DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 febbraio 2005, n. 293
Accreditamento istituzionale delle strutture pubbliche e private e dei professionisti per l'assistenza specialistica ambulatoriale e criteri per l'individuazione del fabbisogno
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che con propria deliberazione n. 327 del 23 febbraio 2004
"Applicazione della L.R. 34/98 in materia di autorizzazione e di
accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e dei
professionisti alla luce dell'evoluzione del quadro normativo
nazionale. Revoca di precedenti provvedimenti" la Giunta regionale
ha, tra l'altro, provveduto a definire i requisiti generali e
specifici nonche' il percorso generale attraverso cui pervenire
all'accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie pubbliche
e private e dei professionisti operanti sul territorio regionale,
rinviando, al punto 2/7 del dispositivo, ad uno o piu' successivi
provvedimenti del Direttore generale Sanita' e Politiche sociali la
definizione del procedimento amministrativo finalizzato
all'accreditamento e i relativi percorsi di verifica e, al punto 2/2
del medesimo dispositivo, ad un apposito successivo atto della Giunta
regionale per la definizione del percorso attraverso cui pervenire
all'accreditamento istituzionale delle strutture e dei professionisti
che svolgono attivita' specialistica ambulatoriale;
dato atto:
- che in data 26/7/2004, con propria determinazione n. 10256, il
Direttore generale Sanita' e Politiche sociali ha provveduto a
definire le priorita' ed il percorso per l'accreditamento
istituzionale delle strutture sanitarie che erogano prestazioni di
degenza e per quelle psichiatriche, sciogliendo in tal modo la
riserva di cui al punto 2/7 del dispositivo della citata
deliberazione 327/04;
- che, con propria deliberazione n. 292 del 14/2/2005, si e' avviato
il percorso per l'accreditamento istituzionale delle strutture e dei
professionisti che erogano prestazioni di odontoiatria;
ritenuto, con il presente provvedimento, di sciogliere la riserva di
cui al punto 2/2 della richiamata delibera di Giunta regionale
327/04, definendo il percorso attraverso cui procedere
all'accreditamento istituzionale delle strutture pubbliche e private
e dei professionisti che svolgono attivita' specialistica
ambulatoriale in vista dell'eventuale, successivo loro conferimento
dello status di soggetti idonei ad erogare prestazioni per conto del
Servizio sanitario nazionale, a partire dalle strutture pubbliche e
da quelle private accreditate provvisoriamente ai sensi della Legge
724/94 e ai sensi dell'art. 8 quater, VI comma del DLgs 502/92 e
successive modificazioni, o, comunque, titolari di contratti di
fornitura per l'erogazione di prestazioni specialistiche con le
Aziende Unita' sanitarie locali della regione;
dato atto che la Direzione generale Sanita' e Politiche sociali e
l'Agenzia sanitaria regionale hanno elaborato un "Rapporto sulla
specialistica ambulatoriale 2002" con il quale, tra l'altro, sono
stati messi a punto metodi di analisi ed indicatori per la
valutazione dell'offerta e di utilizzo delle prestazioni di
assistenza specialistica ambulatoriale ed in particolare:
- DOP (Densita' dell'offerta pesata): indicatore della dotazione di
punti di offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali;
- Indice di consumo: misura dell'utilizzo di prestazioni
specialistiche ambulatoriali da parte dei residenti;
- Indice di mobilita' passiva: percentuale di prestazioni
specialistiche ambulatoriali utilizzate dai residenti al di fuori del
loro ambito territoriale di riferimento;
valutato che questi indicatori sono idonei a classificare, anche
rispetto a standard regionali di riferimento da definirsi ogni tre
anni con apposito atto del Direttore generale Sanita' e Politiche
sociali, gli ambiti territoriali di base, di norma coincidenti con i
Distretti sanitari, nelle seguenti tipologie:
1. Distretti con bassa dotazione di strutture erogatrici, con bassi
consumi ed alta mobilita' passiva;
2. Distretti con media o bassa dotazione di strutture e consumi, e
ridotta mobilita' passiva;
3. Distretti con media o bassa dotazione di strutture, ma con elevati
