DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 luglio 2007, n. 1004
Attuazione D.A.L. n. 91/06 e DGR 1791/06: individuazione delle azioni e dei criteri di riparto per realizzare gli obiettivi del Programma finalizzato per la promozione e sviluppo degli Uffici di piano
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la L.R. 2/03 e in particolare gli artt. 10 e 57, in cui si
stabilisce che Comuni e Aziende Unita' sanitarie locali individuano
modelli organizzativi e gestionali per l'integrazione sociosanitaria,
e l'art. 29, che prevede come strumento della pianificazione sociale e
sociosanitaria a livello distrettuale il piano di zona, definendone
analiticamente i contenuti e le modalita' di approvazione;
visto l'art. 51 della L.R 27/04, nel quale, nell'istituire il Fondo
regionale per la non autosufficienza, si individua l'Ufficio di piano,
costituito congiuntamente dai Comuni dell'ambito distrettuale e
dall'Azienda Unita' sanitaria locale, come la struttura tecnica
competente per l'elaborazione del piano delle attivita' per la non
autosufficienza e per il monitoraggio dell'equilibrio e dei risultati
del fondo distrettuale per la non autosufficienza;
viste le DCR 514/03 e 615/04, e la DAL 33/05, in particolare
rispettivamente la lett. e) punto 1, il punto 3.2.3 lett. a) e il
punto 3.2.2 lett. a) degli allegati parti integranti "Programma
annuale degli interventi e dei criteri di ripartizione delle risorse
ai sensi dell'art. 47, c. 3 della L.R. 2/03", ai quali punti e'
individuato per le tre annualita' un Programma finalizzato per la
promozione e lo sviluppo degli Uffici di piano, con il quale viene
sostenuta con specifiche risorse l'istituzione di Uffici di piano
costituiti dai Comuni associati dell'ambito distrettuale, con funzioni
di gestione operativa e coordinamento dell'elaborazione e monitoraggio
dei Piani di zona, nonche' di istruttoria per le attivita' di
integrazione delle politiche e di supporto all'attuazione del piano
stesso;
vista la delibera A.L. 91/06, e in particolare il punto 3.2.2
dell'allegato parte integrante "Programma annuale 2006: interventi,
obiettivi e criteri generali di ripartizione delle risorse ai sensi
dell'art. 47, c. 3 L.R.2/03. Stralcio Piano regionale sociale e
sanitario", nel quale si stabilisce di dare continuita' allo sviluppo
degli Uffici di piano, finalizzando a tale obiettivo, con il Programma
analogo agli anni precedenti, una quota delle risorse disponibili, da
definire, da destinare ai Comuni o altri soggetti pubblici di cui
all'art. 16 della L.R. 2/03, integrando le funzioni fino ad oggi
attribuite e svolte dagli Uffici di piano con quelle della
programmazione e gestione dell'integrazione sociosanitaria, da
esercitare tramite apposita convenzione congiuntamente al Distretto,
con riferimento anche al piano delle attivita' per la non
autosufficienza;
vista la delibera GR 1791/06, e in particolare il punto 3.2.2
dell'allegato parte integrante: "Programma annuale 2006: ripartizione
delle risorse del fondo regionale sociale ai sensi dell'art. 47 della
L.R. 2/03, e individuazione delle azioni per il perseguimento degli
obiettivi di cui alla DAL 91/06", nel quale:
- si definisce una quota pari a Euro 2.000.000,00 per la realizzazione
del Programma finalizzato per la promozione e lo sviluppo degli Uffici
di piano, a valere sul Cap. 57107 "Fondo sociale regionale. Quota
parte destinata ai Comuni singoli e alle forme associative per
l'attuazione dei piani di zona e per la realizzazione degli interventi
relativi agli assegni di cura, al sostegno economico ed alla mobilita'
degli anziani, dei disabili o inabili (art. 47, comma 1, lett. b),
L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e Legge 8 novembre 2000, n. 328 - Mezzi
statali".
