COMUNICATO
Titolo II - Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di realizzazione di un parcheggio pertinenziale su aree pubbliche ex art. 9, Legge 122/89
L'Autorita' competente Comune di Bologna comunica
la determinazione relativa alla procedura di verifica (screening)
concernente il
- progetto: realizzazione di un parcheggio pertinenziale su aree
pubbliche ex art. 9, Legge 122/89;
- localizzato: Via Cividali a Bologna;
- presentato da: Cooperativa Edificatrice Ansaloni Scarl.
Il progetto interessa il territorio del comune di Bologna e della
provincia di Bologna.
Ai sensi del Titolo III dela L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Comune di Bologna con atto determinazione dirigenziale dell'1/6/2004,
PG 120448 ha assunto la seguente decisione: verifica positiva ed
esclusione del progetto dalla ulteriore procedura di VIA, con
prescrizioni per la mitigazione degli impatti, elencate di seguito:
1) In riferimento all'accesso, questo non dovra' occupare il sedime
della "piazzetta" su Via Cividali, che al contrario dovra' essere
sistemata con l'individuazione di stalli per il parcheggio, con
conseguente revisione del posizionamento della eventuale sbarra.
2) In fase di redazione del progetto esecutivo saranno valutate
ipotesi progettuali alternative che dovranno tenere in considerazione
il giusto rapporto tra il minore impatto dell'opera ed i successivi
lavori di manutenzione delle sistemazioni a verde realizzate a
completamento del progetto stesso.
3) La duna prevista da progetto dovra' essere realizzata su tutto il
confine per la lunghezza del lotto, in continuita' con quella
esistente.
4) Le piantumazioni non dovranno interferire con l'opera e pertanto
dovranno essere previste solo su terreno libero e dovranno rispettare
le distanze previste dal Regolamento Edilizio.
5) La parte di area verde la cui realizzazione e' prevista sul solaio
del parcheggio avente un'altezza del franco di coltivo inferiore a
cm. 50, dovra' essere dotata di opportuni impianti di irrigazione per
garantire il materiale vegetale posto a dimora, per ragioni legate
alle successive fasi manutentive sarebbe opportuno valutare soluzioni
progettuali alternative.
6) Per quanto riguarda la vasca di laminazione, nella successiva fase
progettuale, dovra' essere affrontato nel dettaglio anche un
dimensionamento dello scarico in fognatura, in accordo con l'Ufficio
comunale competente, nonche' col Servizio Tecnico Bacino Reno.
7) Nella successiva fase progettuale dovranno inoltre essere
affrontati i dettagli progettuali relativi all'illuminazione
pubblica, in accordo con gli uffici competenti.
8) La zona di accumulo del materiale di sbancamento, prevista ad est
dell'area di intervento, dovra' essere accuratamente protetta e
delimitata durante il periodo di cantiere, al termine dei lavori,
l'area dovra' essere adeguatamente risistemata, in accordo con
l'Ufficio Gestione impianti sportivi del Comune di Bologna.
9) Al fine di limitare le emissioni acustiche di cantiere, questo
dovra' essere recintato con pannelli in legno. Dovra' essere valutata
anche la possibilita' del posizionamento di barriere acustiche
mobili.
10) Qualora si valutasse necessario richiedere deroghe ai limiti di
emissione sonora per la fase di cantiere, questo dovra' essere fatto,
in attesa dell'approvazione da parte del Comune di Bologna della
delibera della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna n. 45 del
21/1/2002, in base al "Nuovo Regolamento per la prevenzione e il
controllo dell'inquinamento acustico prodotto da sorgenti rumorose
fisse o correlate a servizi" del Comune di Bologna del 20/7/1992. La
richiesta dovra' essere accompagnata da apposita documentazione
acustica redatta da tecnico competente e presentata al Quartiere
Porto, nonche', per conoscenza, alla scrivente Unita'.
11) In merito alla componente suolo e sottosuolo si segnala quanto
segue: - all'inizio dei lavori, dovra' essere comunicato il sito
effettivamente utilizzato per la destinazione finale del terreno di
risulta degli scavi. Il terreno di riporto rimosso nelle fasi di
scavo, qualora costituito da rifiuto, non deve essere destinato allo
smaltimento all'interno di invasi di cava ma, qualora le volumetrie e
la tipologia lo permettano, deve essere selezionato in sito e avviato
al recupero in impianto di trattamento autorizzato oppure destinato
al riutilizzo nel sito stesso per riempimenti. Si segnala che
qualsiasi terreno con contenuto superiore alla Colonna A, Tabella 1,
Allegato 1 del DM 471/99 non puo' essere conferito in cave
autorizzate nel comune di Bologna; - se si riscontrano condotti
fognari, si richiede di provvedere a caratterizzare il terreno
sottostante in modo da assicurarsi della buona qualita' dei suoli,
con riferimento al DM 471/99; devono inoltre essere applicate le
procedure dalla Legge 443/01, come modificata dalla Legge 306/03, a
tal fine si richiede di provvedere a uno screening analitico ogni
5.000 mc. di terreno; - per entrambi i casi (screening intorno a
collettori fognari e screening cadenzato ogni 5.000 mc.) occorre
eseguire lo screening indicato dall'Allegato E del PAE 01 del Comune
di Bologna (verifica approfondita e verifica ordinaria); - al termine
delle operazioni di scavo e smaltimento, si richiede di presentare al
Comune di Bologna (UIQ Ambientale) e ad ARPA (Distretto Urbano) una
relazione tecnica in cui si documenta la destinazione del sito delle
terre e rocce da scavo, la volumetria effettivamente smaltita e la
documentazione di analisi sui terreni richieste ai sensi della Legge
443/01 e successive modifiche ed integrazioni.
12) I mezzi adibiti al trasporto di terreno dovranno essere coperti
da apposito telone, al fine di evitare fuoriuscite involontarie di
materiale.
In data 17 novembre 2003 e' pervenuta per iscritto una nota
dell'Azienda Unita' sanitaria locale Citta' di Bologna - Dipartimento
di Sanita' pubblica (prot. UIQA n. 1475 del 17 novembre 2003) nella
quale viene specificata, come elencato nel seguito, a documentazione
necessaria per il rilascio del successivo atto autorizzativo:
- rappresentazione in un'unica planimetria delle reti fognarie e
idriche, sovrapposte, allo scopo di verificarne i relativi rapporti;
- indicazione del recapito finale dei reflui, con l'esatto punto di
immissione nella fognatura comunale;
- rappresentazione delle sezioni quotate degli eventuali punti di
incrocio tra la rete idrica e la rete fognaria;
- nei casi in cui la rete idrica e la rete fognaria dovessero
incrociarsi, dovra' essere rispettato l'art. 175 del vigente
Regolamento di Igiene nonche' il DM 26/3/1991;
- siano indicati i manufatti che si intende posizionare prima
dell'immissione in fognatura comunale;
- dovra' essere rispettato il requisito cogente 3.4 del vigente
Regolamento Edilizio sullo smaltimento delle acque reflue.
In data 22 gennaio 2004 e' pervenuta, da parte del Comando
provinciale dei Vigili del Fuoco di Bologna (PG n. 21091/2004), una
comunicazione in merito alla progettazione esecutiva dell'opera, in
quanto rientra tra le attivita' elencate nel DPR 689/59 o nel DM
16/2/1982 e quindi soggette a controllo da parte dei Vigili del
Fuoco, pertanto dovra' essere attivata la procedura stabilita dal DPR
37/98.