REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 maggio 2006, n. 754

Valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa al progetto impianto idroelettrico sul fiume Panaro in comune di Marano sul Panaro (MO) - Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di Servizi (Titolo III, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) la valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.
16 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed
integrazioni, sul progetto di impianto idroelettrico sul fiume Panaro
da realizzarsi in comune di Marano sul Panaro (MO) presentato da K7
Srl, poiche' l'intervento previsto e', secondo gli esiti dell'apposita
Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 11 aprile 2006, nel
complesso ambientalmente compatibile;
b) di ritenere, quindi, possibile realizzare il progetto di cui al
punto a) a condizione siano rispettate le prescrizioni indicate ai
punti 1.C., 2.C. e 3.C. del Rapporto conclusivo della Conferenza di
Servizi, che costituisce l'Allegato 1, parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione, di seguito riportate:
1. in fase esecutiva, prima di realizzare la condotta di derivazione
attraverso la spalla della traversa, la Societa' proponente dovra'
concordare col Servizio Tecnico Bacini Enza, Panaro e Secchia le
modalita' di esecuzione del progetto;
2. il Servizio Tecnico Bacini Enza, Panaro e Secchia si riserva, in
fase di cantiere, di prescrivere interventi a tutela del buon regime
del corso d'acqua;
3. con riferimento all'inserimento paesaggistico dell'opera, si
prescrive di:
- porre in opera, a tutte le aperture, serramenti in legno;
- realizzare in legno o rivestire in legno i parapetti previsti in
progetto;
- rivestire in "sasso di fiume" tutte le strutture murarie a vista;
4. nei pressi dello sgrigliatore dell'opera di presa dova' essere
realizzato uno schermo, in legno e materiale vegetale, adeguato a
nascondere il contenitore di raccolta del materiale sgrigliato alla
vista del "Percorso Natura" (rif.to Tavola SIA6 "Opera di presa");
5. le opere in progetto dovranno essere realizzate con tutte le
cautele atte ad evitare che i manufatti idraulici gia' esistenti,
comprese le loro parti complementari, possano subire qualsiasi tipo di
danneggiamento. Per tale motivo, la Societa' proponente, prima
dell'inizio lavori, dovra' produrre al Servizio Tecnico Bacini Enza,
Panaro e Secchia - sede di Modena, il progetto esecutivo delle opere
in previsione; dette opere dovranno essere realizzate sotto la stretta
vigilanza dello stesso Servizio Tecnico Bacini Enza, Panaro e Secchia
- sede di Modena;
6. il valore del DMV da lasciar defluire in alveo e' 2.600 l/s,
corrispondente al valore proposto da K7 Srl; si ricorda che, ai sensi
dell'art. 57, comma 4 delle norme del PTA della Regione
Emilia-Romagna, i parametri correttivi della componente
morfologica-ambientale del DMV saranno applicati entro il 31 dicembre
2016, fatta salva la possibilita' della Regione di applicarli
antecedentemente a tale data per l'areale del bacino padano;
7. per le verifiche di competenza, le portate transitanti dovranno
essere misurate in continuo mediante l'utilizzo di un misuratore di
livello idrometrico da ubicarsi a monte dell'imbocco della presa.
Prima dell'inizio dei lavori, dovra' essere prodotta al competente
Servizio Tutela e Risanamento risorsa acqua della Regione
Emilia-Romagna per l'approvazione, documentazione inerente la
strumentazione adottata e le modalita' di registrazione e trasmissione
dati; la stessa documentazione dovra' essere trasmessa, per opportuna
conoscenza, alla Provincia di Modena ed all'ARPA territorialmente
competente;
8. la derivazione ad uso idroelettrico potra' essere attivata solo
qualora sia garantita la presenza in alveo del DMV e nel rispetto
della preesistente derivazione ad uso irriguo ubicata in sponda
destra, in corrispondenza della medesima briglia;
9. al fine di garantire l'esercizio di tale preesistente derivazione
ad uso irriguo, si prescrive che la Societa' proponente attui a sua
cura e spese, quegli interventi che il Servizio Tecnico Bacini Enza,
Panaro e Secchia - sede di Modena, riterra' opportuno prescrivere
affinche' sia assicurato l'invito per l'acqua verso l'imbocco della
derivazione irrigua, quando cio' si renda necessario, per
controbilanciare l'effetto di richiamo d'acqua effettuato dall'utenza
ad uso idroelettrico in sinistra idrografica;
10.
