REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2005, n. 339

Stato di crisi regionale dovuto all'evento atmosferico del 23-27 novembre 2005 in taluni Comuni della Provincia di Forli'-Cesena (art. 8, L.R. 1/05). Termini di presentazione segnalazione danni e domanda di contributi da parte dei soggetti privati e attivita' produttive danneggiati

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Premesso che nel periodo dal 23 al 27 novembre 2005 un evento
atmosferico di notevole intensita' caratterizzato da piogge
persistenti accompagnate dallo scioglimento di gran parte della coltre
nevosa causato dalla concomitante presenza di vento caldo da
Sud-Ovest, hanno provocato danni diffusi nei territori dei seguenti
comuni della provincia di Forli'-Cesena: Bagno di Romagna, Cesena,
Civitella di Romagna, Dovadola, Galeata, Meldola, Mercato Saraceno,
Modigliana, Montiano, Portico San Benedetto, Predappio, Premilcuore,
Rocca San Casciano, Roncofreddo, Santa Sofia, Sarsina, Verghereto;
visti:
- la Legge 24 febbraio 1992, n. 225 "Istituzione del Servizio
nazionale di protezione civile", ed in particolare l'art. 2 che, alle
lettere a), b) e c) del comma 1, individua e distingue gli eventi
calamitosi in relazione anche all'assetto dei poteri e delle
attribuzioni di Enti ed Amministrazioni;
- il DLgs 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in
attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59", ed in
particolare l'art. 108 che attribuisce alle Regioni, tra le altre, le
funzioni relative all'attuazione di interventi urgenti in caso di
crisi determinata dal verificarsi o dall'imminenza di eventi di cui
all'art. 2, comma 1, lettera b), della Legge 225/92;
- la Legge 23 dicembre 2000, n. 388 "Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria
2001)", ed in particolare l'art. 138, comma 16, che ha istituito il
Fondo regionale di Protezione Civile - di seguito Fondo regionale -
per gli interventi delle Regioni, delle Province autonome e degli Enti
locali, diretti a fronteggiare le esigenze urgenti per le calamita'
naturali di livello b) di cui all'art. 108 del DLgs 112/98, nonche'
per potenziare il sistema di protezione civile delle Regioni e degli
Enti locali;
- il DL 7 settembre 2001, n. 343 "Disposizioni urgenti per assicurare
il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attivita' di
protezione civile" convertito, con modificazioni, dalla Legge 9
novembre 2001, n. 401;
- la L.R. 7 febbraio 2005, n. 1 "Norme in materia di protezione civile
e volontariato. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione
civile";
richiamati, in particolare, i seguenti articoli della L.R. 1/05:
- articolo 2, ai sensi del quale, ai fini della razionale ripartizione
delle attivita' e dei compiti di protezione civile tra i diversi
livelli di governo istituzionale, in applicazione anche dei principi
di sussidiarieta', differenziazione ed adeguatezza organizzativa delle
amministrazioni interessate, gli eventi si distinguono in:
a) eventi naturali o connessi con attivita' umane che possono essere
fronteggiati a livello locale con le risorse, gli strumenti ed i
poteri di cui dispone ogni singolo ente ed amministrazione per
l'esercizio ordinario delle funzioni ad esso spettanti;
b) eventi naturali o connessi con attivita' umane che per natura ed
estensione richiedono l'intervento, coordinato dalla Regione anche in
raccordo con gli organi periferici statali, di piu' enti ed
amministrazioni a carattere locale;
c) eventi calamitosi di origine naturale o connessi con le attivita'
umane che, per intensita' ed estensione, richiedono l'intervento e il
coordinamento dello Stato ai sensi della Legge 24 febbraio 1992, n.
