REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 marzo 2004, n. 345

Parere in merito all'integrazione al progetto di Piano stralcio per l'assetto idrogeologico, adottato dal Comitato istituzionale delle Autorita' di Bacino Marecchia-Conca con deliberazione 7/03 - Espressione sulle osservazioni ai sensi art. 19, comma 1, art. 18, comma 9, Legge 183/89

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)                                                                       
constatato che:                                                                 
- l'integrazione e' costituita dai seguenti elaborati:                          
- Relazione                                                                     
- Tavv. 1.1-1.4 - Fasce di territorio di pertinenza dei corsi d'acqua           
ad alta vulnerabilita' idraulica (scala 1: 25.000)                              
- Tavv. 2.1.1-2.1.2 - Fasce di territorio di pertinenza dei corsi               
d'acqua ad alta vulnerabilita' idraulica - Torrente Uso (scala                  
1:10.000)                                                                       
- Tavv. 2.2.1-2.2.3 - Fasce di territorio di pertinenza dei corsi               
d'acqua ad alta vulnerabilita' idraulica - Fiume Marecchia (scala               
1:10.000)                                                                       
- Tavv. 2.3.1-2.3.2 - Fasce di territorio di pertinenza dei corsi               
d'acqua ad alta vulnerabilita' idraulica - Torrente Conca (scala                
1:10.000)                                                                       
- Norme di Piano                                                                
- entro il termine previsto sono pervenute direttamente alla Regione            
Emilia-Romagna n. 2 osservazioni, come di seguito specificato, con              
indicazione dei soggetti firmatari, della data di arrivo e del                  
protocollo assegnato:                                                           
 Oss. n. 1: Sogliano Ambiente SpA, a firma dell'amministratore                  
delegato geom. Giovanni Giannini (prot. n. 22724/DCB del 28/7/2003)             
 Oss. n. 2: Comune di Morciano di Romagna, a firma del Sindaco prof.            
Giorgio Ciotti (prot. n. 22741/DCB del 28/7/2003)                               
- fuori dai termini stabiliti sono pervenute direttamente alla                  
Regione, le seguenti 4 osservazioni:                                            
- Oss. n. 3 - Ceramiche del Conca SpA, a firma del legale                       
rappresentante Dante Capicchioni (prot. n. 23265/DCB del 31/7/2003)             
 Oss. n. 4 - Comune di Sogliano al Rubicone, a firma del Sindaco Enzo           
Baldazzi (prot. n. 23647/DCB del 5/8/2003)                                      
 Oss. n. 5 - Comune di San Clemente, a fima del Sindaco dr. Mariano             
Guiducci (prot. n. 23648/DCB del 5/8/2003)                                      
 Oss. n. 6 - Ceramiche del Conca SpA, a firma del legale                        
rappresentante Dante Capicchioni (prot. n. 30656/DCB del 15/10/2003)            
- tali osservazioni sono acquisite agli atti del Servizio                       
Pianificazione di bacino e della costa con i protocolli sopra                   
indicati;                                                                       
- non e' stata, inoltre, avanzata alcuna richiesta di consultazione             
dell'Integrazione nelle sedi di riferimento per la Regione                      
Emilia-Romagna in cui il PAI e' stato depositato;                               
- tutte le osservazioni pervenute, sia prima che dopo il termine,               
sono state oggetto di istruttoria al fine dell'espressione regionale            
in merito;                                                                      
- la sintesi delle suddette osservazioni e' riportata nell'Allegato A           
e il parere sulle osservazioni pervenute e' riportato nell'Allegato             
B;                                                                              
(omissis)                                                                       
riscontrato che:                                                                
- l'integrazione costituisce modificazione ed integrazione al                   
Progetto PAI, approvato con deliberazione n. 22 del 28 maggio 2001              
dal Comitato istituzionale dell'Autorita' Interregionale di Bacino              
Marecchia - Conca;                                                              
- all'interno dell'ambito territoriale di riferimento, costituito dal           
bacino idrografico dei fiumi Marecchia e Conca, cosi' come definito             
dal DPR 1 giugno 1998, l'Integrazione riguarda in particolare i corsi           
d'acqua Uso, Marecchia e Conca;                                                 
