DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2003, n. 2750
Bando per l'accesso ai finanziamenti finalizzati ai programmi di azione per il miglioramento della qualita' della vita della popolazione anziana (Piano delle azioni) ai sensi della delibera Consiglio regionale n. 514 del 4/11/2003
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viste:
- la Legge 8 novembre 2000, 328 "Legge quadro per la realizzazione
del sistema integrato di interventi e servizi sociali";
- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2, "Norme per la promozione della
cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali";
premesso che:
- la L.R. 2/03, all'art. 18 comma 1, prevede che le Province
partecipino alla programmazione regionale e promuovano l'integrazione
delle politiche sociali con le altre politiche settoriali, con
particolare riferimento alle politiche del lavoro, della casa, della
formazione professionale, dell'istruzione, dell'educazione e della
pianificazione territoriale;
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 514 del 4 novembre 2003
regolarmente esecutiva, avente per oggetto "Programma annuale degli
interventi e dei criteri di ripartizione delle risorse ai sensi
dell'art. 47 comma 3, della L.R. 2/03. Stralcio Piano regionale degli
interventi e dei servizi sociali ai sensi dell'art. 27 L.R. 2/03"
nell'allegato "Programma annuale degli interventi e dei criteri di
ripartizione delle risorse ai sensi dell'art. 47, comma 3, della L.R.
2/03", parte integrante e sostanziale della stessa deliberazione,
stabilisce al punto a) "Sostegno dei programmi e delle iniziative
volte alla promozione sociale e alle iniziative formative":
- di destinare complessivi Euro 1.500.000,00 per incentivare l'avvio
a livello locale di programmi e di iniziative di attuazione di
politiche integrate per il miglioramento della qualita' della vita
della popolazione anziana anche attraverso la realizzazione di
metodologie, obiettivi ed azioni indicate nel "Piano regionale delle
azioni per la popolazione anziana" in corso di approvazione;
- di demandare alla Giunta regionale l'individuazione delle
iniziative, la conseguente assegnazione delle risorse ai destinatari
individuati e, qualora ricorrano le condizioni previste dalla L.R.
40/01, l'assunzione dei relativi impegni di spesa, nonche' la
definizione delle modalita' di erogazione dei finanziamenti;
- di demandare altresi' alla Giunta regionale l'assunzione degli
impegni di spesa in relazione al maturare delle obbligazioni
giuridiche a valere sul Bilancio di previsione per l'esercizio
finanziario 2003 e Bilancio pluriennale 2003-2005;
considerato opportuno procedere all'individuazione delle modalita' di
accesso ai finanziamenti di cui sopra;
Richiamate:
- la L.R. 23 dicembre 2002, n. 39 "Bilancio di previsione della
Regione Emilia-Romagna per l'anno finanziario 2003 e Bilancio
pluriennale 2003-2005";
- la L.R. 26 luglio 2003, n. 16 "Assestamento del Bilancio di
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario
2003 e del Bilancio pluriennale 2003-2005 a norma dell'art. 30 della
L.R. 15 novembre 2001, n. 40";
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 "Ordinamento contabile della
Regione Emilia-Romagna. Abrogazione delle L.R. 6/7/1977, n. 31 e
27/3/1972, n. 4";
dato atto:
- del parere di regolarita' amministrativa espresso dal Direttore
generale Sanita' Politiche sociali dott. Franco Rossi ai sensi
dell'art. 37, comma 4, della L.R. 43/01 nonche' della propria
deliberazione 447/03;
su proposta dell'Assessore alle Politiche sociali. Immigrazione.
