DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 dicembre 2003, n. 2622
Approvazione disposizioni applicative Misura 2.I "Altre misure forestali" - Azioni 1, e 2 (iniziativa pubblica) - Piano regionale di sviluppo rurale - Anno 2004
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamati:
- il Regolamento (CE) n. 1257 del 17/5/1999 relativo al sostegno allo
sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo Orientamento e
Garanzia (FEOGA);
- il Regolamento (CE) n. 1750 del 23/7/1999 che reca disposizioni di
applicazione del Regolamento (CE) 1257/99;
- la decisione della Commissione Europea C (2000) 2153 del 20 luglio
2000 che approva il Piano regionale di sviluppo rurale della Regione
Emilia-Romagna (Fondi strutturali 2000-2006);
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 1338 del 19 gennaio
2000, esecutiva, di approvazione, con modificazioni, del Piano
regionale di sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna denominato
"La qualita' dell'agricoltura per la qualita' dell'ambiente e del
territorio" (di seguito richiamato per brevita' con la sigla PRSR),
proposto dalla Giunta regionale con deliberazione n. 2060 del 10
novembre 1999;
dato atto che:
- il Direttore Generale all'Agricoltura ha istituito il Comitato di
gestione del PRSR della Regione Emilia-Romagna con propria
determinazione n. 5933 del 26 giugno 2000;
- il Direttore Generale all'Agricoltura, con la sopracitata
determinazione 5933/00, ha nominato il funzionario regionale dott.
Francesco Besio, Responsabile della Misura n. 2.i "Altre misure
forestali";
- il Direttore Generale alla Programmazione e Pianificazione
urbanistica, con propria determinazione n. 7029 del 26 luglio 2000,
ha istituito il gruppo di lavoro per la definizione delle procedure
di attuazione delle misure forestali previste nel PRSR della Regione
Emilia-Romagna;
- che a seguito della delibera n. 2832 del 17/12/2001, la competenza
in materia e' stata trasferita alla Direzione Generale Ambiente e
Difesa del suolo e della costa;
considerato che:
- nell'ambito del citato PRSR e' compresa la Misura n. "2.i - Altre
misure forestali", inserita nell'Asse 2 "Ambiente" - Sottoasse
"Ambiente e Foreste";
- la suddetta Misura n. "2.i - Altre misure forestali" e' suddivisa
nelle seguenti 5 Azioni:
1. Imboschimento dei terreni non agricoli;
2. interventi di miglioramento eco-morfologico del territorio;
3a. e 3b. Interventi selvicolturali sostenibili (iniziativa pubblica
e iniziativa privata);
4. meccanizzazione forestale;
5. associazionismo forestale;
- le Azioni 1, 2 e 3a sono caratterizzate dall'essere strutturate
secondo i criteri gestionali dei lavori di iniziativa pubblica (art.
3 - L.R. 30/81);
- il Piano finanziario, allegato al sopra richiamato PRSR, prevede,
per la Misura "2.i - Altre misure forestali" - Periodo 2000/2006, una
disponibilita' finanziaria di 17,89 MEuro di contributo pubblico che,
considerando anche la quota di contributo locale, determina un
importo complessivo di 23.533.000,00 Euro;
- per la Misura "2.i - Altre misure forestali", limitatamente alle
Azioni 1 e 2 - Annualita' 2004, si dispone di un importo complessivo
di Euro 3.643.903,32 suddiviso, in base alle esigenze del territorio
regionale, secondo la seguente distribuzione per Azione:
Azione Euro
1 622.503,00
2 3.021.400,32
TOTALE 3.643.903,32
mentre il relativo contributo pubblico, pari all'80%, risulta essere
il seguente:
Azione Euro
1 498.002,40
2 2.417.120,26
TOTALE 2.915.122,66
- per quanto attiene alla spesa prevista a carico delle Comunita'
locali la stessa dovra' essere assunta dai soggetti attuatori quali
beneficiari degli interventi;
dato atto, ai sensi dell'art. 37, comma 4 della L.R. 43/01 e della
propria deliberazione 447/03:
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Piani
e Programmi, dott. Giorgio Poggioli, in ordine alla compatibilita'
del presente atto con i contenuti del PRSR;
- del parere di regolarita' amministrativa espresso dal Direttore
Generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa, dott.ssa Leopolda
Boschetti;
su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Ambiente e Sviluppo
sostenibile;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di attivare le Azioni n. 1 e 2, di iniziativa pubblica, per quanto
concerne l'annualita' 2004 della Misura 2.i del PRSR;
2) di approvare il sopra indicato riparto finanziario dell'annualita'
2004 tra le due suddette Azioni di iniziativa pubblica contenute
nella Misura 2.i;
3) di approvare le disposizioni applicative e la modulistica per la
presentazione delle domande e per la rendicontazione delle spese,
nonche' i relativi Allegati, parti integranti del presente atto:
ALLEGATO A) - DISPOSIZIONI APPLICATIVE
Allegato A1) Criteri per la valutazione dei progetti e la selezione
delle relative domande;
Allegato A2) Elenco delle specie arboree ed arbustive autoctone o
naturalizzate in Emilia-Romagna da impiegare negli interventi;
Allegato A3) Elenco dei Comuni dell'Emilia-Romagna suddivisi in
funzione del loro indice di boscosita';
ALLEGATO B) - MODULISTICA
Allegato B1) Modello della dichiarazione integrativa;
Allegato B2) Dichiarazione di avanzamento lavori/stato finale;
Allegato B3) Modello di rendicontazione delle spese;
4) di stabilire che, per l'annualita' 2004, i fondi disponibili, pari
all'80% dell'ammontare dei progetti di iniziativa pubblica
finanziati, sono i seguenti:
- Azione 1 "Imboschimento dei terreni non agricoli": Euro
498.002,40;
- Azione 2 "Interventi di miglioramento eco-morfologico del
territorio": Euro 2.417.120,26;
5) di stabilire che, per ognuna delle Azioni 1 e 2 verra' approvata
una graduatoria dei progetti suddividendoli tra quelli ammessi a
finanziamento, quelli ammissibili e quelli non ammessi;
6) di stabilire che una quota dei fondi sara' destinata a finanziare
gli interventi di manutenzione dei progetti ammessi a finanziamento
con i precedenti programmi (annualita' 2002 e 2003), sulla base delle
domande che gli Enti beneficiari potranno presentare entro la
scadenza fissata nelle disposizioni applicative (Allegato A);
7) di dare atto, inoltre, che per le suddette Azioni, le quote di
finanziamento a carico dell'Unione Europea, dello Stato, della
