REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 novembre 2006, n. 1545

Erogazione di interventi sanitari nell'ambito del quinto Programma assistenziale a favore di cittadini stranieri - ex art. 32, comma 15, Legge 449/97 - di cui alla delibera dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna 79/06

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
- la L.R. n. 12 del 24 giugno 2002 "Interventi regionali per la
cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e i Paesi in via di
transizione, la solidarieta' internazionale e la promozione di una
cultura di pace";
- l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, con
deliberazione n. 79 del 27 settembre 2006, ha approvato, ai sensi
dell'art. 10 di detta legge, su proposta della Giunta, il Documento di
indirizzo programmatico per il triennio 2006-2008;
richiamato, in particolare, al punto 6.8) della deliberazione di cui
sopra, il Programma di assistenza sanitaria a cittadini stranieri
trasferiti in Italia nell'ambito di Programmi umanitari delle Regioni,
ai sensi del comma 15, art. 32, Legge 449/97, che prevede la
possibilita' che le Regioni, d'intesa con il Ministero della Salute,
nell'ambito della quota del Fondo Sanitario nazionale ad esse
destinata, autorizzino le Aziende Sanitarie ad erogare prestazioni di
alta specializzazione che rientrino in programmi assistenziali
approvati dalle Regioni, a favore di:
a) cittadini stranieri provenienti da Paesi extracomunitari nei quali
non esistono o non sono facilmente accessibili competenze
medico-specialistiche per il trattamento di specifiche gravi patologie
e con i quali non sono in vigore accordi di reciprocita' relativi
all'assistenza sanitaria;
b) cittadini provenienti da Paesi la cui particolare condizione
contingente non rende attuabili, per ragioni politiche, militari, o di
altra natura, gli accordi in vigore per l'erogazione dell'assistenza
sanitaria da parte del Servizio Sanitario nazionale;
avuto ancora presente che si e' reso necessario formulare il quinto
Programma assistenziale, coinvolgendo la Direzione generale Sanita' e
Politiche sociali e la Direzione generale Programmi e Intese,
Relazioni europee e Cooperazione internazionale, per rendere efficace
ed appropriata la risposta delle Aziende Sanitarie e degli Istituti
Ortopedici Rizzoli della regione Emilia-Romagna, attraverso la
sistematizzazione degli interventi, volta a cogliere la necessita' di
mettere in atto strategie tese, non tanto a rispondere all'emergenza
(con le sue alterne punte di criticita', legate alle vicende
socio-politiche dei Paesi di provenienza), quanto piuttosto a
sviluppare una politica che sappia agire su cause ed effetti,
attraverso interventi mirati e coordinati;
considerato che, nell'ambito del quarto Programma assistenziale, di
cui alla propria deliberazione 590/05, i cittadini stranieri trattati
ammontano a circa 191, riguardanti prevalentemente minori di 14 anni
(147 casi). Gli interventi hanno riguardato prevalentemente persone
affette da patologie importanti: forme tumorali, nell'ambito della
cardiochirurgia, della chirurgia ortopedica, della chirurgia
pediatrica e della chirurgia plastica ricostruttiva. I Paesi di
provenienza piu' frequentemente interessati sono stati:
Bosnia-Erzegovina (48 casi), Albania (35 casi), Romania (33 casi),
Zimbabwe (18 casi), Kossovo (17 casi), Saharawi (6 casi), Eritrea (5
casi), Marocco (4 casi), Repubblica di Bielorussia (3 casi);
visti i risultati conseguiti, si e' ritenuto di garantire continuita'
a tale tipologia di interventi sanitari, continuando con il quinto
Programma assistenziale a favore di cittadini stranieri, per
prestazioni di alta specialita' a favore di cittadini stranieri, per
il periodo 1 luglio 2005-30 giugno 2006;
tenuto conto, inoltre, che:
1) nell'ambito del quarto Programma assistenziale di cui alla propria
deliberazione 590/05, si e' dato attuazione al Progetto triennale