Progetto giovani. Cooperazione internazionale, Gianluca Borghi;
a voti unanimi e palesi, delibera:
a) di approvare in attuazione del punto 3) lettera A del programma di
cui alla deliberazione di Consiglio regionale n. 514 del 4 novembre,
il bando di cui all'Allegato A), parte integrante della presente
deliberazione, concernente le modalita' di accesso ai finanziamenti
da parte di soggetti pubblici e di soggetti privati senza scopo di
lucro per progetti finalizzati all'iniziativa per complessivi Euro
1.500.000,00, come meglio specificato nell'Allegato "A";
b) di dare atto che con successiva propria deliberazione si
provvedera', previa istruttoria condotta dal Servizio del competente
Assessorato regionale, all'individuazione dei progetti ammessi a
finanziamento, alla quantificazione, all'assegnazione ed alla
concessione dei finanziamenti, fino alla concorrenza massima di
quanto previsto nell'Allegato "A", fermo restando che il contributo
regionale non potra' comunque eccedere per i limiti indicati, fino ad
esaurimento dei fondi a disposizione, nonche' al contestuale impegno
di spesa qualora ricorrano le condizioni previste dalla L.R. 40/01,
con imputazione al Cap. 57109 "Fondo sociale regionale. Quota parte
destinata ai Comuni singoli e alle forme associative, alle AUSL, alle
IPAB, alle Aziende pubbliche di servizi alla persona e ai soggetti
privati senza scopo di lucro per il sostegno alle attivita' di cui
all'art. 47, comma 2, L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e L. 8 novembre 2000,
n. 328. Mezzi Statali." afferente all'U.P.B. 1.5.2.2.20101;
c) di dare atto che alla liquidazione dei finanziamenti concessi a
favore dei beneficiari individuati cosi' come previsto al precedente
punto b), provvedera' con propri atti formali ai sensi della L.R.
40/01, nonche' della propria deliberazione n. 447/03, il Dirigente
competente per materia con le modalita' indicate nell'Allegato A)
parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
d) di pubblicare il presente atto deliberativo nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A
1. Contesto e obiettivi
La Regione Emilia-Romagna ha da tempo promosso una riflessione sulle
modifiche economiche e sociali connesse all'invecchiamento della
popolazione ed ha elaborato una proposta di "Piano di azione per la
popolazione anziana" che intende promuovere azioni coerenti con linee
di indirizzo internazionali emerse nel corso della preparazione e
divulgazione dei contenuti della 2a Conferenza mondiale
sull'invecchiamento organizzata dall'ONU a Madrid nel corso del 2002
e riprese anche in documenti dell'Unione Europea.
Il superamento della prevalente attenzione alle tematiche
socio-sanitarie e lo sviluppo di un nuovo approccio integrato tra
tutte le politiche di gestione del territorio, dei servizi e della
produzione rappresenta l'essenza di queste proposte orientate a
produrre un miglioramento della qualita' della vita degli anziani di
oggi e di domani.
La Regione Emilia-Romagna, anche sulla base di metodologie, obiettivi
ed azioni indicate nella proposta di "Piano regionale delle azioni
per la popolazione anziana, in corso di approvazione (documento
disponibile sul sito web http://www1.ervet.it/pianoanziani/) intende
promuovere delle prime realizzazioni a livello locale di azioni ed
interventi rivolti al miglioramento della qualita' della vita della
popolazione anziana in linea con le linee di indirizzo sopra
richiamate.
2. Oggetto dei finanziamenti
Costituiscono oggetto di finanziamento iniziative rivolte a:
a) elaborazione di un Piano di azione per la popolazione anziana
locale, di ambito territoriale adeguato comunque non inferiore a
quello della "zona sociale" prevista dalla LR. 2/03;
b) realizzazione di attivita' innovative e sperimentazioni di valenza
regionale per uno degli obiettivi indicati nella proposta di "Piano
regionale di azioni per la popolazione anziana".
