COMUNICATO
Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto di piano di coltivazione e risistemazione di cava di sabbia e ghiaia nell'ambito estrattivo n. 29
Autorita' competente: Comune di Modena - Settore Ambiente - Via Santi
n. 40 - 41100 Modena (Regione Emilia-Romagna, provincia di Modena),
comunica la decisone relativa alla procedura (screening) concernente
il progetto: piano di coltivazione e risistemazione di cava di sabbia
e ghiaia nell'ambito estrattivo n. 29.
Il progetto e' presentato da: Calcestruzzi Corradini SpA - Via XXV
Aprile n. 70 - 42013 Casalgrande (RE).
Il progetto e' localizzato in: comune di Modena.
Il progetto interessa il territorio del comune di Modena e della
provincia di Modena.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18/5/1999, n. 9, come modificata
dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35 l'Autorita' competente e' il Comune
di Modena; con atto deliberazione della Giunta comunale 26/06;
ha assunto la seguente decisione:
- di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 21 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche e integrazioni, dalla ulteriore
procedura di VIA il piano di coltivazione e risistemazione di cava di
sabbia e ghiaia denominata "Cava Molo Garavini" - Ambito estrattivo n.
29;
- di dare atto che la presentazione del progetto esecutivo e lo schema
di convenzione saranno subordinati all'ottemperanza delle seguenti
prescrizioni:
1) in merito al previsto abbattimento del muro di difesa, posto in
destra idraulica del fiume Secchia, in fregio all'area estrattiva, il
committente dovra' presentare ad AIPO il relativo progetto,
comprensivo dei lavori di asportazione di materiale ghiaioso e di
risistemazione dell'area; il rilascio dell'autorizzazione estrattiva
sara' subordinato alla sua approvazione;
2) il progetto di sistemazione dell'area sara' subordinato al parere
di compatibilita' dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po, ai sensi
della variante all'elaborato n. 7 del PAI approvato con DPCM
24/5/2001;
3) oltre al prescritto cancello di accesso alla cava dovra' essere
installato un idoneo sistema di chiusura del guado in destra
idraulica, da utilizzarsi per il trasporto al frantoio del materiale
scavato. Il guado non dovra' comunque interferire in nessun modo con
il normale deflusso delle acque;
4) dovra' essere presentato un bilancio delle terre occorrenti per i
ripristini con evidenziazione dei deficit o degli eccessi;
5) il progetto dovra' contenere un piano di monitoraggio che preveda
la perforazione di almeno due piezometri posti a nord-est della cava,
seguendo la direzione del flusso di falda. Tali piezometri dovranno
essere anche caratteristica di pozzi barriera, in caso che si
verifichi un accidentale sversamento d'idrocarburi od oli minerali dai
mezzi operanti all'interno della cava posta a sud-ovest del campo
acquifero di Marzaglia;
6) il progetto dovra' prevedere la destinazione dei materiali
derivanti dalla demolizione dell'opera muraria di contenimento
presente nella cava e destinata allo smantellamento;
7) si richiede inoltre che il ripristino del soprassuolo con il
cappellaccio rimosso in precedenza, sia adeguato a mantenere il
livello di vulnerabilita' preesistente, come richiesto nell'art. 59,
comma 2 del PAE. L'eventuale uso di materiali di ripristino reperiti
all'esterno dell'area, dovranno essere preventivamente autorizzati da
ARPA e dal Comune di Modena, previa analisi chimica volta a valutarne
la compatibilita';
8) il progetto di risistemazione dovra' prevedere un piano di
forestazione con specie autoctone. Per la preparazione dei suoli in
fase preliminare occorrera' prevedere un miglioramento dei medesimi
con "compost" in sostituzione del "concime organico maturo" e semina
di una coltura di sovescio;
9) per quanto attiene il pozzo posto all'interno dell'area di cava, se
utilizzato a fini irrigui, la quota finale della testa del pozzo
dovra' essere mantenuta a m. 56,50 slm.;
- di disporre che a cura dei competenti uffici sia comunicato l'esito
della procedura al proponente.