"Saving Children" che ha consentito, nel primo anno di attivita', di
dare assistenza sanitaria a 903 bambini e di realizzare iniziative
formative a favore, in particolare, di medici palestinesi ed
israeliani operanti in ambito pediatrico;
2) si ritiene di dare continuita', per il secondo anno, alla
realizzazione dello stesso Progetto, che avra' termine il 18 novembre
2007;
considerato che il quinto Programma assistenziale, si articola, in
particolare:
a) sostenere i sistemi sanitari dei Paesi individuati come aree
prioritarie, attraverso le seguenti azioni:
- sviluppo di interventi nei Paesi d'origine;
- intervento strutturale e con aiuti materiali, anche attraverso
l'invio e l'impiego nelle strutture ospedaliere dei Paesi terzi, di
materiali ed attrezzature medico-chirurgiche dismesse, che si rendono
disponibili presso le Aziende Sanitarie regionali e gli Istituti
Ortopedici Rizzoli, nell'ambito delle iniziative di cooperazione
internazionale;
- scambio di esperienze professionali mediante azioni di formazione e
addestramento del personale dei Paesi interessati, sia in loco che
presso le Aziende Sanitarie e gli Istituti Ortopedici Rizzoli della
regione Emilia-Romagna;
b) promuovere la concertazione, per tale ambito specifico, con i
Ministeri competenti e con le altre Regioni, per definire linee
politiche comuni e coordinare sfere e campi d'intervento;
c) sviluppare azioni d'informazione e relazioni istituzionali nei
confronti dei mediatori (Ambasciate, Istituzioni, Organismi
internazionali), per un'informazione sulle scelte politiche e sui
contenuti materiali del Programma umanitario approvato dalla Regione
Emilia-Romagna;
d) dare continuita', per il secondo anno, alla realizzazione del
Progetto "Saving Children" la sanita' al servizio della pace, che
avra' termine il 18 novembre 2007, di cui l'Azienda Unita' sanitaria
locale di Bologna rappresenta il soggetto attuatore della Regione
Emilia-Romagna quale partner del progetto, ai sensi della propria
deliberazione 399/05;
e) specializzare le risposte delle strutture sanitarie regionali, in
ordine alle quali il Programma prevede di dare priorita' alle
prestazioni che:
- siano ricomprese in quelle di alta specialita' e prioritariamente in
favore di soggetti stranieri in eta' pediatrica;
- non siano erogabili nei Paesi di provenienza cosi' come individuati
negli atti di programmazione generale della Regione Emilia-Romagna,
nell'ambito delle proprie attivita' di cooperazione internazionale e,
comunque, rientranti nei criteri di cui all'art. 32, comma 15, Legge
449/97 sopramenzionati per l'accesso al Fondo Sanitario regionale;
- non siano previste da specifici rapporti convenzionali gia' in
essere con Paesi terzi con previsione dei relativi oneri a carico dei
Paesi stessi, ne' siano ricomprese in iniziative e programmi di
assistenza sanitaria finanziati dallo Stato o, comunque, altrimenti
finanziati;
- siano riferite a soggetti stranieri provenienti dalle aree definite
prioritarie, di cui alla delibera dell'Assemblea legislativa regionale
n. 79 del 27 settembre 2006, ai sensi della L.R. 24 giugno 2002:
Albania, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Cuba, Eritrea, Marocco,
Mozambico, Romania (fino all'ingresso nell'Unione Europea), Senegal,
Territori dell'Autonomia Palestinese, Serbia, nonche' al popolo
Saharawi, proveniente dai campi profughi algerini. Per le tipologie di
intervento di cui al Protocollo regionale "Chernobyl" si tiene conto
delle richieste provenienti dalla Repubblica di Bielorussia e dalle
aree ucraine contaminate dall'incidente nucleare di Chernobyl. Si
tiene conto, inoltre, delle richieste provenienti da organizzazioni
non lucrative del territorio regionale, per minori provenienti
dall'Africa sub-sahariana, con riferimento a Zambia e Zimbabwe,
considerata la speranza di vita e il basso livello di assistenza
sanitaria garantita in detti Paesi, fino ad un massimo del 20% degli
interventi umanitari di cui alla presente delibera.
