COMUNICATO
Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) del progetto di coltivazione e recupero finale dell'area di cava per estrazione di materiale sabbioso di proprieta' della ditta Bellagamba Gabriele
L'Autorita' competente: Comune di Codigoro - Settore Servizi
Tecnici/Sportello Unico per le Attivita' produttive comunica la
decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente
il progetto di coltivazione e recupero finale dell'area di cava per
estrazione di materiale sabbioso di proprieta' della ditta Bellagamba
Gabriele (avente sede in Codigoro, Via Pomposa Nord n. 4/H) ricadente
nell'area del Polo estrattivo del comune di Codigoro (localita'
Caprile) come individuato dal PAE (Progetto rientrante nell'Allegato
B.3.4. della L.R. 9/99).
Il progetto e' stato presentato da: ditta Bellagamba Gabriele, con
sede in Via Pomposa Nord 4/H, Codigoro.
Il progetto e' localizzato entro il polo estrattivo comunale sito in
localita' Caprile di Codigoro, foglio 45, mappali 197, 305, 199, 189,
190, 228, 227, 187, 188, 493, 494, 222, 224, 177, 297, 298, 178, 299,
179, 152, 151, 535, 156, 153, 155, 158, 154, 202 del Catasto terreni
del comune di Codigoro
Il progetto interessa il territorio del comune di Codigoro e della
provincia di Ferrara.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Comune di Codigoro con atto deliberazione di Giunta comunale n. 128
del 4/7/2007 ha assunto la seguente decisione:
(omissis) delibera:
1) ai sensi dell'art. 10 comma 1, lettera b) della L.R. 9/99 e
successive modifiche ed integrazioni di dichiarare conclusasi
positivamente la procedura di verifica (screening) di cui trattasi e
di escludere da ulteriore procedura di VIA il progetto di coltivazione
e di recupero finale dell'area di cava per estrazione di materiale
sabbioso di proprieta' della ditta Bellagamba Gabriele (avente sede in
Codigoro, Via Pomposa Nord n. 4/H), ricadente nell'area del polo
estrattivo del comune di Codigoro (localita' Caprile) come individuato
dal PAE (progetto rientrante nell'Allegato B.3.4 della L.R. 9/99), con
le seguenti prescrizioni:
- prescrizioni fornite dalla Soprintendenza per i Beni archeologici
Regione Emilia-Romagna: le attivita' di scavo dovranno essere eseguite
con benna liscia ed essere assoggettate, fino alla profondita' massima
consentita raggiunta dalle operazioni di escavazione tenendo conto
anche della quota di falda, al controllo in corso d'opera da affidare
a personale tecnico specializzato (archeologi), senza alcun onere per
la Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Emilia-Romagna, che
curera' solamente coordinamento e direzione scientifica delle
attivita' volte alla tutela archeologica preventiva. Dovra' inoltre
essere comunicato alla Soprintendenza il nominativo della ditta cui
verranno affidate le attivita' archeologiche e la data di inizio delle
escavazioni. Restano ferme nuove disposizioni alla luce di
ritrovamenti archeologici e l'impegno a rispettare il dettato della
vigente legge di tutela in materia di ritrovamenti fortuiti (DLgs
42/04, art. 90).
- prescrizioni fornite dall'Amministrazione provinciale, Ufficio
Attivita' minerarie, di cui si dovra' tenere conto in fase di
autorizzazione convenzionata all'attivita' estrattiva:
1) gli elaborati di corredo alla domanda di autorizzazione (relazione
geologica, idrogeologica, e giacimentale; piano di coltivazione della
cava; progetto di sistemazione della zona, durante e al termine
dell'attivita' di coltivazione), devono essere redatti e sottoscritti
da tecnici laureati iscritti ai rispettivi albi professionali secondo
le diverse competenze professionali richieste, ai sensi dell'art. 13
comma 2 della L.R. 17/91;
2) nella sagomatura delle sponde dovra' essere realizzato un gradino a
debolissima inclinazione, che interrompa il pendio previsto nella Tav.
