REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 giugno 2005, n. 998

Valutazione impatto ambientale (VIA) sul progetto per realizzazione della cassa di espansione Bonconvento nei comuni Castel Maggiore e Argelato (BO) presentato da Lame 91 Srl. Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di Servizi - L.R. 9/99

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) la Valutazione di Impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.            
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed                    
integrazioni, sul progetto per la realizzazione della cassa di                  
espansione Bonconvento posta nei comuni di Castel Maggiore e Argelato           
(BO), poiche' il progetto in oggetto, secondo gli esiti dell'apposita           
Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 17 maggio 2005, e'                   
realizzabile a condizione che siano rispettate le prescrizioni,                 
indicate ai punti 1.C., 2.C. e 3.C. del Rapporto conclusivo della               
Conferenza di Servizi, che costituisce l'Allegato 1, di seguito                 
sinteticamente riportate:                                                       
1. in merito a quanto previsto dalla normativa provinciale (PTCP), in           
fase di ripristino finale si dovranno attuare le prescrizioni                   
riportate ai seguenti punti 19, 20, 21, 22, 23, 24;                             
2. essendo l'area dell'intervento da ritenere a potenziale rischio              
archeologico, dovra' essere prevista la predisposizione di strumenti            
d'indagine finalizzati alla tutela archeologica preventiva                      
(esecuzioni di saggi di accertamento e/o controllo in corso d'opera             
delle attivita' di scavo) di cui la Soprintendenza potra' assumere              
coordinamento e direzione scientifica;                                          
3. comunicare alla Direzione regionale per i Beni Culturali e                   
Paesaggistici dell'Emilia-Romagna, i tempi e la modalita'                       
dell'operazione di ripristino ambientale e la data di inizio lavori             
in relazione alle operazioni di ripristino;                                     
4. in merito agli aspetti urbanistico ed edilizi il Comune di Castel            
Maggiore rileva l'impossibilita' di consentire il recupero del                  
fabbricato costruito all'interno della golena ed esprime la                     
disponibilita' a concertare le modalita' di trasferimento delle                 
superfici utili e accessorie presenti nel fabbricato esistente da               
programmare in coerenza e  attraverso idonea variante allo strumento            
urbanistico;                                                                    
5. si ribadisce, come scritto nelle integrazioni acquisite al prot.             
n. 72533/VIM del 13 settembre 2004, che dovra' essere realizzato un             
sistema di svuotamento dell'invaso, che si verra' a formare  tra                
l'arginello di protezione alla casa Villa Neri, l'argine gia'                   
esistente  parallelo al corso del fiume e l'argine della cassa di               
futura realizzazione, mediante posa in opera di una valvola di tipo             
clapet;                                                                         
6. la Societa' Lame '91 Srl dovra' impegnarsi ad effettuare                     
direttamente a sue spese la sistemazione finale dell'area destinata             
all'attivita' estrattiva ed a realizzare i manufatti idraulici                  
(arginature, scarico di fondo e predisposizione sfioratore) della               
cassa di espansione "Bonconvento", secondo il progetto programmato              
dalla Regione con delibera di Giunta n. 601 in data 11/4/2005 e                 
approvato con determinazione 5536 del 22/4/2005 e successiva                    
determina di rettifica e integrazione n. 5920 del 29/4/2005 del                 
Responsabile del Servizio Difesa del Suolo e Bonifiche e nei limiti             
indicati dalla convenzione; in particolare, l'esecuzione dell'opera             
avverra' nel rispetto delle condizioni previste dal "disciplinare               
descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici" (fascicolo O                
allegato al progetto) e delle "specifiche tecniche" allegate al                 
presente documento;                                                             
7. la societa' Lame 91 Srl dovra' impegnarsi a realizzare le opere              
poste a suo carico per l'esecuzione della cassa di espansione, in               
ogni caso, anche in quello di insorgenza di impedimenti non                     
dipendenti dalla propria volonta', nei modi e nei tempi previsti dal            
progetto esaminato, fatte salve le eventuali proroghe di legge, ed in           
completa conformita' con i contenuti del presente rapporto; a tale              
fine la stessa societa' dovra', oltre alla sottoscrizione delle                 
Convenzioni ex art. 12 della L.R. 17/91 successive modificazioni ed             