- si rimanda a un successivo proprio atto la definizione dei criteri
di riparto, l'individuazione delle azioni specifiche per il
conseguimento degli obiettivi e la ripartizione e assegnazione delle
risorse ai Comuni capofila dei Piani di zona, o altro soggetto
pubblico, tra quelli richiamati all'art. 16 della L.R. 2/03;
vista la DGR 509/07 "Fondo regionale per la non autosufficienza.
Programma per l'avvio nel 2007 e per lo sviluppo nel triennio
2007-2009" e in particolare, nel programma allegato parte integrante,
il "Sistema di governo del FRNA" che contiene la definizione del
"nuovo" Ufficio di piano come supporto tecnico e organizzativo al
Comitato di distretto e al Direttore di distretto nella
programmazione, gestione e monitoraggio del fondo distrettuale per la
non autosufficienza;
vista la proposta in merito al sistema di governance distrettuale e al
ruolo del nuovo ufficio di piano, contenuta nei Documenti di lavoro
della Cabina di regia per le politiche sociali, sanitarie e per
l'integrazione di cui alla D.G.R. 2187/2005, e nel documento di Piano
regionale sociale e sanitario che e' oggetto di discussione da parte
dei diversi soggetti istituzionali e sociali;
considerato che, come emerge dal Report di analisi dei Piani di zona
2005-2007 e dei Programmi attuativi 2005 (Documento dell'Assessorato
alla Salute e dell'Assessorato alle Politiche sociali, pubblicato nel
maggio 2006), il funzionamento dell'Ufficio di piano nei primi due
anni di attuazione del Programma finalizzato regionale e' stato molto
diversificato nei diversi ambiti distrettuali, in relazione sia alle
funzioni svolte che alla sua composizione, che e' quindi necessario,
anche alla luce degli indirizzi prima citati, definire con chiarezza e
con maggiore omogeneita';
considerato che per sostenere l'obiettivo strategico di rafforzamento
del livello distrettuale di governo, e il processo in atto di forte
responsabilizzazione delle autonomie locali, rispetto al quale la
costituzione dei nuovi uffici di piano e' un aspetto rilevante, e'
importante che in ciascun territorio si definisca e si sviluppi il
rapporto tra Conferenze territoriali sociali e sanitarie, come ambiti
di coordinamento sovradistrettuale, e Comitati di distretto, in una
prospettiva di raccordo e integrazione;
ritenuto, sulla base di quanto richiamato e evidenziato sopra, di
individuare quali azioni specifiche per il conseguimento degli
obiettivi definiti nella DAL 91/06 e nella DGR 1791/06:
a) il sostegno diretto ai Comuni e agli altri soggetti pubblici di cui
all'art.16 della L.R. 2/03, al fine di costituire i "Nuovi Uffici di
piano", strutturando maggiormente e in modo piu' coerente alle nuove
funzioni individuate nei documenti preparatori al Piano regionale, e
di seguito meglio precisate, le strutture tecniche di ambito
distrettuale gia' esistenti e finalizzate fino ad oggi prevalentemente
al supporto alla programmazione sociale annuale e triennale; i nuovi
uffici sono di ambito distrettuale, possono essere tuttavia costituiti
in via transitoria anche da piu' distretti congiuntamente, nella fase
di riordino degli ambiti distrettuali, in coerenza con le linee di
programmazione approvate dalle Conferenze territoriali sociali e
sanitarie;
b) lo sviluppo di un programma specifico di accompagnamento e
formazione a carattere permanente rivolto agli operatori del sistema
sociale e sociosanitario territoriale che sono direttamente coinvolti
nello sviluppo dei nuovi uffici di piano e nella costruzione del nuovo
sistema di governance territoriale, compresi dirigenti e funzionari
delle costituende ASP;
stabilito di destinare all'attuazione dell'azione di cui alla lettera
a) Euro 1.900.000,00 della quota complessiva di Euro 2.000.000,00
programmata con DGR 1791/06 di cui sopra sul Cap. 57107 prima citato,