Si ritiene, altresi', di realizzare, a favore della popolazione
irachena, nell'ambito degli interventi a favore di popolazioni di cui
all'art. 7 della L.R. 12/02, quanto determinato in sede di Conferenza
dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome;
f) garantire che l'accesso degli utenti alle prestazioni avvenga
secondo le seguenti modalita':
- all'interno delle strutture pubbliche del sistema sanitario
regionale, in rapporto alla tipologia di domanda verso la quale si
vuole privilegiare l'intervento;
- tramite Istituzioni, Organismi operanti a livello internazionale,
nazionale o locale di provata affidabilita', o di strutture sanitarie
pubbliche del Paese terzo d'intesa con la sede diplomatica o consolare
dello Stato italiano ivi presente, e/o associazioni a scopo non
lucrativo operanti nell'ambito del territorio della regione
Emilia-Romagna;
- ogni segnalazione dovra' essere corredata da:
- una relazione clinica sulle condizioni del paziente predisposta da
una struttura ospedaliera pubblica del sistema sanitario regionale o
del Paese di provenienza;
- una dichiarazione da parte delle Associazioni di volontariato
operanti nell'ambito del territorio della regione Emilia-Romagna, per
quanto riguarda l'attivazione di servizi di supporto all'assistenza
sanitaria, in particolare: il trasferimento in Italia,
l'organizzazione del soggiorno del familiare o dell'accompagnatore dei
minori assistiti e degli stessi ed il rientro nel Paese d'origine;
considerato che il Programma assistenziale a favore di cittadini
stranieri, di cui alla Legge 449/97, ha una valenza intersettoriale,
in quanto coinvolge la Direzione generale Sanita' e Politiche sociali
e la Direzione generale Programmi e Intese, Relazioni europee e
Cooperazione internazionale, che tramite le proprie strutture
operative assicurano le seguenti funzioni:
- specializzare le risposte all'interno delle strutture pubbliche del
sistema sanitario regionale, in rapporto alla tipologia di domanda;
- selezionare le patologie, per interventi mirati a quelle non
adeguatamente trattabili nei Paesi di provenienza dei cittadini
interessati;
- garantire prioritariamente interventi in favore di soggetti
stranieri in eta' pediatrica;
- verificare che le prestazioni sanitarie da erogare rispondano ai
seguenti criteri generali:
a) siano ricomprese in quelle di alta specialita';
b) non siano erogabili nei Paesi di provenienza cosi' come individuati
negli atti di programmazione generale della Regione Emilia-Romagna;
c) non siano previste da specifici rapporti convenzionali gia' in
essere con Paesi terzi con previsione dei relativi oneri a carico dei
Paesi stessi, ne' siano ricomprese in iniziative e programmi di
assistenza sanitaria finanziati dallo Stato o comunque altrimenti
finanziati;
- regolare l'accesso degli utenti alle prestazioni, tramite
l'intervento di Istituzioni, Organismi operanti a livello
internazionale, nazionale o locale di provata affidabilita' o di
strutture sanitarie pubbliche del Paese terzo, d'intesa con la sede
diplomatica o consolare dello Stato italiano ivi presente, e/o
associazioni a scopo non lucrativo operanti nell'ambito del territorio
della regione Emilia-Romagna;
- verificare la presenza della dichiarazione da parte del richiedente
l'intervento sanitario dell'assunzione di responsabilita' per
l'attivazione dei servizi di supporto all'assistenza sanitaria per
quanto riguarda in particolare il trasferimento in Italia,
l'organizzazione del soggiorno del familiare o dell'accompagnatore dei
minori assistiti e degli stessi ed il rientro nei Paesi d'origine, da
parte di organizzazioni di volontariato operanti nell'ambito del
territorio della regione Emilia-Romagna;
- monitorare l'andamento delle richieste di intervento e predisporre
gli elementi utili alla descrizione dell'attivita' svolta dalle
Aziende Sanitarie e degli Istituti Ortopedici Rizzoli;
ritenuto opportuno, a tal fine, prevedere la costituzione di un
apposito gruppo di lavoro regionale, a carattere intersettoriale, che
sara' costituito con successivo atto formale del Dirigente competente
per materia;
tenuto conto, inoltre, che le Aziende Sanitarie e gli Istituti
Ortopedici Rizzoli della regione Emilia-Romagna contribuiscano, in
modo sinergico, al conseguimento degli obiettivi previsti in questo
