DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31 maggio 2004, n. 1033
Piano nazionale della sicurezza stradale - I Programma di attuazione. Precisazioni in ordine alle modalita' operative e rettifica errore materiale graduatoria approvata con delibera 2565/03
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso:
- che con la delibera del CIPE n. 100 del 29/11/2002 e' stato
approvato il Piano nazionale per la sicurezza stradale riferito al
biennio 2002-2003, nonche' il primo Programma annuale di attuazione;
- che con DM n. 938 del 2/12/2002, registrato alla Corte dei Conti
dello stesso Ministero in data 22/1/2003, in base alle indicazioni
del primo Programma annuale approvato, e' stata ripartita la somma di
Euro 12.911.422,00 annua, quale limite di impegno quindicennale, tra
le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano;
- che con decreto dipartimentale n. 3482 del 12/12/2002, e' stato
disposto l'impegno della suddetta somma, a favore delle Regioni e
delle Province autonome di Trento e Bolzano;
- che pertanto con propria delibera n. 1165 del 23/6/2003 sono state
definite le procedure per la ripartizione delle risorse del
programma, assegnandone le competenze al Servizio Viabilita';
- che in attuazione alla citata delibera, con determina del Direttore
generale della Direzione Programmazione territoriale e Sistemi di
mobilita' n. 8404 del 14/7/2003 sono stati nominati la Commissione di
valutazione e il Gruppo di lavoro;
considerato che:
- la Commissione ha concluso i propri compiti, definendo il
"Disciplinare generale concertato per l'accesso ai finanziamenti",
approvato con la delibera di Giunta regionale n. 1466 del 28/7/2003,
pubblicata nel Bollettino Ufficiale regionale n. 117 del 7/8/2003, e
predisponendo la graduatoria delle proposte pervenute, approvata con
propria delibera n. 2565 del 9/12/2003, pubblicata nel Bollettino
Ufficiale regionale n. 13 del 22/1/2004;
- tale ultima deliberazione prevede che "il Gruppo di lavoro dovra'
procedere alle necessarie verifiche istruttorie, nella fase prevista
per la progettazione definitiva, prima della firma delle
convenzioni";
evidenziato che il citato disciplinare:
- all'art. 15, in materia di variazioni dei progetti, prevede che il
progetto "non possa essere modificato, se non comunicato
tempestivamente e motivatamente alla Regione che ne valutera'
l'accoglimento a seguito di esame istruttorio";
- all'art. 16, fra i motivi di revoca, prevede anche la mancata
presentazione della documentazione richiesta nei tempi e nei modi
previsti, salvo quando adeguatamente motivata, nonche' l'attuazione
degli interventi in difformita' ai tempi (...) indicati nella
proposta salvo quanto indicato nell'art. 15, consentendo, pertanto,
la concessione di proroghe al ricorrere delle condizioni citate;
preso atto che nel corso dell'attivita' istruttoria gli enti
destinatari dei finanziamenti hanno evidenziato esigenze relative sia
alla necessita' di variazione dei progetti e di proroga dei tempi
previsti, secondo le previsioni di cui ai citati artt. 15 e 16 del
disciplinare, che alla necessita' di chiarimenti in ordine al
significato da attribuire al termine "Proposta definitiva" contenuto
nel suddetto disciplinare;
ritenuto, pertanto, nell'ambito della "funzione di definizione di
direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione",
propria della Giunta, con riferimento al significato da attribuire ai
termini contenuti nel citato disciplinare:
A) per "Proposta definitiva", si deve intendere il programma
operativo per le azioni non infrastrutturali, e i progetti definitivi
per le opere e gli interventi riconducibili alla normativa dei LL.PP.