per l'attuazione del Programma finalizzato per la promozione e lo
sviluppo degli Uffici di piano;
dato atto altresi' che per quanto riguarda l'azione di cui alla
lettera b), per la quale viene destinata la rimanente quota pari a
Euro 100.000,00, si procedera' con un ulteriore proprio atto a
definirne l'articolazione, i soggetti attuatori e destinatari del
finanziamento, eventuali ulteriori capitoli di copertura finanziaria;
considerato che l'azione di cui alla lettera a), data la complessita'
del processo per la costituzione dei nuovi uffici e la numerosita' dei
soggetti coinvolti a livello locale, ha caratteristiche di
sperimentazione e di graduale innovazione del sistema: sara' pertanto
oggetto di monitoraggio e di azioni di supporto e accompagnamento, a
partire dal programma di formazione permanente, e in questa
prospettiva di sperimentalita' e gradualita' ulteriori funzioni
potranno essere assegnate ai nuovi uffici nel corso dello sviluppo e
monitoraggio degli stessi;
preso atto degli esiti del confronto sviluppato nella Cabina di regia
regionale per le politiche sociali, sanitarie, dell'integrazione gia'
citata, acquisiti nel presente provvedimento e nel documento di cui
all'Allegato A) facente parte integrante e sostanziale del presente
atto;
stabilito di definire le funzioni specifiche dei nuovi Uffici di
piano, i requisiti essenziali sul piano istituzionale e organizzativo,
le procedure, i tempi e i modi per l'erogazione e l'utilizzo del
contributo come specificato nell'Allegato A) parte integrante del
presente provvedimento;
stabilito di individuare come criteri di riparto tra i Comuni, o altri
soggetti pubblici ai sensi dell'art. 16 della L.R. 2/03, designati
come capofila per la programmazione, i seguenti:
- una quota specifica per i distretti/zone in cui sono presenti Comuni
classificati come montani dalla normativa vigente, pari a Euro 1000
per ogni Comune montano.
Una volta detratta tale quota dal fondo totale stanziato, la rimanente
somma viene ripartita come segue:
- una quota fissa uguale per tutti i distretti/zone di Euro 18.800,00,
pari al 40%;
- una quota per tutti i distretti/zone, parametrata sulla popolazione
complessiva residente in ciascun ambito, pari al 30%;
- una quota per tutti i distretti/zone parametrata sul numero dei
Comuni facenti parte del distretto/zona, pari a Euro 1612,61 a Comune,
corrispondente al 30%;
richiamate:
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e successive modifiche;
- la L.R. 29 dicembre 2006, n. 20 "Legge finanziaria regionale
adottata, a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n.40, in
coincidenza con l'approvazione del Bilancio di previsione della
Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2007 e del Bilancio
pluriennale 2007-2009";
- la L.R. 29 dicembre 2006, n. 21 "Bilancio di previsione della
Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2007 e Bilancio
pluriennale 2007-2009" ed in particolare la Tabella H;
- la Legge 23 dicembre 2005, n. 266 "Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria
2006)" ed in particolare il comma 173, art. 1;
- la propria deliberazione n. 450 del 3 aprile 2007, recante
"Adempimenti conseguenti alle delibere 1057/06 e 1663/06. Modifiche
agli indirizzi approvati con delibera 447/03 e successive modifiche";
- le proprie deliberazioni n. 1057 del 24/7/2006, n. 1150 del
31/7/2006 e n. 1663 del 27/11/2006;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale alla Sanita' e Politiche sociali dott. Leonida
Grisendi ai sensi dell'art. 37, comma 4, della L.R. 43/01 e della
deliberazione della Giunta regionale 450/07;
su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute Giovanni
Bissoni e dell'Assessore alla Promozione Politiche sociali e a quelle
educative per l'infanzia e l'adolescenza, Politiche per