Programma, anche attraverso l'impiego di risorse economiche proprie,
per gli interventi a favore di cittadini stranieri di cui sopra, nella
misura del 30% delle spese sostenute;
considerato, inoltre, opportuno predisporre da parte del Servizio
competente, al termine della realizzazione del Programma
assistenziale, una sintetica ed esaustiva relazione per la Giunta
regionale in merito ai risultati ottenuti;
richiamata la propria deliberazione n. 447 del 24/3/2003 "Indirizzi in
ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e
sull'esercizio delle funzioni dirigenziali" e successive modifiche;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale Sanita' e Politiche sociali, dott. Leonida
Grisendi, dell'art. 37, quarto comma della L.R. 43/01 e successive
modificazioni;
su proposta dell'Assessore alle Politiche per la salute, Giovanni
Bissoni;
a voti unanimi e palesi, delibera:
per le motivazioni espresse in premessa, e che qui si intendono
integralmente riportate:
1) di approvare il quinto Programma assistenziale a favore di
cittadini stranieri trasferiti in Italia, ai sensi dell'art. 32 della
Legge 449/97, per prestazioni di alta specialita' a favore di
cittadini stranieri, per il periodo 30 giugno 2005-1 luglio 2006,
all'interno delle piu' generali politiche di cooperazione
internazionale, di cui al Documento di indirizzo programmatico per il
triennio 2006-2008, approvato dall'Assemblea legislativa regionale con
deliberazione n. 79 del 27 settembre 2006;
2) di prendere atto che, con propria deliberazione 1051/06 "Linee di
programmazione e finanziamento del Servizio Sanitario regionale per
l'anno 2006", e' stato accantonato l'importo di Euro 1.550.000,00 per
il finanziamento di interventi a carattere umanitario;
3) di determinare complessivamente in Euro 1.550.000,00 il
finanziamento a carico del Fondo Sanitario regionale 2006, a valere
sull'accantonamento di pari importo di cui al punto 2) che precede, in
corrispondenza:
- di prestazioni di alta specialita' a favore di cittadini stranieri,
per il periodo 1 luglio 2005-30 giugno 2006;
- della realizzazione del secondo anno del Progetto triennale "Saving
Children" la sanita' al servizio della pace (delibera di Giunta
regionale 399/05), per una somma massima di Euro 400.000,00;
4) di stabilire che le Aziende Sanitarie e gli Istituti Ortopedici
Rizzoli della regione Emilia-Romagna contribuiscano, in modo
sinergico, al conseguimento degli obiettivi previsti in questo
Programma, anche attraverso l'impiego di risorse economiche proprie,
per gli interventi a favore di cittadini stranieri di cui sopra, nella
misura del 30% delle spese sostenute;
5) di determinare la costituzione di un apposito gruppo di lavoro
regionale, a carattere intersettoriale, che sara' costituito con
successivo atto formale del Dirigente competente per materia;
6) di dare atto che all'impegno e alla liquidazione della spesa a
favore delle Aziende Sanitarie interessate e degli Istituti Ortopedici
Rizzoli si procedera' con successivo provvedimento del Dirigente
competente sulla base delle rendicontazioni delle spese sostenute per
singolo caso fatte pervenire dalle Aziende medesime e dagli Istituti
Ortopedici Rizzoli;
7) di dare atto, inoltre, che all'impegno e alla liquidazione
all'Azienda Unita' sanitaria locale di Bologna, per la realizzazione
del secondo anno del Progetto triennale (somma massima di Euro
400.000,00), si procedera' con successivo provvedimento del Dirigente
competente, con le seguenti modalita':
- 50% della somma assegnata, sulla base della comunicazione di avvio
dell'attivita';
- 50% della somma assegnata a seguito di presentazione della relazione
sull'attivita' svolta e del rendiconto delle spese effettivamente
sostenute;
8) di dare atto che all'eventuale finanziamento del terzo anno di
realizzazione del Progetto triennale, di cui alla delibera di Giunta
regionale 399/05, si provvedera' con successivi atti, sulla base delle
effettive disponibilita' sui competenti capitoli di bilancio per gli
esercizi finanziari di competenza;
9) di stabilire che, al termine della realizzazione del Programma
assistenziale, l'Assessore alle Politiche per la salute relazioni alla
Giunta regionale in merito ai risultati ottenuti.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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