COMUNICATO
Titolo III - Decisione relativa alla procedura di VIA del progetto di ampliamento del III Settore della discarica RSU in localita' Ca' dei Ladri - Silla di Gaggio Montano
L'Autorita' competente Provincia di Bologna comunica la deliberazione
relativa alla procedura di VIA concernente il
- progetto: ampliamento del III Settore della discarica RSU in
localita' Ca' dei Ladri - Silla di Gaggio Montano;
- localizzato: comune di Gaggio Montano - frazione di Silla -
Localita' Ca' dei Ladri;
- presentato da: COSEA - Via Berzantina n. 30/10 - 40030 Castel di
Casio (BO).
Il progetto interessa il territorio del comune di Gaggio Montano e
della provincia di Bologna.
Ai sensi del Titolo III della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n 35 l'Autorita' competente
Provincia di Bologna, con determinazione dirigenziale n. 6/03 del 6
ottobre 2003 ha assunto la seguente decisione:
a) la Valutazione di impatto ambientale positiva con prescrizioni, ai
sensi dell'art. 16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive
modifiche e integrazioni, del "Progetto di ampliamento del III
Settore della discarica RSU in localita' Ca' dei Ladri - Silla di
Gaggio Montano" in provincia di Bologna, presentato dal Consorzio
COSEA, poiche' l'intervento previsto e', secondo gli esiti
dell'apposita Conferenza di Servizi conclusasi il 2 ottobre 2003
(verbale P.G. n. 165423/2003 agli atti al fascicolo), nel complesso
ambientalmente compatibile;
b) di ritenere, quindi, possibile realizzare l'intervento di cui al
punto a) a condizione che siano rispettate le prescrizioni, indicate
nel Rapporto sull'impatto ambientale conclusivo della Conferenza di
Servizi, che costituisce l'Allegato A), parte integrante e
sostanziale della presente determinazione, di seguito trascritte:
"Per quanto riguarda il quadro di riferimento programmatico sono
state definite le seguenti prescrizioni:
- al fine di garantire la continuita' di smaltimento in discarica dei
rifiuti urbani non differenziati, oltre il 16/7/2005 detti rifiuti
dovranno essere preventivamente sottoposti a trattamento, come
previsto dall'art. 3, comma 1, lett. a) del DM 13/3/2003; in caso
contrario non potranno essere piu' smaltiti i rifiuti urbani non
differenziati direttamente in discarica.
Per quanto riguarda il quadro di riferimento progettuale sono state
individuate le seguenti prescrizioni e definiti i seguenti
monitoraggi:
- gli strati drenanti del biogas e delle acque di infiltrazione
superficiale del pacchetto di copertura superficiale finale della
discarica devono presentare le caratteristiche indicate al pgf. 2.4.3
dell'Allegato 1 al DLgs 36/03 ovvero caratteristiche tali da
garantire una capacita' di drenaggio equivalente che dovra' essere
debitamente documentata;
- per lo strato di drenaggio del biogas deve essere comunque previsto
uno strato di adeguato spessore di ghiaia eventualmente combinata con
materiale artificiale (es. geocompositi drenanti);
- in relazione al progetto di ripristino finale dell'opera:
- non si dovra' utilizzare la specie arborea Robinia pseudoacacia;
- si dovra' diminuire la percentuale di piante a climax a favore di
specie pioniere in grado di favorire la pedogenesi del substrato
riportato;
- si dovra' prevedere, in considerazione della elevata aridita' dei
luoghi, l'irrigazione per i primi tre anni con turni di adacquamento
non inferiore a 4 da effettuarsi nei periodi di maggior siccita';
- si dovranno prevedere i recuperi fallanze nella misura del 20% sul
totale delle piante arboree ed arbustive impiantate;
- per quanto riguarda la pista di servizio per manutenzione
localizzata sul lato nord della discarica, si dovra' ripristinare a
bosco il tratto a monte dell'isoipsa 430 m, sostituendolo con una
pista per la manutenzione, di ridotte dimensioni, localizzata
all'interno del corpo di discarica oggetto di ampliamento. Tale
tratto, onde evitare fenomeni di erosione superficiale e per favorire
un rallentamento del ruscellamento delle acque meteoriche, dovra'
prevedere fossi laterali di raccolta delle acque;
- dovra' essere verificata nella fase di post-esercizio la buona
riuscita dell'impianto di vegetazione mediante la tecnica dei "prati
armati" ed in caso di insuccesso dell'intervento dovranno essere
prese misure di ripristino opportune da definirsi con l'Autorita'
competente.
