REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PROVINCIA DI MODENA

COMUNICATO

Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto di ampliamento dell'attivita' di stoccaggio, lavorazione e trattamento inerti, sito in localita' Staggia di San Prospero

L'Autorita' competente Provincia di Modena - Servizio Risorse del               
territorio e Impatto ambientale - Via J. Barozzi n. 340 - Modena,               
comunica la decisione relativa alla procedura di verifica (screening)           
concernente il                                                                  
- progetto: ampliamento dell'attivita' di stoccaggio, lavorazione e             
trattamento inerti, sito in localita' Staggia di San Prospero;                  
- presentato da: ditta F.lli Baraldi SpA con sede legale in Via Bosco           
n. 48, localita' Staggia di San Prospero (MO);                                  
- localizzato: Via Bosco n. 48, localita' Staggia di San Prospero               
(MO).                                                                           
Il progetto interessa il territorio del comune di San Prospero e                
della provincia di Modena.                                                      
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come                    
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente           
Provincia di Modena con atto delibera Giunta provinciale n. 156 del             
31/3/2004 ha assunto la seguente decisione:                                     
delibera:                                                                       
- di escludere, ai sensi dell'art 10, comma 1 della L.R. 18 maggio              
1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, dalla ulteriore              
procedura di VIA di cui al Titolo III della citata L.R., il progetto            
di ampliamento dell'attivita' di stoccaggio, lavorazione e                      
trattamento inerti, sito in Via Bosco n. 48, localita' Staggia di San           
Prospero, in considerazione delle risultanze della istruttoria                  
tecnica effettuata sugli interventi previsti e dei conseguenti                  
impatti ambientali, a condizione che in sede di progettazione                   
definitiva e di realizzazione dell'opera, vengano rispettate le                 
seguenti prescrizioni:                                                          
a. Prescrizioni di carattere progettuale e impiantistico:                       
1) al fine di ridurre drasticamente la polverosita' provocata dai               
mezzi pesanti, soprattutto nei periodi estivi, dovra' essere prevista           
l'asfaltatura delle strade interne di percorrenza dei mezzi pesanti             
non attualmente prevista dal progetto;                                          
2) prevedere una zona di lavaggio delle ruote degli automezzi in                
uscita dall'impianto;                                                           
3) definire il programma temporale di realizzazione delle opere che             
tenga conto dei seguenti indirizzi: - i tempi di costruzione della              
nuova viabilita' principale d'accesso e interna all'insediamento                
(asse centrale e svincolo sulla SP n. 5) dovranno precedere la                  
realizzazione dell'ampliamento dell'impianto; - preliminarmente                 
all'ampliamento dovra' essere realizzata la barriera in cumulo di               
terra (alta 4,5-5 metri) e la barriera in pannellatura fonoisolante,            
entrambe a protezione delle abitazioni indicate in planimetria come             
R4 e R5, esposte principalmente al rumore degli impianti di                     
frantumazione, al fine di limitare gli impatti negativi durante la              
fase di cantiere;                                                               
4) identificare l'esatta ubicazione e motivare tecnicamente il numero           
delle vasche di prima pioggia e dei disoleatori previsti;                       
5) concordare preventivamente con il Comune di San Prospero le                  
caratteristiche della "barriera mitigatoria visiva" prevista nella              
zona di confine di sud-ovest e sud-est, in relazione sia alle specie            
di piante che al relativo passo.                                                
b. Prescrizioni di carattere ambientale:                                        
6) dovra' essere concordata con ARPA una campagna di monitoraggio               
delle polveri ante e post operam, i cui risultati dovranno essere               
trasmessi al distretto ARPA competente per il territorio e alla                 
Amministrazione provinciale per la verifica dei risultati e                     
l'eventuale adozione di ulteriori misure di mitigazione;                        
7) al termine delle opere in progetto, dovra' essere effettuata una             
specifica indagine fonometrica di collaudo a conferma dei livelli               
ambientali attesi dai calcoli previsionali e dovra' essere allegata             
la specifica documentazione tecnica riguardante le opere di bonifica            
realizzate. I risultati della stessa dovranno essere inviati al                 
distretto ARPA territorialmente competente e alla Amministrazione               
provinciale per la verifica dei risultati e l'eventuale adozione di             
ulteriori misure di mitigazione.                                                
c. Prescrizioni di carattere gestionale:                                        
8) e' necessario prevedere interventi finalizzati ad una corretta               
manutenzione e/o gestione del fondo stradale delle vie interne e di             
accesso per limitare la diffusione di polveri che e' la causa                   