il progetto approvato nell'ambito della presente procedura e' quello
rappresentato nei disegni forniti in risposta alla richiesta di
integrazioni del 12 aprile 2005 e rispondente alle caratteristiche
dimensionali indicate nella relazione tecnica dettagliata prodotta
come integrazione volontaria il 20 marzo 2006;
11. al fine del rilascio delle autorizzazioni e/o pareri di
competenza, la Societa' proponente dovra' presentare il progetto
definitivo della scala di risalita per i pesci all'Ufficio
Programmazione faunistica della Provincia di Modena, al Servizio
Tecnico Bacini Enza, Panaro e Secchia - sede di Modena ed al Comune di
Savignano sul Panaro. Detto progetto dovra':
- essere concordato con l'Ufficio Programmazione faunistica della
Provincia di Modena per quanto concerne il dimensionamento dei bacini
di passaggio per pesci, in funzione delle capacita' natatorie delle
specie target presenti;
- tener conto delle indicazioni/prescrizioni del vigente strumento
urbanistico del Comune di Savignano sul Panaro [comma 7 (manufatto
della scala) e comma 3 (cantiere) dell'art. 40 delle NTA];
- contenere un piano di manutenzione (ordinario e straordinario) del
passaggio per pesci, con indicazione anche della tempistica degli
interventi di manutenzione;
- essere autorizzato dal Servizio Tecnico Bacini Enza, Panaro e
Secchia - sede di Modena ai fini idraulici e per l'eventuale
occupazione del demanio idrico;
al fine del rilascio dell'autorizzazione paesaggistica di competenza
del Comune di Savignano sul Panaro, il progetto definitivo dovra'
inoltre contenere:
a) consistenza dello stato di fatto attraverso la ripresa video in un
formato digitale d'uso comune e una riduzione grafica che descriva
attraverso l'altimetria in pianta e sezioni significative di tutte le
aree interessate dalla scala di risalita dei pesci, dal cantiere e dal
percorso preposto al suo raggiungimento;
b) planimetria di progetto da cui poter verificare l'opera in
relazione al contesto;
c) progetto con disegni in pianta e in rilevato e relativa indicazione
dei materiali utilizzati; in particolare i prospetti dovranno
descrivere l'intero fronte rilevato in modo da percepire per intero lo
sviluppo del manufatto sul declivio naturale e immagini pittorico
descrittive in cui sia verificabile l'impatto ambientale e le opere
per la mitigazione; occorrera' poter verificare anche l'uso dei
materiali in relazione al contesto rinaturalizzato;
d) il Comune di Savignano sul Panaro appartiene alla zona 3
nell'ambito della prima classificazione sismica del DM del 14
settembre 2005, pertanto allegato al progetto definitivo sara'
necessario provvedere al deposito della documentazione richiesta dal
decreto ministeriale o una dichiarazione asseverata in cui ci si
impegna alla consegna degli stessi documenti prima dell'effettivo
inizio delle opere;
e) computo metrico estimativo, asseverato, del tratto complessivo
della strada, dell'area di cantiere e del progetto di
riqualificazione, al fine di definire l'importo della fideiussione che
dovra' essere sottoscritta a garanzia del ripristino dei luoghi;
il Comune di Savignano sul Panaro provvedera' a rilasciare
l'autorizzazione paesaggistica recependo i pareri dell'Ufficio
Programmazione faunistica della Provincia di Modena e del Servizio
Tecnico Bacini Enza, Panaro e Secchia - sede di Modena;
considerato che l'intervento in progetto in destra idrografica si
configura come ristrutturazione di manufatto esistente, quindi non
soggetta a permesso di costruire, K7 Srl dovra' presentare al Comune
di Savignano sul Panaro denuncia di inizio attivita' allegando i
necessari atti autorizzativi dell'Ufficio Programmazione faunistica
