seguenti n. 2 nuove perimetrazioni gia' approvate con
provvedimenti regionali:
- localita' Carobbio in comune di Tizzano Val Parma (PR)
(perimetrazione approvata con deliberazione della Giunta regionale
2678/03);
- localita' Grotta in comune di Pellegrino Parmense (PR)
(perimetrazione approvata con deliberazione della Giunta regionale
30/05);
- per le aree di cui alla precedente lett. a), continuano a vigere le
misure di salvaguardia stabilite dalla deliberazione 5/04 del Comitato
istituzionale dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po;
- per le aree di cui alla precedente lett. b), dal giorno successivo
alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della deliberazione 19/06
del Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del fiume Po,
entrano in vigore misure temporanee di salvaguardia con il contenuto
delle disposizioni di cui al Titolo IV delle Norme del PAI, che
restano in vigore fino alla pubblicazione del DPCM di approvazione
della variante o, in mancanza, per un periodo pari e, comunque, non
superiore a tre anni;
ritenuto di formulare parere positivo sul Progetto di variante al PAI
in quanto esso aggiorna e integra i contenuti del PAI vigente
relativamente alle aree a rischio idrogeologico molto elevato, con le
seguenti proposte di modifica all'Autorita' di Bacino del Fiume Po:
- il Progetto di variante al PAI scaturisce in primo luogo dalla
deliberazione 5/04 del Comitato istituzionale dell'Autorita' di Bacino
del fiume Po che, all'art. 5, dispone l'adozione di un apposito
progetto di Piano stralcio al fine di integrare gli elaborati del PAI
attraverso l'inserimento delle perimetrazioni di aree a rischio
oggetto della medesima deliberazione. Contestualmente le Regioni
Emilia-Romagna e Lombardia hanno individuato ulteriori nuove
perimetrazioni di aree a rischio idrogeologico da inserire nel PAI. In
particolare, la Regione Emilia-Romagna ha trasmesso all'Autorita' di
bacino del fiume Po due proposte di aggiornamento del PS267 (Piano
straordinario per le aree a rischio idrogeologico) relative agli
abitati dichiarati da consolidare di Carobbio (Tizzano Val Parma) e di
Grotta (Pellegrino Parmense), gia' perimetrati rispettivamente ai
sensi dell'art. 29 del PTPR e dell'art. 25 della L.R. 7/04. Anche per
tali abitati l'Autorita' di Bacino del Fiume Po, in accordo con la
Regione, ha ritenuto opportuno procedere ai sensi dell'art. 18 della
Legge 183/89 e quindi attraverso un Progetto di variante al PAI.
Nel merito delle perimetrazioni oggetto del Progetto di variante al
PAI, si segnala all'Autorita' di Bacino del Fiume Po quanto segue:
- perimetrazione 086-ER-RE (localita' Levizzano-Corciolano in comune
di Baiso): l'abitato di Levizzano-Corciolano e' stato interessato,
dall'autunno 2002 alla primavera 2004, da una nuova importante fase di
riattivazione dei fenomeni franosi in conseguenza della quale sono
stati realizzati ingenti lavori di consolidamento. Essendosi
modificate le condizioni di rischio, il Servizio Tecnico dei Bacini
Enza, Panaro e Secchia, sede di Reggio Emilia, ha elaborato una nuova
perimetrazione e zonizzazione dell'abitato di Levizzano-Corciolano, ai
sensi dei commi 2 e 3 dell'art. 25 della L.R. 7/04. Tale
perimetrazione, approvata con propria deliberazione n. 380 del 26
marzo 2007, sostituisce integralmente la precedente perimetrazione
approvata con deliberazione della Giunta regionale 1251/98 ed inserita
nel Progetto di variante al PAI.
Per tali motivazioni e considerato che, ai sensi del comma 2 dell'art.
25 della L.R. 7/04, l'Autorita' di Bacino del Fiume Po, con nota n.
1362/PU del 14/3/2007 del Segretario generale, ha gia' espresso
l'intesa sulla compatibilita' tecnica della nuova perimetrazione con
la pianificazione di bacino vigente, si chiede di sostituire la
perimetrazione inserita nel Progetto di variante al PAI con la
perimetrazione approvata con propria deliberazione 380/07 (Allegato
C1):
- perimetrazione 087-ER-PR (localita' Carobbio in comune di Tizzano
Val Parma): si segnala che, per un mero errore materiale, la
perimetrazione riportata nell'Allegato 4.1 all'elaborato n. 2 del PAI
risulta traslata verso nord-est rispetto alla perimetrazione vigente,
approvata con deliberazione di Giunta regionale 2678/03.