integrazioni con i Comuni di Argelato e Castel Maggiore, presentare             
un atto unilaterale d'obbligo registrato e trascritto in cui si                 
impegna a realizzare quanto detto; resta fermo che in assenza di tale           
atto l'attivita' estrattiva non potra' essere avviata;                          
8. inoltre contestualmente alle sottoscrizioni delle convenzioni ex             
art. 12 della L.R. 17/91 con i Comuni di Argelato e Castel Maggiore,            
la societa' Lame 91 Srl dovra' presentare il computo metrico -                  
estimativo di tutte le opere previste dal progetto aggiornato in base           
alle prescrizioni dettate nel presente rapporto, sulla base del quale           
computo metrico dovranno essere prestate le garanzie fideiussorie               
relative alle attivita' estrattive in oggetto;                                  
9. l'area di invaso ed i predetti manufatti idraulici, saranno presi            
formalmente in consegna, dopo le operazioni di collaudo delle opere e           
di allibrazione  al Demanio regionale, dal Servizio Tecnico Bacino              
Reno, per la loro successiva gestione e manutenzione; comunque dovra'           
essere assicurata la funzionalita' minima della cassa, anche in caso            
di non completamento di tutte le opere necessarie;                              
10. le ulteriori opere idrauliche funzionali alla gestione ed                   
esercizio della cassa di espansione, consistenti nel rivestimento del           
manufatto sfioratore con materasso in gabbione bitumato e relative              
opere di dissipazione delle acque di tracimazione, nonche' nella                
sistemazione finale arboreo - arbustiva resteranno a carico della               
Amministrazione regionale, che provvedera' al loro finanziamento                
nell'ambito dei futuri programmi di opere idrauliche, realizzandole             
con le ordinarie procedure dei lavori pubblici; a cura del proponente           
dell'intervento Lame 91, il progetto di sistemazione finale                     
dell'opera verra', comunque, adeguato alle prescrizioni del presente            
rapporto effettuando, inoltre, la semina del manto erboso e curandone           
l'attecchimento e la manutenzione su tutte le superfici interessate             
dai diversi interventi previsti dal progetto; il proponente eseguira'           
tali lavori nella misura definita nelle convenzioni per                         
l'autorizzazione all'esercizio dell'attivita' estrattiva;                       
11. la consegna alla Regione Emilia-Romagna della cassa di espansione           
e' subordinata all'esito positivo del collaudo tecnico e funzionale,            
che verra' effettuato da un tecnico incaricato dalla Societa' Lame 91           
Srl su designazione della Regione stessa; l'incarico di collaudatore            
potra' essere affidato anche in corso d'opera; il collaudo dovra'               
essere depositato entro sei mesi dalla data di comunicazione di fine            
lavori della cassa di espansione; la Regione Emilia-Romagna si                  
impegna a prendere in carico la cassa di espansione entro e non oltre           
novanta giorni dalla data di deposito del collaudo, con esito                   
favorevole; tutti gli oneri di collaudo, compresi il compenso per il            
tecnico incaricato e le prove sui materiali e manufatti, saranno a              
carico della Lame '91 Srl;                                                      
12. il Servizio Tecnico Bacino Reno esprime parere favorevole alla              
riduzione della distanza di rispetto dal ciglio di cava all'unghia              
interna dell'argine da 50 a 20 metri, con l'obbligo del ripristino,             
ad almeno 25 metri, creando uno strato di protezione di almeno cinque           
metri di larghezza della scarpata del nuovo scavo, con le modalita'             
indicate nelle specifiche tecniche allegate al presente documento;              
13. a garanzia della corretta esecuzione delle opere previste, Lame             
'91 Srl, contestualmente alla stipula delle convenzioni per                     
l'esercizio dell'attivita' estrattiva, dovra' prestare idonea                   
cauzione mediante fideiussione con rinuncia al beneficio di                     
preventiva escussione a favore dei Comuni di Argelato e Castel                  
Maggiore; tali cauzioni saranno ridotte in corso d'opera e svincolate           
definitivamente successivamente all'esito del collaudo, se positivo,            
e contestualmente al trasferimento dell'area della cassa al demanio             
regionale;                                                                      
14. gli argini nuovi della cassa saranno realizzati secondo le                  
dimensioni, quote e scarpate previste nel progetto approvato dalla              
Regione Emilia-Romagna con determinazione  n. 5536 del 22/4/2005 e              
successiva determina di rettifica e integrazione n. 5920 del                    
