DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 febbraio 2005, n. 277
Decisione in merito della procedura di verifica (screening) del progetto di sistemazione idraulica a monte della cassa di espansione sul torrente Parma in localita' Marano comuni di Parma e Montechiarugolo (PR) (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
del limitato rilievo degli impatti attesi, il progetto di
sistemazione idraulica a monte della cassa di espansione per la
laminazione delle piene del torrente Parma in localita' Marano,
presentato dall'Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPO) di
Parma, dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti
prescrizioni:
1) le opere di ripristino ambientale dovranno essere realizzate
conformemente a quanto specificato negli elaborati di progetto
(UTC-07-8.0 e relativi elaborati cartografici); i tempi di
realizzazione dovranno essere immediatamente successivi a quelli
degli interventi di sistemazione idraulica allo scopo di accelerare i
processi di recupero delle condizioni di naturalita' dell'area; al
fine di limitare gli impatti sull'avifauna, gli interventi di
rinaturazione in questione andranno comunque realizzati al di fuori
del periodo di massima nidificazione;
2) gli interventi di mitigazione e compensazione vegetazionali
previsti dal progetto dovranno essere adeguatamente assistiti e
monitorati al fine di verificarne l'efficacia e di garantire il
conseguimento degli obiettivi naturalistici e paesaggistici previsti;
a tal fine i nuovi impianti vegetazionali dovranno essere assistiti
per almeno 3 anni con irrigazione di soccorso, risarcimenti delle
fallanze e sfalcio periodico delle infestanti;
3) le operazioni di ripristino ambientale in sinistra idraulica,
dovranno rispettare l'esistenza e garantire la funzionalita' della
pista di servizio per le attivita' estrattive esistenti a monte della
zona di intervento;
4) conformemente a quanto specificato nel parere dell'Autorita' di
Bacino del Po, si prescrive che venga avviata una campagna di
monitoraggio morfologico e vengano effettuate misure del trasporto
solido, estese ad un tratto significativo di monte, e adeguate a
verificare le necessita' di interventi di completamento delle opere e
delle sistemazioni d'alveo;
5) per la realizzazione dei lavori di sistemazione idraulica andranno
adottate modalita' operative tali da limitare il disturbo sulla fauna
ittica, consentendone la possibilita' di spostamento;
6) per limitare gli impatti su acque superficiali e sotterranee,
durante le fasi di cantiere andranno adottate le seguenti modalita'
operative: - le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria
dei mezzi d'opera andranno eseguite in aree appositamente attrezzate
e impermeabilizzate; - i mezzi d'opera utilizzati nelle operazioni di
scavo e di sistemazione finale dovranno utilizzare oli
biodegradabili; - i rifornimenti dei mezzi dovranno essere effettuati
mediante un carro cisterna dotato di erogatore di carburante a
tenuta; - la sosta degli automezzi durante le fasi di inattivita' e
durante le operazioni di manutenzione e rifornimento dovranno
avvenire su piazzale impermeabilizzato;
7) per evitare in fase di cantiere le emissioni diffuse e puntuali di
polveri derivanti dalle operazioni di scavo e movimento terre
andranno adottate le seguenti misure:
- la copertura dei carichi dei mezzi di trasporto delle terre con
teloni; - la periodica bagnatura dei cumuli di materiale stoccato
nelle aree di cantiere e delle piste di cantiere; - la pulizia ad
umido dei pneumatici dei mezzi in uscita dal cantiere;
8) la viabilita' principale ordinaria durante la fase di
realizzazione dovra' essere quella prevista nella Tav. 7 "Carta della
viabilita'" della relazione tecnica di verifica (screening), che
prevede esclusivamente l'utilizzo della pista di cantiere gia'
esistente in sponda destra del torrente Parma; si precisa comunque
che, per qualsiasi eventuale innesto di mezzi di trasporto dei
materiali, durante la fase di realizzazione del manufatto regolatore
(posto all'estremita' nord della cassa di espansione), sulla "SP 16
degli Argini", dovra' essere avanzata richiesta di autorizzazione al
Servizio Viabilita', Mobilita', Trasporti ed Infrastratture della
Provincia di Parma;
9) qualora si presentassero, all'atto di esecuzione dei lavori,
problematiche inerenti il ritrovamento di terreni e/o acque che
configurino il sito come inquinato, dovranno essere eseguiti gli
interventi di bonifica o di messa in sicurezza permanente previsti
dal DM 471/99;
10) resta fermo che la realizzazione del progetto in esame e'
subordinata al rilascio da parte delle Autorita' competenti di tutte
le autorizzazioni ed i pareri necessari ai sensi delle vigenti
disposizioni di legge;
b) di trasmettere la presente delibera alla proponente Agenzia
Interregionale per il Fiume Po (AIPO) di Parma, all'Amministrazione
provinciale di Parma, ai Comuni di Parma e di Montechiarugolo;
all'Autorita' di Bacino del Po, al Servizio Tecnico Bacini Taro e
Parma e all'ARPA - Sezione Provinciale di Parma;c) di pubblicare, per
estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999,
n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni il presente partito
di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della Regione.