l'immigrazione, Sviluppo volontariato, Associazionismo e Terzo
settore, Anna Maria Dapporto;
a voti unanimi e palesi delibera:
1) di individuare quali azioni specifiche per il conseguimento degli
obiettivi definiti nella DAL 91/06 e nella DGR 1791/06, in relazione
al Programma finalizzato per la promozione e lo sviluppo degli Uffici
di piano:
a) il sostegno diretto ai Comuni e agli altri soggetti pubblici di cui
all'art. 16 della L.R. 2/03, al fine di costituire i "Nuovi Uffici di
piano";
b) lo sviluppo di un programma specifico di accompagnamento e
formazione a carattere permanente rivolto agli operatori del sistema
sociale e sociosanitario territoriale;
2) di approvare il Programma finalizzato per lo sviluppo dei nuovi
Uffici di Piano ed i criteri di riparto di cui all'Allegato A) facente
parte integrante e sostanziale del presente atto;
3) di destinare alla realizzazione dell'azione di cui alla precedente
lettera a) Euro 1.900.000,00 ed all'azione di cui alla precedente
lettera b) Euro 100.000,00, per un totale di Euro 2.000.000,00 come
programmato con DGR 1791/06 sul Cap. 57107 "Fondo sociale regionale.
Quota parte destinata ai Comuni singoli e alle forme associative per
l'attuazione dei piani di zona e per la realizzazione degli interventi
relativi agli assegni di cura, al sostegno economico ed alla mobilita'
degli anziani, dei disabili o inabili (art. 47, comma 1, lett. b),
L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e Legge 8 novembre 2000, n. 328 - Mezzi
statali";
4) di dare atto altresi' che per l'azione individuata alla lettera b)
si procedera' con un ulteriore proprio atto a definirne
l'articolazione, i soggetti attuatori e destinatari del finanziamento,
eventuali ulteriori capitoli di copertura finanziaria per attuare
pienamente l'obiettivo di cui alla DAL 91/06;
5) di dare atto che, ai sensi dell'art. 51 della L.R. 40/01, ed in
applicazione della propria deliberazione 450/07, il Dirigente
regionale competente per materia provvedera', con propri atti formali
alla quantificazione, assegnazione e concessione delle risorse secondo
i criteri di riparto qui approvati, nonche' all'assunzione
dell'impegno di spesa e alla liquidazione secondo le modalita' e
procedure descritte all'Allegato A) parte integrante del presente
atto, a favore dei Comuni capofila dei Piani di zona o altri soggetti
pubblici ai sensi dell'art. 16 della L.R.2/03, facenti funzione di
capofila dei Piani di zona, per la realizzazione dei Programmi
distrettuali per la costituzione dei nuovi Uffici di Piano;
6) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A)
Programma finalizzato nuovi Uffici di piano: Funzioni degli uffici,
requisiti istituzionali e organizzativi, procedure per la
presentazione del programma e l'erogazione dei contributi
1) Funzioni dei nuovi Uffici di piano
In coerenza con gli atti normativi e di indirizzo citati nel presente
provvedimento e con il confronto svolto in Cabina di regia sono
individuate le seguenti funzioni dei nuovi Uffici di piano, fermo
restando che, data la sperimentalita' e gradualita' del processo,
ulteriori funzioni potranno essere assegnate nel corso dello sviluppo
e monitoraggio degli uffici stessi:
a) attivita' istruttoria, di supporto all'elaborazione e valutazione
della programmazione in area sociale e sociosanitaria (Piano di zona
distrettuale per la salute e per il benessere sociale, e Programmi
attuativi annuali comprensivi del Piano delle attivita' per la non
autosufficienza);
b) attivita' istruttoria e di monitoraggio per la definizione di
regolamenti distrettuali sull'accesso e sulla compartecipazione degli
utenti alla spesa;
c) attivita' istruttoria e di monitoraggio per la costituzione delle
ASP;
d) attivita' istruttoria e di monitoraggio per l'accreditamento;
e) azioni di impulso e di verifica delle attivita' attuative della