Regione e degli Enti beneficiari, sono cosi' ripartite:
- Unione Europea: 40%; Stato: 28%; Regione: 12%;
- Ente beneficiario: 20%;
8) di dare atto che ai pagamenti provvedera' direttamente l'organismo
pagatore preposto;
9) di dare mandato al Direttore Generale all'Ambiente e Difesa del
suolo e della costa di poter apportare, tramite determinazioni,
eventuali modifiche alle disposizioni applicative ed alla modulistica
allegate al presente atto, nonche' di modificare i riparti finanziari
tra le diverse Azioni della Misura 2.i;
10) di dare atto che, quale Responsabile della Misura n. "2.i - Altre
misure forestali", e' stato nominato, con la determinazione
richiamata nelle premesse n. 5933 del 26 giugno 2000, il funzionario
regionale dott. Francesco Besio, che coordinera' anche il gruppo di
lavoro per la valutazione dei progetti presentati, finalizzato
all'effettuazione dell'istruttoria dei medesimi, sulla base dei
criteri e delle modalita' di selezione indicati nel presente
provvedimento;
11) di stabilire, infine, che il presente atto sia pubblicato nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
Allegato A) - PIANO REGIONALE DI SVILUPPO RURALE MISURA 2.1 - "ALTRE
MISURE FORESTALI"
DISPOSIZIONI APPLICATIVE PER LE AZIONI
1 - Imboschimento dei terreni non agricoli
2 - Interventi di miglioramento eco-morfologico del territorio
INTERVENTI DI INIZIATIVA PUBBLICA
ANNUALITA' 2004
INDICE
1. Finalita'
2. Tipologie di intervento
3. Area di applicazione
4. Beneficiari
5. Domande di finanziamento
6. Modulistica, progetto e documentazione
7. Istruttoria delle domande
8. Realizzazione e manutenzione degli interventi
9. Rendicontazione delle spese e liquidazione dei contributi
10. Monitoraggio e controlli
Allegati:
A1) Criteri per la valutazione dei progetti e la selezione delle
domande.
A2) Elenco delle specie arboree ed arbustive autoctone o
naturalizzate in Emilia-Romagna da impiegare negli interventi.
A3) Elenco dei Comuni dell'Emilia-Romagna suddivisi in funzione del
loro indice di boscosita'.
1. Finalita'
Gli obiettivi perseguiti dalle Azioni 1 e 2, in sintonia con la
strategia complessiva del PRSR, sono i seguenti:
Azione 1 - "Imboschimento dei terreni non agricoli" (iniziativa
pubblica):
- corretta gestione del territorio a garanzia di una migliore
qualita' della vita delle popolazioni residenti;
- interventi di riequilibrio naturale che consentano di migliorare
l'assetto ecologico del territorio;
- interventi in aree marginali, non soggette ad attivita' agricole,
che abbiano come principale obiettivo quello di migliorare le
funzioni ambientali e di salvaguardia delle zone interessate, anche
in aree periurbane e/o caratterizzate da attivita' produttive;
- incremento dell'estensione delle superfi'ci forestali, soprattutto
in pianura, e concorso alle azioni rivolte alla riduzione
dell'effetto serra;
- rimboschimento a finalita' ambientali di superfici non agricole.
Azione 2 - "Interventi di miglioramento eco-morfologico del
territorio" (iniziativa pubblica):
- corretta gestione del territorio a garanzia di una migliore
qualita' della vita delle popolazioni residenti;
- realizzazione di interventi di riequilibrio eco-morfologico del
territorio che consentano di ottenere un corretto assetto
idro-morfologico di aree soggette a fenomeni di degrado idrogeologico
attraverso la ricostituzione del potenziale silvicolo danneggiato da
eventi naturali o da incendi, soprattutto con l'impiego di tecniche
di ingegneria naturalistica;
- contributo al mantenimento delle popolazioni nelle aree rurali
attraverso la manutenzione di efficienti infrastrutture di
collegamento e di servizio al territorio ed attraverso la creazione
di opportunita' di lavoro qualificato;
- contributo al rafforzamento ed alla creazione di imprese forestali
qualificate.
2. Tipologie di intervento
Le tipologie di intervento ammissibili a finanziamento sono le
seguenti:
Azione 1 - "Imboschimento dei terreni non agricoli":
- realizzazione e ricostituzione di aree boscate in pianura, a fini
naturalistico-ambientali;
- ripristino di habitat naturali;
- recupero ambientale di aree degradate quali, ad esempio, ex-cave,
discariche, piste da sci, con tecniche di ingegneria naturalistica;
- riqualificazione paesaggistica e mitigazione dell'impatto
ambientale di infrastrutture viarie, attraverso l'uso di tecniche di
ingegneria naturalistica;
- rinaturalizzazione di ambiti fluviali;
- costituzione di corridoi ecologici, di fasce boscate, di ecosistemi
filtro (es. fasce tampone).
Gli impianti sopra descritti possono essere realizzati impiegando
esclusivamente le specie arboree ed arbustive autoctone o
naturalizzate indicate nell'Allegato A2) delle presenti disposizioni;
per gli interventi di rinaturalizzazione e di riequilibrio ecologico
da realizzarsi nella pianura continentale bisogna fare riferimento
all'elenco approvato con la deliberazione del Consiglio regionale n.
578 del 5/3/1997.
Azione 2 - "Interventi di miglioramento eco-morfologico del
territorio":
- sistemazioni idraulico-forestali di versanti e di ambiti fluviali
in erosione principalmente attraverso l'impiego di tecniche di
ingegneria naturalistica, finalizzate al consolidamento dei versanti
ed alla ricostituzione di aree forestali e di ecosistemi, nonche'
alla difesa di infrastrutture viarie e di manufatti;
- interventi pilota di gestione della vegetazione ripariale secondo
criteri di basso impatto ambientale.
Per le Azioni sopra elencate sono ammessi a finanziamento anche gli
eventuali lavori complementari necessari alla corretta realizzazione
degli interventi, quali la modellazione del terreno, la sistemazione
idraulico-forestale dell'area, le operazioni di preparazione del
terreno per la messa a dimora delle piante, che devono appartenere a
specie autoctone o naturalizzate (Allegato A2), nonche' le opere
accessorie, le spese generali e quelle di progettazione.
Sono ammesse a finanziamento anche le spese di manutenzione (cure
colturali, irrigazione, risarcimenti, ecc.) degli interventi
finanziati e realizzati con i fondi del PRSR (Misura 2.i - Azioni 1 e
2) relativamente alle precedenti annualita' 2002 e 2003, per un
finanziamento massimo pari all'8% del costo totale del progetto
realizzato.
