REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 ottobre 2007, n. 1584

Approvazione Protocollo d'intesa e Convenzione con le associazioni regionali delle autonomie locali per sostenere il decentramento catastale in forma associata (art. 2, L.R. 13/07)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la Legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, recante delega
al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed
agli Enti locali, per la riforma della pubblica Amministrazione e per
la semplificazione amministrativa;
- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante conferimento
di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli
Enti locali, in attuazione del Capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59
e successive modifiche, che prevede all'art. 66, tra le funzioni
conferite agli Enti locali quelle relative alla conservazione,
utilizzazione e aggiornamento degli atti del Catasto terreni e del
Catasto edilizio urbano, nonche' la partecipazione al processo di
determinazione degli estimi catastali, fermo restando quanto previsto
a carico dello Stato, dall'art. 65 del predetto decreto legislativo n.
112, in materia di gestione unitaria e certificata della base dei dati
catastali e dei flussi di aggiornamento delle informazioni ed il
coordinamento operativo per la loro utilizzazione attraverso il
Sistema pubblico di Connettivita' (SPC), come modificato dall'art. 1,
comma 194, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296;
- i commi 194 - 200 dell'art. 1 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296
(finanziaria 2007) dedicati alle competenze dello Stato e degli Enti
locali in materia di catasto e alle modalita' di esercizio delle
funzioni catastali di competenza degli Enti locali;
- in particolare, il comma 197 dell'art. 1 della Legge 27 dicembre
2006, n. 296 (finanziaria 2007), il quale prevede che con uno o piu'
DPCM su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze -
attraverso criteri definiti previa consultazione con le organizzazioni
sindacali piu' rappresentative e tenuto conto delle indicazioni
contenute nel Protocollo d'intesa concluso tra l'Agenzia del
territorio e l'ANCI - saranno determinati i requisiti e gli elementi
necessari al convenzionamento ed al completo esercizio delle funzioni
decentrate, compresi i livelli di qualita' che i Comuni devono
assicurare nell'esercizio diretto, nonche' i controlli e le
conseguenti misure in caso di mancato raggiungimento dei citati
livelli;
- il DPCM 14 giugno 2007 recante "Decentramento delle funzioni
catastali ai Comuni, ai sensi dell'articolo 1, comma 197, della Legge
27 dicembre 2006, n. 296" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie
generale n. 154 del 5 luglio 2007;
- la Legge regionale 26 luglio 2007, n. 13 recante "Legge finanziaria
regionale adottata a norma dell'articolo 40 della Legge regionale 15
novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge di
assestamento del Bilancio di previsione per l'esercizio 2007 e del
Bilancio pluriennale 2007-2009. Primo provvedimento generale di
variazione";
- in particolare, l'articolo 2 della Legge regionale n. 13 del 2007,
il quale, aggiungendo l'articolo 14 bis alla Legge regionale 26 aprile
2001, n. 11, prevede che la Regione concorra, in convenzione con
l'ANCI regionale, alle spese per l'elaborazione di studi di
fattibilita' imperniati sulle forme associative mediante la
concessione di un finanziamento "una tantum", che con proprio atto
disciplini i criteri e le modalita' per la concessione del
finanziamento medesimo e, infine, che sia disposta per l'esercizio
2007 un'autorizzazione di spesa pari ad Euro 200.000,00;
dato atto che il Protocollo d'intesa del 4 giugno 2007 tra ANCI e
Agenzia del territorio all'art. 1 prevede l'istituzione di Comitati di
coordinamento e monitoraggio del processo di decentramento, in
particolare stabilisce che Agenzia del territorio e ANCI costituiscano
un Comitato paritetico centrale di indirizzo e programmazione e
Comitati tecnici a livello regionale al fine, tra l'altro, di
"definire ed organizzare ogni iniziativa atta all'attuazione delle
previsioni degli emanandi DPCM previsti dal comma 197, art. 1 della
Legge 27 dicembre 2006, n. 296" (lett. e) e di "supportare le
Amministrazioni comunali nei processi formativi, di comunicazione ed
organizzativi inerenti l'assunzione e l'esercizio diretto delle
funzioni catastali" (lett. f);
dato altresi' atto che l'ulteriore Protocollo d'intesa del 17 luglio
2007 tra ANCI e Agenzia del territorio regola la composizione dei
suddetti comitati;
ritenuto che per promuovere un piu' efficace decentramento delle
funzioni catastali imperniato sulle forme associative degli enti
locali di cui alla L.R. 11/01 e per dare attuazione alle disposizioni
contenute nel suddetto DPCM sia opportuno stipulare un Protocollo
d'intesa con le associazioni regionali delle autonomie locali, nonche'
una convenzione con l'ANCI regionale, come stabilito dall'articolo 2
della Legge regionale n. 13 del 2007, per disciplinare il
cofinanziamento delle spese relative agli studi di fattibilita' per le
forme associative;
vista la Legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 recante "Testo Unico
in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione
Emilia-Romagna";
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal Capo
di Gabinetto, on. Bruno Solaroli, ai sensi della deliberazione di
Giunta regionale n. 450 del 3 aprile 2007;
su proposta dell'Assessore alla Programmazione e Sviluppo
territoriale, Cooperazione col sistema delle autonomie,
Organizzazione, Luigi Gilli.