programmazione sociale e sociosanitaria, con particolare riferimento:
- all'utilizzo delle risorse, monitoraggio e verifica in itinere dei
risultati del Piano annuale per la non autosufficienza e
dell'equilibrio del Fondo distrettuale per la non autosufficienza;
- all'impiego delle risorse per l'attuazione in forma associata dei
Programmi finalizzati, e per la gestione di alcuni servizi comuni,
nella prospettiva della costituzione del Fondo sociale locale;
- alla promozione e supporto ad azioni di integrazione e coordinamento
organizzativo e professionale relativamente ai servizi sociali e
sanitari;
- al presidio e alla promozione dell'integrazione della progettualita'
e degli interventi sociali e sociosanitari con le altre politiche
(es.: funzione di raccordo per inserimento lavorativo disabili e fasce
deboli, figura di sistema nell'area minori, ecc.);
- al raccordo e all'utilizzo delle rilevazioni sulla domanda e
sull'offerta, anche con riferimento all'attivita' degli sportelli
sociali;
- alla definizione e gestione di percorsi di formazione comuni tra i
servizi della zona;
- al monitoraggio dell'andamento del benessere e della salute, con
riferimento alle determinanti ed agli indicatori presi in
considerazione nella programmazione;
2) Requisiti essenziali sul piano istituzionale e organizzativo:
per la costituzione:
a) convenzione, ai sensi del TUEL, tra i Comuni del distretto (o tra
le forme associative intercomunali di ambito subdistrettuale), per
l'esercizio associato delle funzioni tecniche, amministrative e
gestionali conseguenti ai contenuti dell'accordo di programma con il
quale si approva il Piano di Zona triennale (del quale la bozza di
convenzione dovra' costituire, a regime, allegato). La convenzione
dovra' individuare il Comune capofila il quale provvedera' a stipulare
apposita convenzione con l'Azienda Unita' sanitaria locale,
finalizzata al governo congiunto delle politiche e degli interventi
sociosanitari, alla costituzione dell'Ufficio di Piano garantendo le
risorse finanziarie e le competenze professionali specifiche
necessarie al suo funzionamento;
b) negli ambiti distrettuali nei quali i Comuni abbiano deciso di
procedere, ai sensi del comma 1 dell'art.11 della L.R. 6/2004, ad
esercitare, sulla base di uno specifico accordo con la Regione, le
funzioni del comitato di distretto tramite una delle forme associative
intercomunali previste dal TUEL, l'esercizio delle funzioni
amministrative sara' disciplinato nell'ambito del regolamento
sull'organizzazione dei servizi della forma associativa e la
convenzione con l'Azienda Unita' sanitaria loacle verra' stipulata dal
competente organo della forma associativa;
c) negli ambiti distrettuali nei quali il territorio del distretto
coincide con il territorio amministrativo di un unico Comune,
l'Ufficio di Piano potra' essere integrato nell'organizzazione
comunale e i rapporti con l'Azienda Unita' sanitaria locale saranno
regolati da specifica convenzione;
d) in deroga a quanto previsto ai punti a), b), c), sono fatti salvi
gli atti amministrativi gia' adottati per l'istituzione degli attuali
Uffici di Piano, purche' i loro contenuti siano conformi ai principi
organizzativi e di funzionamento di seguito indicati e a quelli che
saranno contenuti nel PSSR.
In tutti i casi sopra previsti, nella convenzione, o tramite un atto
integrativo della stessa se gia' approvata, vanno definite,
relativamente al FRNA, le modalita' per l'esercizio della funzione di
programmazione ed indirizzo, di monitoraggio e verifica
dell'equilibrio finanziario, di gestione delle funzioni tecnico
contabili, garantendo il rispetto delle modalita' e dei tempi per
l'assolvimento degli obblighi informativi delle Aziende Unita'
sanitarie locali verso la Regione e verso lo Stato.