3. Area di applicazione
Le aree di applicazione delle singole Azioni sono:
Azione 1 - "Imboschimento dei terreni non agricoli"
Si applica su tutto il territorio regionale, purche' su aree di
proprieta' privata o comunale non soggette a coltura agraria alla
data del 26/6/1999.Tali interventi sono quindi da considerarsi
realizzabili su aree non agricole (superfici incolte, arbustate,
parzialmente boscate, prati permanenti, prati-pascolo, pascoli,
ecc.).
Tale Azione non e' cumulabile con gli interventi previsti nella
Misura 2h.
Di norma, la vegetazione arbustiva ed arborea, di cui all'Allegato
A2) o alla delibera regionale 578/97, gia' presente nell'area dovra'
essere mantenuta.
Azione 2 - "Interventi di miglioramento eco-morfologico del
territorio"
Si applica su tutto il territorio regionale, su aree di proprieta'
privata e comunale; e' possibile intervenire anche su aree demaniali,
purche' interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico e/o
incendi.
Tali interventi sono da considerarsi realizzabili principalmente su
aree forestali in senso lato, ma possono interessare, parzialmente o
totalmente, anche aree agricole.
Per tutte le due Azioni sopra citate, ai sensi dell'art. 10 della
Legge 21/11/2000, n. 353 "Legge quadro in materia di incendi
boschivi", qualora l'area oggetto di intervento sia stata percorsa da
incendio negli ultimi 5 anni, e' necessaria l'autorizzazione da parte
del Ministero dell'Ambiente per le aree naturali protette statali e
della Regione negli altri casi; pertanto, per quanto concerne le aree
naturali protette statali, l'Ente beneficiario e' tenuto ad allegare
alla domanda anche la specifica autorizzazione concessa dal Ministero
dell'Ambiente, mentre, negli altri casi, l'autorizzazione della
Regione ad eseguire i lavori e' implicita nell'approvazione del
progetto stesso.
4. Beneficiari
I soggetti beneficiari delle Azioni 1 e 2 sono le Province e le
Comunita' Montane competenti per territorio, Enti delegati in materia
forestale ai sensi dell'art. 16 della L.R. 30/81, in qualita' di
soggetti organizzatori ed attuatori degli interventi, secondo i
criteri gestionali dei lavori ordinari di iniziativa pubblica.
Nel caso delle aree demaniali regionali (patrimonio indisponibile
forestale regionale), la relativa gestione e' stata affidata alle
Province, alle Comunita' Montane o ai Parchi tramite convenzioni
stipulate con la Regione e, quindi, gli Enti beneficiari
territorialmente competenti a presentare la domanda di finanziamento
sono gli enti individuati dalle suddette convenzioni.
Viene riconosciuta la possibilita' che altri enti (Comuni, Enti di
gestione dei parchi e di riserve naturali, Consorzi di Bonifica,
ecc.) o soggetti privati (singoli o consorziati) possano avanzare
proposte di intervento alle Comunita' Montane o alle Province, anche
concorrendo con propri fondi, fino alla copertura della quota di
finanziamento prevista a carico delle Comunita' locali.
Viene, altresi', sottolineata la necessita' che i progetti ricadenti
all'interno dei parchi nazionali o regionali o delle riserve naturali
istituiti siano redatti di intesa con gli Enti di gestione dei
medesimi.
5. Domande di finanziamento
Le domande di finanziamento devono essere presentate dagli enti
beneficiari (Province e Comunita' Montane e Parchi, questi ultimi
limitatamente al demanio regionale) alla Regione Emilia-Romagna
(Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo sostenibile - Servizio
Parchi e Risorse forestali - Via dei Mille n. 21 - 40121 Bologna).
Le domande, redatte utilizzando l'apposita modulistica approvata
dall'organismo pagatore, nonche' corredate di tutta la documentazione
richiesta di seguito elencata, devono essere trasmesse alla Regione
Emilia-Romagna, sia su carta che su supporto informatizzato, entro le
ore 12 del novantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione
nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna della
deliberazione della Giunta regionale di approvazione del presente
documento; qualora le domande vengano inoltrate tramite posta, fa
fede la data del timbro postale.
Gli enti beneficiari devono presentare una domanda specifica per
ognuna delle due Azioni di iniziativa pubblica in oggetto (Modello
base), completa degli allegati tecnici H (Utilizzo delle superfici
aziendali - dati catastali) ed I (Descrizione degli interventi),
riepilogativi per tutti i progetti.
Unitamente alla domanda vanno presentati i progetti e la
documentazione di tipo amministrativo (dichiarazioni, nulla-osta,
ecc.).
Sara' cura della Regione Emilia-Romagna trasmettere all'organismo
pagatore l'elenco delle domande presentate, al fine di consentire
l'espletamento delle attivita' amministrative previste.
6. Modulistica, progetto e documentazione
Modulistica
Le domande devono essere compilate su apposita modulistica
informatizzata approvata dall'organismo pagatore (per una corretta
compilazione della modulistica occorre consultare le relative
istruzioni esplicative).
Ogni domanda deve contenere un solo progetto.
La modulistica, valida per tutte le Azioni, e' composta da un Modello
base e dagli Allegati H ed I:
- Modello base, composto da:
Quadro A: contiene i dati identificativi del richiedente e le
modalita' di pagamento prescelte;
Quadro B: contiene gli aspetti finanziari della domanda;
Quadro C: contiene i dati relativi alla forma giuridica del
richiedente;
Quadro D: contiene la dichiarazione di accettazione delle condizioni
di concessione dei contributi da parte del richiedente e l'elenco
degli allegati compilati;
- Allegato H: in esso vanno riportati gli estremi catastali delle
aree oggetto di intervento.
- Allegato I: in esso vanno riepilogate le finalita' e gli aspetti
economici di tutti i progetti presentati; va presentato, quindi, un
unico Allegato I per ogni domanda che deve contenere il riepilogo di
tutte le "sintesi degli interventi per finalita'" riportate nei
computi metrici estimativi dei singoli progetti.