3. Soggetti ammessi a presentare domanda
I soggetti ammessi a presentare domanda di finanziamento sono:
- per le iniziative di cui al punto a) i Comuni e le forme
associative di cui all'art. 16 della L.R. 2/03;
- per le iniziative di cui al punto b) i Comuni, le forme associative
di cui all'art.16 della L.R. 2/03, le AUSL, le IPAB, i soggetti
privati senza scopo di lucro. Per le iniziative di cui al punto a) e'
necessario che i programmi proposti siano riferiti ad un ambito
territoriale coincidente con una o piu' "zone sociali" previste dalla
L.R. 2/03. Non saranno prese in considerazione programmi con altro
tipo di delimitazione territoriale di intervento.
Le Province, anche in considerazione del ruolo attribuitegli dal
comma 1 dell'art. 18 della L.R. 2/03, promuovono forme di
coordinamento dei Comuni ed esprimono un parere sul progetto.
Per la presentazione delle iniziative di cui al punto a) i Comuni
individuano un Comune capofila o un altro soggetto, tra le forme
associative di cui all'art. 16 della L.R. 2/03, destinatario del
finanziamento.
4. Temi e tipologie di azioni ammissibili
I soggetti titolati possono presentare progetti per le due aree
indicate in precedenza sviluppando i contenuti di seguito
specificatamente indicati.
a) Elaborazione di un Piano di azione per la popolazione anziana
locale, di ambito territoriale adeguato comunque non inferiore a
quello della "zona sociale" prevista dalla LR. 2/03; a.1. definizione
aree di intervento ed ambito territoriale. Per quanto riguarda le
aree di attivita' la proposta di Piano di azione locale dovra'
affrontare almeno i seguenti sei obiettivi tra quelli indicati nella
proposta di "piano di azione regionale per la popolazione anziana": -
favorire la vita indipendente e sostenere la domiciliarita' con
scelte abitative adeguate; - garantire un ambiente urbano
accogliente, sicuro, accessibile, salubre, fruibile; - garantire il
diritto al movimento ed agli spostamenti anche per la popolazione in
condizione di autonomia limitata; - incrementare la salute e la
qualita' della vita delle persone anziane attraverso un approccio
multisettoriale ed un sistema socio-sanitario equo ed economicamente
sostenibile; - garantire una rete commerciale e distributiva di
facile accesso e promuovere azioni per la diffusione e la sicurezza
di nuove forme di servizio al domicilio; - rinsaldare i rapporti
sociali, ridurre l'insicurezza, limitare gli effetti negativi sulla
popolazione conseguenti agli episodi di criminalita', aumentare la
possibilita' di movimento e di relazione in liberta' e senza paura.
L'inserimento di ulteriori obiettivi costituira' elemento di positiva
valutazione ai fini dell'istruttoria. a.2. individuazione dell
risorse umane da destinare alla realizzazione del progetto: per la
realizzazione di tali iniziative e' da prevedersi l'utilizzo (a tempo
parziale o totale in relazione all'ampiezza del territorio di
riferimento ed al numero dei soggetti pubblici coinvolti) di una
figura professionale che svolga il ruolo di promotore e responsabile
di tutto il processo di confronto, discussione ed elaborazione
inerente il Piano locale di azione per la popolazione anziana.
L'impegno ad identificare tale figura, a garantire la sua attivita'
dedicata specificatamente al presente progetto per la intera durata
dello stesso e la sua partecipazione alle attivita' formative che la
Regione ha intenzione di realizzare per assicurare adeguati strumenti
ed omogeneita' di interventi in ambito regionale, sono elementi
essenziali per le proposte progettuali. a.3. definizione modalita'
di coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici (a livello
amministrativo e tecnico) responsabili per le tematiche inserite al
punto a.1 e creazione di un gruppo di progetto per l'elaborazione del
Piano di azione locale per la popolazione anziana; a.4. costituzione
di un Forum locale per il coinvolgimento dei diversi portatori di
interessi per la definizione di un programma per il miglioramento
della qualita' della vita della popolazione anziana; a.5. modalita'
elaborazione, condivisione ed approvazione del Piano locale di azione
per la popolazione anziana per le aree tematiche e l'ambito
territoriale di cui al punto a.1.; a.6. attuazione delle azioni
previste e monitoraggio nel tempo della effettiva integrazione e
raccordo con gli strumenti di programmazione territoriale,
commerciale, dei servizi, sociale del territorio di riferimento.
b) Realizzazione di attivita' innovative e sperimentazioni di valenza
regionale per uno degli obiettivi indicati nella proposta di "Piano
regionale di azioni per la popolazione anziana".