livelli di consumo e di mobilita' passiva;
4. Distretti con alta dotazione di strutture e consumi medi in
assenza di mobilita' passiva significativa;
5. Distretti con alta dotazione di strutture e consumi interni
elevati;
ritenuto di affidare alle Aziende Unita' sanitarie locali della
regione la ricognizione del fabbisogno del livello di assistenza
relativo alle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale
per ciascun Distretto, da effettuare in collaborazione con l'Azienda
Ospedaliera o l'IRCCS di riferimento, secondo i metodi e gli
indicatori individuati, utilizzando i dati relativi al flusso
dell'assistenza specialistica ambulatoriale (flusso ASA) registrati
nell'ultimo biennio disponibile. In particolare le Aziende USL
dovranno procedere all'elaborazione, previo accordo con l'Azienda
Ospedaliera o l'IRCCS di riferimento, entro sei mesi dalla data di
approvazione del presente provvedimento, di un Programma aziendale
della specialistica ambulatoriale, sottoposto al parere dei
rispettivi Comitati di Distretto e della Conferenza territoriale
sociale e sanitaria, nel quale sia specificato:
- il fabbisogno di prestazioni specialistiche ambulatoriali relativo
a ciascun Distretto;
- le azioni ritenute necessarie per soddisfare il fabbisogno;
- l'individuazione del livello territoriale di erogazione delle
prestazioni (Distretto, Azienda Unita' sanitaria locale, Azienda
Ospedaliera, ambito sovraziendale);
valutato che la classificazione dei Distretti sopra indicata debba
essere effettuata in relazione alle diverse tipologie di prestazioni
specialistiche ambulatoriali, aggregate come di seguito indicato, e
con riferimento a sottogruppi che saranno definiti con apposito
successivo provvedimento del Direttore generale Sanita' e Politiche
sociali:
Visite
- prestazioni di diagnostica
- prestazioni di laboratorio
- prestazioni di riabilitazione
- prestazioni terapeutiche
- altre prestazioni;
ritenuto che, in base all'analisi del proprio fabbisogno elaborata da
ciascuna Azienda secondo i criteri sopra evidenziati, la Direzione
generale Sanita' e Politiche sociali proceda alla verifica:
- della corretta applicazione del metodo di classificazione;
- della rispondenza delle azioni proposte in relazione alla
classificazione dei Distretti ed agli obiettivi regionali per il
settore;
e proceda all'espletamento della fase istruttoria a supporto del
processo di accreditamento istituzionale delle strutture pubbliche e
private comprese nel piano/programma stesso, attraverso la
formulazione di una relazione motivata;
valutato che, sul piano operativo, sia opportuno prevedere che il
Direttore generale Sanita' e Politiche sociali definisca con propria
determinazione, tenuto conto dei programmi aziendali, le priorita'
cui dar corso nell'attuazione del processo di accreditamento
istituzionale e che tali priorita', al fine di consentire il
materiale avvio del percorso di accreditamento, siano rese note agli
interessati attraverso la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna;
ritenuto che i requisiti generali e specifici stabiliti dall'Allegato
n. 3 alla piu' volte richiamata deliberazione regionale 327/04 siano
utilizzati, per le parti compatibili, anche per l'accreditamento
istituzionale delle strutture e dei professionisti che svolgono
attivita' di assistenza specialistica ambulatoriale;
ritenuto di rinviare ad uno specifico atto del Direttore generale
Sanita' e Politiche sociali la definizione del procedimento di
verifica dei requisiti, nonche' le attribuzioni e le modalita'
organizzative e procedurali per l'espletamento delle relative
attivita' istruttorie;
valutato, infine, di stabilire che i titolari di strutture pubbliche
o private in possesso di autorizzazione all'esercizio di attivita'
specialistiche ambulatoriali ed i professionisti possano avanzare,
tramite l'Azienda Unita' sanitaria locale competente per territorio e
secondo il percorso definito con l'atto di cui al punto precedente,
domanda di accreditamento a far tempo dalla data di pubblicazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna del provvedimento
di definizione delle eventuali priorita' adottato, in conformita' a
quanto stabilito in precedenza, dal Direttore generale Sanita' e