Progetto
Unitamente alla modulistica, deve essere presentato il progetto
definitivo delle opere previste che va redatto, preferibilmente,
secondo una specifica scheda-tipo informatizzata predisposta dalla
Regione (ved. determinazione regionale 6873/01), nella quale vanno
riportati i seguenti elementi:
- relazione generale con indicazione delle finalita' del progetto e
descrizione dell'area di intervento, con particolare riferimento alle
caratteristiche ambientali e naturali; in particolare, si dovra'
anche indicare se l'area oggetto di intervento ricade, anche solo
parzialmente, in una delle seguenti aree di tutela ambientale o di
gestione forestale:
- parchi nazionali, interregionali o regionali istituiti;
- riserve naturali statali o regionali istituite;
- aree di interesse paesaggistico-ambientale, aree di tutela dei
caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d'acqua ed aree di
tutela naturalistica individuate dal Piano territoriale paesistico
regionale (artt. 17, 18, 19 e 25) e/o dal Piano territoriale di
coordinamento provinciale, qualora vigente;
- Area di riequilibrio ecologico (ARE) istituita;
- Zona di protezione speciale (ZPS) istituita;
- Sito di interesse comunitario proposto (pSIC);
- demanio regionale;
- area oggetto di piano di assestamento;
- area all'interno di consorzi forestali, con il piano di
assestamento in corso di realizzazione o di approvazione.
- relazione tecnica con descrizione analitica dei lavori previsti;
per quanto riguarda i progetti che ricadono interamente o
parzialmente nelle Zone di protezione speciale (ZPS) e, analogamente,
per quanto concerne gli interventi previsti nei Siti di importanza
comunitaria proposti (pSIC), ai sensi del DPR n. 357 dell'8/9/1997 e
del DM 3/4/2000, nonche' delle delibere di Giunta regionale n. 1242
del 15/7/2002, n. 1333 del 22/7/2002, n. 1816 del 22/9/2003, oltre
alla descrizione delle opere previste la relazione tecnica dovra'
contenere una precisa descrizione dello stato di fatto, con
particolare riferimento agli elementi naturali di pregio presenti
nell'area individuati dalla scheda di descrizione del sito,
specificando le eventuali e probabili correlazioni tra l'intervento
previsto e tali componenti biotiche ed abiotiche di pregio, che sono
all'origine della peculiarita' e della necessita' di tutela dell'area
stessa, nonche' la compatibilita ambientale delle opere e degli
interventi previsti con le finalita' di salvaguardia dei pSIC o ZPS;
- computo metrico estimativo dei lavori previsti e "sintesi degli
interventi per finalita'" (quantita' ed importo lavori, comprese le
spese generali e l'IVA);
- cartografia, su Carta tecnica regionale in scala 1:10.000 o
1:5.000, con la precisa delimitazione areale degli interventi ed
indicazione delle tipologie dei lavori previsti;
- cartografia catastale, con la precisa delimitazione areale degli
interventi ed indicazione delle tipologie dei lavori previsti;
- elenco terreni, elenco dei mappali dei terreni oggetto di
intervento;
- elaborati grafici dei manufatti (sezioni, disegni, ecc.), qualora
previsti nel progetto;
- documentazione fotografica dell'area oggetto di intervento (non
obbligatoria).
Ogni progetto deve avere una numerazione progressiva attribuita
dall'ente.
Il progetto definitivo, compilato preferibilmente sulla scheda-tipo
informatizzata, deve essere firmato da un tecnico abilitato
all'esercizio della professione competente e/o iscritto all'Albo
professionale competente.
Il progetto deve essere presentato in un'unica domanda e, per quanto
concerne gli importi massimi (comprese le spese generali e l'IVA),
vanno rispettati i seguenti valori:
- Azione 1: 100.000,00 Euro;
- Azione 2: 150.000,00 Euro.
Anche per gli interventi di manutenzione relativi a progetti
finanziati e realizzati negli anni precedenti con i fondi delle
Azioni 1 o 2 della Misura 2.i del PRSR, l'ente deve presentare,
seppure in maniera sintetica, un progetto definitivo (relazione degli
interventi previsti, computo metrico estimativo e cartografia),
indicando a quale progetto iniziale si riferisce: nel frontespizio
del progetto di manutenzione riportare il numero del progetto delle
opere attribuito dalla Regione Emilia-Romagna e la relativa
annualita' di presentazione della domanda di finanziamento del
progetto.
Documentazione
Alla domanda di finanziamento l'ente beneficiario deve allegare,
oltre al progetto, anche la dichiarazione integrativa (Allegato B1)
debitamente compilata e firmata.
Qualora l'area oggetto di intervento ricada, anche parzialmente in un
parco (compresa l'area di pre-parco) o in una riserva naturale
istituiti, alla domanda di finanziamento, deve essere allegato il
nulla-osta rilasciato dall'Ente di gestione del parco o della riserva
naturale competente per territorio specificatamente per ogni singolo
progetto, anche ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 1442
del 17/7/2001 concernente la gestione delle aree ZPS/pSIC, qualora
l'area ricada anche all'interno di queste ultime.
Nel caso in cui il nulla-osta del parco debba essere rilasciato per
il tramite di un altro ente (es.: se a seguito di una richiesta di
concessione edilizia, l'Ente Parco rilascia il parere al Comune), il
nulla-osta stesso puo' essere inoltrato dall'ente beneficiario in
data successiva alla scadenza di presentazione della domanda, ma
prima della data di chiusura della fase istruttoria; qualora entro
tale data l'ente beneficiario non avesse ancora provveduto all'invio
della suddetta documentazione alla Regione, il progetto verra'
considerato non ammissibile a finanziamento.
Nel caso in cui l'area oggetto di intervento ricada, anche
parzialmente, in un'area ZPS o pSIC esterna ad un'area protetta
(parco o riserva naturale), ed il richiedente sia la Provincia, ai
sensi della delibera di Giunta regionale n. 1442 del 17/7/2001
quest'ultima e' tenuta ad allegare un'attestazione che la valutazione
svolta dalle strutture competenti non ha evidenziato potenziali
effetti negativi a danno degli habitat e delle specie protette
conseguenti alla realizzazione del progetto.
Nel caso in cui l'ente richiedente abbia gia' inoltrato richiesta di
finanziamento del progetto ad altro ente pubblico, o struttura
regionale diversa da quella competente per l'istruttoria della
domanda presentata, l'ente deve allegare una dichiarazione nella
quale si indicano gli estremi della suddetta richiesta di
finanziamento.
Qualora l'area oggetto di intervento sia stata percorsa da incendio
negli ultimi 5 anni e ricada all'interno di aree naturali protette
statali, l'ente beneficiario e' tenuto ad allegare alla domanda anche
la specifica autorizzazione concessa dal Ministero dell'Ambiente.
In riferimento all'eventuale esistenza di casi particolari, per
quanto concerne i dati catastali delle particelle oggetto di
intervento (Riquadro 2 dell'Allegato H), va allegata la relativa
documentazione giustificativa (1 copia).