principale di impatto sulla qualita' dell'aria;                                 
9) e' necessario prevedere il trasporto di rifiuti polverulenti con             
mezzi adeguatamente coperti o previo confezionamento per non causare            
dispersioni eoliche;                                                            
10) devono essere descritte, nel dettaglio, tutte le modalita'                  
operative effettivamente utilizzate per garantire il recupero dei               
materiali ed indicate dalla ditta nell'Allegato 1 dell'elaborato                
progettuale B1 - Scheda Tecnica R7, attraverso i codici del DM                  
5/2/1998 (1.1.3b, 2.1.3b, 3.1.3c, 3.2.3c, ecc....). In particolare: -           
si richiede alla ditta di fornire ulteriori informazioni in merito              
alle modalita' di trattamento per l'attivita' di recupero 4.4.3b                
(codice del DM 5/2/1998), in considerazione del fatto che per tale              
recupero si ritiene che i materiali in questione debbano essere                 
macinati, trattamento per il quale l'azienda non sembra attualmente             
attrezzata; - per l'attivita' 7.25 (recupero di terre e sabbie                  
esauste di fonderia di seconda fusione dei metalli ferrosi - codice             
del DM 5/2/1998) la ditta dovra' specificare quali tipi di                      
"conglomerato" intende produrre;                                                
11) lo stoccaggio dei rifiuti riconducibili all'attivita' 4.4 (scorie           
di acciaierie, fusione...) e 7.25 (terre e sabbie esauste di fonderia           
di seconda fusione dei metalli ferrosi) dovra' essere effettuato in             
cassoni;                                                                        
12) lo stoccaggio del conglomerato bituminoso e le relative attivita'           
7.6 (codice del DM 5/2/1998) dovranno essere svolti in un settore               
propriamente dedicato, provvisto di fognatura dotata di disoleatore             
(ramo fognario con assetto idraulico tipo 3);                                   
13) relativamente ai rifiuti di cui al punto 7 del DM 5/2/1998                  
(rifiuti ceramici inerti), al fine di non creare equivoci, dovranno             
essere indicate in planimetria ed in seguito mediante cartelli alla             
base dei cumuli, la rispettiva attivita' di recupero cui saranno                
avviati (7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 7,8, 7.11 o 7.25 - codici del DM                   
5/2/1998). Questa distinzione dovra' essere prevista per tutte le               
tipologie di rifiuti che entrano nel centro e dovranno essere                   
segnalate anche la destinazione d'uso dei vari "prodotti ottenuti"              
dalle attivita' di recupero propriamente dedicate (7.1.3, 7.4.3c,               
7.4.3d, 7.6.3b, 7.8.3c, ecc...).                                                
d. Prescrizioni di carattere generale:                                          
14) la realizzazione dell'impianto oggetto della presente procedura             
e' subordinata all'approvazione di variante allo strumento                      
urbanistico comunale che recepisca il progetto cosi' come configurato           
negli elaborati depositati, ed al rilascio da parte delle Autorita'             
competenti di tutte le autorizzazioni ed i pareri necessari ai sensi            
delle vigenti disposizioni di legge;                                            
- di dare atto che, in merito alle osservazioni scritte pervenute               
nell'ambito del procedimento ai sensi dell'art 27 del DLgs 22/97                
(sintetizzate nell'Allegato A), tenuto conto delle controdeduzioni              
pervenute dalla ditta proponente (riportate nell'Allegato B), si                
esprime il parere specificato nell'Allegato C che costituisce parte             
integrante della presente deliberazione;                                        
- di trasmettere la presente delibera allo Sportello Unico attivita'            
produttive del Comune di San Prospero ai sensi dell'art. 6 della L.R.           
9/99 e successive modifiche, il quale, a sua volta, provvedera' a               
trasmetterla alla ditta proponente e a tutte le Amministrazioni                 
competenti al rilascio di intese, concesssioni, autorizzazioni,                 
licenze, pareri, nulla osta, assensi comunque denominati, necessari             
per la realizzazione del progetto in base alla vigente normativa;               
- di trasmettere, altresi', la presente delibera ai componenti della            
Conferenza provinciale Rifiuti e al proprietario dell'azienda                   
agricola confinante con l'area interessata dal progetto firmatario di           
memoria scritta;                                                                
- di precisare che, ai sensi dell'art 10, comma 4 della citata L.R.             
sulla VIA, la ditta proponente e' obbligata a conformare il progetto            
alle prescrizioni contenute nel presente atto; le stesse prescrizioni           
sono vincolanti per tutte le Amministrazioni competenti al rilascio             
di intese, concessioni, autorizzazioni, licenze, pareri, nulla osta,            
assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del                 
progetto in base alla vigente normativa;                                        
- di quantificare le spese istruttorie della procedura di verifica              
(screening) a carico del proponente in misura dello 0,02% del costo             
di realizzazione del progetto;                                                  
- di rendere il presente atto immediatamente eseguibile.                        

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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