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare quali parti integranti e sostanziali della presente
deliberazione, per le motivazioni di cui in premessa, che qui si
intendono integralmente riportate:
a) l'allegato Protocollo d'intesa tra Regione e Associazioni
rappresentative degli Enti locali (Allegato n. 1);
b) l'allegata convenzione (Allegato n. 2) tra Regione Emilia-Romagna e
ANCI-Emilia-Romagna;
2) di stabilire che alla sottoscrizione del protocollo d'intesa e
della convenzione provvedera' il Capo di Gabinetto del Presidente
della Giunta regionale;
3) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione.
ALLEGATO N. 1
Protocollo d'intesa tra Regione Emilia-Romagna, ANCI, Legautonomie,
UNCEM, UPI Emilia-Romagna sul decentramento catastale
L'avvio del processo di decentramento catastale ovvero della gestione
diretta da parte dei Comuni, in forma singola o associata, delle
funzioni catastali loro attribuite dalla L. 59/97, dal DLgs 112/98 e
dai commi 194 - 200 dell'art. 1 della L. 296/06 (finanziaria 2007)
costituisce, allo stesso tempo, una rilevante opportunita' di
innovazione e modernizzazione della pubblica Amministrazione ed un
importante passo verso la realizzazione di una struttura federalista
delle istituzioni nazionali.
In particolare le norme confermano, chiariscono e rafforzano il
carattere unitario e nazionale del Catasto immobiliare stabilendo che
esso deve funzionare mediante una forte cooperazione tra lo Stato e
gli Enti locali che agiscono, insieme e responsabilmente, esercitando
al meglio le rispettive attribuzioni definite dal Titolo V della
Costituzione.
In tal modo i Comuni sono chiamati ad esercitare le funzioni
amministrative anche in materia catastale con riferimento all'art. 118
della Costituzione e, percio', secondo i principi di sussidiarieta',
adeguatezza e differenziazione e lo Stato concentrera' la sua azione
sui compiti legislativi, di coordinamento del sistema ipotecario e
catastale, di regolamentazione del sistema dati catastale nazionale,
unitario e certificato e di promozione dell'innovazione normativa
sulla materia.
Il processo di decentramento catastale, insieme alla riforma degli
estimi, al federalismo fiscale, all'innovazione legislativa in materia
di semplificazione e integrazione dei procedimenti amministrativi
edilizi e tributari e alla costruzione della rete delle banche dati
della pubblica Amministrazione, puo' contribuire al raggiungimento di
rilevanti obiettivi di qualita' del sistema territoriale e
istituzionale del paese:
- un governo del territorio orientato verso la sostenibilita'
ambientale e verso la perequazione delle trasformazioni edilizie,
degli usi del territorio e del mercato immobiliare;
- la formazione di una anagrafe immobiliare aggiornata, integrata,
completa, trasparente e correlata con l'evoluzione dei caratteri delle
trasformazioni edilizie e degli usi del territorio;
- l'equita' fiscale e la diminuzione della pressione fiscale mediante,
nello specifico, l'aggiornamento delle basi imponibili immobiliari
riducendone le incongruita' e le sperequazioni allo scopo di
incrociare correttamente i dati immobiliari con quelli sul reddito e
di consentire un utilizzo piu' efficace delle aliquote;
- la diffusione delle tecnologie informatiche per ottenere conoscenze
e servizi geo-topografici moderni, avanzati e allineati su tutto il
territorio nazionale;
- la promozione delle gestioni comunali associate come strumenti della
semplificazione amministrativa, della diffusione della qualita' dei
servizi, del miglioramento dell'efficacia della spesa pubblica;
- la crescita di professionalita' pubbliche in grado di agire nella
interdisciplinarieta' senza dispersione di conoscenze specialistiche.
