DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 giugno 2005, n. 999
Progetto di ristrutturazione potenziamento della centralina idroelettrica "Sanafonte" (Bagno di Romagna), Provincia di Forli'-Cesena
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in
considerazione del limitato rilievo degli interventi previsti e dei
conseguenti impatti ambientali, il progetto di ristrutturazione e
potenziamento della centralina idroelettrica Sanafonte, comune di
Bagno di Romagna, provincia di Forli'-Cesena dalla ulteriore
procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:
1) rilascio di apposito provvedimento abilitativo comunale, in cui
dovranno essere indicate obbligatoriamente le misure di compensazione
paesaggistica e ambientale che il Comune riterra' utili e necessarie,
ai sensi dell'art. 10 delle Norme del P.T.P.R. e della delibera di
Giunta regionale n. 2131 del 2 novembre 2004;
2) rilascio dell'autorizzazione paesaggistica ai sensi dall'art. 142
del DLgs 22 gennaio 2004 n. 42 "Codice dei beni culturali e del
paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della Legge 6 luglio 2002, n.
137" e accordo tra il Ministero per i beni e le attivita' culturali,
la Regione Emilia-Romagna e le Associazioni delle Autonomie locali
Emilia-Romagna del 9 ottobre 2003;
3) attenersi alle indicazioni della L.R. 26/04 "Disciplina della
programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in
materia di energia", con particolare riferimento al Titolo II -
impianti e reti;
4) i lavori devono riguardare solo le aree indicate nelle planimetrie
allegate al progetto;
5) lo scavo in trincea per la realizzazione dell'intervento deve
essere prontamente interrato, ad opera eseguita, con il materiale
precedentemente scavato e lo stesso deve risultare ben costipato e
prontamente inerbito;
6) le scarpate oggetto d'intervento, dovranno essere profilate
secondo le caratteristiche geomeccaniche dei terreni, in modo da non
innescare fenomeni di instabilita' nelle aree a monte e a valle delle
stesse, non creare scivolamenti di materiale verso valle e/o fenomeni
di ristagno;
7) il materiale di risulta degli scavi deve essere sistemato in loco
in spessori massimi pari a 40-50 cm. ben costipati, in modo da
consentire il regolare deflusso delle acque, non creare zone di
ristagno d'acqua e non innescare fenomeni di dissesto, ovvero venga
conferito in discarica controllata;
8) deve essere eseguita e mantenuta efficiente nel tempo un'idonea
regimazione idrica superficiale in tutta l'area, in particolare al
ciglio superiore ed al piede delle scarpate, da collegarsi alla rete
di deflusso delle acque presenti in loco;
9) a lavori ultimati deve essere prontamente eseguito l'inerbimento
di tutta l'area interessata dall'intervento;
10) non devono essere abbattuti gli alberi ad alto fusto presenti in
corrispondenza delle opere e lungo il tracciato della condotta in
progetto;
11) i movimenti di terreno devono essere eseguiti in periodi
stagionali favorevoli;
12) deve essere realizzato un piano di monitoraggio per verificare lo
stato di attivita' delle aree instabili e potenzialmente instabili; i
dati risultanti di tale piano devono essere trasmessi agli organi
competenti;
13) le condotte devono essere realizzate in modo tale da garantire la
tenuta rispetto ad eventuali perdite d'acqua, e devono essere
progettate in funzione degli eventuali assestamenti del terreno;
14) deve essere realizzato un piano di monitoraggio per verificare
che lungo le condotte che attraversano le aree instabili e/o
potenzialmente instabili, non vi siano perdite significative d'acqua,
le quali possono, per infiltrazione, inficiare la stabilita' dei
versanti attraversati; i dati risultanti di tale piano devono essere
trasmessi agli organi competenti;
15) deve essere realizzato un piano di emergenza nel caso in cui vi
siano riattivazioni delle aree in dissesto, a tutela in particolare
degli elementi vulnerabili individuati;
16) deve essere rispettato il DMV calcolato nella relazione
integrativa di screening, ai sensi del DLgs 155/99;
17) l'utenza idrica e' inoltre subordinata al rigoroso rispetto di
quanto dettagliatamente regolamentato da apposito e specifico
disciplinare di concessione, redatto ai sensi del T.U. 1775/23 e del
R.R. 41/01;
18) in riferimento all'impatto acustico, dovra' essere effettuato,
entro 3 mesi dal completamento dell'opera, un monitoraggio
strumentale al fine di assumere le conseguenti determinazioni per il
rispetto dei limiti di legge; i risultati, completi di proposte di
eventuali opere di mitigazione, dovranno essere inviati agli enti
interessati per l'approvazione;
19) l'esecuzione delle opere deve avvenire in tempi tali da non
arrecare disturbo alla fauna, con particolare riferimento ai periodi
di nidificazione e di frega;
20) nel caso in cui si utilizzino oli, in particolare per il
funzionamento della turbina, sara' necessario utilizzare lubrificanti
ecologici e/o biodegradabili; a tale scopo dovra' essere inviata
preventivamente agli enti interessati, per l'approvazione dell'uso,
copia delle schede tecniche degli stessi lubrificanti;
21) le prescrizioni sopra elencate, dovranno essere verificate
attraverso una campagna di monitoraggio da attuarsi durante la
realizzazione dell'opera, successivamente alla realizzazione
dell'opera e delle mitigazioni e, sulla base dei risultati ottenuti,
dovranno essere assunte le necessarie determinazioni conseguenti;
22) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Societa' SOEMS
SpA, al Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, alla
Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena, al Comune di Bagno di
Romagna, all'Autorita' di Bacino Fiumi Romagnoli, all'ARPA - Sezione
provinciale di Forli'-Cesena;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni
il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della
Regione.