DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 agosto 2005, n. 1344
Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di un invaso ad uso irriguo da realizzarsi in localita' "Fornace" Via Fornace Vecchia nel comune di Dovadola provincia di Forli'-Cesena (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in
considerazione del limitato rilievo degli interventi previsti e dei
conseguenti impatti ambientali, il progetto relativo alla costruzione
di un invaso ad uso irriguo in localita' Fornace, nel comune di
Dovadola, provincia di Forli'-Cesena, dalla ulteriore procedura di
VIA con le seguenti prescrizioni:
- in considerazione delle modifiche alla perimetrazione del sistema
forestale e boschivo della Tav. 3 del PTCP della Provincia di
Forli'-Cesena, adottata il 14 luglio 2005 con delibera del Consiglio
della Provincia di Forli'-Cesena prot. n. 53971/127 ed attualmente in
regime di salvaguardia, la realizzazione dell'invaso ad uso irriguo
e' subordinata all'avvenuta approvazione della Variante al PTCP in
oggetto;
- il perimetro dell'area di scavo dell'invaso di progetto e le
relative opere di cantierizzazione dovranno essere interamente
esterne all'area boscata come individuata nella Tav. 3 della variante
al PTCP della Provincia di Forli'-Cesena, e non dovranno in ogni caso
interferire con le aree sottoposte a vincolo;
- necessita' di autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 142
del DLgs 22 gennaio 2004 n. 42 "Codice dei beni culturali e del
paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della Legge 6 luglio 2002, n.
137";
- per l'attingimento di acque pubbliche superficiali e la loro
derivazione, deve essere acquisita rispettivamente l'autorizzazione o
la concessione rilasciate dalla autorita' competente in materia, ai
sensi del Regolamento regionale 41/01;
- sono necessarie verifiche geotecniche, in corso d'opera e al
termine dei lavori, del grado di compattazione raggiunto dal tampone
dei terreni costituenti lo strato di rivestimento impermeabile (prove
Proctor, prove di permeabilita' in situ e in laboratorio, etc.); la
tenuta idraulica dell'invaso dovra' comunque essere verificata in
fase di collaudo;
- il tampone di impermeabilizzazione dovra' essere parimenti
realizzato a regola d'arte e dovra' interessare tutto il perimetro
del bacino sino alla quota di coronamento, in modo da eliminare la
spinta idrostatica dell'acqua di falda in qualsiasi condizione di
livello piezometrico della falda stessa;
- al fine di garantire un adeguato inserimento paesaggistico
dell'opera, dovra' essere realizzato un adeguato ripristino
ambientale e vegetazionale di raccordo della fascia boscata esistente
e all'intorno del perimetro dell'invaso, provvedendo alla
piantumazione di essenze autoctone di altezza minima 1.0 m, evitando
le specie riconosciute infestanti (Robinia, Ailanto, etc);
- per il ripristino delle aree di cantiere si riutilizzera' il
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e del quale si provvedera' alla manutenzione per
evitarne la morte biologica;
- il materiale di risulta limoso-argilloso e ghiaioso-sabbioso
proveniente dagli scavi, dovra' essere sistemato all'interno
dell'azienda ed utilizzato per il ripristino dell'area a monte
dell'invaso di progetto per la quale il proponente e' in possesso
dell'autorizzazione comunale in base all'art. 31 delle NTA, per il
riempimento della depressione esistente individuata nella variante al
PAE comunale approvata con delibera n. 71 in data 4/10/1994 come area
D2 interessata da passata attivita' estrattiva; il suo utilizzo
dovra' essere comunque conforme alle vigenti disposizioni normative
in merito;
- a tutela della pubblica incolumita', insieme alla recinzione
perimetrale metallica di altezza pari a 1.80 m, come prevista da
progetto, venga dotato di scale di emergenza, cancello di accesso
chiuso da lucchetto e apposta segnaletica di pericolo;
- resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle
vigenti
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Tedaldi Mirco,
al Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli, all'Autorita' di Bacino
Fiumi Romagnoli, alla Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena,
al Comune di Dovadola, all'Autorita' dei Bacini Regionali Romagnoli,
alla Comunita' Montana Acquacheta Valli Montone e Tramazzo, alla
Sovrintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici di Ravenna,
all'ARPA sezione provinciale di Forli';
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni
il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della
Regione.