REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 25 settembre 2006, n. 1316

Approvazione criteri regionali per la valutazione dei progetti di servizio civile nazionale, in conformita' al DM 3 agosto 2006

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la Legge 6 marzo 2001, n. 64 e successive modifiche e integrazioni,
con la quale e' stato istituito il servizio civile nazionale (di
seguito SCN) ed e' stata conferita delega al Governo per l'emanazione
dei decreti legislativi d'attuazione;
- il DLgs 5 aprile 2002, n. 77 e successive modifiche e integrazioni,
con il quale e' stata approvata la disciplina del SCN, in attuazione
della delega suddetta, e in particolare:
- l'art. 2, comma 2, che pone a carico della Regione l'attuazione
degli interventi di servizio civile secondo le proprie competenze;
- l'art. 4 che prevede la disciplina del Fondo nazionale per il
servizio civile;
- l'art. 6  relativo ai progetti di servizio civile, che al quinto
comma prevede la competenza delle Regioni e Province autonome a
esaminare ed approvare i progetti presentati dagli enti ed
organizzazioni che svolgono attivita' sul proprio territorio, avendo
cura di comunicare all'Ufficio nazionale, in ordine di priorita', i
progetti approvati entro il 31 dicembre dell'anno precedente quello di
riferimento;
- la L.R. 20 ottobre 2003, n. 20;
considerati:
- la prima intesa tra l'Ufficio nazionale per il servizio civile e le
Regioni e Province autonome, approvata dalla Conferenza Stato-Regioni
nella seduta del 26 gennaio 2006, per l'attuazione condivisa
dell'entrata in vigore integrale del DLgs n. 77 del 2002;
- la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio
nazionale per il Servizio civile (di seguito UNSC) del 2 febbraio
2006, recante norme sull'accreditamento degli Enti di SCN;
- l'avvenuta attivazione dell'Albo regionale di Servizio civile
nazionale di cui alla propria deliberazione 132/06,
- la determinazione 4 aprile 2006, con la quale il Direttore generale
dell'UNSC ha approvato le linee guida per la formazione generale dei
giovani in servizio civile nazionale;
- il decreto 3 agosto 2006 del Ministero della Solidarieta' sociale:
"Approvazione del prontuario concernente le caratteristiche e le
modalita' per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio
civile nazionale da realizzarsi in Italia e all'estero, nonche' i
criteri per la selezione e l'approvazione degli stessi", pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 189 del 31 agosto 2006. Richiamati, in
particolare:
- il punto 4.3 "Criteri di selezione" che prevede la possibilita' per
le Regioni e Province autonome di stabilire, con proprio atto entro 45
giorni dall'entrata in vigore del prontuario, ulteriori criteri di
valutazione, per un punteggio aggiuntivo a quello massimo complessivo
raggiungibile sulla base dei criteri di valutazione adottati dall'UNSC
di non oltre 20 punti;
- il punto 1. "Caratteristiche dei progetti di servizio nazionale in
Italia" che prevede la possibilita' per le Regioni e Province autonome
di consentire che il numero minimo dei giovani da impiegare nei
progetti presentati da Enti iscritti nel proprio Albo sia ridotto da
quattro a due;
- il punto 3.1 "Limiti" che consente alle Regioni e Province autonome
di prevedere che gli enti iscritti nel proprio Albo possano presentare
congiuntamente lo stesso progetto (co-progettazione);
- la decisione della Conferenza delle Regioni e delle Province
autonome che, nell'esprimere parere favorevole allo schema di decreto
in oggetto, nella seduta del 27 luglio 2006 ha deciso che le stesse
Regioni e Province autonome orientino lo sviluppo dei progetti
regionali e provinciali, entro il limite dei 20 punti aggiuntivi,
richiamandosi alle previsioni delle leggi regionali di attuazione del
servizio civile nazionale, alle linee di indirizzo relative ai diversi
settori di competenza, nonche' all'eventuale ulteriore valorizzazione
dei criteri previsti nel prontuario nazionale;
ritenuto, di conseguenza, opportuno:
- prevedere, in via sperimentale, l'adozione di linee guida e criteri
regionali aggiuntivi rispetto a quelli fissati a livello nazionale in
coerenza con le previsioni della L.R. 20 del 2003, da utilizzare per i
progetti da presentare e valutare nel 2006 per la loro realizzazione
nel 2007 sul territorio emiliano-romagnolo, fatte salve le necessarie
verifiche prima della loro riproposizione e integrazione per gli anni
successivi;
- determinare tali linee guida e criteri aggiuntivi per assicurare:
- alle giovani generazioni opportunita' d'esperienze quotidiane dei
valori costituzionali di difesa civile della Patria e di solidarieta'
sociale;
- alle comunita' di confrontarsi giornalmente con le attivita'
volontarie del SCN a tutela della solidarieta', della coesione
sociale, del patrimonio della collettivita';
- agli Enti d'intercettare, attraverso i progetti di servizio civile,
i bisogni di protagonismo giovanile e d'aggregazione della comunita',
nonche' le risorse manifestate dall'entusiasmo creativo dei giovani e
dall'esperienza generosa e altruista delle nostre comunita';
considerato:
- che la situazione attuale delle richieste d'iscrizione all'Albo
regionale del SCN dell'Emilia-Romagna vede la presenza di 228 Enti
della 4ª classe (da 1 a 5 sedi di attuazione di progetto e una
possibilita' massima di impiego di 30 giovani), di 25 Enti della 3ª
classe (da 6 a 30 sedi di attuazione di progetto e una possibilita'
massima di impiego di 200 giovani), di 7 Enti della 2ª classe (da 31 a
100 sedi di attuazione di progetto e una possibilita' massima di
impiego di 700 giovani), mentre non risultano Enti della 1ª classe;
- che il numero potenziale dei giovani impiegabile dagli Enti
accreditati (oltre 16.000) risulta superiore agli effettivi giovani
che possono essere impiegati nei progetti di SCN nel territorio
emiliano-romagnolo, che nell'ultimo bando nazionale del maggio scorso
ammontavano a 1.211;
ritenuto d'utilita', per quanto sopra evidenziato, incentivare la
co-progettazione tra Enti accreditati autonomamente, quale elemento
innovativo per una valorizzazione comune dei progetti, finalizzata al
maggior beneficio dei giovani e delle comunita';
ritenuto opportuno, qualora non vi sia la possibilita' di finanziare
tutti i progetti approvati, di fissare un limite massimo al numero dei
giovani previsti nei progetti di uno stesso Ente nella misura del 6%
sul totale dei posti finanziabili in ambito regionale, affinche' si
possa garantire una maggiore partecipazione del territorio regionale,
inteso come coinvolgimento di un maggior numero di Enti accreditati,
di un piu' vasto ambito territoriale, non limitato solo alle citta'
capoluogo, e quindi di un maggior numero di giovani, pur mantenendo
un'attenzione alla qualita' progettuale attraverso la fissazione di un
punteggio minimo per il finanziamento dei progetti;
considerato funzionale, sempre in rapporto alla netta prevalenza degli
Enti accreditati in 4° classe, prevedere che il numero minimo dei
giovani da impiegare nei progetti presentati dagli Enti accreditati in
ambito regionale sia ridotto da quattro a due;
ritenuto che la formazione generale dei giovani rappresenti un
elemento strategico perche' il nuovo servizio civile consolidi la
propria identita' e un'occasione per fornire ai giovani gli strumenti
necessari per vivere correttamente l'esperienza del servizio civile,
attraverso momenti d'apprendimento e d'attivita' comune, parti
integranti dell'intero progetto di servizio civile, durante i quali i
giovani vengono accompagnati lungo un percorso valoriale e avvicinati
alla realta' e al servizio civile attraverso la sua storia, i suoi
ideali, i suoi ambiti d'intervento radicati nella quotidianita' piu'
prossima, per meglio comprendere quella piu' lontana e viceversa,
integrando il saper fare con il saper essere;
considerato che, per coinvolgere i giovani dal punto di vista emotivo,
cognitivo e operativo nella formazione generale siano essenziali
l'approccio personale e la condivisione di gruppo, si ritiene
opportuno incentivare e valorizzare i programmi formativi generali che
prevedano le sole metodologie della lezione frontale e delle dinamiche
non formali;
sentita la Consulta regionale per il Servizio civile, di cui all'art.
20 della L.R. 20 ottobre 2003, n. 20, nelle sedute del 4 agosto e del
5 settembre 2006;
richiamati:
- l'art. 37, quarto comma, della L.R. 26 novembre 2001, n. 43;
- la propria delibera n. 447 del 24 marzo 2003 avente per oggetto
"Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le
strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali" e successive
modificazioni;
- le proprie deliberazioni n. 1057 del 24/7/2006 e n. 1150 del
31/7/2006;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale Sanita' e Politiche sociali, dr. Leonida Grisendi,
ai sensi dell'art. 37, quarto comma della L.R. 43/01 e della
deliberazione della Giunta regionale 447/03 e successive
modificazioni;
su proposta dell'Assessore alla Promozione delle politiche sociali e a
quelle educative per l'infanzia e l'adolescenza, politiche per
l'immigrazione, sviluppo volontariato, associazionismo e Terzo
settore, Anna Maria Dapporto;
a voti unanimi e palesi, delibera:
- di prendere atto del prontuario concernente le caratteristiche e le
modalita' per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio
civile nazionale da realizzarsi in Italia e all'estero, nonche' i
criteri per la selezione e l'approvazione degli stessi approvato con
decreto 3 agosto 2006 del Ministro della Solidarieta' sociale,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 189 del 31 agosto 2006,
limitatamente alle previsioni riguardanti i progetti di servizio
civile da realizzare in Italia;
- di approvare, per le motivazioni riportate in premessa e cosi' come
evidenziato nell'allegato parte integrante del presente atto, le linee
guida provvisorie per lo sviluppo del servizio civile nel territorio
dell'Emilia-Romagna e i criteri aggiuntivi regionali per la selezione
e l'approvazione dei progetti di servizio civile nazionale, ai sensi
del decreto ministeriale 3 agosto 2006, ad integrazione del prontuario
di cui al precedente alinea;
- di prevedere esplicitamente che:
A) il numero minimo dei giovani da impiegare nei progetti presentati
dagli Enti accreditati in ambito regionale sia ridotto da quattro a
due;
B) gli Enti iscritti nell'Albo regionale del Servizio civile nazionale
possano presentare congiuntamente lo stesso progetto
(co-progettazione);
C) qualora non vi sia la possibilita' di finanziare tutti i progetti
approvati, il numero dei giovani previsti nei progetti di uno stesso
Ente non possa superare il 6% del totale dei posti destinati alla
realizzazione dei progetti in ambito regionale;
- di considerare "a carattere sperimentale" i criteri sopraindicati e
quelli riportati nell'allegato parte integrante, da applicare ai
progetti presentati nel 2006 per l'attuazione nel 2007 e siano quindi
assoggettati a verifica e revisione;
- di prevedere che la graduatoria dei progetti, da inoltrare
all'Ufficio nazionale di Servizio civile, sia approvata con
provvedimento del Dirigente responsabile del Servizio regionale
competente per il Servizio civile;
- di determinare che i progetti di SCN siano trasmessi per la
valutazione di competenza alla Regione Emilia-Romagna, Servizio
Programmazione e Sviluppo del sistema dei servizi sociali, Promozione
sociale, Terzo settore, Servizio civile, Viale Aldo Moro n. 21 - 40127
Bologna;
- di disporre che la presente deliberazione venga pubblicata nel
Bollettino Ufficiale regionale.
(segue allegato fotografato)

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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