29/4/2005; in particolare i nuovi rilevati dovranno essere posti in             
opera rispettando le seguenti clausole e prescrizioni: - preparazione           
della sede mediante sbancamento dell'area interessata alla                      
costruzione del nuovo argine, fino allo strato di materiale                     
argilloso; - allontanamento del materiale eterogeneo (ceppaie,                  
ramaglie, scortico, ecc.) dall'area di intervento; - scavo di                   
sbancamento per l'immorsatura del materiale limoso-argilloso                    
riportato, eseguito secondo sagoma trapezoidale, aventi dimensioni e            
pendenze delle scarpate da realizzarsi in conformita' agli elaborati            
grafici di progetto; - scarico del materiale terro-argilloso da porre           
in opera a costituzione dei nuovi rilevati per cumuli isolati; -                
spianamento, mediante ruspa, del materiale scaricato, per strati                
successivi, aventi spessore non superiore a cm. 30; - compattazione             
di ogni strato di materiale riportato mediante rulli vibranti, a                
piede di montone, o idonee metodologie alternative, fino al                     
raggiungimento del 90% della densita' secca (Proctor Standard) con              
tolleranza di +/-1%; la corrispondente umidita' dovra' avere i valori           
compresi tra +/-2% dell'umidita' normale ottimale ottenuta nella                
prova di compattazione citata ed una volta definita anche la                    
percentuale di umidita', essa dovra' essere mantenuta costante con              
una tolleranza di +/-1%; - esecuzione delle prove geotecniche                   
indicate nella tabella di seguito riportata:                                    
  Prova da eseguire  Primi 50.000 mc.  Durante i lavori  Ogni strato            
Densita' in sito (CNR 22)  Ogni 10.000 mc.  Ogni 25.000 mc.                     
Carico su piastra (CNR-BU 146/92)  Ogni 10.000 mc.  Ogni 25.000 mc.             
Umidita' del materiale  Ogni 10.000 mc.  Ogni 25.000 mc.  Ogni 500              
m.                                                                              
- le prove di carico con piastra circolare diam. 300 mm. dovranno               
fornire un modulo di deformazione "Ma" non inferiore a 150 Kg/cmq,              
valutato al primo ciclo di carico e nell'intervallo fra 1,5 e 2,5               
Kg/cmq; in ogni caso la terra dovra' essere adeguatamente mescolata             
per evitare la disgregazione dei materiali e dovra' risultare                   
omogeneamente umidificata; nel caso risultasse troppo umida si                  
rendera' necessaria una conveniente aerazione; - predisposizione, in            
posizione da concordare all'atto esecutivo con il Servizio Tecnico              
Bacino Reno, di almeno due sezioni di monitoraggio, per il controllo            
dello stato dei rilevati arginali, composte da 2 assestimetri, 1                
inclinometro ed 1 piezometro ciascuna;                                          
15. per quanto riguarda la fascia di rispetto dal ciglio della cava             
all'unghia interna dell'argine destro, ridotta da metri 50,00 a metri           
20,00, la sistemazione finale dovra' avvenire secondo le seguenti               
modalita': - ripristino di una larghezza di metri 25,00 ottenuta                
mediante riporto sulla sponda di almeno metri 5,00 di materiale                 
argilloso, steso e compattato, previa gradonatura delle superfici di            
immorsamento; - risagomatura della sponda con inclinazione di 1/2,              
interrotta da banche della larghezza minima di metri 3,50, realizzate           
ogni qual volta l'altezza dello scavo superi il dislivello di metri             
4,00;                                                                           
16. dovranno essere realizzate almeno 3 rampe (una per ogni lato                
degli argini della cassa) che permettano anche l'accesso all'interno,           
per poter effettuare la manutenzione dei rilevati e delle opere;                
17. dovra' essere prevista la messa in opera di un tubo in PVC                  
corrugato interrato, nel tratto fra l'argine destro del Reno e lo               
scarico di fondo; tale richiesta e' motivata dal fatto che,                     
successivamente alla costruzione di detto manufatto, dovra' essere              
predisposta l'alimentazione elettrica necessaria per l'azionamento              
delle paratoie;                                                                 
18. e' vietata la realizzazione del pozzo ad uso extradomestico da              
utilizzare durante le fasi di approntamento e di esercizio della                
cassa di espansione Bonconvento a causa, come dichiarato nella                  
determina del Dirigente Risorse idriche del Servizio Tecnico di                 
Bacino Reno della Regione Emilia-Romagna, della elevata velocita' di            
subsidenza nella zona interessata, della forte eccedenza degli                  
emungimenti e della possibilita' di approvvigionamento alternativo;             