Per quanto riguarda il quadro di riferimento ambientale sono state
individuate le seguenti prescrizioni e definiti i seguenti
monitoraggi:
- in relazione alle componenti suolo, sottosuolo e acque superficiali
e sotterranee:
- si dovranno realizzare interventi di sistemazione superficiale e di
manutenzione periodica del reticolo idrografico per una fascia di
rispetto di almeno 100 m. nell'area occidentale e settentrionale
esterne all'ampliamento della discarica, comprendendo tutto il
fenomeno C, cosi' come cartografato nella Scheda di zonizzazione e
descritto nella allegata relazione geologico-tecnica, e il fenomeno
D;
- si dovranno mettere in opera un ulteriore inclinometro e un
piezometro, oltre ai due inclinometri e ai due piezometri gia'
istallati, entro il mese di ottobre 2003, a monte della vasca 7,
entro il fenomeno D di cui si e' verificata l'attuale stabilita', ad
una quota di circa 490 m slm;
- da dicembre 2003 a dicembre 2004 si dovranno eseguire letture
inclinometriche e piezometriche con cadenza mensile sugli strumenti
di controllo che verranno messi in opera e su quelli esistenti
nell'ambito della zona di ampliamento;
- le misure inclinometriche e piezometriche dovranno essere a cadenza
trimestrale da gennaio 2005 a dicembre 2008;
- tutti i dati dovranno essere annualmente inviati al Comune,
all'Autorita' di Bacino, alla Comunita' Montana e alla Provincia di
Bologna-Ufficio Tutela e Risanamento ambientale;
- si dovra' mantenere l'attivita' di monitoraggio in corso sulla rete
di controllo esistente secondo i tempi stabiliti;
- si dovranno progettare e attuare interventi di consolidamento del
piede del fenomeno F in modo da contrastare l'erosione laterale di
sponda e di studiare gli interventi necessari per ridurre l'attivita'
erosiva del fosso che insiste sul fenomeno G anche valutando anche il
suo spostamento al fine di mantenere le condizioni di attuale
stabilita' del versante a monte, sul quale insistono anche le vasche
6 e 7, e della strada S.S. 64 Porrettana. Gli interventi dovranno
essere conclusi entro marzo 2005 e gli studi dovranno essere
presentati agli uffici competenti in materia per le opportune
valutazioni e autorizzazioni (Comunita' Montana, Servizio Tecnico di
Bacino e Comune di Gaggio Montano);
- si dovranno effettuare le verifiche di stabilita' dei manufatti
previsti e in generale del corpo di discarica alla luce delle
indicazioni riportate dall'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei
Ministri 20/3/2003, n. 3274. Inoltre si richiede di considerare per
tali verifiche condizioni di stabilita' a breve ed a lungo termine
utilizzando i parametri geotecnici ottenuti dalle prove di
laboratorio sui campioni prelevati durante le indagini geognostiche
effettuate nel febbraio 2003 (S101, S102 e S104);
- in merito a volumi di terreno proveniente dagli sbancamenti da
trasportare al di fuori dell'area di discarica, stimato in 27.800
mc., si richiede di indicare nella fase di progettazione esecutiva la
destinazione definitiva che dovra' comunque prevederne il
riutilizzo;
- per quanto riguarda le acque generate in fase di cantiere dovranno
essere richieste tutte le autorizzazione necessarie allo scarico ai
sensi del DLgs 152/99;
- nel caso in cui durante gli scavi sempre nella fase di cantiere
vengano intercettate e pompate acque sotterranee e/o superficiali,
dovra' essere richiesta l'autorizzazione allo scarico
all'Amministrazione provinciale, come disposto dalla L.R. 3/99;
- in relazione alla componente vegetazione ed ecosistemi, si dovra'
cercare di minimizzare ulteriormente le aree interessate dai cantieri
extra corpo di discarica onde diminuire ulteriormente gli impatti
sulla vegetazione e habitat presenti (ad esempio per quanto riguarda
le piazzole di sosta e la strada di servizio occorrera' porre
attenzione alle manovre dei mezzi necessari per la realizzazione
delle stesse aree);
- in relazione alla fauna, si dovranno utilizzare strategie di
gestione della fase di cantiere dell'ampliamento della discarica
iniziando i lavori prima della stagione riproduttiva delle specie
potenzialmente interessate;";
c) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche e integrazioni, copia della
presente determinazione al proponente Consorzio COSEA, al Comune di
Gaggio Montano, ad ARPA Distretto di Montagna, AUSL Bologna
Sud-Dipartimento di Prevenzione, Comando provinciale dei Vigili del
Fuoco, membri della Conferenza Rifiuti, Comunita' Montana Alta e
Media Valle del Reno, Regione Emilia-Romagna: Autorita' di Bacino del
Reno e Servizio Tecnico Bacino del Reno;
d) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 7, L.R. 9/99 e
successive modificazioni e integrazioni, che l'efficacia temporale
della presente Valutazione di impatto ambientale e' fissata in anni
3;
e) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3, L.R. 9/99 e
successive modificazioni e integrazioni, il presente partito di
determinazione;
f) di dare atto che le spese istruttorie quantificate ai sensi della
normativa vigente in materia di impatto ambientale - come indicato in
narrativa - formeranno oggetto di apposito atto di accertamento
dell'ufficio competente.