DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO POLITICHE FAMILIARI, INFANZIA, ADOLESCENZA 20 dicembre 2004, n. 18607
Programma provinciale per la promozione delle politiche di accoglienza e tutela dell'infanzia e dell'adolescenza: adozione nazionale e internazionale - Assegnazione, impegno e liquidazione - Anno 2004
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Considerato che la Legge 476/98 "Ratifica ed esecuzione della
convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di
adozione internazionale, fatta all'Aja il 29 maggio 1993. Modifiche
alla Legge 4 maggio 1983, n. 184, in tema di adozione di minori
stranieri", in particolare l'art. 39 bis, assegna alle Regioni
funzioni di concorso allo sviluppo della rete dei servizi rivolti
all'adozione;
preso atto che, ai fini di adempiere alla nuova assegnazione di
compiti di cui alla legge su menzionata, la Regione Emilia-Romagna, e
in particolare il Servizio Politiche familiari, infanzia e
adolescenza ha cercato di dare avvio ad una riorganizzazione e
incrementare la qualificazione dei servizi territoriali che si
occupano di adozione, avendo cura di potenziare l'integrazione
socio-sanitaria e di avviare un percorso di integrazione dei servizi
pubblici con il Terzo settore, specie nella sua componente
rappresentata dagli Enti autorizzati all'adozione internazionale;
richiamate:
- l'approvazione del progetto regionale adozione con deliberazione
del Consiglio regionale n. 331 del 12 febbraio 2002;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 1495 del 28/7/2003
"Approvazione linee di indirizzo per le adozioni nazionali e
internazionali in Emilia-Romagna in attuazione del Protocollo
d'intesa di cui alla deliberazione del Consiglio regionale 331/02.
Modifica della deliberazione della Giunta regionale n. 3080 del
28/12/2001";
- l'approvazione dello schema di Protocollo d'intesa con
deliberazione della Giunta regionale 1425/04 e la sottoscrizione
dello stesso Protocollo d'intesa tra la Regione, Province, Enti
titolari di funzioni in materia di minori, Enti autorizzati in
materia di adozione internazionale, avvenuto in data 12/10/2004;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 2049 dell'11 novembre
2002 che ha promosso l'avvio dei corsi di preparazione delle coppie
candidate all'adozione, all'interno del percorso metodologico
indicato nel documento linee di indirizzo succitato (Parte II),
grazie a uno specifico finanziamento regionale che ha supportato la
prima fase di implementazione del percorso di formazione delle coppie
candidate all'adozione;
considerato che il punto 5) della Parte I delle linee di indirizzo
succitate assegnano alle Province un ruolo importante in merito
all'attuazione del sistema integrato dei Servizi che si occupano di
adozione e in particolare la predisposizione di un programma
provinciale per l'adozione;
dato atto che con deliberazione del Consiglio regionale 615/04
"Programma annuale degli interventi e dei criteri di ripartizione
delle risorse ai sensi dell'art. 47, comma 3 della L.R. 12 marzo
2003, n. 2. Stralcio piano regionale dei servizi sociali ai sensi
dell'art. 27, L.R. 2/2003. Anno 2004" (Proposta della Giunta
regionale in data 2 novembre 2004, n. 2152) vengono stabiliti i
criteri con cui assegnare alle Province risorse afferenti al Fondo
sociale per la realizzazione di specifici programmi provinciali per
la realizzazione di interventi di dimensione sovra-distrettuale,
prevedendo altresi' la necessita' che i programmi provinciali vengano
comunque raccordati e integrati con i Piani di zona;
preso atto che nella medesima deliberazione consiliare vengono
definiti obiettivi, destinatari e criteri di ripartizione prevedendo
di assegnare alle Province, a finanziamento del programma specifico,
la somma totale di Euro 215.000,00 sul Capitolo 57105 "Fondo sociale
regionale. Quota parte destinata alle Province per l'attuazione dei
programmi provinciali. Per le attivita' di coordinamento e supporto
per l'implementazione e gestione del sistema informativo dei servizi
sociali, nonche' per l'elaborazione de Piani di zona (art. 47, comma
1, lett. c), L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e Legge 8 novembre 2000, n.
328) - Mezzi statali", afferente alla UPB 1.5.2.2.20101;
visto il punto 3.3.7, lettera A della sopracitata deliberazione del
Consiglio 615/04 del 16 novembre 2004 che individua tra i programmi
di ambito provinciale quello relativo all'adozione;
dato atto che nella deliberazione consiliare di cui al punto
precedente viene precisato che il Dirigente competente provvedera'
all'assegnazione delle risorse, all'assunzione degli impegni di spesa
e alla liquidazione corrispondente;
ritenuto quindi opportuno dare continuita' alle iniziative
intraprese, e dare seguito ai finanziamenti alle Province ripartendo
le risorse disponibili con le modalita' indicate al punto 3.3.7
lettera A del "Programma provinciale per la promozione delle
politiche di accoglienza e tutela dell'infanzia e dell'adolescenza",
come indicato nella deliberazione del Consiglio regionale n. 615 del
16/11/2004 al fine di:
- realizzare compiutamente i Piani provinciali adozione, presentati
dalle Amministrazioni provinciali al Servizio Politiche familiari
infanzia e adolescenza in aprile 2004, anche attraverso un
aggiornamento dei piani stessi al fine di inserirli e coordinarli
alle scadenze della prossima programmazione zonale;
- garantire la prosecuzione dell'attivita' di formazione di tutte le
coppie candidate all'adozione nella fase precedente le indagini
psicosociali;
- incentivare la creazione o prosecuzione della riorganizzazione
delle e'quipes centralizzate esistenti, anche attraverso la
promozione di accordi di livello inter-istituzionale, nel rispetto
degli standard quali-quantitativi previsti dalle linee di indirizzo
regionali in materia di adozione succitate;
- garantire l'aggiornamento professionale degli operatori delle
e'quipes centralizzate favorendo la frequenza ai momenti formativi
anche degli operatori degli Enti autorizzati. Le iniziative di
formazione saranno preferibilmente di ambito sovra-distrettuale;
- promuovere a livello locale una cultura dell'adozione e
dell'accoglienza nel rispetto del principio del superiore interesse
dei bambini e alla tutela dei loro diritti in ambito nazionale e
internazionale;
- sostenere il funzionamento del coordinamento tecnico provinciale
adozioni coordinato dalle Province e composto anche da operatori in
rappresentanza delle e'quipes adozioni presenti sul territorio
provinciale per il raccordo, la valutazione, la qualificazione delle
iniziative e degli interventi svolti in ambito provinciale nel
settore delle adozioni;
- sviluppare la metodologia di lavoro e le attivita' di sostegno
nella fase del post adozione;
- favorire il raccordo con il Sistema informativo socio-assistenziale
minori (Sisa-minori) per quanto riguarda la omogeneizzazione della
rilevazione sul fenomeno dell'adozione nella regione Emilia-Romagna
di concerto con il Servizio politiche familiari, infanzia e
adolescenza, collaborando alla definizione di una griglia comune
regionale di raccolta dati utile alla programmazione, monitoraggio e
alla valutazione dei piani provinciali adozione e alla organizzazione
dei corsi di formazione per le coppie adottive;
- per abbattere le liste di attesa e ridurre i tempi di attesa delle
coppie interessate ad intraprendere il percorso dell'adozione
nazionale e internazionale;
richiamate:
- L.R. 22 dicembre 2003, n. 29 "Bilancio di previsione della Regione
Emilia-Romagna per l'anno finanziario 2004 e Bilancio pluriennale
2004-2006;
- L.R. 28 luglio 2004, n. 18 "Assestamento del Bilancio di previsione
della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2004 e del
Bilancio pluriennale 2004-2006 a norma dell'art. 30 della L.R. 15
novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione";
viste:
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 recante "Ordinamento contabile
della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977,
n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4" ed in particolare gli artt. 47, 49 e
51;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 recante "Testo unico in materia di
organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione
Emilia-Romagna";
ritenuto che ricorrano gli elementi di cui all'art. 47 secondo comma
della L.R. 40/01 e che pertanto l'impegno di spesa possa essere
assunto con il presente atto;
ritenuto, inoltre, che sussistano tutte le condizioni previste
dall'art. 51, comma 3 della L.R. 40/01 per provvedere alla
liquidazione della spesa;
verificata la necessaria disponibilita' di cassa sul competente
capitolo di bilancio;
richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 447 del 24
marzo 2003, concernente "Indirizzi in ordine alle relazioni
organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle
funzioni dirigenziali";
richiamata inoltre la deliberazione della Giunta regionale n. 642 del
5 aprile 2004, nonche' la determinazione del Direttore generale
Risorse finanziarie e strumentali n. 4314 dell'1 aprile 2004,
entrambe relative al conferimento dell'incarico di responsabilita'
della posizione dirigenziale professional "Controllo e presidio dei
processi connessi alla gestione delle spese del bilancio regionale";
attestata la regolarita' amministrativa ai sensi della deliberazione
della Giunta regionale 447/03;
dato atto del parere di regolarita' contabile del presente atto
espresso dal Dirigente Professional "Controllo e presidio dei
processi connessi alla gestione delle spese del bilancio regionale"
dott. Marcello Bonaccurso, ai sensi della citata deliberazione della
Giunta regionale 447/03;
determina:
1) di assegnare per gli obiettivi gia' espressi in premessa, i fondi
statali a favore delle Province dell'Emilia-Romagna indicate al punto
3 della presente determinazione, ripartiti secondo i criteri gia'
approvati con deliberazione di Consiglio regionale n. 615 del 16
novembre 2004 e precisamente destinando una quota fissa pari al 30%
in uguale misura a tutte le Province e il restante 50% sulla base
delle istruttorie concluse in ogni territorio provinciale, il 20 %
sulla base dei bambini adottati dalle coppie nei diversi territori
provinciali secondo gli ultimi dati disponibili, come da tabella
allegata, parte integrante e sostanziale della presente
determinazione;
2) di impegnare la somma totale di Euro 215.000,00 registrata con il
n. 5766 di impegno sul Capitolo 57105 "Fondo sociale regionale. Quota
parte destinata alle Province per l'attuazione dei programmi
provinciali. Per le attivita' di coordinamento e supporto per
l'implementazione e gestione del sistema informativo dei servizi
sociali, nonche' per l'elaborazione dei Piani di zona (art. 47, comma
1, lett. c), L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e Legge 8 novembre 2000, n.
328) - Mezzi statali" afferente all'UPB 1.5.2.2.20101 del Bilancio
per l'esercizio finanziario 2004, che presenta la necessaria
disponibilita';
3) di liquidare la somma di Euro 215.000,00 ricorrendo le condizioni
di cui all'art. 51, comma 3 della L.R. 40/01, dando atto che si
provvedera', sulla base del presente atto, ad avvenuta esecutivita'
dello stesso, alla richiesta di emissione dei titoli di pagamento ai
sensi dell'art. 52 della medesima L.R. 40/01, sulla base della
ripartizione di seguito riportata, a favore delle Province;
4) di stabilire che le Province provvedano a:
A) aggiornare i piani provinciali armonizzandoli con le scansioni
temporali previste per le fasi di progettazione e attuazione e
trasmissione alla Regione dei Piani di zona. (La data prevista per la
prossima programmazione zonale e' approvazione dei piani entro aprile
2004 e presentazione alla Regione entro maggio 2005);
B) adottare (ancora in analogia con quanto disposto a riguardo dei
Piani di zona) preferibilmente appositi piani provinciali
pluriennali cadenzati con programmi attuativi annuali. Resta fermo
che le Province possono riservarsi di adottare relativamente al
finanziamento 2004, ancora un piano annuale. In caso di approvazione
di un piano pluriennale le Province approveranno al medesimo le
necessarie modifiche o integrazioni sulla base delle indicazioni
derivanti da futuri atti di indirizzo o programmazione regionale. Per
quanto riguarda l'adozione le Province in sede di riprogrammazione
apporteranno al piano provinciale presentato alla Regione nell'aprile
2004, le necessarie modifiche o integrazioni sulla base del
monitoraggio realizzato e sulla base della necessita' di portare a
compimento le azioni e gli interventi non ancora compiutamente
realizzati e nell'ottica di miglioramento delle azioni gia'
intraprese, utilizzando le dovute correzioni sulla base dei dati
raccolti (es. questionari di gradimento ecc.);
C) redigere, sulla base delle azioni di monitoraggio rapporti
provinciali unificati relativi ai piani provinciali tutela ed
accoglienza e adozione che esse invieranno al Servizio Politiche
familiari infanzia e adolescenza della Regione Emilia-Romagna, in
Viale Aldo Moro n. 21 a Bologna: - un primo rapporto entro il termine
del 30 giugno 2006 relativo alle attivita' intraprese grazie ai
finanziamenti assegnati con la presente determinazione e allo stato
di avanzamento dei piani provinciali fino a dicembre 2005; - un
secondo rapporto entro il 31 marzo 2007 a consuntivo dello stato di
avanzamento dei piani fino a dicembre 2006, realizzati con i
finanziamenti regionali eventualmente assegnati il prossimo anno, in
relazione alle effettive disponibilita' del bilancio regionale; - per
quanto riguarda il settore adozione i reports dovranno indicare il
livello di realizzazione dei piani provinciali adozione, di cui al
punto 6 della parte prima delle Linee di indirizzo regionali
approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 1495 del
28/7/2003, che specifichino il livello di raggiungimento dei
risultati con riferimento particolare agli obiettivi indicati alle
lettere b), c), e), f), g), i) k), del punto 6, Parte I delle linee
di indirizzo succitate.
Nello specifico i rapporti sui piani provinciali adozione si ritiene
debbano indicare almeno lo stato di implementazione dei piani
adozione relativamente alle:
- e'quipe centralizzate (b): indicare i livelli di integrazione
inter-istituzionali realizzati nei diversi territori provinciali
finalizzati alla costituzione delle e'quipes centralizzate adozione
(n. di e'quipes costituite in ogni territorio, n. operatori dedicati,
monte ore specifico dedicato alle adozioni);
- prima informazione (c): garantire la professionalita' e la
accuratezza delle informazioni alle coppie interessate ad
intraprendere il percorso adottivo, anche fornendo informazioni a
proposito delle diverse forme di accoglienza e di sostegno alla
infanzia in difficolta' (es. affidamento famigliare e sostegno a
distanza);
- corsi di formazione coppie adottive (e): descrivere il numero dei
corsi di preparazione per le coppie interessate ad intraprendere il
percorso dell'adozione nazionale e internazionale da svolgersi prima
delle indagini psicosociali realizzati in ogni provincia nel periodo
1/1/2004-31/12/2005 e quelli programmati per l'anno 2006 di
riferimento della programmazione provinciale e zonale, il numero di
coppie formate e note sintetiche sull'andamento dei corsi e sul
livello di gradimento per le coppie candidate all'adozione (sulla
base della elaborazione dei questionari di gradimento compilati dalle
coppie alla fine dei corsi stessi) nei diversi territori
provinciali, le soluzioni organizzative adottate in merito alla
gestione dei corsi e le valutazioni sul livello di integrazione
raggiunto a livello interistituzionale e con gli Enti autorizzati;
- formazione operatori (f): riportare le attivita' formative e di
aggiornamento professionale realizzate per gli operatori delle
e'quipes centralizzate adozioni (con specificazione del numero di ore
di formazione e dei temi trattati), il numero di operatori formati;
- liste di attesa (g): indicare il tempo medio che intercorre tra la
richiesta di partecipazione ai corsi e l'effettivo accesso ai corsi
di preparazione e tra la fine dei corsi e l'inizio delle indagini
psicosociali nelle diverse e'quipes centralizzate;
- omogeneizzazione della rilevazione sul fenomeno dell'adozione in
Emilia-Romagna e delle attivita' intraprese (i): collaborare di
concerto con il Servizio politiche familiari infanzia e adolescenza e
in raccordo con il Sistema informativo socio-assistenziale minori
(Sisa-minori), collaborare alla definizione di una griglia comune
regionale di raccolta dati utile alla programmazione, monitoraggio e
valutazione dei piani provinciali adozione e alla organizzazione dei
corsi di formazione per le coppie adottive;
- postadozione: rappresentare gli interventi avviati in ogni
territorio provinciale in applicazione delle linee di indirizzo
regionali (Parte III), con riferimento all'utilizzo dello strumento
del "Progetto di accompagnamento" individualizzato per i bambini e le
coppie, concordato con le medesime famiglie e gli Enti autorizzati.
Indicazione degli eventuali collegamenti interistituzionali
realizzati con le agenzie educative e scolastiche, l'eventuale avvio
dei gruppi di sostegno e accompagnamento nella fase del
postadozione;
- rendicontazione sintetica sull'utilizzo delle risorse assegnate con
la presente determinazione in relazione soprattutto alle finalita'
indicate dalle lettere e), f);
5) di armonizzare la scansione temporale prevista per le fasi di
progettazione ed attuazione dei medesimi Piani di zona e la
pianificazione provinciale;
6) di adottare (ancora in analogia con quanto disposto a riguardo dei
Piani di zona) preferibilmente appositi piani provinciali pluriennali
cadenzati con programmi attuativi annuali. Resta fermo comunque che:
a) le medesime Provincie possono riservarsi di adottare,
relativamente al finanziamento 2004, ancora un piano di tutela
annuale; b)in caso di adozione di un piano pluriennale, le Provincie
apporteranno al medesimo le necessarie modifiche o integrazioni sulla
base delle indicazioni derivanti dagli atti di indirizzo o
programmazione regionali;
7) di dare atto che per quanto non espressamente previsto con il
presente provvedimento si rinvia alla deliberazione consiliare
615/04;
8) di pubblicare la presente determinazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Lorenzo Campioni
(segue allegato fotografato)