PROVINCIA DI RAVENNA

COMUNICATO

Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto di distribuzione plurima delle acque del CER - "Area Lamone - Via Cupa I e II stralcio" - Distretti irrigui S. Egidio e Pisinello

L'Autorita' competente: Provincia di Ravenna - Piazza Caduti per la
Liberta' n. 2/4 - Ravenna, comunica la decisione relativa alla
procedura di verifica (screening) concernente il progetto:
distribuzione plurima delle acque del CER - "Area Lamone - Via Cupa I
e II stralcio" - Distretti irrigui S. Egidio e Pisinello.
Il progetto e' presentato da: Consorzio di Bonifica della Romagna
Centrale, con sede in Via A. Mariani n. 26 - 48100 Ravenna.
Il progetto e' localizzato: l'area interessata (comprensorio), di
circa 7.000 ettari, e' delimitata a nord-est dalla SS 16 Adriatica
(abitati di Camerlona e Mezzano), a sud-ovest dall'impianto irriguo
Fossolo/Prada gia' esistente, ad ovest dal fiume Lamone e ad est
dall'autostrada A14 per il distretto S. Egidio e dall'abitato di San
Pancrazio per il distretto Pisinello. I lotti in oggetto vanno ad
interessare ca. 1.200 dei 7.000 Ha complessivi.
Il progetto interessa il territorio dei comuni di Faenza, Ravenna e
Russi e della provincia di Ravenna.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Provincia di Ravenna con atto: provvedimento n. 614 del 18 novembre
2005 del Dirigente del Settore Ambiente e Suolo ha assunto la seguente
decisione:
1. di assumere la decisione di non assoggettare il progetto della
distribuzione plurima delle acque del CER - "Area Lamone - Via Cupa I
e II lotto" - Distretti irrigui S. Egidio e Pisinello nei comuni di
Faenza, Russi e Ravenna ad ulteriore procedura di VIA prevista dalla
L.R. 9/99 modificata con L.R. 35/00, con le seguenti prescrizioni:
a) l'intervento non potra' in alcun modo alterare il profilo
altimetrico dei dossi, come definiti nel Piano territoriale di
coordinamento provinciale di Ravenna;
b) dovranno essere recepite tutte le valutazioni espresse dalla
Regione Emilia-Romagna con valutazione d'incidenza di cui alla
determinazione n. 16319 del 9 novembre 2005 ed in particolare la
seguente prescrizione:
- esecuzione della fase di cantiere in periodi stagionali di minore
disturbo per la fauna; si dovra' in generale limitare la durata totale
dei lavori ed evitare, in particolare, le attivita' piu' rumorose nel
periodo di riproduzione della fauna;
c) la vasca di accumulo e disconnessione dovra' essere adeguatamente
recintata, provvista di due scalette per l'ispezione e costruita con
criteri antisismici;
d) le acque reflue prodotte dal personale durante le fasi di cantiere
dovranno essere gestite utilizzando servizi igienici chimici
prefabbricati, evitando pertanto qualsiasi interferenza con l'ambiente
circostante;
e) il condotto d'ingresso delle acque del CER dovra' prevedere griglie
in testa con maglie ad interasse dimensionate in modo tale da
contenere l'eventuale ingresso di fauna ittica e periodicamente pulite
per mantenerle in efficienza. Comunque le maglie ad interasse non
potranno superare i 5 cm. o in alternativa si dovranno dimostrare
analoghe garanzie di filtraggio sulla base dei dispositivi attualmente
installati nel CER;
f) il fabbricato destinato alle stazioni di pompaggio dovra', per
quanto tecnicamente possibile, rispettare le caratteristiche proprie
dell'edilizia rurale del luogo. In particolare, le caratteristiche
volumetriche e morfologiche del fabbricato dovranno essere improntate
a criteri di semplicita' e compattezza, integrandosi sotto il profilo
paesaggistico ed ambientale con le zone circostanti, in particolare
utilizzando colori tenui per la tinteggiatura;
g) per la stazione di pompaggio dovra' essere realizzata una fascia
perimetrale alberata di larghezza non inferiore a 10 metri, secondo un
modulo d'impianto casuale a gruppi variabili inserendo le specie acero
campestre, olmo campestre, pioppo bianco, salice bianco, farnia (es.
gruppi da 5 pioppi, 3 olmi, 2 salici, etc.). La piantumazione dovra'
prevedere al suo interno nuclei arbustivi comprendenti le specie
spincervino, ligustro, prugnolo, sanguinello, sambuco;
h) durante l'attivita' di cantiere e qualora si intercetti la falda
superficiale, l'utilizzo di wellpoint dovra' essere comunicato ad
ARPA, con indicazione della zona d'intervento e del sito destinato
allo scarico delle acque;
i) per quanto riguarda l'impatto acustico il proponente dovra'
presentare alla Provincia e ad ARPA territorialmente competente, prima
di inizio lavori, una relazione che, con riguardo alla stazione di
pompaggio consideri e valuti la sua effettiva presenza, fornendo le
opportune specifiche tecniche delle apparecchiature utilizzate;
j) premesso che, relativamente al cantiere potrebbe esservi un impatto
legato all'utilizzo di macchine operatrici e di mezzi per la
movimentazione dei materiali di scavo che potrebbero incidere anche
sulla viabilita' pubblica si anticipa fin d'ora che, al fine del
rilascio del permesso di costruire saranno da produrre ulteriori
documenti tecnici quali:
- planimetria in scala indicante la situazione orografica e il
posizionamento delle sorgenti sonore utilizzate nello svolgimento
delle operazioni di cantiere rispetto ai ricettori;
- l'area di azione delle macchine operatrici utilizzate e i percorsi,
anche urbani, dei mezzi per la movimentazione e il trasporto
terra/inerti nonche' gli eventuali interventi di mitigazione previsti
per ridurre la rumorosita' ai ricettori durante queste operazioni,
anche complesse, che possono utilizzare piu' apparecchiature rumorose
contemporaneamente;
- durata delle operazioni e orari previsti per le attivita' rumorose;
- i livelli stimati ai ricettori, anche valutando le sovrapposizioni
di effetti di piu' sorgenti, caratterizzando acusticamente e
correttamente le apparecchiature utilizzate secondo i criteri della
UNI 11143, i cui algoritmi di calcolo seguano la ISO 9613.
Qualora insorgessero problemi di rispetto dei limiti previsti dalle
norme dovranno essere predisposti opportuni interventi di
mitigazione;
2. di determinare le spese per l'istruttoria relativa alla procedura
predetta a carico del proponente in Euro 2.600,00, ai sensi
dell'articolo 28 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, e successive
modificazioni e della deliberazione della Giunta regionale 15 luglio
2002, n. 238.

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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