DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 15 febbraio 2005, n. 663
L.R. 13/00 - Programma regionale per l'impiantistica sportiva e per gli spazi destinati alle attivita' motorio sportive. Obiettivi, linee di indirizzo e procedure per il triennio 2005-2007 (proposta della Giunta regionale in data 24 gennaio 2005, n. 88)
IL CONSIGLIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale progr. n. 88 del
24 gennaio 2005, recante in oggetto "L.R. 13/00 - Programma regionale
per l'impiantistica sportiva e per gli spazi destinati alle attivita'
motorio sportive. Obiettivi, linee di indirizzo e procedure per il
triennio 2005-07. Proposta al Consiglio regionale";
preso atto delle modificazioni apportate sulla predetta proposta
dalla Commissione consiliare "Turismo Cultura Scuola Formazione
Lavoro", in sede preparatoria e referente al Consiglio regionale,
giusta nota prot. n. 1894 in data 8 febbraio 2005;
viste:
- la L.R. 25 febbraio 2000, n. 13 "Norme in materia di sport" e in
particolare l'art. 7, comma 1 che stabilisce che il Consiglio
regionale, su proposta della Giunta, approvi il programma triennale
per l'impiantistica sportiva e per gli impianti e gli spazi destinati
alle attivita' motorio sportive;
visto l'Allegato A), parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione, recante "Programma regionale per l'impiantistica
sportiva e per gli spazi destinati alle attivita' motorio sportive di
cui alla L.R. 13/00. Obiettivi, linee di indirizzo e procedure per il
triennio 2005-2007";
dato atto che lo stesso Programma e' stato oggetto di un confronto
specifico della Giunta regionale con gli Assessori provinciali
competenti in materia, al fine di individuare obiettivi e linee di
intervento condivise ed efficaci strategie di intervento comune;
acquisito il parere espresso, alla Giunta regionale, dalla Conferenza
Regione-Autonomie locali nella seduta del 24 gennaio 2005, ai sensi
dell'art. 7, comma 2 della sopracitata L.R. 13/00;
previa votazione palese, all'unanimita' dei presenti,
delibera:
a) di approvare il "Programma regionale per l'impiantistica sportiva
e per gli spazi destinati alle attivita' motorio sportive, di cui
alla L.R. 13/00. Obiettivi, linee di indirizzo e procedure per il
triennio 2005-2007" contenuto nell'Allegato A), parte integrante e
sostanziale del presente atto deliberativo;
b) di dare atto che all'attuazione del presente Programma provvedera'
la Giunta regionale con propri atti deliberativi secondo le modalita'
e nelle forme contenute nel sopracitato Allegato A) e con risorse
regionali da stanziarsi in bilancio in relazione ai rispettivi
esercizi di competenza;
c) di disporre la pubblicazione della deliberazione consiliare nel
Bollettino Ufficiale della Regione.
ALLEGATO A)
Programma regionale per l'impiantistica sportiva e per gli spazi
destinati alle attivita' motorio sportive, di cui alla L.R. 13/00.
Obiettivi, linee di indirizzo e procedure per il triennio 2005-2007
1. Premessa
Il Programma triennale di interventi nel settore dell'impiantistica
sportiva per gli anni 2005, 2006 e 2007 e' finalizzato a sostenere,
in particolare, la qualificazione dell'impiantistica nella regione e
il suo potenziamento, in attuazione della L.R. 13/00 "Norme in
materia di sport" con la quale la Regione, nel ribadire l'importanza
delle attivita' motorie, ricreative e sportive, sottolinea
l'obiettivo di "un'equilibrata distribuzione e congruita' degli
impianti e degli spazi aperti al fine di garantire a ciascuno la
possibilita' di partecipare ad attivita' fisico-ricreative".
Il Programma si pone in continuita' con quello relativo al triennio
2001-2003 attuato ai sensi della L.R. 13/00 e con i Programmi attuati
nel 2003 e 2004 ai sensi della Legge 65/87, con i quali sono state
riassegnate risorse statali provenienti dalle revoche di precedenti
finanziamenti non utilizzati a suo tempo: circa 30 milioni di Euro
complessivi, che hanno dato luogo a investimenti per ben 100 milioni
di Euro.