Le proposte progettuali di rilevanza regionale dovranno riguardare la
realizzazione di iniziative innovative di attuazione di uno degli
obiettivi contenuti nella proposta di Piano regionale di azione per
la popolazione anziana.
La rilevanza regionale dovra' attenere o alla estensione territoriale
o all'alto livello di innovazione e riproducibilita' della
sperimentazione, con priorita' per tutte le iniziative che
contribuiscono a realizzare condizioni di sostegno e sviluppo della
vita indipendente a domicilio ed ad ampliare gli spazi di liberta' e
di autodeterminazione delle persone anziane.
A titolo puramente esemplificativo si indicano alcune delle aree di
innovazione oggetto di possibili progetti:
- realizzazione di esperienze di programmazione territoriale
partecipata e di allargamento della Valutazione di sostenibilita'
ambientale e territoriale (Valsat) anche agli aspetti sociali, con
riferimento particolare ai bisogni presenti e futuri della
popolazione anziana; - realizzazione di progetti pilota per favorire
la flessibilita' dei servizi di trasporto integrati, con particolare
riferimento alle aree collinari e montane; - formazione e
aggiornamento per tecnici progettisti, impiantisti, artigiani
orientati a migliorare la qualita' abitativa e residenziale tenendo
conto delle esigenze di gruppi specifici di popolazione; - promozione
della fruizione dell'offerta culturale anche attraverso forme di
collaborazione tra agenzie culturali (ad esempio le biblioteche) ed
associazioni e altri soggetti; - sperimentazione di esperienze che
garantiscano nuove opportunita' di accoglienza per un numero limitato
di persone ed anche cura presso aziende agricole; - realizzazione di
azioni tese sia al mantenimento di una rete commerciale nelle aree
collinari e montane sia allo sviluppo di collaborazioni tra esercenti
commerciali ed associazioni per la consegna a domicilio; -
realizzazione di iniziative strutturate per contrastare l'isolamento
e la solitudine e garantire il mantenimento di opportunita' di
relazioni e di aggregazioni per la popolazione anziana a rischio di
isolamento; - sperimentare azioni di sostegno e promozione per
favorire scelte di vita in comune tra persone non legate da vincoli
di parentela finalizzate ad assicurare anche nuove forme di
solidarieta'; - realizzazione di servizi socio-assistenziali e
socio-sanitari secondo modalita' innovative orientati alla cultura
della domiciliarita' e della normalita' (quali ad esempio piccoli
centri diurni domestici per soggetti dementi o forme di assistenza
domiciliare specificatamente organizzate per i dementi e i loro
familiari); - sviluppo di attivita' ed iniziative di servizi di
prossimita'.
Le proposte di cui al punto b) dovranno essere condivise con i Comuni
nel cui ambito territoriale e' prevista la realizzazione del singolo
progetto. Saranno presi in considerazione progetti con un riferimento
territoriale coincidente come minimo con quello della "zona
sociale".
In particolare i progetti attinenti l'area socio-sanitaria dovranno
evidenziare la propria coerenza con gli obiettivi del Piano di zona
ed essere corredati dal parere favorevole del Comitato di Distretto
dei Sindaci.
5. Tempi di esecuzione
I progetti dovranno avere la durata massima di 15 mesi.