Questi obiettivi sono condivisi dalla Regione Emilia-Romagna e da
Anci, Legautonomie, Uncem e Upi regionali.
Inoltre essi si inseriscono pienamente nel contesto di cooperazione
esistente tra la Regione e le Associazioni degli Enti locali perche'
integrano il Patto per lo Sviluppo e il Protocollo d'intesa sul
Federalismo fiscale, contribuiscono in positivo al confronto avviato
sul nuovo PTR, arricchiscono i processi di costruzione
dell'innovazione amministrativa, istituzionale e tecnologica sui quali
sono impegnate le Istituzioni Locali dell'Emilia-Romagna.
Sulla base di queste premesse la Regione Emilia-Romagna, ANCI,
Legautonomie, UNCEM e UPI regionali ritengono utile stipulare questo
Protocollo d'intesa per sostenere il processo di decentramento
catastale.
A questo fine si concordano le seguenti azioni:
1) Poli catastali decentrati come leva per consolidare e diffondere la
gestione associata delle funzioni comunali.
La Regione sosterra' le gestioni associate dei Comuni in materia di
decentramento catastale prevedendo uno specifico finanziamento per lo
"start up" dei poli catastali decentrati e gestiti direttamente dal
nuovo Circondario imolese, e dalle Comunita' montane, Unioni ed
Associazioni intercomunali, di cui alla Legge regionale 11/01, anche
in forma associata tra loro, ed anche qualora aderiscano alla gestione
associata Comuni attualmente non inclusi in alcuna forma associativa.
Al finanziamento potranno accedere anche le aggregazioni costituite
tra Comuni che non fanno parte di alcuna delle forme associative sopra
richiamate, anche sulla base di convenzioni ai sensi dell'art. 30 del
DLgs 267/00. La disciplina di erogazione dei contributi regolera' le
priorita' nell'accesso ai medesimi, con preferenza per le forme
associative con personalita' giuridica.
I criteri di finanziamento saranno da un lato coerenti con l'obiettivo
di consolidamento e rafforzamento delle gestioni associate esistenti
puntando verso l'armonizzazione in uno stesso ambito territoriale del
numero piu' alto possibile di servizi e funzioni associate e verso la
trasformazione delle Associazioni in Unioni, dall'altro promuoveranno
la costituzione di nuove esperienze associative per i Comuni che non
abbiano ancora sperimentato le forme di gestione associata di cui alla
L.R. 11/01.
ANCI, Legautonomie e UNCEM, da parte loro, si impegneranno in questo
processo concordando con la Regione questi criteri e sviluppando
progetti di ausilio agli Enti locali per la realizzazione dei poli
catastali decentrati mentre l'UPI si fara' parte attiva presso le
Province affinche' queste svolgano un'azione di servizio a
quest'attivita' di strutturazione della gestione diretta in forma
associata delle funzioni catastali da parte dei Comuni e delle
Comunita' Montane delegate.
2) Sviluppare le tecnologie informatiche al servizio del decentramento
catastale nell'ambito del potenziamento dell'E-governement e
dell'integrazione delle banche dati della pubblica Amministrazione.
La Regione Emilia-Romagna come capofila del progetto Sigma-Ter
(Servizi integrati catastali e geografici per il monitoraggio
amministrativo del territorio ) ovvero dell'unico sistema di
interscambio dei dati catastali sino ad oggi messo a punto da Enti
locali e Agenzia del territorio, si impegna, come disciplinato
all'art. 1 della convenzione tra Regione ed ANCI in materia catastale
collegata al presente Protocollo, a rendere possibile, gratuitamente
per almeno due anni, l'uso da parte di tutti gli Enti locali
emiliano-romagnoli degli applicativi del progetto.
Questa scelta si propone non solo l'obiettivo primario di favorire il
decentramento catastale, ma anche quello di favorire, anche per questa
via, la crescita dei Sistemi Informativi Territoriali (SIT) -
coinvolgendo pienamente nella rete anche i Comuni di minore dimensione
demografica e sviluppandone la gamma di servizi, di dati e la
semplicita' e versatilita' di accesso - dell'integrazione delle banche
dati interne agli Enti locali e della loro cooperazione con le altre
banche dati della pubblica Amministrazione regionale e statale.