19. il proponente entro 6 mesi dalla data di approvazione della                 
Valutazione di Impatto ambientale dovra' presentare elaborati di                
approfondimento relativi al ripristino naturalistico dell'area di               
intervento in conformita' alle successive prescrizioni. Tali                    
elaborati dovranno essere sottoposti alla verifica di ottemperanza              
congiuntamente da parte del Servizio Tecnico di Bacino del Reno,                
sentiti il Servizio Pianificazione paesistica della Provincia di                
Bologna, la Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici            
dell'Emilia-Romagna e i Comuni di Castel Maggiore e Argelato;                   
20. gli elaborati di approfondimento dovranno essere estesi, oltre              
all'area della cassa vera e propria, anche a: - tutta la fascia                 
compresa tra il piede esterno dell'argine occidentale della cassa e             
l'alveo di magra del Reno, prevedendo l'impianto di una fascia                  
arbustiva igrofila in grado di svolgere una funzione naturalistica; -           
tutta la fascia compresa tra il piede esterno dell'argine                       
settentrionale della cassa e il ponte sul Reno della SP n. 3,                   
prevedendo l'impianto di una fascia arbustiva igrofila in grado di              
svolgere una funzione naturalistica; - tutta l'area posta a nord del            
ponte sulla SP n. 3 interessata da eventuali sbancamenti per il                 
prelievo di materiale sterile da utilizzare per il completamento dei            
lavori della cassa, prevedendo l'impianto di un arbusteto igrofilo              
con l'obiettivo di creare un elemento naturalistico in grado di                 
contribuire al collegamento biologico tra la cassa di Bonconvento e             
quella di Boschetto;                                                            
21. allo scopo di rafforzare la potenzialita' naturalistica delle               
opere di rinaturalizzazione proposte dal progetto, gli elaborati di             
approfondimento di cui al punto precedente dovranno rispettare le               
seguenti  prescrizioni: - aumentare la sinuosita' delle sponde dello            
specchio d'acqua permanente per consentire la creazione di zone di              
rifugio e di nidificazione per la fauna selvatica;  - impiantare la             
vegetazione non secondo il criterio dei "nuclei di propagazione", ma            
piantumando l'intera superficie delle aree destinate al                         
rimboschimento al fine di ottenere maggiori garanzie di attecchimento           
(per conseguire una copertura finale compatta) in presenza dei                  
limitatissimi interventi di manutenzione propri degli impianti a                
scopo naturalistico; - sostituire, nell'area a sommersione periodica            
destinata a rimboschimento, la previsione di foresta a galleria come            
indicato dalla Tavola 18 (non compatibile con la distanza tra le                
sponde del corpo d'acqua centrale attorno a cui viene prevista la               
piantumazione) con un bosco idrofilo, integrando le specie di salici            
arbustivi gia' indicati in Relazione (parte II della "Relazione sul             
recupero ambientale e sistemazione a verde" contenuta nel SIA e                 
relative integrazioni) con l'utilizzo delle seguenti specie arboree:            
Salix alba, Populus alba, Populus nigra, Alnus glutinosa; - nell'area           
posta a quota piu' elevata indicata nella Tavola 18 "planimetria                
degli habitat derivanti dalla sistemazione a verde" quale "Foresta a            
salice", realizzare l'impianto di un bosco mesofilo costituito dalle            
seguenti specie arboree: Quercus robur, Fraxinus ornus, Populus                 
nigra, Ulmus pumila, Carpinus betulus e dalle seguenti specie                   
arbustive: Cornus mas, Corylus avellana, Cornus sanguinea, Prunus               
spinosa, Frangula alnus, Euonymus europaeus;                                    
22. per l'impianto delle specie arbustive dovra' essere adottato un             
sesto di impianto pari 3x3 m.;                                                  
23. al fine di garantire una buona percentuale di sopravvivenza sia             
delle nuove piantumazioni a scopi paesaggistici sia di quelle a scopi           
naturalistici, agli interventi di manutenzione post impianto                    
(descritti nella parte II della "Relazione sul recupero ambientale e            
sistemazione a verde" contenuta nel SIA e relative integrazioni)                
dovranno essere aggiunti quelli relativi all'irrigazione. Nonostante,           
infatti, l'intervento di rinaturalizzazione sia in un'area golenale,            
si ritiene comunque necessaria la fornitura di acqua, nella quantita'           
di 5 adacquate annuali nei mesi estivi, con 20 litri per pianta per             
ogni adacquata, per i 3 anni seguenti l'impianto. Solo in casi di               
eccezionale piovosita' e compatibilmente con le esigenze idriche                