Il patrimonio di strutture e di esperienze maturate in Emilia-Romagna
collocano la nostra regione ai primi posti nel panorama nazionale per
dotazione e qualita' degli impianti sportivi. Si tratta di un
patrimonio diffuso, frutto di un impegno costante delle istituzioni
pubbliche, dei soggetti privati e delle numerose realta' associative
presenti sul territorio regionale, e della collaborazione che hanno
saputo sviluppare e consolidare tra loro.
Se obiettivo della Regione e' quello di qualificare maggiormente tale
patrimonio, svilupparlo in una logica di equilibrio territoriale,
renderlo fruibile a tutti i cittadini e garantirne l'efficienza,
perseguire tale obiettivo con continuita' e coerenza richiede
interventi decisamente consistenti sul piano finanziario.
Gli investimenti effettuati con i Programmi citati in precedenza
hanno indubbiamente consentito di intervenire positivamente in molte
realta', in particolare per quanto riguarda il recupero funzionale,
la manutenzione, il completamento della messa a norma degli impianti
sportivi, ma anche, seppur in misura inferiore per la realizzazione
di nuovi impianti, soprattutto laddove si riscontravano carenze di
una particolare tipologia di impianto.
Gli interventi complessivamente effettuati sono stati circa 250. Si
tratta certamente di un numero significativo, che tuttavia va
rapportato al numero di impianti e di spazi presenti sul territorio
regionale (oltre 10.000 spazi) e all'eta' media degli stessi impianti
(circa 20 anni), cosi' come emerge dai dati dell'Osservatorio del
sistema sportivo regionale.
Molte dunque sono le carenze che ancora permangono, sottolineate sia
dagli Enti locali, che detengono la proprieta' della maggior parte
degli impianti del territorio, sia dai soggetti privati impegnati
nella loro gestione.
Obiettivo del presente Programma sottoposto all'esame delle
Amministrazioni provinciali e della Consulta regionale dello sport e'
quello di cercare di colmare, almeno in parte, tali carenze,
intervenendo in particolare per la qualificazione del patrimonio
esistente, senza trascurare tuttavia, come avvenuto con i programmi
precedenti, le necessita' di nuove realizzazioni nelle aree meno
dotate di impianti e dove l'esigenza e' particolarmente sentita. In
questo senso, e piu' in generale sulla qualificazione del patrimonio
e le carenze presenti a livello territoriale, particolare attenzione
verra' prestata alle azioni di monitoraggio annuali, da attivarsi in
collaborazione con gli Enti locali, la Consulta dello sport e
l'Osservatorio regionale dello sport.
2. Obiettivi generali, azioni prioritarie, linee di indirizzo e
criteri di spesa per l'elaborazione dei programmi provinciali
Con l'attuazione del presente programma l'obiettivo prioritario che
la Regione si pone e' quello di consolidare e qualificare il
patrimonio di impiantistica sportiva esistente e di realizzare spazi
in aree esterne destinati ad attivita' sportive.
Ai fini dell'elaborazione dei Programmi provinciali vengono indicati
di seguito gli obiettivi generali che la Regione intende perseguire e
le linee di indirizzo, nonche' le azioni ritenute prioritarie ai fini
della formulazione delle graduatorie di cui all'art. 8, comma 2 della
stessa legge, sulla base delle quali la Regione procedera'
all'assegnazione dei contributi a favore dei soggetti beneficiari.
2.1 Obiettivi generali
Coerentemente con i principi e le finalita' indicati dalla legge
regionale e stante quanto sottolineato precedentemente, con il
presente Programma la Regione intende perseguire i seguenti
obiettivi:
1) la conservazione e il miglioramento degli impianti esistenti, da
realizzarsi anche attraverso il completamento degli interventi di
adeguamento degli stessi impianti alle norme di sicurezza;
2) l'ampliamento delle possibilita' di utilizzo degli impianti
esistenti da parte dei cittadini;
3) il potenziamento delle strutture sportive in aree esterne nelle
quali sia possibile esercitare la pratica sportiva e fisico-motoria
in ambiente naturale;
4) la perequazione della dotazione di impianti e spazi sportivi nel
territorio regionale.
2.2 Azioni prioritarie
In corrispondenza degli obiettivi di cui sopra vengono indicate di
seguito le azioni ritenute prioritarie:
A. Recupero funzionale e manutenzione straordinaria
L'azione e' diretta a migliorare la possibilita' di utilizzo degli
impianti e spazi esistenti ed a favorire la loro gestibilita'.