Si chiede pertanto di correggere l'errore cartografico e a tal fine si
trasmette copia della cartografia originale (Allegato C2).
Si segnala inoltre che in legenda le zone sono erroneamente indicate
come "Zona 1; Zona 2; Zona 3"; la dicitura corretta, derivante dalla
perimetrazione vigente, e' invece "Zona A; Zona B; Zona C";
- perimetrazione 088-ER-PR (localita' Grotta in comune di Pellegrino
Parmense): si segnala che, per un mero errore materiale, la
perimetrazione riportata nell'Allegato 4.1 all'elaborato n. 2 del PAI
risulta traslata verso nord-est rispetto alla perimetrazione vigente,
approvata con deliberazione di Giunta regionale 30/05.
Si chiede pertanto di correggere l'errore cartografico e a tal fine si
trasmette copia della cartografia originale (Allegato C3)
Visto il disposto dell'art. 18, comma 9 della Legge 183/89 in base al
quale la Regione e' tenuta ad esprimere le proprie valutazioni sulle
osservazioni pervenute;
(omissis)
su proposta dell'Assessore alla Sicurezza territoriale. Difesa del
suolo e della costa. Protezione civile, Marioluigi Bruschini;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) per le motivazioni e le valutazioni espresse in narrativa che qui
si intendono integralmente riscritte:
- di formulare parere positivo sul "Progetto di variante al Piano
stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI): 'Integrazioni alla
cartografia di cui all'Allegato 4.1 dell'elaborato n. 2 (Aree a
rischio idrogeologico molto elevato)'", adottato dal Comitato
istituzionale dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po con deliberazione
19/06;
- di fare proprio il "Parere in merito al 'Progetto di variante al
Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI): Integrazioni alla
cartografia di cui all'Allegato 4.1 dell'elaborato n. 2 (Aree a
rischio idrogeologico molto elevato)'" (Allegato B) espresso dalla
Conferenza programmatica, corredato del verbale della Conferenza
stessa (Allegato B1);
- di proporre le modifiche contenute nel "ritenuto", cartograficamente
indicate negli allegati C1, C2 e C3;
2) di esprimersi sulle osservazioni pervenute, sintetizzate
nell'Allegato A, nei termini di cui all'Allegato A1, con le
conseguenti proposte di modifica cartografica relative alle
osservazioni accolte, riportate negli Allegati A1.1 e A1.2;
3) di precisare che i citati Allegati A, A1, A1.1, A1.2, B, B1, C1,
C2, C3 sono parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione;
4) di inviare copia del presente atto deliberativo, completo di tutti
gli allegati, all'Autorita' di Bacino del Fiume Po, per gli
adempimenti di competenza;
5) di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
(omissis)
ALLEGATO A1
Espressione regionale sulle osservazioni pervenute
Oss. n. 1 sig. Gino Fratini
La perimetrazione con relativa zonizzazione dell'abitato di Grotta, in
comune di Pellegrino Parmense (PR), e' stata approvata con
deliberazione di Giunta regionale 30/05, ai sensi dell'art. 25 della
L.R. 7/04, previa intesa con il Comune e con l'Autorita' di Bacino del
Fiume Po.
Tale perimetrazione e' stata realizzata sulla base di sopralluoghi di
verifica in sito, di ricerche d'archivio e dello "Studio
geologico-tecnico" redatto dal dott. geol. Enrico Faccini e adottato
dal Comune di Pellegrino Parmense con delibera del Consiglio 29/01.
Nella "Relazione geologico-tecnica" del dott. geol. Giancarlo Bonini e
del dott. geol. Enrico Faccini, realizzata a supporto della presente
osservazione, sono ripresentati i dati contenuti nel suddetto "Studio
geologico-tecnico" del dott. Faccini del 2001; l'unico nuovo dato e'
il sondaggio S4/2006, ubicato su un tornante della strada comunale in
prossimita' del ristorante Pommeri dal quale risulta che l'area e'
caratterizzata da copertura detritica di 4,4 m interpretata come
detrito di frana attiva, che conferma la presenza di una frana attiva
gia' riscontrata nei sopralluoghi di terreno del 2004 e gia'
individuata nello studio del 2001.