L'atto di approvazione, che dovra' essere conforme a quanto previsto
dalle norme sui LL.PP., dovra' approvare tutti gli interventi facenti
parte della proposta definitiva, raccogliendoli in un unico quadro
economico complessivo, come da proposta preliminare e contenere con
chiarezza l'indicazione dei mezzi di copertura finanziaria
dell'intero costo della proposta ammessa a finanziamento;
B) per "salvo quando adeguatamente motivata" si deve intendere che le
richieste di proroga effettuate ai sensi dell'art. 16 del
disciplinare potranno essere accolte solo a fronte di motivazioni da
cui emerga che la proroga non sia direttamente riconducibile ad un
inadempimento ascrivibile al comportamento del beneficiario e
indicando nella richiesta i tempi strettamente necessari ad eliminare
la causa;
ritenuto altresi':
- che al fine di dar corso alle richieste pervenute ed in
applicazione del principio del buon andamento, efficienza ed
efficacia dell'azione amministrativa e' necessario dettare anche
alcune precisazioni in ordine alle modalita' operative da seguire, in
quanto non espressamente indicate nel disciplinare approvato con
propria delibera 1466/03;
- che, essendo l'accoglimento delle richieste di variazione dei
progetti e la concessione di proroghe un'attivita' esclusivamente
tecnico amministrativa, senza alcuna connotazione di indirizzo
politico propria della Giunta, tale attivita' verra' svolta dal
Dirigente regionale competente per materia, previa istruttoria
positiva effettuata dal Gruppo di lavoro all'uopo nominato, fermo
restando il rispetto da parte dei richiedenti di quanto previsto nel
"Disciplinare generale concertato per l'accesso ai finanziamenti" ed
a condizione che tali richieste non alterino le finalita'
originariamente contenute nelle domande di partecipazione;
premesso inoltre:
- che nella delibera n. 2565 del 9/12/2003, pubblicata nel Bollettino
Ufficiale regionale n. 13 del 22/1/2004, di approvazione della
graduatoria delle proposte pervenute, risulta al n. 16 l'intervento
intitolato "Messa in sicurezza collegamento Correggio-S. Martino in
Rio e frazione di Canolo";
- che il Comune di Correggio con nota del 29/3/2004, acquisita agli
atti del Servizio Viabilita' con prot. n. 6362VIB12, ha evidenziato
che il titolo dell'intervento di competenza inserito nella
graduatoria approvata e' erroneamente riferito alla "Messa in
sicurezza collegamento Correggio-S. Martino in Rio e frazione di
Canolo", anziche' alla "Messa in sicurezza collegamento Correggio-S.
Martino in Rio e frazione S. Biagio";
verificato che trattasi di mero errore materiale, in quanto dalla
documentazione relativa alla proposta risulta che il titolo e' stato
inserito correttamente dal Comune interessato in tutti gli elaborati
allegati alla domanda di partecipazione;
ritenuto quindi di rettificare l'errore materiale presente al punto
n. 16 della graduatoria sostituendo il titolo ivi contenuto con il
seguente titolo corretto: "Messa in sicurezza collegamento
Correggio-S. Martino in Rio e frazione S. Biagio";
richiamate le seguenti proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di
legge:
- n. 2832 del 17 dicembre 2001, concernente "Riorganizzazione delle
posizioni dirigenziali della Giunta regionale - Servizi e
Professional", come integrata da successivo atto n. 1632 del 9
settembre 2002;
- n. 642 del 5 aprile 2004, concernente "Approvazione degli atti di
conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza
1/4/2004)";
- n. 447 del 24 marzo 2003, concernente "Indirizzi in ordine alle
relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e
sull'esercizio delle funzioni dirigenziali";
vista la propria deliberazione n. 291 del 23 febbraio 2004, di
conferimento, all'arch. Giovanni De Marchi, dell'incarico di
Direttore generale alla Programmazione territoriale e Sistemi di
mobilita';
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale alla Programmazione territoriale e Sistemi di
mobilita', arch. Giovanni De Marchi, ai sensi dell'art. 37, quarto
comma della L.R 43/01 e della deliberazione della Giunta regionale
447/03;
su proposta dell'Assessore alla Mobilita' e Trasporti;
a voti unanimi e palesi, delibera:
a) di stabilire, con riferimento al significato da attribuire ai
termini contenuti nel "Disciplinare generale concertato per l'accesso
ai finanziamenti", quale direttiva generale per l'azione
amministrativa e per la gestione:
- per "Proposta definitiva", si deve intendere il programma operativo
per le azioni non infrastrutturali, e i progetti definitivi per le
opere e gli interventi riconducibili alla normativa dei LL.PP. L'atto
di approvazione, che dovra' essere conforme a quanto previsto dalle
norme sui LL.PP., dovra' approvare tutti gli interventi facenti parte
della proposta definitiva, raccogliendoli in un unico quadro
economico complessivo, come da proposta preliminare e contenere con
chiarezza l'indicazione dei mezzi di copertura finanziaria
dell'intero costo della proposta ammessa a finanziamento;
- per "salvo quando adeguatamente motivata" si deve intendere che le
richieste di proroga effettuate ai sensi dell'art. 16 del
disciplinare potranno essere accolte solo a fronte di motivazioni da
cui emerga che la proroga non sia direttamente riconducibile ad un
inadempimento ascrivibile al comportamento del beneficiario e
indicando nella richiesta i tempi strettamente necessari ad eliminare
la causa;
b) di dare atto, per i motivi di cui in premessa, che il Dirigente
regionale competente per materia provvedera' all'accoglimento delle
richieste di variazioni al progetto e di concessione di proroghe di
cui agli artt. 15 e 16 del Disciplinare generale concertato per
l'accesso ai finanziamenti, previa istruttoria positiva effettuata
dal Gruppo di lavoro all'uopo nominato;
c) di rettificare la graduatoria per l'accesso ai finanziamenti
relativi al Primo Programma di attuazione 2002 per il PNSS, approvata
con la DG 2565/03, sostituendo in tutti gli allegati alla stessa, il
titolo dell'intervento al n. 16 con il seguente titolo corretto:
"Messa in sicurezza collegamento Correggio-S. Martino in Rio e
frazione S. Biagio";
d) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.