In questo contesto Regione Emilia-Romagna, ANCI; Legautonomie, UNCEM e
UPI convengono sulla necessita' che gli Enti locali della Regione
sfruttino l'occasione offerta dal bando nazionale che finanzia
progetti di innovazione della pubblica Amministrazione locale
(Programma ELISA) presentando, tra gli altri, almeno un progetto
relativo all'innovazione in materia di fiscalita' locale e di
decentramento catastale e concordino con l'Agenzia del territorio i
programmi di miglioramento della base dati catastale previsti dal DPCM
del 14/6/2007.
3) Accompagnare il decentramento catastale con progetti di crescita
delle competenze professionali e tecnologiche degli Enti locali e di
unificazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi
comunali.
Il processo di decentramento catastale prevede che la formazione
professionale dei dipendenti comunali sia fornita gratuitamente da
IFEL con un programma nazionale e in collaborazione con l'Anci e
l'Agenzia del territorio.
Tuttavia Anci, Legautonomie, Uncem, Upi e Regione Emilia-Romagna
ritengono che quest'azione necessaria e doverosa non sia sufficiente.
Per questo concordano sull'opportunita' di integrare quest'azione
nazionale con iniziative in ambito regionale mirate alla crescita
delle competenze professionali in campo edilizio, informatico e
tributario coerenti con la diffusione e lo sviluppo dei SIT e dei
"datawarehouse" interni agli Enti locali e alla crescita di esperienze
di riorganizzazione degli Enti locali orientate alla semplificazione e
al rafforzamento dell'efficacia dei procedimenti amministrativi.
A titolo esemplificativo si indicano i procedimenti di controllo delle
pratiche edilizie e catastali, quelli autorizzativi in materia di
sismica e di tutela della sicurezza del territorio, quelli di adozione
del modello unico in edilizia (MUD).
4) Dare vita ad un confronto tra Enti locali e Regione sulla riforma
degli estimi e sul federalismo fiscale.
La concreta diffusione della gestione diretta delle funzioni catastali
consentira' agli Enti locali di maturare sul campo una conoscenza piu'
approfondita della materia catastale.
Questa conoscenza rappresenta una importante risorsa da far valere nel
Tavolo di confronto tra Enti locali e Regione che si intende
costituire sul federalismo fiscale.
Consapevoli che la riforma degli estimi e la legge di attuazione del
federalismo fiscale sono di competenza statale, Regione
Emilia-Romagna, ANCI, Legautonomie, UNCEM e UPI ritengono tuttavia che
sia utile l'elaborazione di una proposta su queste materie da parte
del sistema delle Istituzioni locali regionali nei confronti del
Parlamento per contribuire alla definizione di soluzioni legislative
che siano adeguate al governo delle trasformazioni edilizie e dell'uso
del territorio e correttamente correlate all'andamento dei valori
immobiliari e della formazione dei patrimoni, alla relazione tra
valori patrimoniali e redditi e alla formazione di una base imponibile
della fiscalita' locale certa, trasparente, aggiornata e perequata.
5) Coordinare le azioni del Protocollo d'intesa con le azioni
intraprese dalle sedi regionali e nazionali che sovrintendono il
processo di decentramento catastale.
Anci si impegna a tenere uno stretto collegamento con Legautonomie,
UNCEM, UPI e con la Regione per fare in modo che le azioni di sistema
previste da questo Protocollo d'intesa siano conosciute e
adeguatamente considerate sia dal Tavolo Tecnico Paritetico regionale
Anci-Agenzia del territorio, (soprattutto in materia di applicazione
del parametro dimensionale dei poli catastali decentrati e di
valutazione dei processi di interscambio dati, di integrazione delle
funzioni catastali nei procedimenti amministrativi comunali e di
efficacia nella erogazione dei servizi catastali da parte dei Comuni e
delle Comunita' Montane delegate), sia dall'analogo Tavolo nazionale,
sia dalla Cabina di regia istituita presso il Dipartimento Finanze del
Ministro dell'Economia e delle Finanze.
Per presiedere all'applicazione delle azioni concordate viene
istituito un Gruppo di Coordinamento, da istituirsi con decreto del
Presidente della Regione sulla base delle designazioni delle
associazioni degli enti locali per i loro rappresentanti, e formato da
tre rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, da due rappresentanti
di ANCI Emilia-Romagna e da un rappresentante a testa per
Legautonomie, Uncem e Upi Emilia-Romagna.
Il Gruppo di coordinamento operera' senza oneri aggiuntivi per le
finanze pubbliche.
