REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 dicembre 2005, n. 2134

Istituzione della rete dei centri agro-alimentari e dei mercati all'ingrosso della regione Emilia-Romagna

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamate:
- la L.R. 10 dicembre 1987, n.40 che regola la partecipazione
regionale in societa' consortili per la costruzione e la gestione dei
mercati agroalimentari;
- la L.R. 24 aprile 1995, n. 47 concernente gli interventi per
favorire l'istituzione, la ristrutturazione e l'ampliamento dei
mercati e dei centri agroalimentari all'ingrosso;
- la L.R. 19 gennaio 1998, n. 1 che reca la disciplina del commercio
nei centri agroalimentari e nei mercati all'ingrosso della regione;
considerato che:
- la Regione Emilia-Romagna dispone di una rete di centri
agroalimentari e di mercati all'ingrosso diffusa sul territorio di
grande valore per il servizio che offrono al sistema economico locale.
Tale rete e' composta di n. 19 strutture mercatali e precisamente:
- n. 3 centri agroalimentari: Bologna, Parma, Rimini;
- n. 8 mercati ortofrutticoli: Cesena, Ferrara, Forli', Imola, Modena,
Piacenza, Reggio Emilia, Vignola (mercato alla produzione);
- n. 6 mercati ittici alla produzione: Cattolica, Cesenatico, Goro,
Ravenna, Porto Garibaldi, Rimini;
- n. 1 mercato avicunicolo: Forli';
- n. 1 mercato del bestiame: Parma.
- tale settore rappresenta un segmento importante del sistema
economico della Regione anche in considerazione dell'ingente quantita'
di merci che  movimenta all'anno, e dei numerosissimi addetti delle
diverse categorie che impiega (dettaglianti, ambulanti, grossisti
esterni, catering, ristorazione, aziende della distribuzione
organizzata, esportatori, aziende di confezionamento e lavorazione,
intermediari, trasporti, servizi di supporto tecnico, logistico,
immobiliare e commerciale, produttori che appoggiano la loro attivita'
sui mercati all'ingrosso, ecc.);
- la rete dei centri agroalimentari e dei mercati all'ingrosso produce
un sostegno sia ai redditi dei produttori agricoli che alla capacita'
di acquisto dei consumatori;
considerato inoltre:
- che l'attuazione del piano mercati previsto dalla Legge 41/86 ha per
la prima volta definito una gerarchia di mercati in grado di svolgere
funzioni differenziate in una prospettiva imprenditoriale. La Legge
41/86 ha gettato le basi per un radicale ammodernamento dei mercati
all'ingrosso, fissando i criteri per la realizzazione dei nuovi centri
agroalimentari e stanziando risorse finanziarie. Il processo di
trasformazione ha reso possibile un rafforzamento e un ampliamento
delle funzioni dei mercati, consentendo agli operatori di passare da
una dimensione di commercianti a quella di imprenditori. I centri
agroalimentari sono ormai vere e complete piattaforme logistiche, che
accrescono il valore aggiunto delle prestazioni, non piu' circoscritte
al semplice atto di contrattazione.
- che gli interventi recentemente attuati, anche con i finanziamenti
resi disponibili dalla Regione con la Legge n. 47 del 1995, sono stati
centrati prevalentemente sulle strutture fisiche;
- che negli ultimi anni si e' verificata una profonda trasformazione
sociale ed economica, che ha investito, con particolare intensita', il
sistema produttivo, e, in particolare, quello distributivo e
commerciale. Il contesto di riferimento in cui operano i centri
agroalimentari e i mercati all'ingrosso agroalimentari e' mutato
soprattutto a causa delle trasformazioni avvenute nella distribuzione
al dettaglio e al ruolo della grande distribuzione organizzata;
ritenuto che occorra promuovere e rilanciare i centri agroalimentari e
i mercati all'ingrosso agroalimentari attraverso iniziative
concentrate prevalentemente sui servizi offerti; che vanno posti in
evidenza al fine di rendere tali strutture  competitive  e adeguate 
sia rispetto alle nuove esigenze della domanda sia rispetto ai servizi
garantiti dalle realta' alternative ai mercati in esame. A tal fine si
rende indispensabile che entrambe le componenti dei mercati , pubblica
e privata, moltiplichino gli sforzi in termini di iniziativa e di
innovazione per il miglioramento della qualita' dei servizi prodotti,
pena una ulteriore perdita di ruolo;
ritenuto:
- che i centri agroalimentari e i mercati all'ingrosso abbiano un
ruolo importante sia nei confronti dei produttori agricoli che dei
consumatori e contribuiscano non solo al miglioramento dei controlli
sulla qualita' dei prodotti, a tutela della salute individuale e
