COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA (Forli'-Cesena)

COMUNICATO

Procedura di verifica (screening), ai sensi dell'art. 9 della L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni, relativa al progetto per la realizzazione di un parcheggio per automezzi pesanti posto in localita' Gritole a S. Piero in Bagno - Ditta C.A.T.E. Soc. consortile a rl - Deliberazione della Giunta comunale 8 marzo 2006, n. 35

La Giunta comunale delibera per tutto quanto argomentato in premessa e
che espressamente si richiama:
1) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in
considerazione dello scarso rilievo degli interventi previsti e dei
conseguenti impatti ambientali, il progetto inerente il progetto per
la realizzazione di un parcheggio per automezzi pesanti in localita'
Gritole nei pressi di San Piero in comune di Bagno di Romagna -
presentato dal Consorzio C.A.T.E. Autotrasporti e Escavazioni Via A.
Battistini n. 75 - San Piero in Bagno (FC) - dalla ulteriore procedura
di VIA con le seguenti prescrizioni:
1)  i volumi di laminazione necessari a compensare i maggiori deflussi
idrici derivanti dalla trasformazione territoriale dell'area, in
adempimento al principio dell'invarianza idraulica, dovranno essere
calcolati secondo i criteri metodologici definiti dal Piano stralcio
per il rischio idrogeologico e della relativa Direttiva per le
verifiche di sicurezza idraulica approvata con delibera del Comitato
istituzionale n. 3/2 del 20/10/2003;
2) il computo del volume delle acque di prima pioggia da destinare a
trattamento, e specificamente provenienti dalla zona distributore
carburante e da quella di stazionamento mezzi pesanti, dovra'
attenersi ai criteri precisati dalla Direttiva concernente la gestione
delle acque di prima pioggia e di lavaggio da aree esterne (art. 39 -
DLgs 11 maggio 1999, n. 152), approvata con deliberazione di G.R. n.
286 del 14 febbraio 2005, ovvero prevedendo un volume minimo di
pioggia, per ogni evento meteorico, corrispondente ad una
precipitazione di 5 millimetri uniformemente distribuita sulle intere
superfici scolanti da trattare. Dovra' essere inoltre previsto un
sistema automatico di gestione delle acque di prima pioggia che
consenta tempi di ritenzione delle stesse non inferiori a 48/72 ore;
3) in fase di cantiere dovranno essere messe in atto tutte le misure
di mitigazione necessarie ad evitare un peggioramento della qualita'
dell'aria nella zona legato alla dispersione di polveri sospese e
inquinanti atmosferici prodotti dal funzionamento dei mezzi d'opera e
dalle attivita' previste in tale fase, al fine di garantire il
rispetto dei limiti di qualita' dell'aria stabiliti dalla normativa
vigente e garantire la salute pubblica. In particolare, al fine di
limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti dalla
movimentazione dei materiali, dall'esercizio di impianti fissi e dalla
movimentazione dei mezzi su sede stradale di cantiere si prescrive
quanto segue:
(a) per l'eventuale impianto di betonaggio e altri impianti fissi, e'
necessario prevedere sistemi di abbattimento per le polveri in
corrispondenza degli sfiati da serbatoi e miscelatori durante il
carico, lo scarico e la lavorazione;
(b) si dovra' prevedere alla bagnatura delle superfici scoperte e dei
cumuli di materiali sciolti in caso di frequente rimaneggiamento delle
superfici;
(c) le vie di transito non asfaltate dovranno essere adeguatamente e
periodicamente umidificate;
(d) i cassoni dei mezzi adibiti al trasporto degli inerti dovranno
essere ricoperti con teloni;
(e) i camion dovranno mantenere il motore spento durante le fasi di
sosta degli stessi all'interno del cantiere nonche' durante le fasi di
carico;
4) in concomitanza con la richiesta di Permesso di Costruire per le
opere in progetto dovra' essere presentata, in relazione ai punti 4,
5, 6 del parere tecnico del Servizio di Pianificazione territoriale
della Provincia di Forli'-Cesena del 16/11/2005, prot. n. 19591 i cui
contenuti sono citati in narrativa, idonea documentazione di
previsione di impatto acustico ed eventuale richiesta di
autorizzazione in deroga per l'attivita' di cantiere conformemente a
quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 21 gennaio
2002, n. 45 con particolare riferimento al punto 3. La documentazione
dovra' valutare tra l'altro, sulla base delle attivita' e dei
macchinari come derivanti dall'organizzazione del cantiere, gli attesi
livelli di immissione sonora in corrispondenza dei recettori piu'
prossimi, il rispetto dei limiti previsti, le eventuali misure di
mitigazione da adottare;
5) le comunicazioni della data di inizio lavori del cantiere in
oggetto dovranno essere trasmesse a cura del proponente
all'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena, Servizio
Pianificazione territoriale e al Comune di Bagno di Romagna;
6) durante le attivita' di cantiere dovranno inoltre essere messi in
atto tutti gli accorgimenti utili al contenimento delle emissioni
sonore sia mediante l'impiego delle piu' idonee attrezzature operanti
in conformita' alle direttive CE in materia di emissione acustica
ambientale, sia mediante una adeguata organizzazione delle singole
attivita', sia mediante la eventuale realizzazione di misure di
mitigazione temporanee, al fine di garantire il rispetto dei valori
limite vigenti in prossimita' dei ricettori presenti durante le fasi
di cantiere previste e nei periodi di loro attivita';
7) deve essere realizzato e attuato un progetto di sistemazione a
verde dell'area che dettagli in maniera puntuale, nell'area destinata
a verde pubblico e in quella destinata a verde privato, sia le
essenze, che la distribuzione degli elementi vegetali previsti,
indicandone quantita' e sesto di impianto e che abbia come finalita'
quella di schermare l'opera rispetto alla viabilita' e agli edifici
esistenti;
8) dovra' essere prevista la manutenzione della compagine
arboreo-arbustiva prevista per i primi cinque anni dalla messa a
dimora delle piante al fine di garantire maggiori possibilita' di
riuscita dell'impianto. I principali interventi di manutenzione da
prevedere, per il medesimo periodo, sono: l'accertamento delle
fallanze e la sostituzione delle piante morte, lo sfalcio del cotico
erboso e l'annaffiatura di soccorso;
9) di rinviare ogni determinazione circa le procedure per un eventuale
futuro utilizzo dell'area a pesa di uso pubblico. Tale intervento
resta comunque subordinato ad una preventiva valutazione della
sostenibilita' ambientale da parte del soggetto richiedente
(Amministrazione comunale) in termini di impatti cumulativi dovuti
alla contemporanea presenza delle citate attivita'/funzioni;
10) sono quantificate in Euro 151,72, pari allo 0,02 % del valore
dell'opera, le spese istruttorie che, ai sensi dell'art. 28 della L.R.
9/99 e successive modifiche ed integrazioni, sono a carico del
proponente.

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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