Sono compresi in detta azione gli interventi relativi a:
a) il completamento delle azioni di abbattimento delle barriere
architettoniche negli impianti e degli spazi esistenti ai sensi della
Legge 9/1/1989, n. 13 e del DM 14/6/1989, n. 236;
b) l'adeguamento degli impianti e degli spazi esistenti alle norme di
sicurezza e igienico-sanitarie;
c) il completamento, il miglioramento e la manutenzione straordinaria
degli impianti e degli spazi sportivi.
B. Realizzazione di spazi attrezzati per le attivita' fisico motorie
e aree verdi in ambiente naturale
L'azione e' diretta a favorire:
a) la pratica fisico-motoria e la relativa aggregazione sociale, in
aree e spazi destinati allo sviluppo di attivita' sportive all'aria
aperta;
b) la realizzazione di servizi indispensabili alla corretta fruizione
delle aree dal punto di vista ambientale e della sicurezza.
C. Realizzazione di nuovi interventi in aree con gravi carenze
impiantistiche
L'azione, tesa al riequilibrio dei servizi nei confronti della
domanda, e' diretta a favorire la realizzazione di impianti e spazi
per la pratica sportiva di base e specialistica in aree in cui sono
riscontrabili gravi carenze impiantistiche che pregiudicano la
possibilita' di praticare l'attivita' sportiva soprattutto da parte
dei ragazzi in eta' scolare, dei giovani e dei portatori di
handicap.
In tale ambito assumono particolare importanza:
a) gli interventi in bacini di utenza nei quali e' necessario
rafforzare i servizi di base a favore della collettivita';
b) gli interventi nelle aree caratterizzate da forte sviluppo
urbanistico e demografico;
c) gli interventi di nuova realizzazione di impianti con requisiti di
polifunzionalita' e polivalenza per favorire la pratica sportiva di
un'utenza non specialistica.
2.3 Linee di indirizzo per l'elaborazione dei Programmi provinciali
Ai fini dell'elaborazione dei Programmi provinciali, di cui all'art.
3 della L.R. 13/00, e delle relative graduatorie si definiscono di
seguito le linee di indirizzo e i criteri di spesa ai quali dovranno
essere improntati:
a) assumere tra gli obiettivi la valorizzazione del territorio nel
suo insieme, in una logica di equilibrio non solo quantitativo, ma
anche qualitativo, e di equita' e pari opportunita' offerte ai
cittadini;
b) valorizzare gli interventi da attuarsi in forma associata da parte
degli Enti individuati dalla L.R. 26 aprile 2001, n. 11, nonche',
limitatamente per il territorio montano regionale, quelli coerenti
con quanto concordato dalle Amministrazioni interessate nelle intese
sottoscritte ai sensi della L.R. 2/04 (Legge per la montagna);
c) evitare una parcellizzazione e un utilizzo improduttivo delle
risorse, in una logica di ottimizzazione delle stesse;
d) operare al fine di garantire la realizzazione concreta degli
interventi, in rapporto alla copertura finanziaria della quota non
coperta dal contributo regionale e ai tempi e al grado di
esecutivita' dei progetti;
e) privilegiare, inoltre, le proposte che si contraddistinguono per
caratteristiche qualitative e innovative attraverso valutazioni
comparative di merito sulle stesse;
f) privilegiare le iniziative relative ad impianti sportivi per i
quali non sono stati assegnati contributi ai sensi della L.R. 13/00 e
finanziamenti statali ai sensi della Legge 65/87 attraverso i
provvedimenti di recente approvati;
g) operare in una logica di semplificazione delle procedure.