225;
- articolo 8, ai sensi del quale, al verificarsi o nell'imminenza
degli eventi di cui all'art. 2, comma 1, lettera b) della medesima
legge regionale nonche' all'art. 2, comma 1, lettera b) della Legge
225/92, che per natura ed estensione necessitano di una immediata
risposta della Regione, il Presidente della Giunta regionale decreta
lo stato di crisi regionale, determinandone durata ed estensione
territoriale, dandone tempestiva informazione alla Giunta ed al
Consiglio regionale;
vista la deliberazione 30 luglio 2004, n. 1565, con la quale la Giunta
regionale, al fine di regolamentare l'accesso alle risorse del Fondo
regionale, ha definito le modalita' operative per accertare, in
relazione alla sua gravita' ed estensione, il rilievo regionale o
meramente locale di un evento calamitoso, stabilendo in particolare
che:
- al verificarsi di un evento calamitoso, ciascun Comune interessato
dell'Emilia-Romagna provvede a darne comunicazione al Presidente della
Provincia di riferimento e al Presidente della Regione oltre che alle
strutture organizzative delle stesse Amministrazioni, competenti in
materia di protezione civile, ed a richiedere, ove l'evento possa
presumibilmente qualificarsi di rilievo regionale e sentita la
Provincia di riferimento, appositi sopralluoghi in sito;
- il Presidente della Giunta regionale, ove ravvisi la sussistenza
delle condizioni previste dall'art. 2, comma 1, lett. b), della Legge
225/92 e dalle altre norme connesse (art. 138, comma 16, della Legge
388/00; art. 108 del DLgs 112/98) adotta apposito atto da pubblicarsi
nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna con il quale
l'evento calamitoso, in esito ai sopralluoghi tecnici eseguiti nel
territorio dei comuni colpiti, viene dichiarato di rilievo regionale
in attuazione delle medesime norme;
dato atto che la richiamata deliberazione della Giunta regionale
1565/04, adottata durante la previgente L.R. 18 aprile 1995, n. 45
"Disciplina delle attivita' e degli interventi della Regione
Emilia-Romagna in materia di protezione civile", e' applicabile per
tutto quanto non diversamente stabilito dalla sopravvenuta L.R. 1/05;
considerato:
- come da verbali acquisiti agli atti del Servizio regionale di
protezione civile, che nel periodo a partire dal 23 al 27 novembre
2005 nelle aree colpite dall'evento specificato in premessa sono stati
eseguiti vari sopralluoghi tecnici e che sia dalle risultanze di
questi ultimi sia dall'analisi comparata dei dati pluviometrici di
questo periodo e di quelli storici che hanno interessato le predette
aree e' emerso il carattere di notevole intensita' degli effetti
dell'evento di cui in premessa;
- che sulla base degli esiti dei predetti sopralluoghi e delle
conseguenti verifiche tecniche in ordine ai rilievi idro-pluviometrici
sono stati individuati, alla luce degli elementi sopra indicati, come
maggiormente colpiti dall'evento in parola i territori dei comuni
specificati in premessa;
- che per l'evento calamitoso in parola la Regione ha attivato le
procedure di cui all'art. 18 della L.R. 45/95 che, ancorche' abrogata,
continua ad applicarsi per le specifiche finalita' ivi previste in
forza di quanto consentito dall'art. 25 della vigente legge regionale
in materia di protezione civile 1/05;
- che in applicazione del citato art. 18 sono stati autorizzati
finanziamenti a favore di alcuni dei Comuni colpiti dall'evento
calamitoso di cui in premessa, per l'esecuzione immediata nei
rispettivi territori degli interventi di ripristino di strutture ed
infrastrutture pubbliche danneggiate, nonche' per ulteriori attivita'
di assistenza e superamento della situazione emergenziale in atto
ritenuti urgenti e indifferibili anche alla luce delle verifiche
tecniche effettuate durante i sopralluoghi;
ritenuto, pertanto, ricorrendo le condizioni previste dall'art. 2,
comma 1, lett. b), della Legge 225/92, dall'art. 2, comma 1, lett. b),
e dall'art. 8 della L.R. 1/05, di dichiarare di rilievo regionale
l'evento calamitoso in parola ai fini dell'accesso all'annualita' 2005
delle risorse del Fondo regionale e di fissare al 31 gennaio 2006 la
cessazione dello stato di crisi che ha interessato il territorio dei
comuni indicati in premessa, in conseguenza anche della riduzione del
rischio dovuta all'avvio immediato dei primi interventi urgenti
autorizzati dalla Regione entro tale periodo;
ritenuto di delegare, ai sensi dell'art. 8, comma 2, della L.R. 1/05,
all'Assessore a "Sicurezza territoriale. Difesa del suolo e della
costa. Protezione civile" il compito di provvedere al coordinamento
istituzionale delle attivita' necessarie per favorire il ritorno alle
normali condizioni di vita nei comuni colpiti, all'adozione di
eventuali atti di indirizzo, fatte salve le attribuzioni spettanti ai
Sindaci ed alle altre Autorita' di protezione civile, nonche'
all'approvazione di un apposito piano per la programmazione degli
interventi strutturali finalizzati al ripristino delle strutture ed
infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico danneggiate, su
proposta del Comitato istituzionale da costituirsi ai sensi dell'art.