L'ente puo' eventualmente indicare un ordine di priorita' tra tutti i
progetti inviati in quanto questo elemento costituisce uno dei
parametri di valutazione e di selezione dei progetti.
Infine, l'ente beneficiario deve allegare alla domanda di
finanziamento anche una lista dei documenti presentati sottoscritta
dal rappresentante dell'ente beneficiario: questo documento va
vistato dall'ufficio regionale ricevente all'atto della ricezione
della domanda.
Per quanto concerne la domanda di contributo alle spese di
manutenzione di precedenti interventi realizzati nell'ambito delle
Azioni 1 e 2 della Misura 2.i, si precisa che vanno allegati al
progetto la dichiarazione integrativa e la lista dei documenti
presentati, ma non gli eventuali nulla-osta (Enti di gestione di aree
protette o Provincia).
Con la firma apposta in calce alla domanda (Modello base) ed alla
dichiarazione integrativa (Allegato B1), l'ente richiedente si assume
tutte le responsabilita' in merito alla veridicita' delle
dichiarazioni contenute ed e', pertanto, informato che, nel caso di
dichiarazioni mendaci, verranno applicate le sanzioni previste dagli
artt. 483, 495 e 496 del Codice Penale e dovra' provvedere alla
restituzione, con gli interessi, dell'indebito percepito,
determinando, cosi', la decadenza del diritto al beneficio.
La documentazione richiesta non solleva l'ente beneficiario dal
richiedere comunque tutte le autorizzazioni dovute in base alle
normative vigenti (vincolo idrogeologico, concessione edilizia,
nulla-osta idraulico, ecc.).
In sintesi, ogni domanda di finanziamento e' composta dai seguenti
documenti:
Modulistica (1 copia)
1. Modello base (Quadri A, B, C, D);
2. Allegato H (dati catastali);
3. Allegato I (dati tecnico-economici riassuntivi).
Progetto (1 copia)
1. progetto definitivo (scheda-tipo informatizzata: relazione
generale, relazione tecnica, computo metrico estimativo, cartografia,
cartografia catastale, elenco terreni, eventuali elaborati grafici
dei manufatti, dichiarazione ubicazione interventi ed eventuale
documentazione fotografica).
Documentazione (1 copia)
1. dichiarazione integrativa;
2. eventuale nulla-osta dell'Ente di gestione del parco o della
riserva naturale;
3. eventuale attestazione di compatibilita ambientale della Provincia
per i progetti ricadenti in aree ZPS e pSIC esterne ai parchi ed alle
riserve naturali, se presentati dalla Provincia stessa;
4. eventuale autorizzazione del Ministero dell'Ambiente se l'area e'
stata percorsa da incendio negli ultimi 5 anni ed e' all'interno di
aree naturali protette statali;
5. eventuale dichiarazione di richiesta di finanziamento ad altro
ente pubblico o struttura regionale diversa da quella competente per
l'istruttoria della domanda;
6. eventuale documentazione giustificativa in riferimento
all'esistenza di casi particolari per quanto concerne i dati
catastali delle particelle oggetto di intervento (Riquadro 2
dell'Allegato H);
7. eventuale ordine di priorita' dei progetti;
8. lista dei documenti presentati.
7. Istruttoria delle domande
L'Assessorato regionale all'Agricoltura, Ambiente e Sviluppo
sostenibile, entro 90 giorni dalla scadenza per la presentazione
delle domande di finanziamento da parte degli Enti beneficiari, sulla
base dell'istruttoria tecnico-amministrativa predisposta dal gruppo
di lavoro per la valutazione dei progetti, coordinato dal
responsabile di misura, provvede a:
- valutare l'ammissibilita' dei progetti pervenuti, attraverso la
verifica della presenza dei seguenti requisiti:
- titolarita' del richiedente a presentare la domanda di
finanziamento;
- rispetto della scadenza del termine di presentazione della
domanda;
- completezza della documentazione tecnica ed amministrativa
presentata;
- corretta ubicazione dell'intervento rispetto all'area di
applicazione della specifica Azione;
- selezionare i progetti pervenuti:
il gruppo di lavoro incaricato della valutazione e della selezione
dei progetti attribuisce i punteggi ad ogni progetto applicando la
metodologia illustrata nell'Allegato A1: "Criteri per la valutazione
dei progetti e la selezione delle domande".
Relativamente alle verifiche preventive da compiersi in loco verra'
estratto un campione (almeno il 5%), secondo una procedura di analisi
del rischio e tenendo conto di un fattore di rappresentativita', e
verra' redatto un verbale di ispezione per ogni verifica eseguita.
Il gruppo di lavoro incaricato della valutazione e della selezione
dei progetti verifica l'ammissibilita' dei progetti e redige un
verbale di istruttoria con il quale rende note le valutazioni
eseguite.
Ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 1442 del 17/7/2001,
qualora l'area oggetto di intervento ricada, anche parzialmente, in
un'area ZPS o pSIC esterna ad un'area protetta ed il progetto sia
stato presentato da una Comunita' Montana, la Regione invia copia
dell'allegato progettuale e richiede il nulla-osta alla Provincia
competente per territorio, la quale esprimera' un parere scritto in
merito alla compatibilita' ambientale degli interventi, entro 60
giorni dal ricevimento dei documenti; trascorso tale periodo, in
assenza di risposta, il nulla-osta si intende rilasciato
positivamente.
Per quanto riguarda, invece, l'istruttoria degli interventi previsti
nelle aree ZPS o pSIC situate all'interno di un'area protetta, il
nulla-osta e' gia' insito in quello allegato alla domanda stessa,
mentre per i progetti ricadenti in aree esterne alle aree protette,
ma presentati dalla Provincia, il nulla-osta e' gia' insito
nell'attestazione che la stessa Amministrazione provinciale allega
alla domanda e nella quale dichiara che la valutazione svolta dalle
strutture competenti non ha evidenziato potenziali effetti negativi
da parte degli interventi previsti nel progetto a danno degli habitat
e delle specie protette.
Terminata la fase istruttoria la Regione, con successivo atto della
Giunta, approva la graduatoria di tutte le domande presentate,
ammissibili e respinte, relativamente all'annualita' 2004, ed informa
gli Enti beneficiari in merito all'esito dell'istruttoria.
Tra tutte le domande dichiarate ammissibili vengono individuate
quelle ammesse a finanziamento in base alle disponibilita'
finanziarie previste per le singole Azioni.
La Regione Emilia-Romagna si riserva la facolta' di ampliare la
graduatoria delle domande ammesse a finanziamento, qualora si
rendessero disponibili ulteriori fondi o si verificasse la necessita'
di apportare modifiche alla ripartizione dei fondi fra le 5 Azioni
che compongono la Misura 2.i, o si ritenesse opportuno aumentare la
dotazione finanziaria relativamente all'annualita' in corso.