2.4 Criteri di spesa
Piu' specificatamente, al fine di consentire un utilizzo produttivo
delle risorse finanziarie, i criteri di spesa ai quali attenersi
nell'elaborazione dei Programmi provinciali e delle relative
graduatorie - cosi' come concordati nell'incontro con gli Assessori
provinciali allo Sport svoltosi presso la sede della Regione
Emilia-Romagna in data 12 gennaio 2005 e successivamente, in data 24
gennaio 2005 in sede di Conferenza Regione-Autonomie locali - sono
determinati nel modo seguente:
- la soglia minima di accesso ai contributi regionali e' stabilita in
Euro 50.000,00; per evitare una frammentazione delle stesse risorse,
non verranno pertanto ammessi interventi che prevedano un costo
inferiore a tale cifra;
- la quota massima di contribuzione regionale e' determinata in Euro
180.000,00;
- non potranno essere ammessi ai contributi opere gia' iniziate alla
data di attuazione del presente Programma, a seguito della sua
approvazione e ad avvenuta copertura finanziaria dello stesso;
- per ciascun intervento dovra' essere assicurata la totale copertura
della spesa (compreso il contributo regionale), indicando altresi' le
fonti di finanziamento ed i relativi esercizi finanziari sui quali
esse sono previste;
- verranno privilegiati gli interventi con lo stato di progettazione
piu' avanzato, a garanzia della realizzazione degli interventi stessi
in tempi brevi;
- al fine di assicurare equita' di trattamento nei confronti dei
soggetti beneficiari e procedure omogenee sul territorio regionale, i
contributi regionali verranno assegnati sulla base delle seguenti
percentuali in rapporto alle diverse azioni prioritarie indicate al
precedente punto 2.2:
- fino ad un massimo del 40% della spesa ammessa a contributo per le
azioni di cui alla lettera A;
- fino ad un massimo del 50% della spesa ammessa a contributo per le
azioni di cui alla lettera B;
- fino ad un massimo del 30% della spesa ammessa a contributo per le
azioni di cui alla lettera C.
3. Soggetti beneficiari
I soggetti che possono beneficiare dei contributi previsti dal
presente Programma sono i seguenti:
a) gli Enti locali e loro forme associative costituite ai sensi delle
norme regionali;
b) le Associazioni iscritte nell'Albo regionale o negli Albi
provinciali di cui alla L.R. 34/02;
c) i soggetti privati.
4. Risorse finanziarie: ripartizione tra i soggetti destinatari e per
provincia
Le risorse finanziarie da destinarsi all'attuazione del presente
Programma per il triennio 2005-2007, verranno stabilite in sede di
approvazione di bilancio in relazione ai rispettivi esercizi di
competenza, con riferimento ai seguenti capitoli di spesa:
Cap. 78705 "Contributi in conto capitale a EE.LL per la realizzazione
di interventi di cui al comma 3 dell'art. 2 (art. 8, L.R. 25 febbraio
2000, n. 13)";
Cap. 78708 "Contributi in conto capitale ad Associazioni iscritte
nell'Albo regionale o negli albi provinciali di cui alla L.R. 10/95 e
a privati per la realizzazione di interventi di cui al comma 3
dell'art. 2 (art. 8, L.R. 25 febbraio 2000, n. 13)".
Tali risorse saranno destinate per il 55% ai beneficiari indicati
alla lettera a) del precedente punto 3., ed il restante 45% ai
soggetti indicati alle lettere b) e c) dello stesso punto 3.
Allo scopo di consentire alle Province un'azione programmatica e la
formulazione di graduatorie attendibili in relazione alle
disponibilita' finanziarie, si ritiene opportuno stabilire che le
risorse che si renderanno disponibili saranno suddivise tra le stesse
Province, definendo in tal modo per ciascuna di esse un budget
provinciale all'interno del quale operare.
Considerato che la carenza dei dati attualmente esistenti sulle
dotazioni impiantistiche e sulle loro caratteristiche non consentono
di assumere questi elementi come parametri certi per la ripartizione
dei fondi regionali, la suddivisione delle risorse sara' effettuata
sulla base dei criteri indicati di seguito:
- il 35% sara' suddiviso in parti uguali tra tutte le Province in
considerazione di una sostanziale omogeneita' del territorio
regionale sul piano socio-economico e della dotazione di impianti e
attrezzature sportive;
- il rimanente 65% sara' ripartito sulla base della popolazione
residente in ogni provincia alla data dell'1/1/2005 o ultimo dato
disponibile alla data di promulgazione di ogni singolo bando.
I Programmi provinciali dovranno pertanto essere elaborati avendo
come riferimento i budget che saranno determinati per ogni
Provincia.
5. Procedure e scadenze per la presentazione delle domande di
contributo
Le procedure e le scadenze per la presentazione delle domande di
accesso ai contributi regionali verranno definiti dalla Giunta
regionale con proprio provvedimento che verra' pubblicato nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna insieme alla
modulistica relativa alla presentazione delle domande.