9 della L.R. 1/05;
valutato necessario rinviare:
- ad un successivo atto dell'Assessore delegato la programmazione
complessiva degli interventi sopraindicati, sia per ragioni di vincoli
di bilancio sia per le ragioni esplicitate nella citata deliberazione
della Giunta regionale 1565/04, ovvero per la possibilita' che nel
corso dell'anno 2005 si verifichino nel territorio regionale altri
aventi calamitosi rispetto ai quali potrebbe rendersi necessario
procedere alla dichiarazione dello stato di crisi regionale e al
conseguente reperimento delle risorse necessarie a farvi fronte;
- ad un proprio successivo atto la costituzione del Comitato
istituzionale di cui all'art. 9, comma 2, della L.R. 1/05, per lo
svolgimento dei compiti ivi previsti;
ritenuto di stabilire che una quota delle risorse del Fondo regionale
spettanti alla Regione Emilia-Romagna per l'anno 2005 venga destinata
alla concessione di contributi al settore privato danneggiato
dall'evento calamitoso di cui in premessa;
dato atto:
- che per la concessione dei contributi al settore privato danneggiato
si applica la Direttiva di cui all'Allegato 2 alla citata
deliberazione della Giunta regionale 1565/04, di seguito denominata
Direttiva regionale;
- che, per le ragioni ampiamente esplicitate nella citata
deliberazione della Giunta regionale 1565/04, le segnalazioni dei
danni e le successive domande di contributo ai sensi di quanto
previsto alla lettera A.1 della Direttiva regionale devono essere
presentate, a pena di irricevibilita', dai soggetti danneggiati
dall'evento calamitoso di cui in premessa ai Comuni ivi specificati
rispettivamente entro quindici e novanta giorni a decorrere dalla data
di pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna;
- che i presupposti e i requisiti per l'accesso alle risorse del Fondo
regionale previsti nella Direttiva regionale devono permanere fino
alla fase di liquidazione e pagamento del contributo agli aventi
titolo;
dato atto, altresi', con riferimento a quanto previsto nella Direttiva
regionale in ordine alle attivita' produttive:
- che il settore agricolo e' escluso dall'accesso al Fondo regionale,
in considerazione del fatto che per far fronte ai danni conseguenti
alle calamita' naturali che colpiscono questo specifico settore e'
previsto dal DLgs 102/04 un apposito Fondo di solidarieta' nazionale e
che l'esclusione riguarda anche il settore ittico, equiparato a quello
agricolo, per il quale, in caso di danni derivanti da calamita', e'
previsto dal DLgs 154/04 il Fondo di solidarieta' nazionale della
pesca e dell'acquacoltura;
- che le imprese del settore agroindustriale per cui e' previsto
l'accesso al Fondo regionale sono quelle gestite da imprenditori non
agricoli;
ritenuto di stabilire che i Comuni specificati in premessa trasmettano
al Servizio regionale Protezione civile, entro 60 giorni dalla data di
scadenza del termine di presentazione delle domande di contributo dei
soggetti privati e delle attivita' produttive danneggiati, gli elenchi
riepilogativi (ER/P e ER/AP) previsti alla lettera E.1. della
Direttiva regionale;
richiamata la legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in
materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione
Emilia-Romagna";
vista la deliberazione di Giunta regionale 447/03, recante "Indirizzi
in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e
sull'esercizio delle funzioni dirigenziali";
vista la deliberazione di Giunta regionale n. 1499 del 19 settembre
2005, recante: "Preliminari disposizioni procedimentali e di
organizzazione per l'attivazione della Agenzia regionale di protezione
civile ai sensi degli art. 1, comma 6, e art. 20 e seguenti, L.R. 7
febbraio 2005, n.1. Conferimento dell'incarico di direzione", con la
quale si e' stabilito:
- di approvare le disposizioni preliminari procedimentali e di
organizzazione per l'attivazione della Agenzia di protezione civile
della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'art. 1, comma 6, e art. 20
e seguenti, della L.R. 7 febbraio 2005, n.1;
- di nominare, ai sensi dell'art. 21, comma 2, della L.R. 1/05,
Direttore dell'Agenzia di protezione civile della Regione
Emilia-Romagna l'ing. Demetrio Egidi, Dirigente regionale con rapporto
di lavoro a tempo indeterminato nell'organico del personale della
Giunta regionale;
- di stabilire che, ai sensi dell'art. 25, comma 3, della L.R. 1/05,
sino all'approvazione del regolamento di organizzazione e di
contabilita' rimane operativa l'attuale struttura organizzativa
regionale competente in materia di protezione civile;
- di approvare il conferimento dell'incarico di Responsabile del
Servizio "Protezione civile" all'Ing. Egidi, per il tempo necessario
alla compiuta attivazione dell'Agenzia di protezione civile, al fine
di assicurare la continuita' delle attivita' di protezione civile;
vista la determinazione del Direttore generale Ambiente Difesa del
suolo e della costa n.13959 del 29 settembre 2005 con la quale il