Il Protocollo d'intesa ha validita' triennale a decorrere dalla data
della sua sottoscrizione.
Regione Emilia-Romagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ANCI Emilia-Romagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Legautonomie Emilia-Romagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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UNCEM Emilia-Romagna  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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UPI Emilia-Romagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Bologna, ottobre 2007
ALLEGATO N. 2
Convenzione tra Regione Emilia-Romagna ed ANCI-Emilia-Romagna in
attuazione dell'articolo 2 della Legge regionale 26 luglio 2007, n. 13
recante "Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'articolo 40
della Legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con
l'approvazione della legge di assestamento del Bilancio di previsione
per l'esercizio 2007 e del Bilancio pluriennale 2007-2009. Primo
provvedimento generale di variazione"
Premesso che
- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante conferimento
di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli
Enti locali, in attuazione del Capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59
e successive modifiche, prevede all'art. 66, tra le funzioni conferite
agli Enti locali quelle relative alla conservazione, utilizzazione e
aggiornamento degli atti del Catasto terreni e del Catasto edilizio
urbano, nonche' la partecipazione al processo di determinazione degli
estimi catastali, fermo restando quanto previsto a carico dello Stato,
dall'art. 65 del predetto decreto legislativo n. 112, in materia di
gestione unitaria e certificata della base dei dati catastali e dei
flussi di aggiornamento delle informazioni ed il coordinamento
operativo per la loro utilizzazione attraverso il Sistema Pubblico di
Connettivita' (SPC), come modificato dall'art. 1, comma 194, della
Legge 27 dicembre 2006, n. 296;
- i commi 194 - 200 dell'art. 1 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296
(finanziaria 2007) sono dedicati alle competenze dello Stato e degli
Enti locali in materia di catasto e alle modalita' di esercizio delle
funzioni catastali di competenza degli Enti locali;
- il comma 197 dell'art. 1 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296
(finanziaria 2007) prevede, in particolare, che con uno o piu' DPCM su
proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze - attraverso
criteri definiti previa consultazione con le organizzazioni sindacali
piu' rappresentative e tenuto conto delle indicazioni contenute nel
protocollo d'intesa concluso tra l'Agenzia del territorio e l'ANCI -
saranno determinati i requisiti e gli elementi necessari al
convenzionamento ed al completo esercizio delle funzioni decentrate,
compresi i livelli di qualita' che i Comuni devono assicurare
nell'esercizio diretto, nonche' i controlli e le conseguenti misure in
caso di mancato raggiungimento dei citati livelli.
Considerato che:
- il Protocollo d'intesa del 4 giugno 2007 tra ANCI e Agenzia del
territorio definisce i requisiti dimensionali per la gestione diretta
delle funzioni catastali da parte dei Comuni, in forma singola o
associata;
- nella Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 154 del 5 luglio 2007 e'
stato pubblicato il DPCM 14 giugno 2007 recante "Decentramento delle
funzioni catastali ai Comuni, ai sensi dell'articolo 1, comma 197,
della Legge 27 dicembre 2006, n. 296";
considerato che la Regione intende confermare la propria
disponibilita' a consentire l'utilizzo gratuito del sistema di
interscambio dei dati catastali Sigma-ter;
valutato che occorre consolidare l'impegno reciproco per sostenere
l'avvio e la costruzione del processo di decentramento delle funzioni
catastali ai Comuni tra Regione Emilia-Romagna ed ANCI-Emilia-Romagna
si conviene quanto segue
Articolo 1
Gratuita' dell'utilizzo del sistema di interscambio Sigma ter
1. La Regione si impegna, dalla data di stipula della presente
convenzione e fino al 31 dicembre 2009, a garantire ai Comuni che
abbiano optato per la gestione diretta delle funzioni catastali
decentrate la fruizione gratuita del sistema regionale di interscambio
dei dati geografici e catastali Sigma ter in tutte le sue componenti
hardware, software di base e software applicativo.
Articolo 2
Studi di fattibilita'
per la gestione associata delle funzioni catastali
1. ANCI Emilia Romagna si impegna a realizzare studi di fattibilita' a
vantaggio del Nuovo Circondario Imolese e di tutte le forme
associative degli enti locali disciplinate dalla L.R. 11/01 che ne
facciano richiesta.