I soggetti beneficiari devono avviare le attivita' relative alle
azioni oggetto del finanziamento entro 60 giorni dalla comunicazione
di avvenuta ammissione a finanziamento, dandone comunicazione al
Servizio "Pianificazione e Sviluppo dei servizi sociali e
socio-sanitari" e concluderle nei tempi previsti dall'atto di
ammissione a finanziamento.
Eventuali proroghe alla data di conclusione del progetto potranno
essere concesse dal Servizio competente, previa richiesta debitamente
motivata da effettuarsi tempestivamente e comunque prima della
scadenza stabilita.
6. Risorse finanziarie disponibili ed entita' del finanziamento
Per il presente bando e' disponibile la somma complessiva di Euro
1.500.000,00.
All'attuazione dei progetti di cui al punto a) e' destinata una quota
di 1.000.000,00 Euro pari ai due terzi delle risorse disponibili.
All'attuazione dei progetti di cui al punto b) e' destinata una quota
di 500.000,00 Euro pari ad un terzo delle risorse disponibili.
In sede di successiva deliberazione relativa all'individuazione dei
progetti ammessi a finanziamento tali percentuali potranno essere
riviste anche in considerazione dei progetti presentati per ciascuna
delle due finalita' previste.
L'entita' del finanziamento e' determinata, in misura percentuale:
- per i progetti di cui al punto a) fino alla concorrenza massima del
70% della spesa ammissibile, con variazioni connesse ad
arrotondamenti. Il contributo regionale comunque non potra' eccedere
per ciascun progetto finanziato l'importo di Euro 50.000,00 per i
progetti con ambito territoriale coincidente con una sola "zona
sociale" e l'importo di 90.000,00 Euro per i progetti che interessano
ambiti territoriali di due o piu' "zone sociali";
- per i progetti di cui al punto b) fino alla concorrenza massima del
70% della spesa ammissibile, con variazioni connesse ad
arrotondamenti. Di norma i progetti di cui al punto b) non potranno
superare il costo complessivo di 100.000,00 Euro.
In sede di successiva deliberazione relativa all'individuazione dei
progetti ammessi a finanziamento i limiti massimi sopra indicati
potranno essere rivisti anche in considerazione dei progetti
presentati per ciascuna delle due finalita' previste.
7. Spese ammissibili
Il quadro economico dei progetti afferenti al punto a) dovra' essere
articolato in base alle cinque voci di spesa di seguito elencate:
1. costi del personale per la funzione di "promotore" / coordinatore
del progetto, con indicazione del tempo destinato esclusivamente al
progetto;
2. costi del personale dell'Ente proponente, e degli eventuali Enti
partner, per la partecipazione ad attivita' di coordinamento del
progetto, con indicazione del tempo di lavoro destinato
esclusivamente al progetto - max 15%;
3. costi assistenza esterna (es. consulenze professionali, attivita'
formative);
4. materiale di consumo e acquisto di servizi (costi relativi
all'acquisto di prodotti di consumo connessi ad attivita'
istruttorie, divulgative, informative e formative di tipo sia
cartaceo che multimediale, affitto sale, etc.);
5. altri costi (da specificare) - max 10%.
Il quadro economico dei progetti afferenti al punto b) dovra' essere
articolato in base alle cinque voci di spesa di seguito elencate:
1. costi del personale, con indicazione del tempo destinato
esclusivamente al progetto;
2. spese per acquisizione beni e servizi - specificare;
3. spese per attivita' di formazione, promozionali, informative e di
documentazione;
4. rimborso spese vive per attivita' di volontari e/o collaborazioni
con associazioni di volontariato;
5. altri costi (da specificare) - max 10%.
Non saranno considerate ammissibili le spese imputabili ad altre
leggi regionali nonche' quelle poste a carico del fondo sanitario ai
sensi delle direttive regionali.