predetto incarico e' stato formalmente conferito;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore dell'Agenzia di protezione civile, Responsabile del Servizio
Protezione civile ing. Demetrio Egidi, ai sensi dell'art. 37, quarto
comma, della L.R. 43/01 e della deliberazione della Giunta regionale
447/03, a cio' delegato dal Direttore generale Ambiente, Difesa del
suolo e della costa, dott.ssa Leopolda Boschetti, con determinazione
n. 14039 del 30 settembre 2005;
decreta:
Per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che
qui si intendono integralmente richiamate;
1. di dichiarare, ai sensi dell'art. 8, comma 1, della L.R. 1/05, di
rilievo regionale l'evento atmosferico di notevole intensita' che si
e' abbattuto con piogge persistenti accompagnate dallo scioglimento di
gran parte della coltre nevosa causato dalla concomitante presenza di
vento caldo da Sud-Ovest, dal 23 al 27 novembre 2005 nel territorio
dei seguenti comuni della provincia di Forli'-Cesena e di fissare al
31 gennaio 2006 la cessazione dello stato di crisi che li ha
interessati:
- Bagno di Romagna, Cesena, Civitella di Romagna, Dovadola, Galeata,
Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Montiano, Portico San
Benedetto, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Roncofreddo,
Santa Sofia, Sarsina, Verghereto;
2. di delegare, ai sensi dell'art. 8, comma 2, della L.R. 1/05,
all'Assessore regionale a "Sicurezza territoriale. Difesa del suolo e
della costa. Protezione civile" il compito di provvedere al
coordinamento istituzionale delle attivita' necessarie per favorire il
ritorno alle normali condizioni di vita nei comuni colpiti,
all'adozione di eventuali atti di indirizzo, fatte salve le
attribuzioni spettanti ai Sindaci ed alle altre Autorita' di
protezione civile, nonche' all'approvazione di un apposito piano, da
finanziarsi con le risorse del Fondo regionale di protezione civile di
cui alla Legge 388/00 (art. 138, comma 16), di seguito Fondo
regionale, per la programmazione degli interventi strutturali
finalizzati al ripristino delle strutture ed infrastrutture pubbliche
o di interesse pubblico danneggiate, su proposta del Comitato
istituzionale di cui al successivo punto 3.;
3. di rinviare ad un proprio successivo atto la costituzione del
Comitato istituzionale di cui all'art. 9, comma 2, della L.R. 1/05 per
l'espletamento dei compiti ivi previsti;
4. di stabilire che una quota delle risorse del Fondo regionale
spettanti alla Regione Emilia-Romagna per l'anno 2005, venga destinata
alla concessione di contributi al settore privato danneggiato
dall'evento calamitoso di cui al precedente punto 1.;
5. di dare atto:
- che per la concessione dei contributi al settore privato danneggiato
si applica la Direttiva di cui all'Allegato 2 alla citata
deliberazione della Giunta regionale 1565/04, pubblicata nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 119 del 30 luglio
2004, di seguito denominata Direttiva regionale;
- che le segnalazioni dei danni e le successive domande di contributo
ai sensi di quanto previsto alla lettera A.1 della Direttiva regionale
devono essere presentate, a pena di irricevibilita', dai soggetti
danneggiati dall'evento calamitoso di cui al precedente punto 1 ai
Comuni ivi specificati rispettivamente entro quindici e novanta giorni
a decorrere dalla data di pubblicazione del presente atto nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
- che i presupposti e i requisiti per l'accesso alle risorse del Fondo
regionale previsti nella Direttiva regionale devono permanere fino
alla fase di liquidazione e pagamento del contributo agli aventi
titolo;
- che il settore agricolo e' escluso dall'accesso al Fondo regionale,
in considerazione del fatto che per far fronte ai danni conseguenti
alle calamita' naturali che colpiscono questo specifico settore e'
previsto dal DLgs 102/04 un apposito Fondo di solidarieta' nazionale e
che l'esclusione riguarda anche il settore ittico, equiparato a quello
agricolo, per il quale, in caso di danni derivanti da calamita', e'
previsto dal DLgs 154/04 il Fondo di solidarieta' nazionale della
pesca e dell'acquacoltura;
- che le imprese del settore agroindustriale per cui e' previsto
l'accesso al Fondo regionale sono quelle gestite da imprenditori non
agricoli;
6. di stabilire che i Comuni specificati al precedente punto 1.
trasmettano al Servizio regionale protezione civile, entro 60 giorni
dalla data di scadenza del termine di presentazione delle domande di
contributo dei soggetti privati e delle attivita' produttive
danneggiati, gli elenchi riepilogativi (ER/P e ER/AP) previsti alla
lettera E.1. della Direttiva regionale;
7. di informare tempestivamente del presente atto la Giunta e
l'Assemblea legislativa regionale;
8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.
per IL PRESIDENTE
Flavio Delbono

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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