REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 novembre 2005, n. 1759

Decisione in merito procedura verifica (screening) sul progetto di collegamento S.P. n. 2 - S.P. n. 568, in variante, all'abitato di Camposanto, nel comune di Camposanto (MO) (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 21 maggio
1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, in considerazione
degli interventi previsti, e dei conseguenti impatti ambientali, il
progetto del collegamento S.P. n. 2 - S.P. n. 568 in variante
all'abitato di Camposanto, nel comune di Camposanto, provincia di
Modena, dalla ulteriore procedura di VIA, con le prescrizioni di cui
al punto 7 e di seguito riportate:
1. non saranno in ogni caso utilizzate aree a ridosso dei canali, in
modo da non aumentare il rischio dovuto a sversamenti accidentali;
2. il traffico legato alle attivita' di cantiere sara' studiato allo
scopo di evitare disturbi ai residenti e limitare i disagi al traffico
locale;
3. al fine di ridurre al minimo le interferenze con la viabilita'
esistente, si provvedera' a deviazioni temporanee o restringimenti
della carreggiata, evitando interruzioni di traffico;
4. verranno temporaneamente impermeabilizzati i sedimi delle aree di
cantiere e utilizzati macchinari rispondenti alle normative, dotati di
tutti gli accorgimenti utili per limitare il rumore e le emissioni in
atmosfera;
5. particolare cura verra' posta al fine di evitare il rischio di
sversamenti accidentali nel terreno e nei corsi d'acqua attraversati;
6. durante i processi di cantierizzazione verranno raccolte le acque
reflue prodotte direttamente o indirettamente dai lavori di
costruzione stradale per evitare ogni possibile apporto di inquinanti
nei corpi acquiferi superficiali e sotterranei;
7. per limitare il diffondersi delle polveri, saranno eseguite
periodiche bagnature delle piste di cantiere e di eventuali cumuli di
materiale;
8. al termine dei lavori si provvedera' al ripristino delle aree di
cantiere esterne al sedime della futura infrastruttura, riutilizzando
il terreno vegetale di scotico opportunamente stoccato e trattato in
modo da evitarne la morte biologica;
9. tali accorgimenti prescrizionali dovranno essere inseriti nel
capitolato lavori;
10. il progetto definitivo dovra' contenere i seguenti interventi di
mitigazione e compensazione nei confronti del paesaggio, in parte
previsti nel progetto preliminare presentato:
- andamento plano-altimetrico della livelletta stradale il piu'
possibile aderente alla morfologia del territorio, mantenendo comunque
adeguati standard di sicurezza idraulica;
- presenza di una fascia di ambientazione di larghezza variabile su
ambo i lati della strada dove verra' impiantata vegetazione autoctona
arborea ed arbustiva;
- inserimento lungo il tracciato di formazioni vegetali, quali siepi
arbustive ed arboreo-arbustive, disposte sia parallelamente che
perpendicolarmente (nei punti di intersezione con corsi idrici
superficiali) al nastro stradale;
- dove possibile saranno preferite, a formazioni vegetali lineari,
formazioni a macchia di maggior entita' in modo da inglobare la
strada;
- le formazioni vegetali di nuovo impianto saranno sempre legate a
vegetazione esistente in modo da creare una vera e propria ricucitura
del paesaggio;
- formazione di coni visuali appositamente individuati per inquadrare
situazioni sceniche di un certo valore;
- impianti vegetali a macchia naturali sia per quanto riguarda la
struttura sia la specie utilizzata, nelle aree intercluse di svincolo
o nelle rotatorie;
11. in sede di progetto definitivo, dovra' essere valutata la
fattibilita' economica dell'utilizzo di asfalti fonoassorbenti che
consentono una riduzione del rumore fino a 3 dB(A);
12. le opere di mitigazioni acustiche saranno, per quanto possibile,
di tipo vegetazionale, con cespugli ed alberature di essenze
autoctone; qualora tali forme di mitigazione non permettessero
l'ottenimento del rispetto dei limiti di zona, il progetto dovra'
prevedere l'utilizzo di altre tipologie di protezione acustica, quali
pannelli fonoassorbenti, dune in terra naturale, etc.;
13. per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio, sia
necessario, inoltre, ottemperare alle seguenti prescrizioni;
14. per il ripristino delle eventuali aree di cantiere, come gia'
previsto nella relazione di progetto, si dovra' riutilizzare il
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne
la morte biologica;
15. per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario:
- prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei
depositi di materie prime ed inerti e delle vie di transito da e per i
cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze
dell'aggregato urbano;
- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura
dei cassoni con teloni;
- prevedere un piano del traffico legato alle attivita' di cantiere
allo scopo di evitare disturbi ai residenti e limitare i disagi al
traffico esistente;
16. il progetto esecutivo dovra' contenere un "Piano di gestione,
manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di drenaggio,
invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e degli
eventuali sversamenti accidentali" che dovra' essere approvato
dall'Amministrazione provinciale di Modena;
17. il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti vegetazionali per almeno tre anni dalla
messa a dimora; a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un
reimpianto delle fallanze nel primo anno di manutenzione;
18. nel caso in cui siano previste mitigazioni, direttamente sugli
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998, n. 459,
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri
dal pavimento;
19. si dovra', inoltre, valutare la necessita' di introdurre eventuali
mitigazioni acustiche nell'area di cantiere e/o sui ricettori per
consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle normative
vigenti;
20. in materia acustica, si prescrive inoltre di attenersi alle
disposizioni riportate nel recente DPR n. 142 del 30 marzo 2004
"Regolamento recante disposizioni per il contenimento e la prevenzione
dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma
dell'articolo 11 della Legge 26 ottobre 1995, n. 447"; in particolare
l'Allegato 1 dello stesso decreto riporta un'ampiezza della fascia di
pertinenza acustica per infrastrutture viarie della tipologia come
quella in esame di 250 metri, alla quale si associa un limite di
emissione sonoro per le scuole, ospedali, case di cura e riposo di 50
dB(A) diurno e 40 dB(A) notturno, mentre per gli altri ricettori si ha
un limite diurno di 65 dB(A) e notturno di 55 dB(A);
21. il rispetto dei limiti di pressione sonora dovra' essere
verificato attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da
realizzarsi, ad opera del proponente, durante la realizzazione
dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla base dei
risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie
determinazioni conseguenti;
22. per la valutazione dell'impatto acustico e del clima acustico, si
dovranno seguire le indicazioni contenute nella recente delibera di
Giunta regionale n. 673 del 14 aprile 2004 "Criteri tecnici per la
redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e
della valutazione del clima acustico ai sensi della L.R. 9 maggio 2001
n. 15 recante disposizioni in materia di inquinamento acustico";
23. nella progettazione dell'impianto di illuminazione stradale si
dovra' tenere conto e limitare l'impatto luminoso, nei confronti delle
residenze limitrofe e dell'ambiente naturale, derivante dai fasci di
luce diretta, ai sensi della L.R. n. 19 del 29 settembre 2003;
24. dovranno essere garantiti gli accessi ai poderi e fondi agricoli
anche ai mezzi agricoli, dimensionando opportunamente tali accessi;
25. si dovranno individuare soluzioni per proteggere il traffico
leggero (es. cicli) in corrispondenza dell'intersezione del tracciato
in progetto con la viabilita' esistente;
26. si dovra' valutare la possibilita' di impiegare materiale inerte
riciclato in luogo degli inerti pregiati, ove possibile;
27. in fase definitiva si dovra' stabilire l'effettivo impiego dei
materiali scavati attualmente previsti in disavanzo;
28. le intersezioni con la rete irrigua dovranno essere risolte in
accordo con le indicazioni dei Consorzi di bonifica competenti;
29. resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente, Provincia di
Modena - Area Lavori pubblici, alla Provincia di Modena - Area
Ambiente, al Comune di Camposanto, all'ARPA - Sezione provinciale di
Modena, alla Regione Emilia-Romagna - Servizio Tecnico Bacini Panaro e
Destra Secchia;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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