della Provincia di Modena e del Servizio Tecnico Bacini Enza, Panaro e
Secchia - sede di Modena;
12. l'impianto idroelettrico non potra' entrare in esercizio prima del
completamento dei lavori inerenti la scala di rimonta della fauna
ittica, in destra idraulica in comune di Savignano sul Panaro;
13. la bocca di presa della derivazione dovra' essere munita di doppia
griglia avente tra barra e barra una luce di mm. 20;
14. le scogliere, previste in corrispondenza delle opere di presa e di
restituzione, dovranno essere realizzate con l'impiego di tecniche di
ingegneria naturalistica, utilizzando materiale lapideo e vegetale
locale; si esclude l'uso di conglomerato cementizio per la parte fuori
terra; si raccomanda, in fase esecutiva, di realizzare fondazioni
profonde, al fine di evitare lo scalzamento di tali manufatti. E' a
carico della Societa' proponente mantenere l'efficienza delle suddette
scogliere;
15. dovranno essere attuate tutte le soluzioni di ripristino previste
nelle integrazioni al progetto; l'area umida golenale presente a monte
della briglia, seppur ridotta, dovra' essere conservata; per
consentirne la rapida ricolonizzazione, il ripristino vegetazionale
dovra' essere effettuato mediante prelievo in loco di zolle verdi;
16. al fine di garantire il mantenimento dell'area umida preesistente
valutata di interesse naturalistico, il nuovo argine di separazione
tra questa ed il canale di adduzione dovra' essere impermeabilizzato
dal lato canale di derivazione;
17. per consentire il collegamento dall'argine principale del fiume
alla strada sterrata (Percorso Natura), dovra' essere realizzato, a
lato del canale di adduzione, tra questo e la zona umida, un percorso
pedonale, dotando l'area umida di condotto di troppo pieno per evitare
danneggiamenti di tale percorso in caso di piena;
18. le opere di ripristino previste dovranno essere estese anche
all'area utilizzata per il deposito temporaneo del materiale;
19. in relazione al "Percorso Natura" e' necessario:
a) che preventivamente all'attivazione del cantiere venga valutato,
con il competente Servizio del Comune di Marano sul Panaro, lo stato
di consistenza/conservazione del "Percorso Natura";
b) che gli eventuali danni causati dai mezzi in transito da e per il
cantiere, siano immediatamente segnalati al Comune di Marano sul
Panaro a cura del proponente, con ripristino, a propria cura e spese,
delle condizioni preesistenti, secondo le indicazioni tecniche e i
tempi forniti dal competente Servizio del Comune di Marano sul Panaro
sentito il parere dell'Ufficio Parchi, Foreste ed Educazione
ambientale della Provincia di Modena;
c) a garanzia di quanto sopra prescritto, il proponente dovra'
prestare apposita fidejussione nella misura indicata dal competente
Servizio del Comune di Marano sul Panaro successivamente alla
valutazione di cui al punto a) e prima dell'attivazione del cantiere;
20. prima dell'inizio lavori la Societa' proponente dovra' presentare
per l'approvazione ad ARPA, al Comune di Marano sul Panaro, al Comune
di Savignano sul Panaro ed alla Provincia di Modena un piano di
emergenza che contenga un'analisi dei possibili malfunzionamenti del
sistema con possibili ripercussioni di carattere ambientale e
sull'uomo (rilasci incontrollati di acqua) e la descrizione dei
sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi);
21. con riferimento alla costruzione dell'elettrodotto, dovranno
essere rispettate tutte le prescrizioni contenute nei nulla-osta
pervenuti e trasmessi alla Societa' proponente;
22. per consentire i controlli di competenza, la Societa' proponente