Ogni soggetto potra' presentare una sola domanda e la stessa dovra'
essere relativa esclusivamente a un solo impianto sportivo.(1) I
Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti potranno, invece,
presentare fino a due domande.
L'ammissione delle domande presentate, sotto il profilo formale e di
conformita', verra' effettuata direttamente dalla Regione che
provvedera' a rendere noti tempestivamente i risultati
dell'istruttoria alle Province ai fini dell'elaborazione dei
Programmi provinciali.
6. Criteri di valutazione
La valutazione delle proposte di intervento sara' effettuata dalle
Province sulla base dei criteri e dei parametri indicati di seguito
con l'obiettivo di consentire la piu' ampia autonomia nella
determinazione delle priorita' territoriali in rapporto alle esigenze
locali, assicurando nel contempo una coerenza all'interno del
territorio regionale.
6.1. Recupero funzionale e manutenzione straordinaria
Punteggio massimo complessivo: 30 punti
a) polifunzionalita' dell'impianto intesa come possibilita' di
utilizzazione dello stesso per sport diversi punteggio massimo : da 0
fino a 8 punti;
b) incremento della possibilita' d'uso dell'impianto conseguente
all'intervento punteggio massimo : da 0 fino a 14 punti;
c) qualita' tecnico-funzionale della proposta di intervento punteggio
massimo : da 0 fino a 8 punti.
6.2. Realizzazione di spazi attrezzati per le attivita'
fisico-motorie e aree verdi in ambiente naturale
punteggio massimo complessivo: 30 punti
a) polifunzionalita' dell'impianto intesa come possibilita' di
utilizzazione dello stesso per sport diversi punteggio massimo : da 0
fino a 15 punti
b) qualita' tecnico-funzionale della proposta di intervento punteggio
massimo : da 0 fino a 15 punti.
6.3 Interventi in aree con gravi carenze impiantistiche
Punteggio massimo complessivo: 30 punti
a) polifunzionalita' dell'impianto intesa come possibilita' di
utilizzazione dello stesso per sport diversi; punteggio massimo: da 0
fino a 8 punti
b) livello di elaborazione progettuale punteggio massimo: da 0 fino a
8 punti
c) qualita' tecnico-funzionale della proposta di intervento punteggio
massimo: da 0 fino a 14 punti.
Un punteggio aggiuntivo dovra' essere riservato agli interventi da
attuarsi in forma associata da parte degli Enti individuati dalla
L.R. 26 aprile 2001, n. 11.
7. Procedure e scadenze per la presentazione dei programmi
provinciali
Sulla base delle proposte degli Enti locali, delle associazioni e dei
soggetti pubblici e privati (art. 3, comma 4, lettera b) della L.R.
13/00, nel rispetto dei criteri indicati nel presente programma, le
Province provvederanno a formulare le relative graduatorie di
priorita' distinte in rapporto ai diversi soggetti e ai diversi
interventi, con la determinazione del relativo contributo da
assegnare.
I programmi provinciali, approvati dagli Organi provinciali
competenti, dovranno essere inviati alla Regione Emilia-Romagna
(Servizio Cultura, Sport e Tempo libero - Settore Sport).
8. Assegnazione ed erogazione dei contributi regionali
La Regione, acquisiti i programmi provinciali con le relative
graduatorie di priorita' degli interventi - e verificata la loro
conformita' agli obiettivi, alle linee di indirizzo e ai criteri di
spesa stabiliti con il presente Programma - provvedera' - con atto
della Giunta regionale e in attuazione del presente provvedimento -
all'assegnazione dei contributi a favore dei soggetti beneficiari,
definendo nel contempo le procedure per la realizzazione delle opere,
nonche' le procedure di spesa finalizzate all'erogazione dei
contributi assegnati.
NOTE:
(1) Con il termine impianto sportivo si intende uno o piu' spazi di'
attivita' dello stesso tipo o di tipo diverso che hanno in comune i
relativi spazi accessori e/o i servizi (ad esempio, un campo di
calcio, con spogliatoi, impianto di illuminazione, ecc. Se invece,
sempre a titolo esemplificativo un intervento viene realizzato su un
campo di calcio e su una palestra, pur se ubicati nello stesso
"complesso sportivo", non verra' ritenuto ammissibile trattandosi di
due distinti impianti sportivi).