- le finalita' dell'Integrazione sono l'individuazione delle fasce              
vulnerabili costituite dai depositi alluvionali grossolani in diretta           
connessione idraulica con l'alveo e la definizione di una strategia             
di gestione finalizzata a salvaguardare la qualita' ambientale dei              
corsi d'acqua attraverso la tutela dall'inquinamento dei corpi idrici           
e dei depositi alluvionali permeabili ad essi direttamente connessi;            
- dalla data di adozione dell'Integrazione fino alla data di                    
approvazione della stessa, si applicano le disposizioni contenute               
nelle "Prescrizioni" dell'art. 9, il cui testo coordinato e'                    
contenuto nell'Allegato A alle Norme di Piano dell'Integrazione,                
quali misure di salvaguardia ai sensi dell'art. 17, comma 6-bis della           
Legge 183/89 e successive modificazioni ed integrazioni;                        
ritenuto di formulare il parere regionale sull'Integrazione, con le             
relative, conseguenti, proposte di modifica all'Autorita'                       
Interregionale di Bacino Marecchia-Conca, si rileva quanto segue:               
a) le fasce ad alta vulnerabilita' idraulica oggetto                            
dell'Integrazione rappresentano quelle porzioni di territorio                   
adiacenti ai corsi d'acqua che ne influenzano fortemente la qualita'            
ambientale e devono pertanto ritenersi il logico completamento delle            
fasce fluviali da tutelare nel Progetto PAI. I corpi geologici sulla            
base dei quali sono state impostate le fasce di vulnerabilita' sono             
costituiti dai depositi alluvionali terrazzati contigui all'alveo nei           
settori intravallivi e dai depositi ghiaiosi di eta' post-romana nei            
settori di pianura; tali depositi sono presenti in modo continuo e              
significativo solo lungo le aste vallive e nelle conoidi del torrente           
Uso, del torrente Conca e del fiume Marecchia. La metodologia e i               
dati utilizzati per l'individuazione dei suddetti corpi geologici               
risultano sostanzialmente condivisibili poiche' si basano sugli studi           
piu' recenti del Servizio regionale geologico, sismico e dei suoli;             
b) si ritiene che l'aggettivo "idraulica" riferito alla                         
vulnerabilita' e utilizzato nel titolo dell'Integrazione non sia                
propriamente adeguato, in quanto le "fasce di territorio ad alta                
vulnerabilita' idraulica" hanno come obiettivo la tutela dei terrazzi           
ghiaiosi connessi all'alveo e delle acque in essi contenute, che                
devono considerarsi acque sotterranee in base alle definizioni date             
nella normativa vigente. Inoltre l'aggettivo "idraulica" puo' dar               
adito a interpretazioni errate e a considerare le fasce come connesse           
alla dinamica delle acque di superficie e ai fenomeni di esondazione.           
Si ritiene opportuno pertanto l'utilizzo di un aggettivo che esprima            
piu' chiaramente che la vulnerabilita' e' riferita principalmente               
alle acque della prima falda contenuta nei depositi alluvionali                 
direttamente connessi ai corsi d'acqua;                                         
c) alla luce del fatto che le fasce di vulnerabilita' non sono fasce            
di territorio a rischio ma ambiti territoriali da sottoporre a                  
tutela, risulta condivisibile che si sia tenuto conto del grado di              
antropizzazione del territorio e delle sue esigenze di sviluppo                 
socio-economico, facendo salvi dalle prescrizioni gravanti su tali              
fasce i centri abitati o le espansioni insediative previste in                  
strumenti urbanistici vigenti e/o adottati alla data di adozione                
dell'Integrazione;                                                              
d) in riferimento all'apparato normativo, precisando che qui di                 
seguito nel citare l'art. 9 delle Norme del Progetto PAI si fa                  
riferimento al testo coordinato di tale articolo contenuto                      
nell'Allegato A alle Norme di Piano dell'Integrazione, risultano                
condivisibili, in linea di massima, le prescrizioni previste dal                
comma 4.2 dell'art. 9, si ritiene tuttavia opportuno integrare e                
specificare alcuni passaggi di tale comma come di seguito indicato:             
1) e' necessario meglio specificare cosa si intende per "centro                 
abitato" e "insediamenti esistenti", al fine di consentire                      
un'applicazione univoca delle norme; 2) alla lettera f) si ritiene              