delle singole piante le irrigazioni previste potranno essere                    
ridotte;                                                                        
24. la gestione delle aree funzionalmente collegate alla cassa di               
espansione potra' essere oggetto di concessione da parte della                  
Regione a favore delle Amministrazioni comunali, o di altro Ente da             
queste indicato, per finalita' di carattere naturalistico -                     
ambientale - ricreativo, comunque compatibili con la destinazione               
dell'opera;                                                                     
25. dovra' essere elaborato un dettagliato piano di monitoraggio                
degli inquinanti atmosferici per la fase di escavazione in                      
prossimita' dei ricettori sensibili, cosi' come previsto negli atti             
di progetto; tale monitoraggio, per la definizione della cadenza e              
tipologia di inquinanti da analizzare, dovra' essere concordato con i           
Comuni interessati e l'ARPA Sezione provinciale di Bologna al fine              
che vengano rispettati i limiti previsti dalla normativa vigente;               
26. in fase di cantiere, si prescrive di adottare lungo l'intero                
intervento, tutti gli accorgimenti necessari atti ad evitare                    
dispersione di liquidi inquinanti nelle acque per garantire la tutela           
idrogeologica;                                                                  
27. gli eventuali serbatoi per lo stoccaggio degli oli o dei                    
carburanti dovranno essere realizzati all'interno di idonee vasche              
impermeabilizzate atte a contenere eventuali sversamenti accidentali;           
tali depositi dovranno inoltre essere dotati di copertura per evitare           
il dilavamento da parte delle acque meteoriche.                                 
28. in considerazione del fatto che i maggiori fattori di criticita'            
acustica riguardano la seconda e la terza fase ed il rispetto del               
limite di immissione differenziale presso il ricettore n. 5 (Villa              
Neri) occorre che durante la fase 1 vengano realizzati adeguati                 
monitoraggi acustici per la caratterizzazione delle sorgenti sonore             
dell'attivita' di estrazione, che, utilizzati unitamente al modello             
predittivo, saranno finalizzati a verificare il limite di immissione            
differenziale, nonche' stimare i livelli di immissione assoluti; le             
misure eseguite secondo i criteri dettati dal DM 16/3/1998, dovranno            
pertanto essere orientate al ricettore "Villa Neri" e le stesse                 
dovranno essere eseguite in periodi tali da prevedere il maggior                
impatto acustico, in termini sia di distanza sorgente - ricettore sia           
di numero di macchine operatrici che generano il rumore tenendo conto           
della quota cui operano le stesse; per ognuna delle 3 fasi, dovranno            
essere predisposte almeno 3 giornate di monitoraggio durante i primi            
4 mesi di attivita' estrattiva, per ogni giornata di monitoraggio               
dovranno essere eseguite almeno 5 misure di rumore ambientale e 5 di            
rumore residuo della durata che di norma dovra' essere di circa 10              
minuti potendosi avvalere anche dell'analisi della time-history; nei            
successivi periodi di attivita' si ritiene sufficiente una giornata             
di monitoraggio ogni 4 mesi da eseguirsi con le stesse modalita'; le            
misure del rumore residuo dovranno essere eseguite  al mattino subito           
prima dell'inizio dell'attivita' lavorativa, a meta' mattinata,                 
nell'intervallo del pranzo, a meta' pomeriggio e subito dopo la fine            
dell'attivita' lavorativa; pertanto potra' rendersi necessaria anche            
la temporanea interruzione dell'attivita' lavorativa per permettere             
l'esecuzione delle misure del rumore residuo. L'ARPA Sezione                    
provinciale di Bologna dovra' essere avvertita in anticipo dell'avvio           
dei monitoraggi acustici al fine di poter presenziare agli stessi; le           
risultanze delle misure dovranno poi essere trasmesse al Comune di              
Castel Maggiore ed all'ARPA - Sezione di Bologna per le necessarie              
valutazioni e deduzioni; in particolare le prime giornate di                    
monitoraggio durante la fase 1 dovranno servire anche ad individuare            
il corretto dimensionamento del terrapieno/barriera prospiciente il             
condominio di Villa Neri, inizialmente proposta di altezza pari a 5             
metri; ne consegue che qualora i monitoraggi evidenzino livelli di              
rumore, che quando trasposti e sviluppati per le  fasi 2 e 3,                   
superassero i limiti di immissione differenziale, sara' necessario un           
innalzamento temporaneo dello stesso terrapieno/barriera, di altezza            
idonea a mitigare l'ultimo piano del ricettore succitato; di cio'               