Lo studio presentato, pertanto, non fornisce nuovi e significativi
elementi che giustifichino la nuova perimetrazione e la zonizzazione
proposte.
Inoltre non si ritiene condivisibile il criterio di individuazione
della Zona 2 cosi' come riportato nelle conclusioni della Relazione
tecnica e, incoerentemente, non ripreso nella definizione nelle norme
proposte, in quanto alla Zona 2 ed alla Zona 3 e' stato attribuito un
grado di pericolosita' molto simile e graduato nei contenuti
normativi, pertanto non e' necessaria un'interposizione della Zona 2
tra la Zona 1 e la Zona 3.
Nel merito della proprieta' del sig. Fratini, non espressamente
indicata nell'osservazione presentata ma chiaramente individuabile
nella "Relazione geologico-tecnica", si precisa che l'area su cui e'
sito il ristorante Pommeri ricade in Zona 3, nella perimetrazione
vigente, per la presenza di una copertura detritica spessa 5,5 m,
attualmente non in dissesto, ma che puo' essere interessata dal
manifestarsi di fenomeni franosi o dall'espansione retrogressiva di
quelli presenti a valle; lo spessore della copertura detritica risulta
dal sondaggio S3/2001 riportato nello studio del dott. Faccini del
2001.
Si rileva, peraltro, che nella tav. 4 "Zonizzazione" allegata allo
studio adottato dal Comune nel 2001 il ristorante Pommeri ricadeva in
Zona B con caratteristiche e normativa applicata del tutto analoghe a
quella della Zona 3 della perimetrazione vigente.
Si propone la reiezione.
Oss. n. 2 Comune di Mezzani
2.a) Bocca d'Enza
L'osservazione presentata evidenzia la presenza di condizioni di
rischio attuali tali da non giustificare l'inserimento della localita'
Bocca d'Enza in "Zona I" che, ai sensi dell'art. 49, comma 2, del
Titolo IV delle norme del PAI, riguarda "aree potenzialmente
interessate da inondazioni per eventi di piena con tempo di ritorno
inferiore o uguale a 50 anni". Gli argini golenali, innalzati a quota
30 m s.l.m. a seguito della piena del 2000, e le misure di cui al
Protocollo d'intesa siglato tra Comune di Mezzani, Consorzio di
Bonifica Parmense, Comune di Sorbolo, AIPO e Consorzi golenali di
"Bocca d'Enza" e degli "Oppi" costituiscono di fatto una difesa
dell'abitato da piene duecentennali ed e' pertanto condivisibile la
richiesta di stralcio della suddetta localita' dalla perimetrazione
"065-ER-PR", come da cartografia allegata all'osservazione.
Si propone l'accoglimento - Allegato A1.1.
2.b) Giarole di Mezzano Superiore (cimitero)
L'osservazione presentata evidenzia la presenza di condizioni di
rischio attuali tali da non giustificare l'inserimento della localita'
Giarole di Mezzano Superiore in "Zona I" che, ai sensi dell'art. 49,
comma 2, del Titolo IV delle Norme del PAI, riguarda "aree
potenzialmente interessate da inondazioni per eventi di piena con
tempo di ritorno inferiore o uguale a 50 anni". Gli argini golenali,
innalzati a quota 30 m s.l.m. a seguito della piena del 2000, e
l'ulteriore rilevato presente, di pari quota, costituiscono di fatto
una difesa dell'abitato da piene duecentennali ed e' pertanto
condivisibile la richiesta di stralcio della suddetta localita' dalla
perimetrazione "065-ER-PR", come da cartografia allegata
all'osservazione.
Si propone l'accoglimento - Allegato A1.2.
2.c) La richiesta di apporre un limite di progetto tra la fascia B e
la fascia C (cd "fascia B di progetto") in corrispondenza degli argini
golenali in localita' Bocca d'Enza e degli argini golenali e del
rilevato di nuova costruzione in localita' Giarole deve essere
esaminata, come indicato nella stessa osservazione, di concerto con la
competente Autorita' di Bacino del Fiume Po.
E' necessario infatti valutare i riflessi degli interventi proposti
(innalzamento delle difese attuali alla quota dell'argine maestro) in
relazione alla pianificazione a scala di bacino in quanto tali
interventi comporterebbero una riduzione della capacita' di
laminazione delle aree golenali in esame.