8. Criteri per l'individuazione dei progetti ammessi a finanziamento
L'individuazione dei progetti da ammettere a finanziamento avverra'
sulla base della valutazione dei progetti presentati in rapporto ai
seguenti criteri:
A) per i progetti di cui al punto a): 1.a ambito territoriale di
riferimento, privilegiando i progetti che interessano piu' di una
"zona sociale" : max 15 punti; 2.a grado di coinvolgimento e di
partecipazione delle comunita' locali, con riferimento al numero di
soggetti pubblici e privati coinvolti nel progetto: max 10 punti; 3.a
pertinenza al raggiungimento degli obiettivi indicati nel presente
bando: max 10 punti; 4.a caratteristiche di riproducibilita' del
modello implementato su altri territori: max 10 punti; 5.a numero
degli obiettivi previsti dalla proposta di Piano regionale di azione
per la popolazione anziana superiori al minimo di sei inseriti nel
progetto: max 10 punti; 6.a quota di autofinanziamento superiore al
minimo del 30%: max 5 punti;
B) per i progetti di cui al punto b): 1.b ampiezza dell'ambito
territoriale di riferimento: max 10 punti; 2.a grado di
coinvolgimento e di partecipazione delle comunita' locali, con
riferimento al numero di soggetti pubblici e privati coinvolti nel
progetto: max 10 punti; 3.a pertinenza al raggiungimento degli
obiettivi indicati nel presente bando: max 10 punti; 4.a
caratteristiche di riproducibilita' del modello implementato su altri
territori: max 10 punti; 5.a rilevanza strategica dei contenuti del
progetto rispetto all'obiettivo principale del sostegno della
domiciliarita': max 15 punti; 6.a quota di autofinanziamento
superiore al minimo del 30%: max 5 punti.
9. Procedura per la presentazione delle domande
Le domande di ammissione al finanziamento dovranno essere corredate
dei relativi progetti d'intervento organizzati secondo gli schemi
allegati al presente bando.
Le domande di ammissione al finanziamento dovranno pervenire alla
Regione Emilia-Romagna, Servizio "Pianificazione e Sviluppo dei
servizi sociali e socio-sanitari" Viale Aldo Moro, n. 21 - 40127
Bologna, recando sulla busta la dicitura "Domanda per l'ammissione ai
finanziamenti finalizzati all'avvio di programmi e iniziative di
attuazione di politiche integrate per il miglioramento della qualita'
della vita della popolazione anziana, ai sensi della Delibera
Consiglio regionale 514/03" entro il termine di 120 giorni dalla data
di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna.
Le domande inoltrate per posta saranno considerate valide qualora la
data del timbro postale non sia successiva alla predetta data.
10. Concessione dei finanziamenti
La concessione dei finanziamenti sara' determinata in base ad una
graduatoria, a seguito di valutazione dei progetti da parte dei
Servizi regionali competenti, secondo quanto previsto al precedente
punto 8). Qualora l'importo complessivo dei finanziamenti assegnabili
superi l'ammontare massimo delle risorse destinate al presente bando,
pari a 1.500.000,00 euro, si utilizzera' quale ulteriore criterio di
selezione quello di un'equilibrata distribuzione territoriale dei
progetti finanziati.
11. Erogazione dei finanziamenti
La liquidazione dei finanziamenti concessi verra' effettuata secondo
le seguenti modalita':
- 50% a seguito dell'approvazione della graduatoria e
dell'assegnazione delle risorse da parte della Giunta regionale.
- 50% a seguito di presentazione da parte dei soggetti assegnatari,
entro il termine di 18 mesi dalla data di comunicazione dell'avvenuta
assegnazione, di una relazione a firma del legale rappresentante da
cui risultino le modalita' di attuazione dell'iniziativa ed i
risultati quantitativi e qualitativi raggiunti unitamente ad una
elencazione analitica delle spese sostenute che non potranno essere
riferite a data antecedente a quella relativa all'atto di
approvazione della graduatoria e assegnazione dei finanziamenti.