occorrera' tenerne conto sin dall'inizio della prima fase in                    
relazione alle opere che occorrera' eventualmente predisporre per la            
fattibilita' della stessa barriera ovvero l'innalzamento del                    
terrapieno. Sono fatte salve altre eventuali proposte di mitigazione            
acustica da adottare direttamente sulla sorgente. I progetti di tale            
opere di mitigazione andranno comunque concordati e approvati da                
ARPA, Sezione provinciale di Bologna e dal Servizio Tecnico di Bacino           
Reno. Ulteriori cicli di misura potranno rendersi necessari presso              
altri ricettori sensibili, qualora si verifichi l'insorgenza di                 
lamentele per l'incremento di rumore presso gli stessi. Per                     
l'attivita' di escavazione dovranno essere utilizzate delle macchine            
di movimento terra caratterizzate dalla minore potenza sonora tenendo           
conto delle macchine operatrici disponibili sul mercato. Qualora                
dalle misure fonometriche risulti la necessita' di ulteriori                    
protezioni dal rumore in fronte al ricettore n. 1 lungo Via Lame,               
potra' essere studiata una soluzione idonea d'intesa con STBR e                 
ARPA;                                                                           
29. al fine di un suo riutilizzo nella fase di recupero finale si               
dovra' tenere separato il terreno vegetale rimosso dal materiale                
sterile da utilizzarsi per la predisposizione del fondo dell'invaso;            
30. in merito all'utilizzo ed alle interferenze dell'opera con la               
viabilita' provinciale: - per il collegamento con la viabilita'                 
provinciale (SP 3 "Trasversale di Pianura") si prescrive l'utilizzo             
della esistente viabilita' comunale, con preferenza dell'intersezione           
a ovest in quanto consente solo svolte a destra ovvero senza                    
l'attraversamento della provinciale; - si condivide il piano di                 
monitoraggio di cui al punto 8) del "quadro riassuntivo delle                   
integrazioni" Fascicolo P delle integrazioni al SIA con la                      
prescrizione di procedere a rilievi trimestrali e di comunicarli in             
copia al servizio manutenzione strade della Provincia di Bologna con            
medesima cadenza; - si prescrive che per una fascia di almeno 5 metri           
dalla proiezione dell'impalcato del ponte non siano posti ostacoli al           
passaggio di mezzi d'opera per garantire l'accesso da parte del                 
servizio manutenzione della Provincia nella fascia laterale alla                
proiezione dell'impalcato del ponte al fine di garantirne                       
l'ispezionabilita' delle pile; - rispetto alle verifiche di                     
stabilita' delle pareti di scavo si prescrive di eseguirle in                   
condizioni sia statiche sia dinamiche, in particolare per la scarpata           
settentrionale dello scavo, tenendo opportunamente conto degli                  
effetti indotti dalle pile del ponte ubicate a circa 20 m dal ciglio            
dello scavo; tali verifiche dovranno essere inviate prima dell'inizio           
dell'attivita' di scavo al Settore Viabilita' - Servizio Manutenzione           
Strade della Provincia di Bologna per le opportune analisi;                     
31. installare sistemi di misurazione auto tipo "tubi contauto" o               
spire annegate nell'asfalto o rilevatori ottici, a Nord della Via               
Lame sotto il ponte della trasversale di Pianura, e a Sud della Via             
Lame all'altezza della ditta Gazzotti, in accordo con il Servizio               
Viabilita' del Comune di Castel Maggiore;                                       
32. dovra' essere asfaltata periodicamente, con periodicita' da                 
definire con il Comune di Argelato, la bretella di collegamento tra             
la SP n. 3 e la Via Lame e dovra' essere ripristinata la segnatelica            
orizzontale dopo ogni riasfaltatura;                                            
33. dovra' essere previsto l'allargamento dell'incrocio tra la                  
bretella stessa e la Via Lame, previa verifica delle modalita'                  
esecutive con il Comune di Argelato e l'STBR;                                   
34. dovra' essere realizzato uno spartitraffico per l'indirizzo della           
viabilita' stradale in corrispondenza dell'incrocio;                            
35. dovra' essere previsto l'allargamento e allungamento della rampa            
di accesso al cantiere, al fine di creare l'accesso alla strada (Via            
Lame) il piu' possibile in prossimita' dell'incrocio esistente,                 
previa verifica delle modalita' esecutive con il Comune di Argelato e           
il Servizio Tecnico di Bacino Reno;                                             
36. dovra' essere installato un semaforo (normalmente verde) che                