opportuno che la frase "possono consentire" divenga, per maggior                
chiarezza, "possono esclusivamente consentire"; 3) e' necessario che            
siano esplicitamente esclusi tutti gli interventi di                            
impermeabilizzazione del terreno, tranne quanto dichiaratamente                 
consentito dalla norma, onde permettere la ricarica della falda e il            
sostegno alle portate di magra dei corsi d'acqua al fine di                     
migliorare la qualita' delle acque; 4) si ritiene opportuno che negli           
insediamenti esistenti ove siano presenti aree non edificate con                
pavimentazione impermeabile, realizzate in conformita' con le                   
previsioni urbanistiche, possa essere consentita nuova edificazione             
nel rispetto della normativa urbanistica vigente, purche' si dimostri           
con apposita relazione tecnica che la nuova edificazione non                    
incrementa l'impermeabilizzazione dell'area ed e' compatibile con la            
vulnerabilita' della prima falda, direttamente connessa ai corsi                
d'acqua; tale studio deve essere sottoposto al parere vincolante                
dell'Autorita' di Bacino; 5) si ritiene opportuno che venga                     
specificato che sono fatti salvi gli interventi relativi a                      
infrastrutture tecnologiche a rete e viarie esistenti o di nuova                
realizzazione, solo se sia dimostrato che sono riferite a servizi               
essenziali non altrimenti localizzabili; i progetti di tali                     
interventi devono essere sottoposti al parere vincolante                        
dell'Autorita' di Bacino; 6) si ritiene opportuno che sia consentita            
la realizzazione di opere pubbliche e di interesse pubblico, riferite           
a servizi essenziali non altrimenti localizzabili, purche' non                  
risultino incompatibili con le fasce di vulnerabilita' a seguito di             
quanto richiesto al successivo punto 7) i progetti di tali opere                
devono essere corredati da uno studio di compatibilita' con la                  
vulnerabilita' della prima falda, direttamente connessa ai corsi                
d'acqua, e devono anche prevedere la realizzazione di opere che                 
garantiscano la sicurezza dell'intervento e la sua non influenza in             
termini di vulnerabilita'; tale studio deve essere sottoposto al                
parere vincolante dell'Autorita' di Bacino; 7) si ritiene necessario            
che siano indicati quegli usi che, a causa della propensione a                  
generare inquinamento sono incompatibili con le fasce in oggetto; 8)            
in aree in cui siano presenti attivita' incompatibili con la                    
finalita' dell'Integrazione si ritiene opportuno che siano consentite           
trasformazioni d'uso del suolo, se previste negli strumenti di                  
pianificazione urbanistica, che determinino un miglioramento della              
qualita' ambientale della prima falda, direttamente connessa ai corsi           
d'acqua; tali interventi devono essere corredati da uno specifico               
studio tecnico che ne dimostri la compatibilita' con le fasce di                
vulnerabilita' da sottoporre al parere vincolante dall'Autorita' di             
Bacino; 9) si ritiene necessaria una valutazione da parte                       
dell'Autorita' di Bacino, nei limiti delle proprie competenze,                  
sull'opportunita' di emanare una specifica direttiva per                        
regolamentare in maniera maggiormente dettagliata gli usi agricoli;             
10) si ritiene necessario che siano regolamentati con specifica                 
direttiva tutti i nuovi interventi edificatori e infrastrutturali,              
anche quelli nei centri abitati e nelle nuove previsioni vigenti e              
adottate, interessati dalle fasce in oggetto, tramite la                        
presentazione di uno studio ambientale che preveda le piu' opportune            
forme di salvaguardia del territorio; 11) e' necessario che                     
l'Autorita' di Bacino emani specifica direttiva in merito ai criteri            
e ai contenuti per la predisposizione degli studi di compatibilita'             
previsti; 12) e' necessario siano specificati i tempi e le modalita'            
con cui il parere dell'Autorita' di Bacino, ove previsto, sara'                 
espresso; 13) per gli errori materiali o d'impostazione si rimanda a            
quanto indicato nel parere contenuto nell'Allegato C;                           
e) sempre in riferimento all'apparato normativo, si ritiene opportuno           
che, per maggior chiarezza, vengano indicate nel comma 1, lettera b)            
dell'art. 9 quali sono le tavole di riferimento per l'applicazione              