In assenza di eventuali proroghe concesse secondo quanto previsto al
precedente punto 5), in caso di inosservanza del termine di
presentazione della sopracitata documentazione, i finanziamenti
concessi saranno revocati.
Qualora dalla documentazione risultasse una spesa inferiore a quella
approvata con deliberazione della Giunta regionale di assegnazione
del finanziamento, lo stesso sara' oggetto, in sede di liquidazione a
saldo, di una corrispondente riduzione proporzionale al fine di
ricondurlo alla misura della percentuale di finanziamento stabilita
dalla deliberazione sopracitata.
12. Produzione di materiali
I beneficiari sono impegnati a dare la massima diffusione dei
risultati dei progetti. Nel caso di stampa di depliants, brochure,
pubblicazioni o la produzione di materiali documentali sugli stessi
dovra' essere riportata la dicitura: "Realizzato con il contributo
della Regione Emilia-Romagna" ed il logo del Piano di azione
regionale per la popolazione anziana.
Il funzionario regionale referente per il presente bando e' Mauro
Mirri (051-6397470 - mmirri¹regione.emilia-romagna.it).
Schema di presentazione del progetto per l'ammissione ai
finanziamenti finalizzati alla realizzazione di programmi ed
iniziative locali per il miglioramento della qualita' della vita
delle persone anziane, deliberazione Consiglio regionale 514/03 -
Fac-simile
Programmi relativi a: elaborazione di un Piano di azione per la
popolazione anziana locale, di ambito territoriale adeguato comunque
non inferiore a quello della "zona sociale" prevista dalla L.R.
2/03;
Soggetto capofila
Responsabile referente del progetto
Ambito territoriale di riferimento
Il progetto riguarda:
una sola "zona sociale"
n. ... zone sociali. Specificare quali:
Comuni che aderiscono al progetto
Soggetti e/o Strutture organizzative coinvolte - Indicazione dei modi
e degli strumenti del coinvolgimento
Il Piano di azione locale riguardera' le seguenti aree:
aree obbligatorie
1 favorire la vita indipendente e sostenre la domiciliarita' con
scelte abitative adeguate.
2 Garantire un ambiente urbano accogliere, sicuro, accessibile,
salubre, fruibile.
3 Garantire il diritto al movimento ed agli spostamenti anche per la
popolazione in condizione di autonomia limitata.
4 Incrementare la salute e la qualita' della vita delle persone
anziane attraverso un approccio multisettoriale ed un sistema
socio-sanitario equo ed economicamente sostenibile.
5 Garantire una rete commerciale e distributiva di facile accesso e
promuovere azioni per la diffusione e la sicurezza di nuove forme di
servizio al domicilio.
6 Rinsaldare i rapporti sociali, ridurre l'insicurezza, limitare gli
effetti negativi sulla popolazione conseguenti agli episodi di
criminalita', aumentare la possibilita' di movimento e di relazione
in liberta' e senza paura.
Aree opzionali
7 Assicurare opportunita' di apprendimento e aggiornamento lungo
tutto l'arco della vita.
8 Assicurare adeguata disponibilita' degli operatori socio-sanitari e
l'aggiornamento degli operatori e dei professionisti a contatto con
gli anziani, e sostegno ai caregiver anche attraverso la formazione e
l'aggiornamento.
9 Favorire l'accesso e la fruizione culturale a tutta la popolazione,
senza discriminazione di eta' o di genere.
10 Favorire l'attivita' motoria e sportiva per tutta la popolazione,
senza discriminazioni di eta' o di genere.
11 Garantire la possibilita' di viaggiare in modo autonomo e con
servizi accessibili ed adeguati, valorizzando le opportunita' di
sviluppo economico connesse alla maggior propensione della
popolazione anziana ad investire nel turismo.
12 Migliorare le condizioni di vita della popolazione anziana nelle
aree rurali e nelle zone collinari e montane.