2. In particolare ANCI si impegna a destinare le risorse regionali di
cui alla presente convenzione esclusivamente per la predisposizione
degli studi di fattibilita' richiesti da:
a) tutte le Comunita' montane;
b) le Unioni di Comuni e le Associazioni intercomunali, anche in
convenzione tra loro;
c) le Unioni di Comuni, le Comunita' montane, o le Associazioni
intercomunali in convenzione con uno o piu' comuni esterni;
d) il nuovo Circondario imolese.
3. Lo studio di fattibilita' sara' mirato a valutare l'impatto delle
diverse opzioni di decentramento offerte alla scelta delle
amministrazioni comunali a norma del DPCM 14 giugno 2007 e ad assumere
gli atti organizzativi conseguenti piu' appropriati.
4. Lo studio di fattibilita' fornito da ANCI dovra' valutare, in
particolare:
a) il fabbisogno di personale e le spese relative ai costi per sede e
locali in relazione alle diverse opzioni di decentramento di cui
all'art. 3 co. 2 DPCM 14 giugno 2007 ai fini della adeguata
definizione della convenzione con l'agenzia del territorio;
b) le possibili soluzioni di riorganizzazione logistica e delle
risorse finanziarie ed umane comunali riconducibili a ciascuna opzione
e legate all'integrazione da realizzare tra i servizi tributi,
pianificazione e di gestione informatica.
5. ANCI Emilia Romagna gestisce in piena autonomia l'acquisizione e
l'organizzazione delle risorse professionali piu' adeguate al fine di
assicurare il necessario supporto specialistico alle forme associative
degli Enti locali.
Articolo 3
Modalita' e criteri di erogazione
del finanziamento regionale ad ANCI
1. Ai sensi dell'art. 14 bis "Esercizio associato intercomunale delle
funzioni catastali" inserito nella L.R. 11/01 dall'art. 2 della Legge
regionale 13/07, sulla base della presente convenzione la Regione
concorre alle spese sostenute da ANCI regionale per l'elaborazione
degli studi di fattibilita' in materia di decentramento catastale
imperniati sulle forme associative mediante la concessione di un
finanziamento "una tantum", con vincolo di destinazione agli studi di
fattibilita' per le forme associative, secondo le modalita' e i
criteri di seguito indicati. La concessione del finanziamento e'
effettuata nei limiti dello stanziamento una tantum iscritto nel
Bilancio 2007.
2. Per ottenere il finanziamento regionale Anci dovra' farne richiesta
alla Regione, Servizio Affari istituzionali e delle autonomie locali
trasmettendo contestualmente un disciplinare generale di incarico
approvato da ANCI regionale per l'elaborazione degli studi di
fattibilita' per il decentramento catastale a favore dei Comuni
singoli o associati. Tale disciplinare dovra' contenere:
a) l'identificazione dello staff di professionisti e le rispettive
competenze professionali;
b) i criteri per la quantificazione del costo degli studi di
fattibilita';
c) i criteri per la destinazione esclusiva delle risorse regionali a
copertura, almeno parziale, del costo degli studi predisposti per le
forme associative intercomunali di cui alla L.R. 11/01.
3. Dovra' essere altresi' allegata alla richiesta la seguente
documentazione:
a) elenco delle richieste presentate dalle forme associative;
b) mappatura regionale dei Comuni che hanno deliberato la gestione
diretta associata attraverso le forme associative della L.R. 11/01
indicando le opzioni prescelte.
4. Il contributo viene concesso, verificata la sussistenza dei
requisiti di cui sopra, con determina del Capo di Gabinetto del
Presidente della Giunta regionale che ne dispone contestualmente la
liquidazione.
Articolo 4
Oneri di ANCI
e monitoraggio della attuazione della convenzione
1. Anci regionale si impegna ad inviare alla Regione:
a) i disciplinari di incarico per la predisposizione degli studi di
fattibilita' a favore delle forme associative della L.R. 11/01 via
sottoscritti;
b) gli elaborati progettuali predisposti via via predisposti anche in
formato telematico.
2. Il contributo erogato ai sensi della presente convenzione e'
assoggettato ad obbligo di rendicontazione, in difetto della quale
potra' essere disposta la revoca anche parziale dal contributo. A tal
fine Anci presentera' alla Regione, entro il 30 aprile 2008, la
documentazione di spesa attestante l'impiego delle risorse regionali
ed un report dell'attivita' svolta a favore delle forme associative.
Ove necessario, per le attivita' che al 30 aprile siano ancora in
elaborazione, la rendicontazione potra' essere integrata, con le
stesse modalita', entro il 31/12/2008.
Regione Emilia-Romagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ANCI Emilia-Romagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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