dovra' dare, obbligatoriamente e con congruo anticipo, comunicazione
dell'avvio dei lavori al Servizio Tecnico Bacini Enza, Panaro e
Secchia - sede di Modena, alla Provincia di Modena, al Comune di
Marano sul Panaro, al Comune di Savignano sul Panaro, all'ARPA sezione
provinciale di Modena ed all'AUSL di Modena;
23. tutti gli scavi pertinenti alle opere previste, anche provvisori,
dovranno essere adeguatamente sostenuti affinche' non si ingenerino
cedimenti e dissesti in area fluviale e perifluviale, adottando le
modalita' esecutive contenute nella relazione geologica geotecnica
prodotta;
24. prima dell'inizio lavori K7 Srl dovra' presentare:
- asseverazione nella quale il professionista abilitato dichiari
espressamente la conformita' del progetto dell'opera alla normativa
tecnica prevista dal DM 14 settembre 2005 "norme tecniche per le
costruzioni" o dalla normativa previgente sulla medesima materia Legge
1086/71 e Legge 64/74 e relativi decreti attuativi;
- planimetrie, piante, prospetti e sezioni, relazione tecnica,
fascicolo dei calcoli delle strutture portanti, sia in fondazione sia
in elevazione, di disegni dei particolari esecutivi delle strutture
con "allegata una relazione sulla fondazione . . . corredata da
grafici e da documentazioni, in quanto necessari. . . nella quale
devono essere illustrati i criteri seguiti nella scelta del tipo di
fondazione, le ipotesi assunte, i calcoli svolti nei riguardi del
complesso terreno-opera di fondazione", in conformita' a quanto
disposto dall'art. 93 commi 3, 4, 5, del DPR 380/01 (ex art. 17 della
Legge 64/74);
25. i lucernari dovranno essere realizzati a doppia camera ed alle
superfici aperte di ricambio aria dovranno essere applicate bocchette
acustiche fonoisolanti-assorbenti, tali da garantire un potere
fonoisolante di almeno 25 dbA;
26. ad opere realizzate dovranno essere eseguite misure di verifica
volte ad attestare l'affidabilita' del calcolo previsionale di impatto
acustico effettuato; i risultati di tali verifiche sperimentali,
oggetto di specifica relazione tecnica, dovranno essere trasmessi ad
ARPA territorialmente competente, al Comune di Marano sul Panaro ed al
Comune di Savignano sul Panaro; resta fermo che qualora in fase
d'appalto cambiassero, come indicato nel SIA, le caratteristiche dei
gruppi turbina utilizzati per la previsione di impatto acustico, la
previsione dovra' essere rinnovata e sottoposta a nuova valutazione;
27. per limitare gli impatti attesi in fase di cantiere, si reputa
necessario impartire le seguenti prescrizioni:
- bagnatura periodica dell'area di cantiere e delle piste non
asfaltate con frequenza congrua al periodo meteorologico;
- realizzazione di dispositivi per la pulizia delle ruote all'ingresso
e all'uscita dai cantieri;
- asfaltatura delle piste di cantiere in prossimita' degli accessi
sulla viabilita' locale garantendone l'eventuale ripristino alla
condizione precedente il cantiere in rapporto alla loro destinazione
d'uso;
- utilizzo dei mezzi destinati al trasporto dei materiali di
approvvigionamento e di risulta dotati di idonei teli di copertura;
- delimitazione o copertura delle aree destinate allo stoccaggio del
materiale a possibile diffusione di polveri;
- utilizzo di camion e mezzi meccanici conformi alle ordinanze
comunali e provinciali, nonche' alle normative ambientali relative
alle emissioni dei gas di scarico degli automezzi;
- obbligo di velocita' ridotta sulla viabilita' di servizio al fine di
contenere il sollevamento delle polveri;
- utilizzo di recinzioni a maglia fitta per delimitare le zone di
cantiere o di pannelli mobili che oltre a limitare l'impatto sonoro
possono contribuire ad abbassare il livello di polverosita' nei pressi
dei ricettori;
28. per il funzionamento delle turbine, dovranno essere utilizzati
lubrificanti ecologici e/o biodegradabili; a tale scopo dovra' essere
inviata preventivamente ad ARPA e AUSL territorialmente competenti, al
Comune di Marano sul Panaro ed al Comune di Savignano sul Panaro, per
l'approvazione dell'uso, copia delle schede tecniche degli stessi
lubrificanti;
29. nella costruzione di basamenti, palificazioni e/o diaframmi si
dovranno utilizzare materiali che non interferiscano con le
caratteristiche chimiche dell'acquifero e del corso d'acqua
superficiale interessato; a tale scopo dovranno essere inviate
all'ARPA territorialmente competente, copia delle schede tecniche
degli eventuali additivi utilizzati, per l'approvazione dell'uso;
30. la movimentazione di materiali litici ed in particolare delle
ghiaie presenti all'interno dell'alveo demaniale, dovra' essere
realizzata in conformita' alle norme vigenti, con esclusione della
commercializzazione dei materiali;
31. i fanghi di decantazione provenienti dal sedimentatore ed i
rifiuti accumulati nella griglia, dovranno essere smaltiti ai sensi
delle leggi vigenti in materia;
c) di dare atto che il parere della Provincia di Modena e del Comune
di Marano sul Panaro, espresso ai sensi dell'art. 5 comma 2, del DPR
12 aprile 1996 e dell'art. 18, comma 6, della LR 18 maggio 1999, n. 9
e successive modifiche ed integrazioni, e' contenuto all'interno del
sopracitato "Rapporto" di cui al punto 3.8;
d) di dare atto che ai sensi dell' art. 14-ter, comma 9 della Legge 7
agosto 1990, n. 241 e dell'art. 17, comma 2 della L.R. 18 maggio 1999,
n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente atto
sostituisce il parere di cui all'art. 5 comma 2, del DPR 12 aprile
1996 ed all'art. 18, comma 6, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e
successive modifiche ed integrazioni, del Comune di Vignola, non
intervenuto alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi;
e) di dare atto che ai sensi dell'art. 17, comma 3, L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, la presente
valutazione di impatto ambientale positiva costituisce variante ai
vigenti strumenti urbanistici del Comune di Marano sul Panaro e del
Comune di Vignola, qualora i rispettivi Consigli comunali ratifichino,
entro 30 giorni dalla data di esecutivita', il presente atto;
f) di dare atto che i Consigli del Comune di Marano sul Panaro e del
Comune di Vignola hanno espresso, rispettivamente con delibera n. 49
del 14 luglio 2005 e delibera n. 36 del 19 aprile 2006, parere
favorevole al progetto dell'elettrodotto di allacciamento alla rete di
distribuzione a media tensione da realizzarsi in variante ai
rispettivi vigenti strumenti urbanistici;
g) di dare atto che l'autorizzazione ambientale ex art. 159 del DLgs
22 gennaio 2004, n. 42, di competenza del Comune di Marano sul Panaro
e' contenuta all'interno del sopracitato "Rapporto" di cui al punto
3.8;
h) di dare atto che ai sensi dell'art. 14-ter, comma 9 della Legge 7
agosto 1990, n. 241 e dell'art. 17, comma 2 della L.R. 18 maggio 1999,
n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente atto
sostituisce il nulla-osta di cui all'art. 159 del DLgs 22 gennaio
2004, n. 42, di competenza del Ministero per i Beni e le Attivita'
culturali - Soprintendenza per i Beni architettonici e per il
Paesaggio per le Province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, non
intervenuto in sede di Conferenza di Servizi conclusiva;
i) di dare atto che la concessione di derivazione di acqua pubblica ad
uso idroelettrico, rilasciata ai sensi del R.R. 20 novembre 2001, n.
41 e della L.R. 14 aprile 2004, n. 7 dal Servizio Tecnico Bacini Enza,
Panaro e Secchia - sede di Modena con determina dirigenziale n. 6204
del 5 maggio 2006, costituisce l'Allegato 2, parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione;
j) di dare atto che la concessione per l'utilizzo di aree del demanio
idrico, rilasciata ai sensi della L.R. 14 aprile 2004, n. 7 dal
Servizio Tecnico Bacini Enza, Panaro e Secchia - sede di Modena con
determina dirigenziale n. 6603 del 12 maggio 2006, costituisce
l'Allegato 3, parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione;
k) di dare atto che l'autorizzazione alla costruzione ed all'esercizio
di linea elettrica, rilasciata ai sensi della L.R. 22 febbraio 1993,
n. 10 dalla Provincia di Modena con determina dirigenziale prot. n.
62558 del 9 maggio 2006, costituisce l'Allegato 4, parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione;
l) di dare atto che il permesso di costruire prot. n. 4213 del 22
maggio 2006, rilasciato ai sensi L.R. 25 novembre 2002, n. 31 dal
Comune di Marano sul Panaro, costituisce l'Allegato 5, parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione; la Societa'
proponente dovra' ritirare presso l'Amministrazione comunale gli
elaborati debitamente timbrati che costituiscono elementi essenziali
del permesso di costruire;
m) di dare atto che la Conferenza di Servizi, preso atto delle
conclusioni della valutazione d'impatto acustico a firma di tecnico
abilitato presentata, non ha ritenuto necessario procedere al rilascio
dell'autorizzazione in materia di inquinamento acustico per
particolari attivita' di cui alla L.R. 9 maggio 2001, n. 15;
n) di dare atto che la presente procedura di VIA non accorpa le
autorizzazioni e/o pareri relativi alla scala di risalita per i pesci
in destra idrografica del fiume Panaro, che dovranno essere rilasciati
successivamente dalle Amministrazioni competenti;
o) di dare atto che con lettera prot. n. 540 AA.GG.LOG. Ind. Cl.
10.12.4.3/I 1/85-06 del 24 aprile 2006, acquisita al protocollo
regionale con n. 42597/VIM del 3 maggio 2006, che costituisce
l'Allegato 6 parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione, il Comando Reclutamento e Forze di Completamento
regionale "Emilia-Romagna" ha trasmesso parere favorevole alla
realizzazione dell'opera senza imposizione di particolari vincoli;
p) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della
presente deliberazione alla proponente K7 Srl;
q) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per
opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza,
copia della presente deliberazione alla Provincia di Modena; al Comune
di Marano sul Panaro; al Comune di Savignano sul Panaro; al Comune di
Vignola; al Ministero per i Beni e le Attivita' culturali -
Soprintendenza per i Beni architettonici e per il Paesaggio per le
Province di Bologna, Modena e Reggio Emilia; al Servizio Tutela e
Risanamento risorsa acqua della Regione Emilia-Romagna; all'Autorita'
di Bacino del fiume Po; al Servizio Tecnico Bacini Enza, Panaro e
Secchia - sede di Modena; all'ARPA Sez. Prov. di Modena; all'AUSL di
Modena; al Ministero delle Comunicazioni - Isp.to terr.le
Emilia-Romagna; alla Soprintendenza per i Beni archeologici
dell'Emilia-Romagna; all'Ufficio Nazionale Minerario per gli
Idrocarburi e la Geotermia - Ufficio F5; al Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti - Servizio Integrato Infrastrutture e
Trasporti per l'Emilia-Romagna e Marche ex USTIF Sez. di Bologna; al
Comando RFC Emilia Romagna; al Comando logistico Aeronautica Militare
- I ROI; al Comando 1ˆ Regione Aerea - Ufficio Coordinamento Tecnico
Logistico; alla Comunita' Montana Appennino Modena Est; ad ENEL
Distribuzione SpA;
r) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 7, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l'efficacia
temporale della presente valutazione di impatto ambientale e' fissata
in anni 3;
s) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito
di deliberazione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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