n. 7 "sezioni di scavo" al fine di garantire una maggiore sicurezza
agli utilizzatori dell'area;
3) nel progetto di ripristino ambientale dovranno essere indicate le
fasi temporali necessarie, il calendario generale degli interventi e
lo scadenziario dei diversi lavori predisposti per il recupero
dell'area;
4) il progetto di coltivazione dovra' tenere nel debito conto la
vicinanza dell'abitato circostante (Ca' de Motta), collocato a sud del
piano di coltivazione, prevedendo idonee misure di mitigazione di
polveri e rumore e, in ogni caso, la predisposizione di una barriera
vegetale idonea, da realizzare in opera prima dell'avvio di ogni
attivita' di escavazione;
5) dovra' essere redatta una tavola relativa alle essenze arboree con
indicate le tipologie e la loro messa a dimora allo scopo di ricreare
una copertura vegetale in sintonia con le caratteristiche ambientali
del sito;
6) le tavole di progetto di coltivazione e di sistemazione finale
dell'area devono riportare le quote relative alle zone di intervento;
si ritiene inoltre necessario produrre le sezioni significative dei
sentieri e delle aree di fruizione del progetto di recupero;
7) durante la fase di coltivazione, l'accesso ai lavori ed agli
impianti delle miniere e delle cave e' vietato al pubblico a mezzo di
recinti o di appositi avvisi. Gli estranei ai lavori non possono
accedere alle miniere e cave o negli impianti connessi senza
autorizzazione della direzione e senza essere accompagnati da persona
all'uopo incaricata, (ai sensi dell'art. 46 del DPR n. 128 del 9
aprile 1959 e successive modifiche ed integrazioni);
- prescrizioni fornite da ARPA - Sezione provinciale di Ferrara:
1) si dovra' garantire l'efficienza del sistema di raccolta delle
acque meteoriche dilavanti l'area di cava attraverso manutenzione
periodica dei fossi di guardia;
2) dovranno evitare i rischi di contaminazione da sostanze tossiche
provenienti dal dilavamento dei terreni delle aree agricole
circostanti o di superfici eventualmente contaminate da cause
accidentali;
3) si dovranno adottare tutte le misure idonee atte ad evitare
sversamenti accidentali di carburanti e/o oli;
4) durante l'attivita' di cava e per i due anni seguenti al termine
dell'estrazione dovra' essere realizzato un monitoraggio semestrale
delle caratteristiche quali-quantitative delle acque di falda e del
bacino di cava (in particolare piezometria, pH, temperatura,
conducibilita', metalli, composti inorganici); nel caso in cui i punti
2 e 3 precedenti siano disattesi, prevedere il monitoraggio di
parametri organici; i risultati del monitoraggio dovranno essere
trasmessi al Comune di Codigoro, alla Provincia di Ferrara e
conservati presso la ditta a disposizione degli Organi di controllo;
5) per il monitoraggio delle acque sotterranee si dovranno utilizzare
almeno due punti piezometrici posti a monte e a valle dell'area di
cava nel senso della direzione di flusso della falda; tali punti
andranno ubicati in cartografia, cosi' come andranno specificate le
caratteristiche costruttive dei piezometri (profondita' fondo pozzo,
finestratura, ecc.);
6) lo scavo deve avvenire con tecniche che non prevedano in alcun modo
l'emungimento ne' l'allontanamento dell'acqua di falda dalla cava;
7) si dovra' prevedere il monitoraggio del verde e della riuscita
degli interventi di piantumazione per almeno i primi 3 anni dalla
messa in opera, con ripristino delle eventuali fallanze nel primo
anno;
8) per la componente rumore, si dovranno realizzare le opere di
mitigazione individuate nel progetto, valutandone l'efficacia in fase
di esercizio a seguito di un rilievo fonometrico da effettuare nelle
condizioni maggiormente sfavorevoli per i ricettori; la valutazione di