interrompa la viabilita' stradale al momento dell'uscita dei camion             
dal cantiere (il funzionamento del semaforo dovra' essere                       
automatizzato o comandato manualmente dagli operatori autorizzati al            
transito in quel punto);                                                        
37. dovra' essere realizzata una barriera (guard-rail) a tutela delle           
proprieta' private limitrofe all'incrocio;                                      
38. gli impatti ambientali dovranno essere minimizzati, mettendo in             
atto tutte le azioni di mitigazione, prevenzione e compensazione                
cosi' come previste nel progetto, nel SIA e nelle successive                    
integrazioni;                                                                   
39. risulta necessario che gli elaborati progettuali vengano adeguati           
a tutte le sopra citate prescrizioni; l'efficacia degli atti                    
autorizzativi compresi all'interno della presente procedura di VIA              
decorre dall'avvenuta consegna di tali elaborati ai Comuni                      
interessati;                                                                    
40. tutte le autorizzazioni, necessarie per la realizzazione delle              
opere in oggetto non rilasciate all'interno di questo procedimento di           
VIA, dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi             
delle vigenti leggi; dovranno, inoltre, essere rispettati tutti i               
limiti per l'emissioni di sostanze inquinanti con impatto sulle                 
diverse matrici ambientali (aria, acqua, suolo, vegetazione, ecc.)              
previste dalle autorizzazioni stesse;                                           
b) di dare atto che al rapporto ambientale, che costituisce                     
l'Allegato 1 della presente delibera, sono stati allegati i seguenti            
documenti, che rappresentano parte integrante e sostanziale del                 
rapporto ambientale:                                                            
- Allegato A: sintesi delle osservazioni relative al progetto cassa             
Bonconvento nei Comuni di Castel Maggiore e Argelato (BO);                      
- Allegato B: controdeduzioni del proponente sulle osservazioni                 
relative al progetto cassa Bonconvento nei Comuni di Castel Maggiore            
e Argelato (BO);                                                                
- Allegato C: risposta alle osservazioni relative al progetto cassa             
Bonconvento nei Comuni di Castel Maggiore e Argelato (BO);                      
- Allegato D: delibera Giunta regionale 601/05 di acquisizione al               
demanio regionale della Cassa di espansione Bonconvento;                        
- Allegato E: parere del Comitato Consultivo regionale n. 12 del 18             
ottobre 2004 per l'approvazione in linea tecnica del progetto                   
preliminare della cassa di espansione di Bonconvento sul fiume Reno,            
nei Comuni di Argelato e Castel Maggiore;                                       
- Allegato F: determina del Responsabile del Servizio Difesa del                
Suolo e Bonifica della Regione Emilia-Romagna n. 5536 del 22 aprile             
2005 per l'approvazione del progetto preliminare della cassa di                 
espansione Bonconvento;                                                         
- Allegato G: determina di rettifica ed integrazione della                      
determinazione 5536/05 del Responsabile del Servizio Difesa del Suolo           
e Bonifica della Regione Emilia-Romagna n. 5920 del 29 aprile 2005;             
- Allegato H: bozza di Convenzione tra il Comune di Argelato e il               
proponente per la I fase attuativa del polo estrattivo "Bonconvento"            
nel Comune di Argelato;                                                         
- Allegato I: diniego di Concessione di prelievo di acque pubbliche             
sotterranee nei Comuni di Castel Maggiore e Argelato nella Cassa di             
espansione Bonconvento mediante la determina del Dirigente                      
professional dell'Area Risorse idriche del Servizio Tecnico di Bacino           
Reno della Regione Emilia-Romagna n. 5350 del 20 aprile 2005;c) di              
dare atto che il Comune di Argelato ha rilasciato il proprio parere             
di autorizzazione convenzionata per l'esercizio dell'attivita'                  
estrattiva con nota, a firma del Responsabile Settore Programmazione            
e Gestione del Territorio arch. Patrizia Borrelli con prot. n. 6534             
del 15 maggio 2005, acquisita dalla Regione Emilia-Romagna al prot.             
n. 42149/VIM del 17 maggio 2005 e che costituisce l'Allegato n. 2               
della presente delibera;                                                        
d) di dare atto che il Comune di Argelato ha rilasciato il proprio              
parere di autorizzazione paesaggistica con nota, a firma del                    
Responsabile Settore Programmazione e Gestione del Territorio Arch.             