Le somme revocate e le economie che eventualmente si verificassero
durante l'esecuzione dei lavori possono essere impiegate dalla
Regione per il cofinanziamento di altre domande, secondo l'ordine
della graduatoria e compatibilmente con i tempi di attuazione del
programma e di rendicontazione delle relative spese.
8. Realizzazione e manutenzione degli interventi
Realizzazione
Per l'attuazione degli interventi si stabiliscono le seguenti
modalita':
- tempi di attuazione:
- consegna dei lavori e trasmissione documentazione: entro il
28/3/2005;
- eventuale rendicontazione spese (stato di avanzamento lavori):
entro il 28/5/2005;
- ultimazione dei lavori e rendicontazione delle spese (stato
finale): entro il 28/5/2006.
- affidamento dei lavori:
trattandosi di interventi di iniziativa pubblica, gli Enti attuatori
provvedono all'affidamento dei lavori nel rispetto delle disposizioni
vigenti in materia di appalti pubblici.
Le somme che si rendessero eventualmente disponibili nella fase di
aggiudicazione dei lavori a seguito di ribassi d'asta non possono
essere utilizzate per l'esecuzione di ulteriori lavori, ma
costituiscono economie.
L'Ente beneficiario e' tenuto a far sottoscrivere al proprietario
dell'area oggetto di intervento un atto di cessione temporanea e
gratuita dei terreni, comprensiva, limitatamente alle Azioni 1 e 2,
anche del periodo previsto per la manutenzione (3 anni).
Qualora i lavori determinino una modifica dell'uso del suolo
dell'area (es.: rimboschimento di un terreno incolto) e' fatto
obbligo al proprietario di aggiornare i dati catastali tramite
l'apposita modulistica (Mod. 26).
- proroghe dei lavori:
la Regione puo' concedere agli Enti beneficiari proroghe di inizio
lavori in presenza di eventi eccezionali e/o di forza maggiore,
tenendo anche in considerazione la compatibilita' o meno tra i tempi
di ultimazione dei lavori e quelli di rendicontazione delle spese
all'organismo pagatore.
Non sono previste proroghe per l'ultimazione dei lavori e la
rendicontazione delle spese.
- Varianti di progetto:
la Regione, limitatamente a sopravvenute disposizioni normative e/o
per causa di forza maggiore, nonche' necessita' o opportunita' di
natura tecnica, puo' autorizzare varianti ai progetti, con atti del
Dirigente responsabile, a condizione che le modifiche proposte non
contrastino con le finalita' generali previste dal PRSR e con le
prescrizioni eventualmente emanate, non influiscano in maniera
sostanziale sui parametri di selezione adottati in sede di
approvazione della graduatoria (ad esempio non alterino in modo
considerevole il rapporto tra opere tradizionali e di ingegneria
naturalistica presenti nel progetto) e non comportino il superamento
dell'importo complessivo del finanziamento approvato.
Al fine di poter avviare l'iter di autorizzazione delle eventuali
varianti, gli Enti beneficiari devono inoltrare domanda alla Regione,
attraverso l'apposita modulistica informatizzata, comprensiva dei
relativi Allegati H ed I, ed inviare anche copia del nuovo progetto.
Le modifiche che incidono su meno del 5% delle macrotipologie dei
lavori non costituiscono variante, ma rientrano nella
discrezionalita' della direzione lavori e non vanno comunicate alla
Regione, mentre sono da considerarsi varianti quelle che sono
comprese tra il 5% ed il 20%, rispetto alle macrotipologie dei lavori
previsti.
Qualora la modifica delle aree oggetto di intervento prevista incida
su superfici catastali non indicate nell'Allegato H della domanda di
finanziamento, essa costituisce variante se relativa a superfici
superiori al 10% dell'area oggetto di intervento, purche' le
particelle catastali siano adiacenti a quelle indicate nella
domanda.
Manutenzione
Per quanto concerne, invece, la manutenzione degli interventi che
sono stati finanziati con i precedenti provvedimenti regionali
(annualita' 2002 e 2003) e' previsto che l'Ente beneficiario possa
richiedere, annualmente, un finanziamento per i 3 anni successivi
all'esecuzione dei lavori; i fondi relativi al II anno di
manutenzione per gli interventi realizzati con l'annualita' 2002 e
per quelli relativi al I anno di manutenzione per gli interventi
realizzati con l'annualita' 2003 vengono resi disponibili con
l'approvazione del presente bando (annualita' 2004).
L'iter procedurale per la richiesta del finanziamento e per
l'esecuzione dei lavori e', quindi, il seguente:
- presentazione della domanda:
l'Ente beneficiario provvede ad inviare, annualmente, la domanda di
contributo per le spese di manutenzione, tramite l'apposita
modulistica (Modello base e gli Allegati H ed I).
L'importo massimo che si puo' richiedere e' pari all'8% del progetto
ammesso a finanziamento; trattandosi di contributo, all'Ente
beneficiario sara' concesso l'80% di tale importo.
La scadenza per la presentazione della domanda e' fissata alle ore 12
del novantesimo giorno successivo alla pubblicazione del presente
bando nel Bollettino Ufficiale regionale, analogamente alla
presentazione dei nuovi progetti.
Nella domanda relativa ai lavori di manutenzione dei lavori delle
annualita' 2002 e 2003, va indicato anche il numero della domanda di
presentazione del progetto iniziale presente sulla domanda stessa.
Per quanto concerne gli Allegati H ed I saranno specifici per ogni
progetto realizzato.
Ad ogni domanda deve essere allegato il singolo progetto inerente ai
lavori di manutenzione previsti.
- tempi di attuazione:
- consegna dei lavori e trasmissione documentazione: entro il
28/3/2005;
- eventuale rendicontazione spese (stato di avanzamento lavori):
entro il 28/5/2005;
- ultimazione dei lavori e rendicontazione delle spese (stato
finale): entro il 28/5/2006.
- affidamento dei lavori:
trattandosi di interventi di iniziativa pubblica, gli Enti attuatori
provvedono all'affidamento dei lavori nel rispetto delle disposizioni
vigenti in materia di appalti pubblici.
Le somme che si rendessero eventualmente disponibili nella fase di
aggiudicazione dei lavori a seguito di ribassi d'asta non possono
essere utilizzate per l'esecuzione di ulteriori lavori, ma
costituiscono economie.