collettiva, ma svolgano anche un'importante funzione calmieratrice;
- che questo ruolo possa essere ulteriormente rafforzato costituendo
una rete, in una logica di sistema innovativo, dei centri
agroalimentari e dei  mercati all'ingrosso della regione;
considerato che:
- l'esperienza europea ed, in particolare, quella di Spagna, Francia e
Germania ha visto una forte iniziativa tesa a fare dei mercati
generali all'ingrosso lo strumento principale a sostegno dello
sviluppo e della difesa delle produzioni nazionali, a partire da una
forte modernizzazione delle strutture e da una forte collaborazione
gestionale tra operatori pubblici e privati. La Regione
Emilia-Romagna, al riguardo, e' fortemente impegnata a seguire questa
evoluzione, anche per collaborare all'individuazione delle soluzioni
piu' interessanti da mettere a disposizione dell'intero sistema dei
centri agroalimentari e dei mercati all'ingrosso emiliano-romagnoli;
- la formazione del prezzo in condizioni di libera e trasparente
contrattazione e' una delle funzioni fondamentali dei mercati: in
questo senso tali strutture  sono un antidoto alle opacita' e agli
squilibri, e possono garantire agli operatori economici la giusta
remunerazione, ed ai consumatori la doverosa trasparenza. Proprio dai
mercati sono partite negli ultimi tempi molteplici iniziative (es.
bussola verde) per informare quotidianamente i consumatori in merito
alla miglior convenienza nella scelta dei loro acquisti;
ravvisata l'opportunita' di attivare, in una logica di sistema
innovativo, una rete dei centri agroalimentari e dei  mercati
all'ingrosso della regione;
ritenuto:
- che nell'ambito di tale logica di rete dei centri agro-alimentari
possa essere avviata da subito, in via sperimentale, una iniziativa di
Osservatorio regionale dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli
coltivati nella regione e commercializzati nei principali mercati
all'ingrosso della regione;
- che tale iniziativa possa inizialmente essere avviata, a titolo
sperimentale, nell'ambito dei tre centri agro-alimentari della regione
e di due mercati all'ingrosso di notevole importanza nel settore
dell'ortofrutta, quali quelli di Piacenza e di Cesena, avvalendosi
della collaborazione di Infomercati che gia' effettua la rilevazione
dei prezzi all'interno delle strutture mercatali a livello nazionale;
considerato che il Ministero alle Attivita' Produttive, presa visione
della proposta di attivita' progettata dalla nostra Regione, ha deciso
di inserire la nostra attivita' nell'ambito di un progetto che verra'
sviluppato a livello nazionale da parte del Ministero medesimo e che
vedra' coinvolte oltre alla nostra Regione, in rappresentanza delle
Regioni del centro, la Lombardia, in rappresentanza delle Regioni del
nord e la Sicilia in rappresentanza delle Regioni del sud e delle
isole;
ritenuto che l'Osservatorio regionale dei prezzi dei prodotti
ortofrutticoli possa essere collocato nell'ambito delle attivita'
dirette dalla Direzione Attivita' produttive e, in particolare del
Servizio Programmazione della distribuzione commerciale e debba avere
sede presso il Centro agro-alimentare di Bologna CAAB scpa, dove gia'
vengono effettuate rilevazioni dei prezzi;
dato atto ai sensi dell'art. 37, comma 4 della L.R. 43/01 e della
deliberazione 447/03 dei pareri:
- di regolarita' amministrativa espresso dal Direttore generale alle
Attivita' produttive, Commercio, Turismo dott. Gaudenzio Garavini;
Su proposta dell'Assessore alle Attivita' produttive. Sviluppo
economico. Piano telematico;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) e' istituita la rete dei centri agroalimentari e dei mercati
all'ingrosso della regione quale sede di raccordo per lo studio di
iniziative volte alla promozione dell'intero sistema regionale in una
ottica di individuazione di linee guida per lo sviluppo;
2) la rete e' costituita dai Direttori dei Centri agro-alimentari e
dei mercati all'ingrosso della regione e dal Presidente di
Infomercati;
3) il coordinamento dell'attivita' e' assicurato dal Responsabile del
Servizio Programmazione della distribuzione commerciale;
4) e' istituito l'osservatorio dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli
coltivati nella regione e commercializzati nei principali mercati
all'ingrosso della regione, nell'ambito del progetto complessivo
Osservatorio regionale dei prezzi e delle tariffe approvato dalla
Giunta regionale con delibera n. 576 del 2005.