In ogni caso, le dimensioni della superficie interessata sembrano tali
da non incidere significativamente sulla laminazione ed inoltre, per
la localita' Giarole, sarebbero risolutivi del problema
igienico-sanitario, connesso alla presenza del cimitero, in caso di
allagamento.
Si propone pertanto all'Autorita' di Bacino di verificare, per
entrambe le localita' oggetto dell'osservazione, la possibilita' di
modificare l'attuale limite di fascia B in un limite di progetto tra
la fascia B e la fascia C. Peraltro, gia' nella propria nota n. 2323
del 6 aprile 2004, l'Autorita' di Bacino ha affermato la necessita' di
verificare la richiesta del Comune attraverso la predisposizione di
uno studio adeguato.
Si segnala infine che, dal punto di vista amministrativo, l'eventuale
trasformazione della fascia B in "fascia B di progetto" si configura
come una modifica alle tavole delle fasce fluviali del PAI, che non
sono oggetto di questo specifico Progetto di variante.
Si propone l'accoglimento.
ALLEGATO B
Conferenza programmatica (art. 1 bis, DL 279/00, convertito in Legge
365/00)
Parere in merito al "Progetto di variante al Piano stralcio per
l'assetto idrogeologico (PAI): 'Integrazioni alla cartografia di cui
all'Allegato 4.1 dell'Elaborato n. 2 (Aree a rischio idrogeologico
molto elevato)'", adottato dal Comitato istituzionale dell'Autorita'
di Bacino del Fiume Po con deliberazione 19/06.
Premessa
Il Comitato istituzionale dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po, con
deliberazione n. 19 del 5 aprile 2006, ha adottato il "Progetto di
variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI):
'Integrazioni alla cartografia di cui all'Allegato 4.1 dell'Elaborato
n. 2 (Aree a rischio idrogeologico molto elevato)'", successivamente
denominato Progetto di variante al PAI.
L'iter di adozione e di approvazione del suddetto Progetto di variante
al PAI deve essere inquadrato nel contesto normativo di riferimento
attualmente vigente rappresentato da:
- DLgs 3 aprile 2006, n. 152, recante "Norme in materia ambientale";
- DLgs 8 novembre 2006, n. 284, "Disposizioni correttive e integrative
del DLgs 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale".
Il DLgs 152/06, all'art. 63:
- istituisce le Autorita' di Bacino distrettuale (comma 1);
- sopprime le Autorita' di Bacino previste dalla Legge 183/89, a far
data dal 30 aprile 2006, e dispone l'esercizio delle relative funzioni
alle Autorita' di Bacino distrettuale (comma 3);
- dispone l'emanazione di un DPCM per il trasferimento delle funzioni
e per la regolamentazione del periodo transitorio (commi 2 e 3).
Il medesimo DLgs 152/06, all'art. 170, comma 1, stabilisce che,
limitatamente alle procedure di adozione e approvazione dei piani di
bacino, continuino ad applicarsi quelle previste dalla legge Legge
183/89 fino all'entrata in vigore della parte seconda del decreto.
Il DLgs 284/06, all'art. 1, comma 3, integra il suddetto art. 170 del
DLgs 152/06 con l'aggiunta del comma 2-bis che dispone la proroga
delle Autorita' di Bacino di cui alla Legge 183/89 fino all'entrata in
vigore del decreto correttivo che definisca la disciplina relativa
alla costituzione dei distretti idrografici, di cui al Titolo II della
Parte terza del DLgs 152/06.
Pertanto la Regione:
- considerato che il decreto correttivo di cui al comma 2-bis
dell'art. 170 del DLgs 152/06 non e' stato ancora emanato;
- considerato che il Progetto di variante al PAI e' stato adottato
prima dell'emanazione del DLgs 152/06;
sulla base della normativa sopracitata, ritiene di procedere
nell'approvazione del Progetto di variante al PAI seguendo le
procedure previste dalle Leggi 183/89 e 365/00.
Ha pertanto indetto l'odierna Conferenza programmatica quale parte
integrante dell'iter di approvazione.
Contenuti del Progetto di variante al PAI
Il Progetto di variante al PAI e' costituito da un allegato unico
contenente la rappresentazione cartografica, in scala 1:5.000 o
1:10.000, e l'elenco delle perimetrazioni di aree a rischio
idrogeologico molto elevato ad integrazione dell'Allegato 4.1
(Perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico molto elevato -
Cartografia in scala 1:5.000/1:10.000) all'Elaborato n. 2 "Atlante dei
rischi idraulici ed idrogeologici - Inventario dei centri abitati
montani esposti a pericolo", di cui al Titolo IV delle Norme del PAI.