- esecuzione dei lavori:
l'Ente beneficiario provvedera' ad eseguire le cure colturali che si
renderanno necessarie al fine di garantire una buona riuscita
dell'intervento (risarcimenti, irrigazioni, ripuliture, ecc.).
Qualora l'attecchimento delle piantine o delle talee superi l'80%
l'impianto e' da considerarsi riuscito, mentre con fallanze superiori
al 20% vi e' l'obbligo di procedere alla loro sostituzione.
- Proroghe dei lavori:
la Regione puo' concedere proroghe di inizio lavori in presenza di
eventi eccezionali e/o di forza maggiore, tenendo anche in
considerazione la compatibilita' o meno tra i tempi di ultimazione
dei lavori e quelli di rendicontazione delle spese all'organismo
pagatore.
Non sono previste proroghe per l'ultimazione dei lavori e la
rendicontazione delle spese.
Piano di coltura e conservazione
Per quanto concerne gli interventi finanziati nell'ambito dell'Azione
1 "Imboschimento dei terreni non agricoli", al termine del III anno
di manutenzione, l'Ente beneficiario provvedera' ad elaborare il
Piano di coltura e conservazione dell'impianto contenente la
descrizione dettagliata delle operazioni colturali da eseguire nel
tempo e si attiva per la riconsegna dei terreni su cui si e'
intervenuti ai rispettivi proprietari, che saranno tenuti al rispetto
delle norme ed all'esecuzione dei lavori indicati nel suddetto Piano,
nonche' alle prescrizioni di massima e di Polizia Forestale vigenti.
9. Rendicontazione delle spese e liquidazione dei contributi
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono quelle inerenti ai lavori approvati, alla
relativa IVA, alle spese generali ed alle eventuali spese per la
sicurezza dei lavori.
Le somme relative alle spese generali (IVA compresa), sono
comprensive degli eventuali oneri derivanti dall'applicazione del
"Piano per la sicurezza" previsto dalla legislazione vigente e sono
di importo massimo pari al 10% dei lavori rendicontati; le suddette
spese generali potranno essere utilizzate esclusivamente ai fini
della realizzazione del progetto, sia per l'acquisto di materiali che
per oneri relativi a prestazioni professionali (progettazione,
direzione lavori, ecc.).
Le somme destinate alle spese generali non possono essere utilizzate
per realizzare ulteriori lavori.
Rendicontazione spese
Gli Enti beneficiari devono trasmettere la sottoelencata
documentazione, anche su base informatizzata, per la rendicontazione
delle spese sostenute, relativamente agli interventi ed alle
eventuali manutenzioni, alla Regione Emilia-Romagna (Assessorato
Agricoltura. Ambiente e Sviluppo sostenibile - Servizio Parchi e
Risorse forestali - Via dei Mille n. 21 - 40121 Bologna), secondo le
modalita' ed i tempi sottoelencati, in modo da consentire alla
Regione di predisporre i documenti ed inoltrarli all'organismo
pagatore in tempo utile:
- inizio lavori: l'Ente beneficiario, entro il 28/3/2005, e' tenuto
all'invio alla Regione della seguente documentazione, relativa ad
ogni singolo progetto:
- deliberazione di approvazione del progetto esecutivo;
- verbale di consegna dei lavori;
- Allegato H: modulo riepilogativo dei dati catastali del progetto;
- Allegato I: modulo riepilogativo degli interventi previsti nel
progetto.
- Stati di avanzamento lavori: l'Ente beneficiario puo' inoltrare
alla Regione richieste di liquidazione delle spese, nel numero
massimo di 1 per ogni domanda ammessa a finanziamento e fino al 50%
del contributo ammesso, inviando, entro il 28/5/2005, la seguente
documentazione comprovante l'avvenuta realizzazione dei lavori e la
relativa liquidazione delle somme indicate:
- dichiarazione di avanzamento lavori e richiesta di liquidazione
delle spese sostenute (Allegato B2);
- stato di avanzamento dei lavori, comprensivo della "sintesi degli
interventi per finalita'";
- certificato di liquidazione;
- Allegato H: modulo riepilogativo dei dati catastali del progetto;
- Allegato I: modulo riepilogativo degli interventi previsti nel
progetto.
- Saldo: l'Ente beneficiario, entro il 28/5/2006, deve inoltrare la
seguente documentazione comprovante l'avvenuta realizzazione dei
lavori e la relativa liquidazione delle somme indicate:
- dichiarazione di fine lavori e richiesta di liquidazione delle
spese sostenute (Allegato B2);
- stato finale dei lavori comprensivo della "sintesi degli interventi
per finalita'";
- certificato di liquidazione;
- certificato di regolare esecuzione;
- elenco di tutti i titoli giustificativi (fatture, note spesa o
altri documenti contabili aventi forza probatoria equivalente) delle
spese sostenute e degli eventuali mandati di pagamento (Allegato
B3);
- cartografia, su Carta tecnica regionale in scala 1:10.000 o
1:5.000, e cartografia catastale con la precisa delimitazione areale
degli interventi e delle tipologie degli interventi eseguiti;
- Allegato H: modulo riepilogativo dei dati catastali del progetto
realizzato;
- Allegato I: modulo riepilogativo degli interventi realizzati.
- Rendicontazione finale: entro 3 mesi dal ricevimento dei fondi da
parte dell'organismo pagatore, l'Ente beneficiario deve provvedere
all'invio alla Regione dell'elenco definitivo di tutti i titoli
giustificativi (fatture, note spese o altri documenti contabili
aventi forza probatoria equivalente) delle spese sostenute e di tutti
mandati di pagamento (Allegato B3) per ogni domanda ammessa a
finanziamento.
Un eventuale ritardo nella presentazione della documentazione per la
rendicontazione delle spese oltre i termini fissati puo' comportare
la perdita delle risorse finanziarie stabilite per l'annualita' in
corso e la conseguente erosione dei fondi disponibili per le
annualita' successive, in quanto l'organismo pagatore puo' non essere
piu' in grado di erogare i pagamenti per la chiusura annuale del
bilancio della Sezione Garanzia del FEOGA, per cui possono sussistere
gli estremi per procedere alla revoca totale o parziale del
contributo approvato.
Qualora i termini temporali di rendicontazione delle spese indicati
nel presente atto dovessero essere modificati a seguito di
determinazioni dell'organismo pagatore o di valutazioni sulla
concreta possibilita' del rispetto dei termini fissati dall'Unione
Europea, la Regione puo' assumere i necessari atti di modifica,
tramite determinazione, dandone comunicazione agli Enti beneficiari.