L'attivita' dell'osservatorio e' articolata sulla base delle modalita'
indicate nell'Allegato A) parte integrante della presente
deliberazione;
5) la presente deliberazione viene pubblicata integralmente nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A)
Osservatorio dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli coltivati nella
regione e commercializzati nei principali mercati all'ingrosso della
regione
Attivita' svolta:
Analisi dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli coltivati e
commercializzati nei centri agro-alimentari e nei principali mercati
all'ingrosso della regione.
Il progetto si propone di realizzare la rilevazione  dei prezzi nei
centri agro-alimentari di Bologna, Parma e Rimini e nei mercati
all'ingrosso di Cesena e Piacenza di 22 prodotti ortofrutticoli e 14
frutti coltivati in Emilia-Romagna.
Gli aspetti piu' rilevanti riguardano  l'analisi del ruolo dei centri
agro-alimentari e dei mercati all'ingrosso nella formazione dei prezzi
e la verifica delle macro-tendenze nei consumi delle famiglie,
compresi quelli effettuati per la ristorazione.
Il progetto si sviluppa in tre fasi:
1. Rilevazione dei prezzi all'ingrosso dei prodotti coltivati nel
territorio regionale
I dati e le informazioni riguarderanno il prezzo prevalente, ovvero la
quotazione stimata come la piu' frequente per quella determinata
referenza, dei prodotti distinti per varieta', calibro/pezzatura, tipo
di confezionamento. La rilevazione sara' effettuata una volta alla
settimana e i dati saranno trasmessi tramite posta elettronica agli
indirizzi individuati dalla Regione Emilia-Romagna entro il giorno
successivo a quello della rilevazione.
In considerazione del fatto che i prodotti oggetto di analisi sono
caratterizzati da differenti cicli di commercializzazione la
rilevazione dei loro prezzi variera' a seconda della stagionalita'.
La rilevazione, che sara' effettuata da Infomercati, presso il CAAB
scpa riguardera' 22 ortaggi e 14 frutti.
2. Rilevazione delle quantita' di prodotti emiliano-romagnoli
introdotte nei mercati all'ingrosso
Al pari della rilevazione  dei prezzi l'analisi dei quantitativi di
prodotti in ingresso e' fondamentale per la conoscenza dei flussi del
mercato. Questo dato consentira' di conoscere la composizione
dell'offerta e la sua evoluzione nel tempo. Oltre a cio' potra'
fornire indicazioni sugli andamenti generali del commercio
ortofrutticolo poiche' i mercati sono rappresentativi della situazione
commerciale complessiva.
Verranno rilevati i quantitativi di tutti i prodotti introdotti nei
mercati, anche in esigua quantita', suddivisi per specie.
Ogni mercato rileva questi dati con sistemi autonomamente sviluppati,
generalmente all'ingresso degli automezzi o raccogliendo le
dichiarazioni delle ditte concessionarie. Il dato non coincide  del
tutto con quello delle quantita' vendute, che non viene rilevato, la
differenza e' tuttavia piccola e non ha incidenza sulla proporzione
tra i prodotti del paniere di riferimento.
I dati saranno trasmessi tramite posta elettronica agli indirizzi
individuati dalla Regione Emilia Romagna entro il mese successivo a
quello della rilevazione.
3. Elaborazioni statistiche
Le rilevazioni effettuate  consentiranno una serie di elaborazioni
statistiche e di confronti molto elevata. Sara' possibile eseguire
confronti tra i prezzi di prodotti provenienti da altre regioni o
altri paesi e tra i prezzi che si formano nei mercati
dell'Emilia-Romagna rispetto ai prezzi di altri mercati di interesse
nazionale.
Sulla base dell'elaborazione dei dati rilevati si potranno evidenziare
graficamente i rapporti tra i quantitativi dei prodotti
commercializzati e i prezzi corrispondenti, si tratta di una
conoscenza indispensabile per poter sviluppare ulteriormente il
confronto con l'andamento dei prezzi al consumo.
L'obiettivo di questa attivita' e' duplice: da un lato fornire un
elemento conoscitivo utile al consumatore al fine di orientare i
propri comportamenti di acquisto, dall'altro la qualificazione e la
promozione della nostra agricoltura. Al fine di tale qualificazione e'
infatti indispensabile conoscere i flussi dei prodotti che competono
con i nostri, cosi' da poter elaborare confronti e rispondere
adeguatamente sul piano delle scelte produttive e commerciali.

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina