DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 aprile 2005, n. 714
Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di un invaso uso irriguo da realizzarsi in localita' Prato, frazione S. Zeno nel comune di Galeata, provincia di Forli'-Cesena (Titolo II, L.R. 19 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in
considerazione del limitato rilievo degli interventi previsti e dei
conseguenti impatti ambientali, il progetto relativo alla costruzione
di un invaso ad uso irriguo in frazione S. Zeno, localita' Prato nel
comune di Galeata, provincia di Forli'-Cesena, dalla ulteriore
procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:
- necessita' di ottenimento della autorizzazione relativa al vincolo
idrogeologico di cui alla Legge 3267/23;
- necessita' di autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 142
del DLgs 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del
paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della Legge 6 luglio 2002, n.
137";
- per l'attingimento di acque pubbliche superficiali e acque
sotterranee e la loro derivazione, deve essere acquisita
rispettivamente l'autorizzazione o la concessione rilasciate dalla
Autorita' competente in materia, ai sensi del R.R. 41/01;
- sono necessarie verifiche geotecniche, in corso d'opera e al
termine dei lavori, del grado di compattazione raggiunto dal tampone
dei terreni costituenti lo strato di rivestimento impermeabile (prove
Proctor, prove di permeabilita' in situ e in laboratorio, etc.); la
tenuta idraulica dell'invaso dovra' comunque essere verificata in
fase di collaudo;
- poiche' l'area e' classificata come "Zone di particolare interesse
paesaggistico ambientale" dal PTCP della Provincia di Forli'-Cesena,
al fine di garantire un adeguato inserimento paesaggistico dell'opera
ed il mantenimento del corridoio ecologico, dovra' essere realizzato
un adeguato ripristino ambientale e vegetazionale di raccordo della
fascia boscata ripariale provvedendo alla piantumazione di essenze
autoctone di ripa di altezza minima 1.0 m, evitando le specie
riconosciute infestanti (Robinia, Ailanto, etc.) e lungo tutto il
perimetro dell'invaso, analogamente dovra' essere previsto il
ripristino vegetazione della fascia boscata che verra' interessata
dai lavori di posizionamento del tubo scolmatore;
- per il ripristino delle aree di cantiere si riutilizzera' il
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e del quale si provvedera' alla manutenzione per
evitarne la morte biologica;
- il materiale di scavo dovra' essere accumulato al di fuori della
"Zone di espansione inondabili", (art. 17, comma 2, lett. a), in
quanto le norme di piano vietano interventi che comportino una
riduzione apprezzabile o una parzializzazione della capacita' di
invaso;
- il materiale di risulta limoso-argilloso proveniente dagli scavi e
non utilizzato per la realizzazione dell'opera, dovra' essere
sistemato in loco o riutilizzato in modo conforme alle vigenti
disposizioni normative (art. 3, L.R. 17/91); a tale riguardo dovra'
essere elaborato uno studio, da sottoporre all'approvazione della
Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena e al Servizio Tecnico
Bacino Fiumi Romagnoli di Forli'-Cesena, che riporti ubicazione
planimetrica e spessori dei materiali accumulati e la dimostrazione
che tali stendimenti non comportino "una riduzione apprezzabile della
capacita' di invaso" del fiume Rabbi, in ottemperanza all'art. 17,
comma 2, lettera a del PTCP della Provincia di Forli'-Cesena o
fenomeni di instabilita' sui versanti;
- in base all'art. 21 del Piano Infraregionale delle Attivita'
Estrattive della Provincia di Forli'-Cesena approvato con delibera di
Consiglio provinciale n. 12509/22 del 19 febbraio 2004, e' prevista
l'estrazione per una quota pari a 10.000 mc. di materiale inerte
ghiaioso-sabbioso, nell'ambito di interventi non finalizzati
all'attivita' estrattiva, dovra' quindi essere acquisita dal
proponente per l'utilizzo e per la commercializzazione dei materiali
ricavati il provvedimento autorizzativo ai sensi dell'art. 14 della
L.R. 17/91 dall'Amministrazione comunale;
- la quota residua di materiale ghiaioso di risulta, corrispondente a
circa 14.000 mc., poiche' l'area non rientra all'interno della
zonizzazione del PIAE, non potra' essere conferito ad una ditta
specializzata per la lavorazione, si prescrive inoltre che
l'eventuale frantumazione del materiale in oggetto sia effettuata in
loco con un frantoio mobile, il materiale dovra' essere ricollocato
all'interno dell'azienda ed il suo utilizzo dovra' essere comunque
conforme alle vigenti disposizioni normative in merito;
- a tutela della pubblica incolumita', insieme alla recinzione
perimetrale metallica di altezza pari a 2.0 m., come prevista da
progetto, venga dotato di scale di emergenza e cancello di accesso
chiuso da lucchetto;
- resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Zanuccoli Aldo,
al Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli, alla Amministrazione
provinciale di Forli'-Cesena, al Comune di Galeata, all'Autorita' dei
Bacini Regionali Romagnoli, alla Comunita' Montana Appennino
Forlivese, alla Sovrintendenza per i Beni Ambientali ed
Architettonici di Ravenna, all'ARPA - Sezione provinciale di Forli';
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni
il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della
Regione.