DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 dicembre 2004, n. 2536
Decisione in merito a procedura verifica (screening) sul Progetto - Collegamento fra S.P. n. 8 di Mirandola e A22 - nell'ambito Sistema Cispadano - nel territorio dei comuni di Concordia sulla Secchia e Novi in provincia (MO) - comuni Rolo e Reggiolo in provincia (RE)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 21 maggio
1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, in considerazione
degli interventi previsti, e dei conseguenti impatti ambientali, il
progetto del Collegamento fra la S.P. n. 8 di Mirandola e
l'Autostrada del Brennero (A22), nell'ambito del Sistema cispadano,
nei comuni di Reggiolo e Rolo, provincia di Reggio Emilia, e nei
comuni di Novi di Modena e Concordia sulla Secchia, provincia di
Modena, dalla ulteriore procedura di VIA, con le prescrizioni di cui
al punto 7 e di seguito riportate:
1) non saranno in ogni caso utilizzate aree a ridosso dei canali, in
modo da non aumentare il rischio dovuto a sversamenti accidentali;
2) il traffico legato alle attivita' di cantiere sara' studiato allo
scopo di evitare disturbi ai residenti e limitare i disagi al
traffico locale;
3) al fine di ridurre al minimo le interferenze con la viabilita'
esistente, si provvedera' a deviazioni temporanee o restringimenti
della carreggiata, evitando interruzioni di traffico;
4) verranno temporaneamente impermeabilizzati i sedimi delle aree di
cantiere e utilizzati macchinari rispondenti alle normative, dotati
di tutti gli accorgimenti utili per limitare il rumore e le emissioni
in atmosfera;
5) particolare cura verra' posta al fine di evitare il rischio di
sversamenti accidentali nel terreno e nei corsi d'acqua
attraversati;
6) durante i processi di cantierizzazione verranno raccolte le acque
reflue prodotte direttamente o indirettamente dai lavori di
costruzione stradale per evitare ogni possibile apporto di inquinanti
nei corpi acquiferi superficiali e sotterranei;
7) al fine di garantire l'uso della rete irrigua e lo scolo delle
acque anche durante la fase di realizzazione dell'opera principale e
delle opere complementari minori, per non arrecare danno alle
coltivazioni della zona, si manterra' costantemente attivo il flusso
idrico convogliando, ove possibile, le acque fra esistenti rogge o
deviandone puntualmente il corso; in tal modo si garantira' la
completa continuita' irrigua e di drenaggio per i territori regimati
senza che questi subiscano un'interruzione di erogazione;
8) per limitare il diffondersi delle polveri, saranno eseguite
periodiche bagnature delle piste di cantiere e di eventuali cumuli di
materiale;
9) al termine dei lavori si provvedera' al ripristino delle aree di
cantiere esterne al sedime della futura infrastruttura, riutilizzando
il terreno vegetale di scotico opportunamente stoccato e trattato in
modo da evitarne la morte biologica; inoltre per tali aree e'
prevista la piantumazione;
10) tali accorgimenti prescrizionali dovranno essere inseriti nel
capitolato lavori;
11) il progetto definitivo dovra' contenere i seguenti interventi di
mitigazione e compensazione nei confronti del paesaggio, in parte
previsti nel progetto preliminare presentato: - andamento
plano-altimetrico della livelletta stradale il piu' possibile
aderente alla morfologia del territorio, mantenendo comunque adeguati
standard di sicurezza idraulica; - presenza di una fascia di
ambientazione di larghezza variabile su ambo i lati della strada dove
verra' impiantata vegetazione autoctona arborea ed arbustiva; -
inserimento lungo il tracciato di formazioni vegetali, quali siepi
arbustive ed arboreo-arbustive, disposte sia parallelamente che
perpendicolarmente (nei punti di intersezione con corsi idrici
superficiali) al nastro stradale; - potenziamento della vegetazione
presente nei punti di attraversamento di rii e canali, introducendo
specie arboree ed arbustive autoctone; - dove possibile saranno
preferite, a formazioni vegetali lineari, formazioni a macchia di
maggior entita' in modo da inglobare la strada; - le formazioni
vegetali di nuovo impianto saranno sempre legate a vegetazione
esistente in modo da creare una vera e propria ricucitura del
paesaggio; - formazione di coni visuali appositamente individuati per
inquadrare situazioni sceniche di un certo valore; - impianti
vegetali a macchia naturali sia per quanto riguarda la struttura sia
la specie utilizzata, nelle aree intercluse di svincolo o nelle
rotatorie;
12) in sede di progetto definitivo, dovra' essere valutata la
fattibilita' economica dell'utilizzo di asfalti fonoassrbenti che
consentono una riduzione del rumore fino a 3 dB(A);
13) le opere di mitigazioni acustiche saranno, per quanto possibile,
di tipo vegetazionale, con cespugli ed alberature di essenze
autoctone; qualora tali forme di mitigazione non permettessero
l'ottenimento del rispetto dei limiti di zona, il progetto dovra'
prevedere l'utilizzo di altre tipologie di protezione acustica, quali
pannelli fonoassorbenti, dune in terra naturale, etc.;
14)
per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio, sia
necessario, inoltre, ottemperare alle seguenti prescrizioni:
15) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere, come gia'
previsto nella relazione di progetto, si dovra' riutilizzare il
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne
la morte biologica;
16) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario: - prevedere la umidificazione dei
depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed inerti
e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto quando