In particolare, per la Regione Emilia-Romagna, le perimetrazioni
contenute nel Progetto di variante al PAI sono complessivamente 10 e
riguardano:
a) le seguenti n. 8 perimetrazioni gia' approvate con deliberazione
del CI 5/04 del 3 marzo 2004 (II aggiornamento del Piano straordinario
per le aree a rischio idrogeologico molto elevato PS267):
- localita' Anzola - Costa del Corvo in comune di Bedonia (PR);
- localita' varie nei comuni di Mezzani e Colorno (PR);
- localita' Boschi di Valoria in comune di Frassinoro (MO);
- localita' Tolara nei comuni di Frassinoro e Montefiorino (MO);
- localita' Cassano in comune di Polinago (MO);
- localita' Tiglio in comune di Bardi (PR);
- localita' Magliatica nei comuni di Baiso e Carpineti (RE);
- localita' Levizzano - Corciolano in comune di Baiso (RE).
Su queste aree continuano a vigere le misure di salvaguardia stabilite
nella deliberazione del CI 5/04;
b) le seguenti n. 2 nuove perimetrazioni gia' approvate con
provvedimenti regionali:
- localita' Carobbio in comune di Tizzano Val Parma (PR)
(perimetrazione approvata con deliberazione di Giunta regionale
2678/03);
- localita' Grotta in comune di Pellegrino Parmense (PR)
(perimetrazione approvata con deliberazione della Giunta regionale
30/05).
Ai sensi dell'art. 17, comma 6bis della Legge 183/89, dal giorno
successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
deliberazione 19/06 del Comitato istituzionale dell'Autorita' di
Bacino del Fiume Po, su queste aree sono entrate in vigore misure di
salvaguardia con il contenuto delle disposizioni di cui al Titolo IV
delle Norme del PAI, che restano in vigore fino alla pubblicazione del
DPCM di approvazione della variante o, in mancanza, per un periodo
pari e, comunque, non superiore a tre anni. Nella sostanza, per queste
due perimetrazioni, le norme di riferimento vigenti sono quelle
approvate con i succitati provvedimenti regionali.
Procedure relative al parere regionale sul Progetto di variante al
PAI
Per quanto detto in premessa, si procede nell'iter di approvazione del
Progetto di variante al PAI seguendo le procedure previste dalle Leggi
183/89 e 365/00.
Pertanto l'esame del Progetto di variante al PAI avviene sulla base
dell'iter individuato dal disposto dell'art. 18 della Legge 183/89,
cosi' come integrato e modificato dall'art. 1bis del DL 279/00,
convertito in Legge 365/00.
L'avviso dell'adozione del Progetto di variante al PAI da parte del
Comitato istituzionale dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po e' stato
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 233 del 6 ottobre 2006 e nel
Bollettino Ufficiale della Regione n. 139 del 27 settembre 2006.
Dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale ha avuto inizio
l'iter stabilito dall'art. 18 della Legge 183/89 che prevede un
periodo di consultazione di quarantacinque giorni nelle sedi presso le
quali sono depositati gli elaborati del Progetto di variante al PAI
(Regione e Province di Parma, Reggio Emilia e Modena, in quanto
territorialmente interessate) ed un successivo periodo di
quarantacinque giorni entro il quale possono essere inoltrate alla
Regione osservazioni sul Progetto.
Non sono state effettuate consultazioni.
Sono pervenute, fuori termine, due osservazioni rispetto alle quali,
ai sensi dell'art. 18, comma 9 della Legge 183/89, la Regione e'
tenuta ad esprimere le proprie valutazioni.
Ai sensi del comma 3 dell'art. 1bis del DL 279/00, convertito in Legge
365/00, la Regione ha indetto l'odierna Conferenza programmatica
deliberandone, con deliberazione della Giunta regionale 281/07,
l'ambito sovraprovinciale, cosi' come previsto dal medesimo comma 3.
La Conferenza programmatica esprime un parere sul Progetto di variante
al PAI che si inserisce all'interno del processo di formazione del
parere regionale.