13 Invecchiamento e sviluppo economico.
14 Garantire accesso all'uso delle nuove tecnologie e il godimento
dei benefici a tutti i cittadini, senza discriminazioni di eta' o di
genere.
15 Eliminare ogni forma di abbandono, abuso e violenza delle persone
anziane.
Obiettivi del progetto
Destinatari
Azioni previste
Tempi di realizzazione del progetto
Approvazione progetto locale di azione per la popolazione anziana
previsto per (indicare mese ed anno)
Risorse umane
Risorse strumentali
Indicazione analitica delle spese previste in Euro
1. Costi del personale per la funzione di "promotore" / coordinatore
del progetto, con indicazione del tempo destinato esclusivamente al
progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2. Costi del personale dell'Ente proponente, e degli eventuali Enti
partner, per la partecipazione ad attivita' di coordinamento del
progetto, con indicazione del tempo di lavoro destinato
esclusivamente al progetto - max 15% . . . . . . . . . . . . . . . .
3. Costi di assistenza esterna (es. consulenze professionali,
attivita' formative) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . .
4. Materiale di consumo e acquisto di sevizi (costi relativi
all'acquisto di prodotti di consumo connessi ad attivita'
istruttorie, divulgative, informative e formative di tipo sia
cartaceo che multimediale, affitto sale, etc.) . . . . . . . . . . .
. . . . . . .
5. Altri costi (da specificare) - max 10% . . . . . . . . . . . . .
Risorse esistenti coinvolte nella realizzazione del progetto
Piano finanziario
- Costo progetto . . . . . . . . . . .
- Richiesta contributo regionale . . . . . . . . . . . .....%
- Quota autofinanziamento . . . . . . . . . . . .....%
Strumenti di valutazione dei risultati
Allegati:
A) attestazioni adesioni dei Comuni della "zona sociale" o delle
"zone sociali" di riferimento;
B) dichiarazione di impegno in merito alla quota di
autofinanziamento;
C) parere della Provincia.
Schema di presentazione del progetto per l'ammissione ai
finanziamenti finalizzati alla realizzazione di programmi ed
iniziative locali per il miglioramento della qualita' della vita
delle persone anziane, deliberazione Consiglio regionale 514/03 -
Fac-simile.
b) Realizzazione di attivita' innovative e sperimentazioni di valenza
regionale per uno degli obiettivi indicati nella proposta di "Piano
regionale di azioni per la popolazione anziana".
Soggetto capofila
Responsabile referente del progetto
Ambito territoriale di riferimento
Il progetto riguarda il seguente obiettivo:
Partner che aderiscono al progetto
Soggetti e/o Strutture organizzative coinvolte - Indicazione dei modi
e degli strumenti del coinvolgimento
Obiettivi del progetto
Destinatari
Azioni previste
Tempi di realizzazione del progetto
Risorse umane
Risorse strumentali
Indicazione analitica delle spese previste in Euro
1. Costi del personale, con indicazione del tempo destinato
esclusivamente al progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. .
2. Spese per acquisizione beni e servizi - Specificare . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . .
3. Spese per acquisizione beni e servizi - Specificare . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . .
4. Rimborso spese vive per attivita' di volontari e/o collaborazioni
con associazioni di volontariato; . . . . . . . . . . . . . . . .
5. Altri costi max 10% (da specificare) . . . . . . . . . . . . . .
Risorse esistenti coinvolte nella realizzazione del progetto
Piano finanziario in euro
- Costo progetto . . . . . . . . . .
- Richiesta contributo regionale . . . . . . . . . . .....%
- Quota autofinanziamento . . . . . . . . . . .....%
Strumenti di valutazione dei risultati
Allegati:
A) nel caso di soggetto privato, attestazione del possesso della
qualita' di soggetto privato senza scopo di lucro;
B) parere dei Comuni dell'ambito territoriale di riferimento del
progetto (se riferito ad una o piu' zone sociali);
C)