della norma;                                                                    
f) in riferimento agli elaborati cartografici, qualora                          
nell'elaborazione delle Tavole 2.2, in scala 1:10.000, siano state              
utilizzate carte geologiche-geomorfologiche in scala 1:25.000 e non             
in scala 1:10.000, ed in particolare per il bacino del torrente                 
Conca, ove sono state utilizzate carte in scala 1:10.000 messe a                
disposizione dalla Provincia di Rimini, si invita l'Autorita' di                
Bacino ad effettuare una verifica delle fasce ad alta vulnerabilita'            
sulla base delle carte geologiche piu' aggiornate (Carta geologica              
dell'Appennino emiliano-romagnolo in scala 1:10.000) in possesso del            
Servizio regionale Geologico, Sismico e dei Suoli;                              
valutato di sintetizzare le osservazioni pervenute come riportato               
nell'Allegato A, parte integrante del presente atto, e di esprimersi            
sulle medesime osservazioni come riportato nell'Allegato B, parte               
integrante del presente atto;                                                   
(omissis)                                                                       
dato atto del parere di regolarita' amministrativa della presente               
deliberazione espresso dal Direttore generale Ambiente, Difesa del              
suolo e della costa, dott.ssa Leopolda Boschetti, ai sensi dell'art.            
37, comma 4 della L.R. 43/01 e della deliberazione della Giunta                 
regionale 447/03;                                                               
su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della costa.                 
Protezione civile, Marioluigi Bruschini;                                        
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di formulare parere positivo, per le motivazioni e le valutazioni            
espresse in narrativa, sull'Integrazione al Progetto di Piano                   
stralcio per l'assetto idrogeologico, adottata dal Comitato                     
istituzionale dell'Autorita' Interregionale di Bacino Marecchia-Conca           
con deliberazione n. 7 del 21 marzo 2003, in quanto le fasce di                 
vulnerabilita' idraulica, in essa individuate, rappresentano il                 
logico completamento delle fasce fluviali da sottoporre a tutela nel            
Progetto PAI;                                                                   
2) di fare proprio il "Parere in merito all'Integrazione al Progetto            
di Piano stralcio di assetto idrogeologico denominata Fasce di                  
territorio di pertinenza dei corsi d'acqua ad alta vulnerabilita'               
idraulica" (Allegato C) espresso dalle Conferenze programmatiche,               
corredato dei verbali delle Conferenze stesse (Allegati C1 e C2);               
3) di esprimere su alcuni aspetti specifici dell'Integrazione i                 
suggerimenti e le proposte di modifica contenute nel "ritenuto";                
4) di esprimersi sulle osservazioni pervenute, sintetizzate                     
nell'Allegato A, secondo i pareri contenuti nell'Allegato B, con le             
conseguenti proposte di modifiche normative e cartografiche relative            
alle osservazioni accolte;                                                      
5) di precisare che i citati Allegati A, B, C, C1 e C2 sono parte               
integrante e sostanziale della presente deliberazione;                          
6) di inviare copia del presente atto deliberativo all'Autorita'                
Interregionale di Bacino Marecchia- Conca, ai sensi del comma 1                 
dell'art. 19 della Legge 183/89 e successive modificazioni ed                   
integrazioni;                                                                   
7) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale             
della Regione Emilia-Romagna.                                                   
ALLEGATO A)                                                                     
Sintesi delle osservazioni pervenute                                            
Oss. n. 1 - Sogliano Ambiente SpA                                               
Si fa presente che l'area denominata Area Marconi, in localita' Ponte           
Uso, ha destinazione urbanistica "D2 - Produttiva di espansione" nel            
PRG adottato dal Comune di Sogliano al Rubicone, ove su tale area e'            
prevista la realizzazione di impianti connessi alla limitrofa                   
discarica di Ginestreto; attualmente nell'area e' presente un                   
allevamento suinicolo ed essa e' interamente utilizzata per lo                  
spandimento di liquami di origine zootecnica.                                   