Per l'organizzazione e il funzionamento:
Relativamente alle attivita' per l'integrazione socio sanitaria,
l'organizzazione e il funzionamento dell'Ufficio di Piano devono
essere finalizzate, a supportare il Comitato di Distretto (o gli
organi della forma associativa costituita dai Comuni dell'ambito) e il
direttore del distretto; ad attivare e presidiare l'integrazione tra i
servizi dei Comuni e quelli dell'Azienda Unita' sanitaria locale; a
supportare gli organismi della partecipazione.
L'Ufficio di Piano potra' inoltre svolgere le funzioni tecniche e
amministrative che i Comuni, nell'atto costitutivo della forma
associativa, decideranno di esercitare congiuntamente, anche al fine
di perseguire l'integrazione delle politiche sociali e sanitarie con
le altre politiche pubbliche (in particolare quelle per la casa, per i
servizi educativi, per la formazione e il lavoro).
I Comuni (o la loro forma associativa) e l'Azienda Unita' sanitaria
locale dovranno assicurare all'Ufficio di Piano una dotazione di
risorse professionali e finanziarie adeguate, per qualita', dimensione
e continuita', ai compiti affidati e al modello organizzativo
individuato.
Nell'organizzazione dell'Ufficio di Piano, il Comitato di Distretto e
il direttore del distretto, dovranno comunque prevedere:
- l'individuazione e la nomina, da parte del Comitato di Distretto (o
dell'organo competente della forma associativa o del Comune) di un
responsabile;
- l'indicazione delle modalita' e delle figure professionali
attraverso le quali i Comuni del distretto e l'Azienda Unita'
sanitaria locale assicurano il presidio delle funzioni di
programmazione (pluriennale e annuale) regolazione e gestione della
committenza (anche prevedendo di strutturare e articolare l'attivita'
dell'Ufficio di Piano in gruppi o tavoli comuni di lavoro);
- le modalita', gli strumenti e le figure professionali attraverso le
quali i Comuni e l'Azienda Unita' sanitaria locale intendono
assicurare la gestione delle risorse finanziarie destinate alla
programmazione di ambito distrettuale;
- un adeguato presidio dei sistemi informativi di supporto sia alla
funzione di programmazione che alla gestione delle risorse
finanziarie;
- le forme di collaborazione necessarie con le strutture tecniche
delle Province e delle Aziende USL.
L'organizzazione dell'Ufficio di piano dovra' inoltre individuare le
modalita' (tavoli specifici, gruppi di lavoro ecc) attraverso le quali
sara' assicurato il supporto alla partecipazione del Terzo settore -
volontariato, associazionismo e cooperazione sociale - fin dalla fase
della programmazione, al confronto con le organizzazioni sindacali,
nonche' ad un sistema stabile e positivo di collaborazione con le ASP
e gli altri soggetti della produzione dei servizi.
3) Procedure, tempi e modi per l'erogazione del contributo regionale
Il 50% del contributo regionale verra' erogato a seguito della
presentazione in Regione, tramite le Conferenze territoriali sociali e
sanitarie, dei Programmi distrettuali di sviluppo del nuovo Ufficio di
piano, la quale dovra' avvenire entro il 31 luglio 2007.
Il restante 50% verra' erogato ad effettiva costituzione dell'Ufficio,
in coerenza con quanto previsto da queste indicazioni programmatiche,
a seguito della sottoscrizione e dell'invio in Regione entro il 30
settembre 2007 della convenzione tra Comuni e Aziende Unita' sanitarie
locali; successivamente verra' attivato specifico monitoraggio
sull'attivita' svolta dall'Ufficio di piano.
Il contributo regionale potra' essere utilizzato per risorse
aggiuntive di personale, per la qualificazione del personale stesso o
del sistema - formazione, sistemi informativi, strumenti di
monitoraggio - per la dotazione strumentale.