DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO SANITA' PUBBLICA 15 febbraio 2005, n. 1599
Disciplina concernente la deroga alle caratteristiche di qualita' delle acque destinate al consumo umano per il parametro cloriti
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Visto il DLgs n. 31 del 2 febbraio 2001 "Attuazione della Direttiva
n.98/83/CE, concernente la qualita' delle acque destinate al consumo
umano", cosi' come modificato dal DLgs n. 27 del 2 febbraio 2002, che
all' art.13 disciplina la concessione di deroghe ai valori di
parametro di cui all'Allegato I, parte B;
visto il DM del 23 dicembre 2003 recante la "Disciplina concernente
le deroghe alle caratteristiche di qualita' delle acque destinate al
consumo umano che possono essere disposte dalle Regioni Campania,
Emilia- Romagna, Lombardia, Sicilia, Toscana e dalle Province
autonome di Bolzano e Trento";
vista la delibera della Giunta regionale n. 681 del 14 aprile 2004
recante la "Disciplina concernente la deroga alle caratteristiche di
qualita' delle acque destinate al consumo umano per il parametro
cloriti";
viste le richieste di HERA SpA e di Romagna Acque SpA, che forniscono
ampia documentazione degli interventi attuati nel corso del 2004 e
relativo impegno di spesa ;
visto il DM del 22 dicembre 2004 concernente le "Deroghe di qualita'
delle acque destinate al consumo umano che possono essere disposte
dalle Regioni e Province autonome";
considerato che:
- a seguito dell'entrata in vigore del DLgs 31/01, la Regione
Emilia-Romagna decideva di avvalersi della facolta' di deroga, cosi'
come previsto dall'art. 13 del citato decreto, al valore di parametro
fissato per lo ione clorito per le acque fornite dall'Acquedotto
della Romagna e distribuite da HERA nell'ambito delle province di
Forli'-Cesena, Ravenna e Rimini. A tal fine si chiedeva la fissazione
di un Valore Massimo Ammissibile (V.M.A.) al Ministero della Salute,
il quale emanava un decreto, in data 23/12/2003, individuando per il
parametro cloriti un V.M.A. di 1,3 mg/l per un periodo di un anno,
valore che non presentava pericolo, neppure potenziale per la salute
umana. Si riteneva che un periodo di tre anni fosse sufficiente per
l'adozione da parte di HERA e di Romagna Acque di soluzioni idonee al
rientro del parametro di cui si parla, nei limiti individuati dalla
normativa vigente (0,8 mg/l);
- si vincolava il rinnovo della deroga, concessa per un anno, alla
presentazione di documentazione da parte di Romagna Acque e di HERA
relativa allo stato di avanzamento delle misure correttive degli
interventi sul territorio che dimostrino un comprovato miglioramento
della qualita' dell'acqua;
rilevato che:
- per ridurre la quantita' dello ione clorito, Romagna Acque ha
sottoscritto una convenzione con l'Istituto Superiore di Sanita',
attivata in data 21/9/2004, a cui partecipano anche esperti
tecnico-scientifici della Direzione Sanita' e Politiche sociali e
Ambiente Territorio e Sviluppo sostenibile;
- nell'ambito di tale ricerca si stanno approfondendo soluzioni
tecniche miranti a ridurre la quota di ione clorito, generato dalle
fasi di preclorazione e postclorazione, praticate presso l'impianto
di Capaccio;
- l'indagine preliminare ha evidenziato la possibilita' di ridurre il
numero dei trattamenti di postdisinfezione, soluzione tecnologica
che, unitamente ad interventi piu' gestionali, ha gia' comportato una
riduzione dei livelli di clorito presenti lungo la rete
dell'Acquedotto della Romagna, in alcuni punti quantificabili in
0,25-0.30 mg/l;
rilevato altresi' che anche HERA SpA ha svolto, nel corso del 2004,
alcune attivita' di controllo del rendimento di tutti i dosatori di
biossido di cloro, sostanza responsabile della formazione dello ione
clorito, per ottimizzarne i rendimenti. Ha anche valutato sistemi di
disinfezione alternativi da utilizzare in caso di emergenza e
comunque non in sostituzione di quelli attualmente utilizzati poiche'
e' noto che tale sistema di disinfezione ingenera la produzione di
trialometani;
preso atto che:
- i primi dati, prodotti sia da HERA, sia da Romagna Acque,
dimostrano un effettivo miglioramento della qualita' dell'acqua
distribuita nei comuni attualmente in deroga, come pure risulta anche
dall'attivita' di controllo dei Dipartimenti di Sanita' pubblica
delle Aziende Unita' sanitarie locali di Forli', di Cesena, di
Ravenna e di Rimini, tant'e' che attualmente non ci sono, in tutta
la rete acquedottistica, valori di clorito che superano l'1,2 mg/l;
- il DM del 22 dicembre 2004, all'art. 1, fissa a 1,3 mg/l il Valore
Massimo Ammissibile per il parametro cloriti fino al 31/12/2005;
- il valore di 1,3 mg/l, per un periodo di tre anni, non costituisce
un rischio neppure potenziale in quanto, come riportato anche nella
nota del Ministero della Salute del 3/12/2004, avente per oggetto
"Deroga al valore di parametro cloriti, ai sensi dell'art.13 del DLgs
31/01", il valore del parametro individuato dalla normativa nazionale
(0.8 mg/l) tiene conto del principio di precauzione ed e' scelto
pertanto al fine di garantire che le acque destinate al consumo umano
possano essere consumate per l'intero arco della vita. Il DLgs 31/01,
infatti, prevede la possibilita' di accordare deroghe al fine di
consentire gli interventi necessari al raggiungimento dei valori
prescritti, fissando tuttavia un V.M.A., valore che comporta una
valutazione del tipo rischio - beneficio e sempreche'
l'approvvigionamento di acque destinate al consumo umano non possa
essere garantito con altro mezzo congruo;
attestata la regolarita' amministrativa ai sensi della deliberazione
della Giunta regionale 447/03;
determina:
1) di stabilire, per i motivi espressi in premessa che qui si
intendono integralmente richiamati, il rinnovo della deroga al valore
di parametro fissato nell'Allegato I, parte B del DLgs 31/01, per il
parametro cloriti, purche' entro il V.M.A. di 1,2 mg/l, valore che
non costituisce pregiudizio per la salute dei consumatori e che, dai
dati in possesso, rappresenta il valore massimo raggiunto in alcuni
comuni del territorio regionale ;
2) di fissare il termine di validita' della presente deroga al
31/12/05. L'ulteriore rinnovo e' vincolato alla presentazione, entro
il 15 settembre 2005, di documentazione completa e dettagliata
comprendente lo stato di avanzamento delle misure correttive e gli
interventi sul territorio, la relativa copertura finanziaria, nonche'
un comprovato ed ulteriore miglioramento della qualita' dell'acqua
erogata;
3) di revisionare immediatamente tale V.M.A. a fronte di evidenze
scientifiche piu' conservative;
4) di dare pubblicizzazione al presente provvedimento tramite invio
dello stesso ai Sindaci dei Comuni interessati, alle Aziende Unita'
sanitarie locali interessate, alle Autorita' d'Ambito territoriale
competenti per territorio, alle Prefetture, nonche' ai Comandi NAS
della Regione Emilia-Romagna.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Pierluigi Macini