Si osserva, inoltre, sulla base anche di uno studio geologico                   
allegato, che l'area e' stata interessata negli anni passati da                 
attivita' estrattiva che ha asportato i depositi alluvionali                    
grossolani fino a raggiungere il substrato argilloso ed e' stata                
successivamente riempita con materiale di riporto argilloso, pertanto           
non risulta classificabile tra le aree ad alta vulnerabilita'                   
idraulica connesse all'alveo.                                                   
Si propone pertanto che al punto 4.2 dell'art. 9 delle Norme del                
Progetto PAI siano aggiunte le seguenti integrazioni:                           
1.1) sono fatte salve dalle prescrizioni del presente articolo le               
opere pubbliche, o di interesse pubblico, la cui realizzazione dovra'           
essere suffragata da specifiche ed approfondite analisi geologiche da           
sottoporre al parere dell'Autorita' di Bacino, comprovanti                      
l'insussistenza nell'area di interesse delle condizioni di                      
connessione idraulica all'alveo, ovvero, qualora sia dimostrata                 
l'impossibilita' di alternative localizzative, dovra' essere prevista           
la realizzazione di opere di sistemazione e bonifica delle aree                 
interessate che garantiscano le condizioni di sicurezza                         
dell'intervento e la non influenza dello stesso nei confronti della             
vulnerabilita' idraulica del corso d'acqua;                                     
1.2) sono altresi' escluse quelle aree particolarmente degradate a              
causa di attivita' antropiche, nelle quali gli strumenti di                     
pianificazione prevedano e garantiscano un sostanziale miglioramento            
della situazione ambientale esistente.                                          
Oss. n. 2 - Comune di Morciano di Romagna                                       
Si afferma che a seguito delle controdeduzioni provinciali il                   
Consiglio comunale ha adottato la variante generale al PRG con atto             
n. 9 del 6/3/2003 in data antecedente all'adozione dell'Integrazione            
al Progetto PAI.                                                                
Si richiede una correzione della perimetrazione delle "Fasce di                 
territorio di alta vulnerabilita' idraulica" in corrispondenza                  
dell'abitato di Morciano sulla base di uno studio geologico,                    
costituito da una relazione tecnica e da n. 6 allegati, in cui si               
formulano le seguenti conclusioni:                                              
- le aree indagate non risultano alluvionabili sulla base di                    
verifiche idrauliche effettuate;                                                
- il fiume Conca nel territorio di Morciano scorre incassato nelle              
argille impermeabili del substrato argilloso e non permette                     
l'alimentazione diretta delle acque di falda del terrazzo di                    
fondovalle;                                                                     
- sul terrazzo e' presente uno spesso strato di copertura                       
argilloso-limoso pressoche' impermeabile all'infiltrazione delle                
acque superficiali che esclude l'iterconnessione di tali acque con il           
regime idrogeologico del fiume e della falda.                                   
Oss. n. 3 - Ceramiche Del Conca SpA                                             
L'osservante si oppone ai vincoli derivanti dall'Integrazione e                 
chiede che tali vincoli vengano riesaminati contestualmente a quelli            
di natura idraulica sulla base dei rilievi topografici aggiornati.              
Non viene allegata documentazione tecnica.                                      