queste si trovino nelle vicinanze dell'aggregato urbano; - per il
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei
cassoni con teloni; - prevedere un piano del traffico legato alle
attivita' di cantiere allo scopo di evitare disturbi ai residenti e
limitare i disagi al traffico esistente;
17) il progetto esecutivo dovra' contenere un "piano di gestione,
manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di drenaggio,
invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e degli
eventuali sversamenti accidentali" che dovra' essere approvato dalle
Amministrazioni provinciali di Modena e Reggio Emilia;
18) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nel primo anno di manutenzione;
19) nel caso in cui siano previste mitigazioni, direttamente sugli
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998, n. 459,
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri
dal pavimento;
20) si dovra', inoltre, valutare la necessita' di introdurre
eventuali mitigazioni acustiche nell'area di cantiere e/o sui
ricettori per consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle
normative vigenti;
21) in materia acustica, si prescrive inoltre di attenersi alle
disposizioni riportate nel recente Decreto del Presidente della
Repubblica n. 142 del 30 marzo 2004 "Regolamento recante disposizioni
per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico
derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della
Legge 26 ottobre 1995, n. 447"; in particolare l'Allegato 1 dello
stesso decreto riporta un'ampiezza della fascia di pertinenza
acustica per infrastrutture viarie della tipologia come quella in
esame di 250 metri, alla quale si associa un limite di emissione
sonoro per le scuole, ospedali, case di cura e riposo di 50 dB(A)
diurno e 40 dB(A) notturno, mentre per gli altri ricettori si ha un
limite diurno di 65 dB(A) e notturno di 55 dB(A);
22) il rispetto dei limiti di pressione sonora dovra' essere
verificato attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da
realizzarsi, ad opera del proponente, durante la realizzazione
dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla base dei
risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie
determinazioni conseguenti;
23) per la valutazione dell'impatto acustico e del clima acustico, si
dovranno seguire le indicazioni contenute nella recente delibera di
Giunta regionale n. 673 del 14 aprile 2004 "Criteri tecnici per la
redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e
della valutazione del clima acustico ai sensi della L.R. 9 maggio
2001, n. 15 recante disposizioni in materia di inquinamento
acustico";
24) nella progettazione dell'impianto di illuminazione stradale si
dovra' tenere conto e limitare l'impatto luminoso, nei confronti
delle residenze limitrofe e dell'ambiente naturale, derivante dai
fasci di luce diretta, ai sensi della L.R. n. 19 del 29 settembre
2003;
25) in fase di progetto definitivo andranno individuati gli impatti
dovuti alla realizzazione dell'infrastruttura stradale, compresa la
fase di cantiere, in corrispondenza degli elementi di interesse
storico, con particolare riferimento al manufatto rurale in localita'
Casotto, nel territorio comunale di Novi di Modena (MO);
26) in fase di progetto definitivo andranno individuati gli impatti
dovuti alla realizzazione dell'infrastruttura stradale, compresa la
fase di cantiere, in corrispondenza delle aree di interesse
archeologico, con particolare riferimento all'area S. Stefano in
localita' Fondo Nuovo, comune di Novi di Modena (MO); si dovra'
predisporre un'adeguata campagna di indagini preventiva, ed inoltre
le operazioni di scavo dovranno essere seguite da tecnici archeologi
esperti indicati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell'Emilia-Romagna; i risultati di tale indagine andranno trasmessi
alla stessa Soprintendenza;
27) dovranno inoltre essere individuate misure di tutela e
salvaguardia per tali elementi e per le aree contermini;
28) dovranno essere garantiti gli accessi ai poderi e fondi agricoli
anche ai mezzi agricoli, dimensionando opportunamente tali accessi;
29) si dovranno individuare soluzioni per proteggere il traffico
leggero (es. cicli) in corrispondenza dell'intersezione del tracciato
in progetto con la viabilita' esistente;
30) si dovra' prevedere il mantenimento della continuita' della
viabilita' storica, anche tramite rotatorie, sottopassi, piste di
arroccamento laterali;
31) si dovra' valutare la possibilita' di impiegare materiale inerte
riciclato in luogo degli inerti pregiati, ove possibile;
32) in fase definitiva si dovra' stabilire l'effettivo impiego dei
materiali scavati attualmente previsti in disavanzo;
33) si fa presente che per gli attraversamenti dei corsi d'acqua con
luce netta complessiva superiore ai 6 metri, la verifica di
compatibilta' idraulica deve essere redatta ai sensi della Direttiva
2/99 dell'A.d.B. del Po e deve essere trasmessa per il parere
all'Autorita' idraulica competente;
34) le intersezioni con la rete irrigua dovranno essere risolte in
accordo con le indicazioni dei Consorzi di bonifica competenti;
35) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente, Provincia di
Modena - Area Lavori pubblici, alla Provincia di Modena - Area
Ambiente, alla Provincia di Reggio Emilia - Area Ambiente, al Comune
di Reggiolo, al Comune di Rolo, al Comune di Novi di Modena, al
Comune di Concordia sulla Secchia, all'ARPA - Sezione provinciale di
Reggio Emilia, all'ARPA - Sezione provinciale di Modena;
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.