Politiche sociali;
acquisito il parere favorevole espresso dalla Commissione Sanita' e
Politiche sociali nella seduta del 10 febbraio 2005;
dato atto, ai sensi dell'art. 37, IV comma della L.R. 43/01 e della
propria delibera n. 447 del 24 marzo 2003 del parere favorevole di
regolarita' amministrativa espresso dal Direttore generale Sanita' e
Politiche sociali, dott. Franco Rossi:
su proposta dell'Assessore alla Sanita';
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di avviare, a partire dalle strutture pubbliche, da quelle private
accreditate provvisoriamente ai sensi della Legge 724/94 e ai sensi
dell'art. 8 quater, VI comma del DLgs 502/92 e successive
modificazioni e da quelle titolari di contratti di fornitura per
l'erogazione di prestazioni specialistiche con le Aziende Unita'
sanitarie locali della regione, il processo di accreditamento
istituzionale ai fini dell'eventuale, successivo loro conferimento
dello status di soggetti idonei ad erogare prestazioni per conto del
Servizio sanitario nazionale;
2) di stabilire che l'accreditamento istituzionale delle strutture
pubbliche o private e dei professionisti e' subordinato
all'accertamento del possesso dei requisiti individuati all'Allegato
n. 3 della propria deliberazione 327/04;
3) di stabilire che il procedimento di verifica dei requisiti, le
attribuzioni e le modalita' organizzative e procedurali per
l'espletamento della relativa attivita' istruttoria saranno definite
con determinazione del Direttore generale Sanita' e Politiche
sociali;
4) di dare mandato alle Aziende Unita' sanitarie locali della
regione, di concerto con l'Azienda Ospedaliera/IRCCS di riferimento,
di procedere alla classificazione dei propri ambiti territoriali, di
norma coincidenti con i Distretti sanitari, secondo i criteri e le
metodologie di cui in premessa, attraverso l'elaborazione, previo
parere dei rispettivi Comitati di Distretto e della Conferenza
territoriale sociale e sanitaria, di un Programma aziendale della
specialistica ambulatoriale, da trasmettere alla Direzione generale
Sanita' e Politiche sociali entro sei mesi dalla data di approvazione
del presente provvedimento;
5) di stabilire che, al ricevimento del Programma aziendale della
specialistica ambulatoriale elaborato da ciascuna Azienda la
Direzione generale di cui al precedente punto 4) proceda, a supporto
del processo di accreditamento istituzionale, al completamento della
fase istruttoria secondo le modalita' di cui in premessa;
6) di stabilire che il Direttore generale Sanita' e Politiche sociali
definisca, con propria determinazione, le priorita', cui dar corso
nell'attuazione del processo di accreditamento istituzionale, del
Programma aziendale della specialistica ambulatoriale di cui al
precedente punto 4) e che tali priorita', al fine di consentire il
materiale avvio del percorso di accreditamento delle strutture, siano
rese note agli interessati attraverso la pubblicazione nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
7) di dare mandato al Direttore generale Sanita' e Politiche sociali
perche' provveda, con uno o piu' atti, alla definizione degli
standard regionali di riferimento per gli indicatori di cui alla
premessa e alla loro periodica revisione da effettuare, di norma, con
cadenza triennale. Nel medesimo contesto, in sede di puntualizzazioni
in merito alle azioni finalizzate al soddisfacimento del fabbisogno,
si provvedera' altresi', per le aggregazioni delle tipologie di
prestazioni specialistiche ambulatoriali di cui in premessa, ad
individuare i relativi sottogruppi;
8) di stabilire che i titolari di strutture pubbliche o private in
possesso di autorizzazione all'esercizio di attivita' specialistiche
ambulatoriali ed i professionisti interessati avanzino, per il
tramite dell'Azienda Unita' sanitaria locale competente per
territorio, domanda di accreditamento, a far tempo dalla data di
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna
del provvedimento di definizione delle eventuali priorita' adottato,
in conformita' a quanto stabilito al precedente punto 6), dal
Direttore generale Sanita' e Politiche sociali;
9) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.