Oss. n. 4 - Comune di Sogliano al Rubicone                                      
Si osserva che "le fasce di alta vulnerabilita' idraulica" precludono           
la possibilita' di sviluppo delle frazioni del territorio comunale              
lungo il torrente Uso, si chiede pertanto che l'art. 9 alla fine dei            
punti 4.1 e 4.2 delle Norme del Progetto PAI venga integrato con la             
seguente disposizione:                                                          
"Gli strumenti urbanistici possono prevedere, nel caso in cui non               
sussistano alternative al soddisfacimento del fabbisogno delle zone             
interessate, limitati interventi relativi ad attrezzature pubbliche o           
di carattere produttivo, a condizione che venga presentato un                   
progetto di sistemazione delle aree oggetto dell'intervento che                 
garantisca la sicurezza idraulica dei nuovi insediamenti, la                    
funzionalita' idraulica del corso d'acqua e la sua capacita'                    
d'invaso. Tale progetto dovra' essere compatibile con i caratteri               
naturalistici e ambientali dei luoghi e dovra' essere sottoposto al             
preventivo parere dell'Autorita' Interregionale di Bacino                       
Marecchia-Conca".                                                               
Oss. n. 5 - Comune di San Clemente                                              
Si fa presente che il Piano regolatore del Comune classifica le aree            
di proprieta' della ditta Ceramiche Del Conca SpA come zone D1.1                
ovvero zone produttive suscettibili di edificazione e che tali aree             
non sono soggette a rischio idraulico per eventi di piena del fiume             
Conca sulla base della documentazione precedentemente prodotta dalla            
succitata ditta. Si chiede la rettifica delle perimetrazioni sulla              
base di quanto documentato dalla ditta Ceramiche Del Conca SpA.                 
Oss. n. 6 - Ceramiche Del Conca SpA                                             
Si documenta lo stato di fatto aggiornato dell'area di proprieta'               
della societa' Ceramiche Del Conca SpA ed in particolare che i                  
piazzali all'interno dell'area sono pavimentati con manto bituminoso            
impermeabile. Sulla base di detta documentazione, in modo che sia               
possibile l'espansione industriale sulle aree impermeabilizzate cosi'           
da consentire l'utilizzo delle linee di produzione gia' esistenti, si           
chiede:                                                                         
6.1) una modifica delle norme contenute nel comma 6 dell'art. 3 delle           
Norme di Piano e nel comma 4.2 dell'art. 9 dell'Allegato A di tali              
Norme;                                                                          
6.2) una modifica della cartografia relativa all'area d'interesse.              
ALLEGATO B)                                                                     
Parere sulle osservazioni pervenute                                             
Oss. n. 1 - Sogliano Ambiente SpA                                               
1.1) Si ritiene che possa essere consentita la realizzazione di opere           
pubbliche e di interesse pubblico, riferite a servizi essenziali non            
altrimenti localizzabili, purche' non risultino incompatibili con le            
fasce di vulnerabilita' a seguito di quanto richiesto al punto d.7              
del parere regionale; i progetti di tali opere sono corredati da uno            
studio di compatibilita' con la vulnerabilita' della prima falda,               
direttamente connessa ai corsi d'acqua, e prevedono anche la                    
realizzazione di opere che garantiscano la sicurezza dell'intervento            
e la sua non influenza in termini di vulnerabilita'; tale studio                
viene sottoposto al parere vincolante dell'Autorita' di Bacino.                 
In tal senso si rimanda anche al punto d.6 del parere regionale.                
Si invita inoltre l'Autorita' di Bacino a prevedere una revisione               
della cartografia, sulla base di un approfondimento di studio che               
verifichi l'omogeneita' e l'addensamento del materiale argilloso di             
riempimento dello scavo e quindi individui esattamente l'area non               
piu' idraulicamente connessa all'alveo che puo' essere stralciata               
dalle fasce di vulnerabilita'.                                                  
Si precisa infine che solo il comma 4.2 dell'art. 9 delle norme del             
Progetto PAI e' oggetto dell'Integrazione e non l'intero art. 9.                
Osservazione parzialmente accolta e diversamente risolta.                       
1.2) Si ritiene che nelle aree in cui siano presenti attivita'                  
incompatibili con la finalita' dell'Integrazione possano essere                 
consentite trasformazioni d'uso del suolo, se previste negli                    
strumenti di pianificazione urbanistica, che determinino un                     
miglioramento della qualita' ambientale della prima falda,                      
direttamente connessa ai corsi d'acqua; tali interventi devono essere           
corredati da uno specifico studio tecnico che ne dimostri la                    
compatibilita' con le fasce di vulnerabilita' da sottoporre al parere           
vincolante dall'Autorita' di Bacino.In tal senso si rimanda anche al            
punto d.8 del parere regionale.                                                 
Osservazione parzialmente accolta.                                              
Oss. n. 2 - Comune di Morciano di Romagna                                       
L'istruttoria della documentazione tecnica presentata, Relazione e              
relativi allegati, e il sopralluogo in sito eseguito da funzionari              
tecnici della Regione e dell'Autorita' di Bacino hanno portato alle             
seguenti considerazioni:                                                        
- le aree oggetto di osservazione sono situate sopra un terrazzo                
alluvionale costituito da ghiaie di spessore variabile fino a 2,5 m.            