Patrizia Borrelli con prot. n. 6535 del 15 maggio 2005, acquisita               
dalla Regione Emilia-Romagna al prot. n. 42147/VIM del 17 maggio 2005           
e che costituisce l'Allegato n. 3 della presente delibera;                      
e) di dare atto che il Comune di Castel Maggiore ha rilasciato il               
proprio parere di autorizzazione paesaggistica con nota, a firma del            
Responsabile dell'Area Tecnica e Gestione del Territorio P.I.E.                 
Andrea Folli, con prot. n. 16239 del 17 maggio 2005, acquisita dalla            
Regione Emilia-Romagna al prot. n. 49313/VIM del 13/6/2005 e che                
costituisce l'Allegato n. 4 della presente delibera;                            
f) di dare atto che il Comune di Castel Maggiore non ha rilasciato              
ne' l'autorizzazione all'attivita' estrattiva, ne' la bozza di                  
Convenzione per l'attivita' estrattiva in quanto, almeno per i primi            
5 anni dal rilascio dell'autorizzazione all'attivita' estrattiva del            
Comune di Argelato, non verra' interessato dall'attivita' estrattiva;           
il Comune si e' comunque impegnato a rilasciare le autorizzazioni               
previste per la seconda e terza fase entro i tempi di legge dal                 
momento delle relative domande secondo gli esiti della presente                 
procedura di VIA e sulla base degli atti convenzionali e progettuali            
attualmente depositati nella stessa procedura;                                  
g) di dare atto che il Comune di Castel Maggiore considera possibile            
il ricollocamento del fabbricato oggetto di richiesta di demolizione,           
ma rimanda ad una successiva concertazione la variante allo strumento           
urbanistico della nuova locazione del fabbricato;                               
h) di dare atto che il Comune di Castel Maggiore, il Comune di                  
Argelato e la Provincia di Bologna hanno espresso il proprio parere             
ai sensi della L.R. 9/99 all'interno del Rapporto Ambientale che                
costituisce l'Allegato 1 alla presente delibera;                                
i) di dare atto che il Servizio Tecnico di Bacino Reno della Regione            
Emilia-Romagna ha espresso la propria autorizzazione idraulica e il             
nulla osta per l'avvicinamento all'argine maestro all'interno del               
Rapporto Ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla presente                  
delibera;                                                                       
j) di dare atto che l'Autorita' di Bacino del Reno ha espresso la               
propria verifica di compatibilita' e coerenza con il PSAI all'interno           
del Rapporto Ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla presente              
delibera;                                                                       
k) di dare atto che la Direzione regionale per i beni culturali e               
paesaggistici ha espresso il proprio parere sull'autorizzazione                 
paesaggistica e archeologica all'interno del Rapporto Ambientale che            
costituisce l'Allegato 1 alla presente delibera;                                
1) di dare atto che l'ARPA Sezione provinciale di Bologna ha espresso           
il proprio parere sulla valutazione di impatto acustico all'interno             
del Rapporto Ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla presente              
delibera;                                                                       
m) di dare atto che il Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua,             
la Provincia di Bologna e l'Autorita' di Bacino Reno hanno espresso             
il proprio parere sulla concessione di derivazione di acqua pubblica            
all'interno del Rapporto Ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla           
presente delibera;                                                              
n) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18                
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della           
presente deliberazione al proponente Lame 91;                                   
o) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18                
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per                   
opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza,            
copia della presente deliberazione alla Provincia di Bologna, al                
Comune di Argelato, al Comune di Castel Maggiore, al Servizio Tecnico           
di Bacino Reno della Regione Emilia-Romagna, al Servizio Risanamento            
e Tutela Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna, all'Autorita' di           
Bacino Reno, alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e                    
Paesaggistici dell'Emilia-Romagna, all'ARPA Sezione provinciale di              
Bologna;                                                                        
p) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 9, della L.R. 18 maggio           
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l'efficacia              
temporale della presente valutazione di Impatto ambientale e' fissata           
in anni 10;                                                                     
q) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione            
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente                  
partito di deliberazione.                                                       

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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