Pertanto, sulla base dell'istruttoria effettuata dai Servizi regionali
competenti in materia, e' stato predisposto il presente parere che
sara' eventualmente modificato alla luce di quanto emerso in sede di
Conferenza.
La Giunta regionale si esprimera', attraverso una specifica
deliberazione, sul Progetto di variante al PAI proponendo le modifiche
che riterra' opportune, tenendo conto altresi' del parere espresso
dalla presente Conferenza programmatica.
Valutazioni sul Progetto di variante al PAI
Il Progetto di variante al PAI e' costituito da integrazioni
cartografiche all'Allegato 4.1 dell'Elaborato n. 2 (Aree a rischio
idrogeologico molto elevato) del PAI che, per la Regione
Emilia-Romagna, riguardano l'inserimento di n. 10 perimetrazioni.
Per le 8 perimetrazioni che si riferiscono alla deliberazione del
Comitato istituzionale 5/04 (secondo aggiornamento del Piano
straordinario per le aree a rischio idrogeologico molto elevato
PS267), il Progetto di variante al PAI costituisce la conclusione
dell'iter gia' disposto con la suddetta deliberazione: infatti, l'art.
5 disponeva l'adozione di un idoneo Progetto di Piano stralcio,
integrativo del PAI, avente come oggetto le suddette perimetrazioni.
Il Progetto di variante al PAI riguarda anche due nuove perimetrazioni
(localita' Carobbio in comune di Tizzano Val Parma e localita' Grotta
in comune di Pellegrino Parmense) che la Regione ha gia' approvato
sulla base di specifici provvedimenti (art. 29 del PTPR per la
localita' Carobbio e art. 25 L.R. 7/04 per la localita' Grotta) in
quanto trattasi di "abitati dichiarati da consolidare". Le
perimetrazioni approvate, con relative zonizzazione e normativa d'uso
del suolo, sono gia' vincolanti a tutti gli effetti dalla data di
approvazione delle deliberazioni regionali di riferimento con le
quali, date le condizioni di rischio, era stato proposto
contestualmente all'Autorita' di Bacino del Fiume Po, al fine di un
loro recepimento, un aggiornamento del Piano straordinario per le aree
a rischio idrogeologico molto elevato e del PAI.
Date queste considerazioni risultano condivisibili i contenuti e le
finalita' del Progetto di variante al PAI.
Nel merito delle perimetrazioni oggetto del Progetto di variante al
PAI, si segnala tuttavia all'Autorita' di Bacino del Fiume Po la
necessita' di aggiornare la perimetrazione 086-ER-RE (localita'
Levizzano-Corciolano in comune di Baiso).
L'abitato di Levizzano-Corciolano infatti e' stato interessato,
dall'autunno 2002 alla primavera 2004, da una nuova importante fase di
riattivazione dei fenomeni franosi in conseguenza della quale sono
stati realizzati ingenti lavori di consolidamento. Essendosi
modificate le condizioni di rischio, il Servizio Tecnico dei Bacini
Enza, Panaro e Secchia, sede di Reggio Emilia, ha elaborato una nuova
perimetrazione con relativa zonizzazione dell'abitato di
Levizzano-Corciolano, ai sensi dei commi 2 e 3 dell'art. 25 della L.R.
7/04. Tale perimetrazione, approvata con deliberazione della Giunta
regionale n. 380 del 26 marzo 2007, sostituisce integralmente la
precedente perimetrazione approvata con deliberazione della Giunta
regionale 1251/98 ed inserita nel Progetto di variante al PAI. Per
tali motivazioni e considerato che, ai sensi del comma 2 dell'art. 25
della L.R. 7/04, l'Autorita' di Bacino del Fiume Po, con nota n.
1362/PU del 14 marzo 2007 del Segretario generale, ha gia' espresso
l'intesa sulla compatibilita' tecnica della nuova perimetrazione con
la pianificazione di bacino vigente, la Regione chiede di sostituire
la perimetrazione inserita nel Progetto di variante al PAI con la
perimetrazione approvata con deliberazione della Giunta regionale
380/07.
La Regione chiede inoltre di correggere due meri errori materiali
relativi alle perimetrazioni 087-ER-PR (localita' Carobbio in comune
di Tizzano Val Parma) e 088-ER-PR (localita' Grotta in comune di
Pellegrino Parmense) che, negli elaborati cartografici, risultano
traslate verso nord-est rispetto alle perimetrazioni vigenti.
(omissis)

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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