impatto acustico inoltre dovra' considerare anche il rumore indotto
dal traffico veicolare presso gli edifici presenti lungo lo "Stradone
Finessi" e dovra' considerare tutte le macchine operatrici utilizzate
nell'attivita' di escavazione; copia degli esiti della valutazione
dovra' essere trasmessa al Comune di Codigoro;
- prescrizioni fornite dal Comune di Codigoro: si dovra' quanto prima
procedere a piantumare l'area al fine di abbattere l'inquinamento
acustico e l'innalzamento delle polveri;
- prescrizioni fornite dal Servizio Tecnico di Bacino Regione
Emilia-Romagna: l'attivita' non dovra' produrre effetti di
abbattimento della falda freatica; la ditta dovra' ottenere una
concessione per l'utilizzo delle risorse idriche, anche a fronte dei
fenomeni di evapo-traspirazione;
- prescrizioni fornite dall'Azienda Unita' sanitaria locale di
Ferrara: vengano realizzate al piu' presto le opere progettate per la
mitigazione delle emissioni rumorose, in particolare se prodotte verso
ricettori sensibili quali le abitazioni presenti in prossimita'
dell'area di cava;
- prescrizioni fornite dall'Amministrazione provinciale di Ferrara,
Servizio Politiche della sostenibilita' e Cooperazione
internazionale:
1) venga fornito al Comune di Codigoro un rilievo topografico
periodico (a cadenza semestrale) che attesti le reali quote di scavo;
2) nella fase di recupero dell'area di cava non vengano utilizzate le
seguenti specie arboree: frassino maggiore - robinia - rovere - ontano
diverso da quello "Nero";
3) nell'attivita' di ripristino si evitino forme geometriche e si
privilegino al massimo le irregolarita' e le sinuosita' del perimetro
dei bacini; si richiede quindi di prevedere insenature e/o isolotti
all'interno della zona umida, con forme il piu' possibile irregolari,
in modo da alternare zone leggermente sommerse, in grado di essere
ricoperte da canneti, a zone asciutte, inerbite e con presenza di
specie arbustive. Viene inoltre richiesto di realizzare una zona
asciutta di piccole dune di sabbia onde favorire la nidificazione
dell'avifauna.
L'attivita' di escavazione potra' essere intrapresa solo previo
ottenimento dell'autorizzazione convenzionata di cui alla L.R. 17/91.
Ai sensi del comma 4 del citato art. 10 il proponente deve conformare
il progetto alle prescrizioni di cui sopra; le stesse prescrizioni
sono vincolanti per le Amministrazioni competenti al rilascio di
intese, concessioni, autorizzazioni, licenze, pareri, nulla osta
assensi comunque denominati necessari per la realizzazione del
progetto in base alla vigente normativa.
2) di dare atto che il tecnico incaricato dalla ditta proponente ha
comunicato con nota assegnata al n. 12816 del protocollo generale di
questa Amministrazione in data 2/7/2007, conservata agli atti, che il
costo del progetto e' quantificato in Euro 670.000 per la fase di
coltivazione del giacimento ed in Euro 66.790 per l'esecuzione delle
opere di risistemazione della cava, per un totale di Euro 736.790 e
che pertanto la medesima Azienda dovra' versare la somma di Euro
147,36 per le spese istruttorie della procedura di verifica screening,
corrispondenti alla percentuale dello 0,02% del costo di realizzazione
del progetto, cosi' come stabilito dal punto 3.4 dell'Allegato A alla
deliberazione di Giunta regionale 1238/02 ("Direttiva generale
sull'attuazione della L.R. 9/99");
3) di introitare la somma di Euro 147,36 sulla Risorsa 1855/10
"Introiti diversi" - cod. 3.05.1855 del Bilancio 2007 (GACC 244/07);
4) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10 comma 3 della
L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito
di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna.