REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 maggio 2006, n. 722

Piano di trasformazione delle Aziende pubbliche di servizi alla persona - Ulteriori chiarimenti e precisazioni

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viste:
- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 "Norme per la promozione della
cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali", di seguito indicata "legge regionale",
ed in particolare il Titolo IV "Riordino delle Istituzioni pubbliche
di assistenza e beneficenza. Aziende pubbliche di servizi alla
persona", che definisce i principi per il riordino delle Istituzioni
pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB), di seguito denominate
Istituzioni, e la loro trasformazione in Aziende pubbliche di servizi
alla persona, di seguito denominate ASP;
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 623 del 9 dicembre 2004
ad oggetto: "Direttiva per la trasformazione delle Istituzioni
pubbliche di assistenza e beneficenza in Aziende pubbliche di servizi
alla persona ai sensi dell'articolo 23 della L.R. 12 marzo 2003, n. 2
(Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la
realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali).
(Proposta della Giunta regionale in data 1 marzo 2004, n. 386)",
pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n.
174 del 22 dicembre 2004;
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 624 del 9 dicembre 2004
ad oggetto: "Definizione di norme e principi che regolano l'autonomia
statutaria, gestionale, patrimoniale, contabile e finanziaria delle
aziende pubbliche di servizi alla persona secondo quanto previsto
all'articolo 22, comma 1, lett. d) della L.R. 12 marzo 2003, n. 2
(Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la
realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) -
Primo provvedimento. (Proposta della Giunta regionale in data 26
aprile 2004, n. 773)", pubblicata nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna n. 174 del 22 dicembre 2004;
- la propria deliberazione n. 284 del 14 febbraio 2005 ad oggetto:
"Procedure e termini per la trasformazione, la fusione e l'estinzione
delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e per la
costituzione delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP)
secondo quanto previsto dalla L.R. n. 2 del 2003 e dalla deliberazione
del Consiglio regionale n. 623 del 2004", pubblicata nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 52 del 17 marzo 2005;
- le "Linee guida regionali per la definizione dei programmi delle
trasformazioni aziendali" licenziate dal Comitato regionale a supporto
del processo di trasformazione delle Istituzioni e di costituzione
delle Aziende rispettivamente in data 17 giugno 2005 e 2 febbraio
2006;
- lo schema di statuto per le Aziende pubbliche di servizi alla
persona, validato dal Comitato regionale piu' sopra indicato in data
27 aprile 2006 come strumento a supporto del processo in corso nei
distretti socio-sanitari volto a definire i piani di trasformazione
aziendale, da sottoporre alla valutazione ed approvazione regionale,
unitamente alla proposta di statuto per la costituzione delle ASP
previste dai programmi di trasformazione aziendale;
dato atto che:
- per la presentazione dei piani di trasformazione aziendale e delle
istanze di depubblicizzazione la propria deliberazione n. 284 del 2005
stabiliva il termine in 12 mesi dalla pubblicazione nel Bollettino
Ufficiale regionale del medesimo atto;
- il termine era fissato in 12 mesi sulla base di quanto previsto
all'articolo 23, comma 3 della L.R. n. 2 del 2003;
- l'articolo 23, comma 3 della L.R. n. 2 del 2003 e' stato modificato
dall'articolo 39, comma 4 della L.R. 22 dicembre 2005, n. 20 "Legge
finanziaria regionale adottata a norma dell'articolo 40 della legge
regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l'approvazione
del Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2006 e del
Bilancio pluriennale 2006-2008", che ha previsto ora il termine di 15
mesi in sostituzione dei 12 mesi;
- a seguito della modificazione normativa piu' sopra indicata il
termine per la presentazione dei piani di trasformazione e delle
istanze di depubblicizzazione e' fissato al 16 giugno 2006;
ritenuto opportuno e necessario, anche a seguito degli orientamenti
assunti nel Comitato regionale del 27 aprile 2006, fornire ulteriori
chiarimenti e precisazioni in merito ai termini ed alle procedure
relative alla presentazione dei piani di trasformazione aziendali;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale Sanita' e Politiche sociali dott. Leonida Grisendi,
ai sensi dell'articolo 37, comma 4 della L.R. n. 43 del 2001 e della
deliberazione della Giunta regionale n. 447 del 2003;
su proposta dell'Assessore alle Politiche per la salute
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare l'allegato parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione recante "Termini e procedure per la
presentazione dei piani di trasformazione aziendale. Ulteriori
chiarimenti e precisazioni";
2) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO
Termini e procedure per la presentazione dei piani di trasformazione
aziendale. Ulteriori chiarimenti e precisazioni
Il piano di trasformazione aziendale - Definizione
Il piano di trasformazione e' previsto dalla deliberazione del
Consiglio regionale n. 623 del 9 dicembre 2004 che prevede che tutte
le Istituzioni, per la trasformazione in ASP, devono presentare al
Comitato di Distretto un piano di trasformazione che preveda un
percorso - anche graduale - di riorganizzazione dell'attivita' e della
struttura, tale da configurare processi di fusione tra piu'
Istituzioni e di integrazione con i servizi eventualmente conferiti
dai Comuni che partecipano all'ASP, finalizzati alla costituzione di
una Azienda con le caratteristiche previste, accompagnato dalla
proposta di statuto della nuova Azienda.
Ancora la delibera consiliare n. 623 afferma che il piano di
trasformazione da' l'avvio al processo teso a costituire Aziende
funzionali alle esigenze della programmazione zonale sia
socio-assistenziale che socio-sanitaria, attraverso la trasformazione
della struttura amministrativa ed organizzativa e la riorganizzazione
delle attivita' assistenziali per renderle aderenti ai principi di
efficienza, efficacia e qualita' tecnica, professionale e
relazionale.
Tutte le Istituzioni per trasformarsi in ASP devono presentare alla
Regione, tramite i Comitati di Distretto, entro il termine del 16
giugno 2006, un piano di trasformazione aziendale coerente con le
indicazioni del programma delle trasformazioni aziendali, che preveda
la costituzione di un'ASP con le caratteristiche richieste dalla
normativa regionale, fatta salva la valutazione delle proposte di
deroga.
Sul punto delle deroghe la deliberazione di Giunta regionale n. 284
del 14 febbraio 2005 prevede che esse vanno adeguatamente motivate
rispetto alle esigenze che vi sottendono, dando conto in particolare
del fatto che la previsione di costituire Aziende che non rispettano
il requisito territoriale o di bilancio sono sostenibili rispetto al
complesso della realta' territoriale di zona e considerando le
responsabilita' in capo alle Amministrazioni comunali nel governo
complessivo delle Aziende.
Il Comitato di Distretto deve trasmettere alla Regione i piani di
trasformazione aziendale corredati del parere in ordine alla
congruita' degli stessi rispetto al programma delle trasformazioni
aziendali.
La legge regionale, le deliberazioni consiliari, le linee guida,
chiariscono bene la natura delle ASP, ovvero quella di Aziende
pubbliche di produzione ed erogazione di servizi per conto degli Enti
pubblici territoriali che la costituiscono; il ruolo di questi ultimi
nel governo delle costituende Aziende rende evidente che gli stessi
sono tenuti a partecipare attivamente ed a coordinare il processo di
analisi ed approfondimento per la definizione del piano di
trasformazione, processo che interessa sia i servizi delle IPAB in
corso di trasformazione che i servizi ulteriori eventualmente
conferiti.
Gli Enti pubblici territoriali che costituiscono l'ASP hanno quindi la
responsabilita' di analizzare e verificare la situazione
amministrativa, finanziaria, patrimoniale, organizzativa delle
Istituzioni che si trasformano; a tal fine e' necessario che le IPAB
collaborino e si raccordino con il Comitato di Distretto e le sue
strutture tecniche, per  permettere agli Enti locali di conoscere la
situazione delle IPAB che si trasformano, valutare eventuali
criticita' e definire le azioni conseguEnti, anche per la definizione
del piano di trasformazione.
Per permettere agli Enti locali di assumersi appieno le
responsabilita' connesse alla costituzione dell'ASP, diverse realta'
territoriali hanno ritenuto piu' opportuno individuare come soggetto
capofila per la definizione del piano di trasformazione aziendale un
Ente locale o una forma associativa tra gli stessi, anziche' una
Istituzione; si ritiene la scelta coerente con l'impianto e gli
indirizzi regionali in materia di costituzione delle ASP.
Il piano di trasformazione e la proposta di statuto sono valutati ed
approvati dalla Regione sulla base di quanto previsto dalle delibere
consiliari nn. 623 e 624 e nei termini stabiliti con la deliberazione
di Giunta regionale n. 284 del 14 febbraio 2005.
I piani di trasformazione aziendale possono prevedere, cosi' come
indicato dalla deliberazione consiliare, un percorso, anche graduale,
di riorganizzazione dell'attivita' e della struttura, finalizzato alla
trasformazione aziendale, che dovra' concludersi entro il termine
massimo di tre anni dall'approvazione della delibera di GR n. 284 del
2005 e quindi entro il 13 febbraio 2008.
I piani di trasformazione devono  quindi esplicitare i tempi della
riorganizzazione, fermo restando il termine massimo del triennio piu'
sopra indicato.
La proposta di statuto deve essere coerente e conforme a quanto
indicato dalla legge regionale n. 2 del 2003, dalla deliberazione del
Consiglio regionale n. 624 del 9 dicembre 2004, dal programma delle
trasformazioni aziendali.
I Consigli di amministrazione delle Istituzioni coinvolte in processi
di fusione finalizzati a costituire la medesima Azienda adottano il
medesimo piano di trasformazione aziendale e la medesima proposta di
statuto; il soggetto individuato come capofila provvede a trasmettere
al Comitato di Distretto le deliberazioni adottate dalle Istituzioni.
La deliberazione per la trasformazione aziendale - Procedura
Ciascun Consiglio di amministrazione delle Istituzioni coinvolte in
processi di fusione finalizzati a costituire la medesima Azienda
adotta un unico atto  deliberativo contenente:
- la proposta di fusione con le altre Istituzioni individuate al fine
della trasformazione aziendale;
- la proposta di costituire una Azienda e le relative finalita';
- il piano di trasformazione;
- la proposta di statuto della costituenda Azienda.
Alla deliberazione deve essere allegato:
- il bilancio di previsione 2006 con l'indicazione degli estremi della
deliberazione di approvazione o della comunicazione della Giunta
regionale di non avere riscontrato vizi di legittimita' o della
avvenuta esecutivita' per decorrenza dei termini;
- la descrizione della situazione patrimoniale dell'Istituzione come
risulta dal consuntivo 2005, con l'indicazione del relativo valore da
considerare secondo il valore catastale rivalutato del 5 per cento;
- copia dello statuto vigente dell'Istituzione;
- domanda in carta bollata, indirizzata al Presidente della Giunta
regionale, in cui si chiede l'approvazione del piano di trasformazione
e dello Statuto dell'ASP.
Le deliberazioni  delle Istituzioni devono contenere l'attestazione
della avvenuta pubblicazione dell'atto all'Albo pretorio comunale per
15 giorni consecutivi e di non avere ricevuto opposizioni. In
alternativa l'attestazione di avvenuta pubblicazione puo' essere
contenuta in separato atto da inviare decorsi i termini della
pubblicazione.
La medesima alternativa e' ammessa per la dimostrazione di avvenuta
pubblicazione delle deliberazioni di istanza di depubblicizzazione.
Tutti gli atti deliberativi delle Istituzioni corredati dei necessari
allegati sono trasmessi al Sindaco del Comune che ha promosso
l'Accordo di programma a cura del soggetto capofila.
Il Sindaco del Comune che ha promosso l'Accordo di programma trasmette
alla Regione, entro il 16 giugno 2006, separatamente per ciascuna
Azienda da costituire:
- gli originali delle deliberazioni adottate dalle Istituzioni
complete di tutti gli allegati;
- il parere espresso dal Comitato di Distretto in ordine alla
congruita' dei piani di trasformazione rispetto al programma
approvato;
- n. 2 marche da bollo.
Per la costituzione di Aziende a seguito di trasformazione di una sola
Istituzione, laddove ammesso dalla delibera consiliare, si seguono le
medesime procedure previste per le fusioni.
La Giunta regionale, sulla base di quanto previsto dalla legge
regionale, dalle deliberazioni consiliari nn. 623 e 624 del 2004, dal
programma delle trasformazioni aziendali e dalle linee guida
licenziate dal Comitato regionale a supporto del processo di
trasformazione delle Istituzioni e di costituzione delle Aziende,
valuta i piani di trasformazione e le proposte di Statuto e comunica
al Comitato di Distretto, per il tramite del Sindaco del Comune che ha
promosso l'Accordo di programma, entro 120 giorni dal ricevimento, di
non avere osservazioni o comunica eventuali osservazioni e/o richieste
di documentazione integrativa; dal ricevimento della risposta alle
eventuali osservazioni e/o richieste di documentazione integrativa
decorrono ulteriori 90 giorni entro i quali la Giunta regionale valuta
la documentazione ricevuta ed esprime il proprio parere.
Dal ricevimento in Regione dei piani di trasformazione inizia quindi
l'istruttoria della documentazione trasmessa, che richiedera'
presumibilmente una fase interlocutoria tra la Regione ed i diversi
soggetti coinvolti nella trasformazione, utile anche a perfezionare
gli elementi analitici che caratterizzano il piano aziendale.
Solo al termine di questa fase, con l'approvazione del piano e della
proposta di statuto, ci saranno le condizioni per richiedere la
costituzione della Azienda.
A seguito del ricevimento di assenza di osservazioni, che la Giunta
regionale comunica al Comitato di Distretto per il tramite del Sindaco
del Comune che ha promosso l'Accordo di programma, e alle Istituzioni
interessate dal piano di trasformazione aziendale oggetto del
provvedimento, il Comitato di Distretto:
- richiede alla Regione - indicando la delibera di Giunta regionale di
assenza di osservazioni - il provvedimento di costituzione della nuova
Azienda;
- indica i termini entro i quali, dal provvedimento regionale di
costituzione,  saranno insediati gli organi della nuova Azienda.
La richiesta di costituzione dell'Azienda deve pervenire in coerenza
con i tempi previsti per il percorso di riorganizzazione
dell'attivita' e della struttura indicato nel piano di trasformazione
aziendale e comunque entro tre anni dall'approvazione della
deliberazione di GR n. 284 del 2005 (13 febbraio 2008).
Con successivo atto della Giunta regionale si definiranno le modalita'
e gli adempimenti necessari all'avvio effettivo dell'attivita' della
costituenda ASP ed alla cessazione delle Istituzioni e degli altri
Enti che i programmi di trasformazione abbiano previsto di coinvolgere
nella costituzione dell'ASP (ad esempio: consorzi, istituzioni).
Il piano di trasformazione aziendale - Indice dei contenuti
Si indicano di seguito per punti i contenuti del piano di
trasformazione aziendale:
- richiamare gli indirizzi e le indicazioni espressi dai Comuni con il
programma delle trasformazioni aziendali;
- descrivere, nell'ambito dei settori di attivita' previsti dalla
proposta di statuto, i servizi che si prevede che l'ASP organizzi e
produca al momento della sua costituzione (quelli gestiti dalle IPAB
al momento della trasformazione e altri servizi se conferiti dai
Comuni partecipanti all'ASP o affidati dall'AUSL); e' questa la sede
in cui descrivere sinteticamente le caratteristiche tecniche ed
organizzative dei servizi di cui trattasi;
- descrivere l'ambito territoriale servito;
- descrivere il percorso (fasi e tempi previsti) per la
riorganizzazione delle attivita' e della struttura;
- descrivere il modello organizzativo previsto;
- indicare i percorsi formativi e le procedure necessarie per attuare
il previsto passaggio dalla contabilita' finanziaria alla contabilita'
economico-patrimoniale, evidenziando le eventuali sperimentazioni
avviate; indicare il fabbisogno e le caratteristiche dei destinatari
delle attivita' formative in tema di contabilita'
economico-patrimoniale; le informazioni fornite costituiranno base per
la programmazione e l'organizzazione delle attivita' formative che
Regione ed Autonomie locali si sono impegnate a mettere in capo a
supporto del processo in corso; i temi istituzionali e quelli relativi
al nuovo sistema di contabilita' saranno i primi aspetti che la
programmazione formativa dovra' affrontare;
- allegare la dotazione organica di cui disporra' l'ASP;
- allegare l'inventario dei beni di cui disporra' l'ASP, con
indicazione per ciascun bene del Comune che effettua il conferimento;
la deliberazione consiliare n. 624 del 2004 prevede che per ciascuna
Azienda sia redatto l'inventario del patrimonio (costituito dai beni
delle Istituzioni da cui e' sorta l'Azienda nonche' dalle acquisizioni
successive), distinguendo ed indicando:
- il patrimonio disponibile;
- il patrimonio indisponibile;
- l'uso del patrimonio immobiliare, disponibile ed indisponibile;
- il soggetto che ha effettuato il conferimento (per i beni delle
Istituzioni trasformate il comune che effettua il conferimento e'
quello sede dell'Istituzione o, qualora l'attivita' dell'Istituzione
trasformata si svolgesse in un comune diverso da quello sede
dell'Istituzione, il comune nel quale si svolge l'attivita'
prevalente);
- definire - sulla base degli elementi piu' sopra indicati - i tempi
previsti per la costituzione dell'ASP che dovra' avvenire al piu'
tardi entro il 13 febbraio 2008;
- allegare la proposta di statuto della costituenda Azienda, che deve
essere coerente e conforme a quanto indicato dalla deliberazione del
Consiglio regionale n. 624 del 9 dicembre 2004; al fine di agevolare
il lavoro di elaborazione in corso a livello territoriale e' stato
messo a punto uno schema di statuto validato dal Comitato regionale.
Il piano di trasformazione che approveranno le Istituzioni non dovra'
pertanto contenere la convenzione che gli Enti pubblici territoriali
presenti nell'Assemblea dei soci dovranno stipulare tra loro per
definire le quote da ciascuno rappresentate; la convenzione, oltre
all'indicazione delle quote di ciascun ente pubblico territoriale,
conterra' gli elementi indicati all'articolo 6, comma 3 dello schema
di statuto validato dal Comitato regionale in data 27 aprile 2006.
La convenzione stipulata tra gli Enti pubblici territoriali dovra'
comunque essere trasmessa alla Regione unitamente alla richiesta di
costituzione dell'ASP e dovra' contenere gli atti di approvazione
della partecipazione all'ASP degli Enti pubblici territoriali, assunti
nei modi e con le forme previste dai rispettivi ordinamenti.
L'esercizio dei poteri sostitutivi previsti dall'articolo 23, comma 3
della Legge regionale
Al termine dei 15 mesi dalla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale
regionale della deliberazione della Giunta regionale n. 284 del 2005
(16 giugno 2006), la Regione verifica per ciascuna Istituzione
esistente sul territorio regionale se e' stato presentato un piano di
trasformazione aziendale o una richiesta di depubblicizzazione; nel
caso si accerti che ci sono Istituzioni che non hanno presentato ne'
l'uno ne' l'altro si verifica se rientrano tra quelle per le quali il
programma delle trasformazioni aziendali prevede la trasformazione in
ASP; in questo caso la legge regionale prevede che la Regione proceda
alla nomina di un commissario che provvede in via sostitutiva alla
definizione ed approvazione del piano di trasformazione aziendale e
della proposta di statuto.
Il commissario e' nominato con decreto del Presidente della Giunta
regionale e viene scelto nell'ambito di una terna di nominativi
indicati dal Comitato di Distretto.
Contestualmente all'invio al Sindaco del Comune che ha promosso
l'Accordo di programma della richiesta di una terna di nominativi che
il Comitato di Distretto deve esprimere, viene inviata comunicazione
all'Istituzione inadempiente dell'avvio del procedimento per la nomina
del  commissario incaricato della definizione ed approvazione del
piano di trasformazione aziendale e della proposta di statuto,
assegnandole un ulteriore termine di 30 giorni per provvedere.
Si rinvia a quanto gia' previsto dalla deliberazione della Giunta
regionale n. 284 del 2005 per le procedure.
Nella attivazione delle procedure necessarie alla nomina del
commissario ad acta la Regione tiene conto dell'evenienza dei
territori che hanno avuto recentemente le elezioni amministrative per
il rinnovo degli organi comunali.
In ogni caso, quando la mancata adozione del piano di trasformazione
aziendale e' determinata dal fatto che non e' stato ancora approvato
il programma delle trasformazioni aziendali, la richiesta della terna
di nominativi per la nomina del commissario ad acta e' preceduta
dall'assegnazione di un  congruo termine per provvedere all'adozione
del programma da parte degli organi competenti, che tiene conto anche
dei tempi necessari per l'insediamento dei nuovi organi comunali.

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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