Disposizioni particolari
Ad avvenuta verifica della realizzazione degli interventi oggetto di
impegno, sara' cura e responsabilita' dagli Enti delegati competenti
provvedere, entro il 31 dicembre di ogni anno, per gli impianti
verificati nell'anno corrispondente:
- alla catalogazione degli interventi, con procedura informatizzata
contenente le informazioni essenziali per l'identificazione del
beneficiario, della tipologia e della quantita' degli interventi,
l'anno di esecuzione, la perimetrazione delle aree ammesse e
verificate digitalizzate sulla carta tecnica regionale (raster
georeferenziati) in scala 1:5.000; tale catalogazione puo' essere
realizzata con i software Moka-Foreste o Moka-Amb distribuiti dalla
Regione agli Enti delegati;
- all'invio al Servizio Parchi e Risorse forestali della Regione, del
catalogo degli interventi sopradescritto in versione informatizzata
(formato shape file - Arcview) o le relative planimetrie in formato
cartaceo.
Liquidazione contributo
La Regione, dopo aver proceduto all'attestazione della conformita'
tecnico-amministrativa della documentazione pervenuta, procede
all'approvazione degli elenchi degli Enti beneficiari per la
liquidazione dei contributi ed all'invio di detti elenchi
all'organismo pagatore per i relativi pagamenti, congiuntamente ai
relativi archivi informatici ed all'autorizzazione al pagamento, fino
alla concorrenza dello stanziamento previsto.
Tale trasferimento dei dati all'organismo pagatore, compete alla
Direzione generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna.
All'erogazione dei contributi agli Enti beneficiari provvede
direttamente l'organismo pagatore secondo le modalita' ed i tempi
stabiliti per la gestione dei Fondi strutturali comunitari
FEOGA-Garanzia.
Revoca contributo
Qualora si verifichino le sottoelencate condizioni, la Regione
procede alla revoca parziale o totale dei finanziamenti, dandone
comunicazione all'organismo pagatore che provvedera' al recupero
delle somme eventualmente gia' erogate; la revoca, parziale o totale,
del contributo e' conseguente al verificarsi dei seguenti fatti:
- rinuncia da parte dell'Ente beneficiario all'esecuzione dei lavori
previsti dal progetto, anche a causa di impedimenti di diversa natura
che non consentano la realizzazione delle opere o degli interventi;
- ribassi d'asta;
- mancata osservanza dei termini di inizio dei lavori, salvo
concessione di proroghe;
- mancata osservanza dei termini di ultimazione dei lavori e di
rendicontazione finale delle spese;
- realizzazione di opere difformi dal progetto ammesso a
finanziamento;
- mancata osservanza delle eventuali prescrizioni emanate dalla
Regione o da altri Enti coinvolti nel rilascio di nulla-osta.
10. Monitoraggio e controlli
Monitoraggio e valutazione
Per le attivita' di monitoraggio degli interventi finanziati
nell'ambito delle tre Azioni di iniziativa pubblica in oggetto, gli
Enti beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni che
verranno richieste dalla Regione, al fine di potere definire
periodicamente lo stato di attuazione, sia fisico che finanziario,
del Piano di sviluppo rurale, nonche' ulteriori dati per la
valutazione dell'efficacia della misura.
Controlli
I controlli tecnici ed amministrativi e le eventuali sanzioni sono
disciplinati secondo le procedure previste nell'ambito dei Fondi
strutturali comunitari e del PRSR e, in particolare, in conformita'
con quanto disposto dai Regolamenti (CE) n. 3508/92, n. 3887/92, n.
1648/95, n. 1678/98, n. 1257/99, n. 1750/99 e n. 2801/99, nonche'
dalla Legge 23 dicembre 1986, n. 898.
Il sistema integrato di gestione e di controllo prevede l'esecuzione
di una serie di controlli, sia di carattere amministrativo che
tecnico, sulla base della documentazione pervenuta ed attraverso
sopralluoghi, in modo tale da verificare il rispetto delle condizioni
di concessione degli aiuti previste e dei relativi impegni assunti.
In particolare, i controlli sono finalizzati all'accertamento:
- dell'ammissibilita' delle domande (fase di istruttoria):
- controlli amministrativi della documentazione pervenuta sul 100%
delle domande (verbale di istruttoria);
- controlli in loco della corrispondenza sul territorio di quanto
dichiarato su almeno il 5% delle domande (rapporto di ispezione);
- del rispetto dei vincoli e degli obiettivi progettuali (fase di
rendicontazione):
- controlli amministrativi del rispetto delle condizioni di progetto
e delle eventuali prescrizioni impartite, sulla base della
documentazione pervenuta sul 100% dei progetti finanziati (stati di
avanzamento lavori e stati finali);
- dell'avvenuta realizzazione dei lavori (fase di controllo
ex-post):
- controlli in loco in merito alla realizzazione dei lavori nel
rispetto delle condizioni di progetto e delle eventuali prescrizioni
impartite su almeno il 5% dei progetti finanziati.
I controlli in loco vengono effettuati su di un campione estratto
dall'organismo pagatore in base ad un'analisi del rischio, cosi' come
previsto dal Regolamento (CE) n. 3887/92 (art. 6).
L'organismo pagatore puo' effettuare controlli amministrativi
incrociati con il sistema integrato di gestione e di controllo
istituito dal Regolamento (CE) n. 3508/92.
La Regione Emilia-Romagna si riserva, comunque, la facolta' di
effettuare ulteriori verifiche tecnico-amministrative in corso
d'opera e/o ad ultimazione dei lavori.
Le sanzioni possono riguardare, in particolare, false dichiarazioni,
mancato rispetto degli impegni, difformita' nelle superfici
dichiarate, ecc.
Ai sensi dei Regolamenti (CE) n. 1257/99 e n. 1750/99, in caso di
falsa dichiarazione resa per negligenza grave, il beneficiario
interessato e' escluso da tutte le misure del PRSR per l'anno in
questione; qualora la falsa dichiarazione sia resa intenzionalmente,
l'esclusione si estende anche all'anno successivo.
Qualora si verifichi un utilizzo non corretto dei fondi pubblici si
procedera':
- al recupero delle somme percepite indebitamente, maggiorate degli
interessi legali;
- alla segnalazione, se del caso, all'Autorita' giudiziaria per gli
eventuali procedimenti penali;
- all'applicazione delle sanzioni amministrative ai sensi della Legge
23 dicembre 1986, n. 898 e sue successive modifiche ed integrazioni.
Per quanto non espressamente richiamato in questo provvedimento,
restano valide ai fini del controllo le vigenti disposizioni
comunitarie, nazionali e regionali in materia di controlli e
sanzioni.
(segue allegato fotografato)