con una copertura fine non molto spessa o assente nella porzione                
prossima all'alveo (vedi anche pag. 8 della Relazione); la copertura            
fine e' costituita da limi sabbiosi e argillosi che, per la loro                
genesi alluvionale, sono caratterizzati da frequenti variazioni                 
litologiche verticali e laterali a diversa permeabilita', pertanto i            
2 campioni analizzati non sono sufficientemente rappresentativi per             
dimostrarne l'impermeabilita';                                                  
- nel tratto di fiume a valle del ponte della Strada provinciale n.             
17, dove l'alveo e' inciso fino al substrato, affiorano con                     
continuita' le ghiaie del terrazzo al di sopra delle argille del                
substrato che sono incise con profondita' variabile da 0,5 a 3,5 m.;            
hanno maggior sviluppo lineare i tratti del corso d'acqua in cui                
l'altezza della scarpata nel substrato e' 1-1,5 m. e non 3 m. come              
detto alle pagine 13 e 14 della Relazione;                                      
- quanto rappresentato nelle sezioni geolitologiche dell'Allegato 5             
della Relazione e' in parte non corrispondente a quanto visibile sul            
terreno e a quanto affermato anche nella Relazione a pag. 3; infatti            
le ghiaie del terrazzo affiorano con continuita' in alveo e la                  
copertura fine ha minore estensione e non raggiunge l'alveo; inoltre            
il passaggio eteropico tra ghiaie e formazione argillosa del                    
substrato illustrato in sezione non e' giustificabile con la genesi             
di tali depositi;                                                               
- la falda presente nelle ghiaie del terrazzo e' alimentata per                 
infiltrazione nelle aree piu' vicine all'alveo dove non c'e'                    
copertura fine e dalle acque del fiume nel tratto a monte del ponte             
della Strada provinciale n. 17 dove l'alveo non e' inciso nel                   
substrato ed e' in contatto diretto con le ghiaie del terrazzo (vedi            
Relazione pag. 14);                                                             
- il terrazzo alluvionale esaminato e' idraulicamente connesso                  
all'alveo poiche' e' alimentato dal fiume stesso e inoltre le acque             
di falda in esso contenute vengono riversate direttamente nell'alveo            
lungo la scarpata di substrato impermeabile, senza possibilita' di              
autodepurazione.                                                                
Si fa presente che, utilizzando i parametri litologia di superficie e           
profondita' del tetto ghiaie, sulla base delle tabelle contenute in             
recenti studi (1996, 2001) sulla vulnerabilita' degli acquiferi                 
svolti dal CNR-GNDCI, in collaborazione con la Provincia di Parma e             
la Regione Emilia-Romagna, l'area in esame rientra nella classe di              
alta vulnerabilita'.                                                            
Per quanto sopra esposto si ritiene che il perimetro delle "Fasce di            
territorio di alta vulnerabilita' idraulica" in corrispondenza delle            
aree oggetto di osservazione non debba essere modificato.                       
Si precisa inoltre che le "Fasce di territorio di alta vulnerabilita'           
idraulica" sono fasce di territorio costituite da depositi                      
alluvionali grossolani in diretta connessione idraulica con l'alveo,            
individuate in base a criteri geologico-geomorfologici e non sulla              
base del rischio idraulico.                                                     
Si fa presente altresi' che, secondo quanto indicato al punto d.6 del           
parere regionale, si ritiene opportuno che sia consentita la                    
realizzazione di opere pubbliche e di interesse pubblico, riferite a            
servizi essenziali non altrimenti localizzabili, purche' non                    
risultino incompatibili con le fasce di vulnerabilita' a seguito di             
quanto richiesto al punto d.7 del parere regionale.                             
Si ricorda infine che le prescrizioni che gravano sulle "Fasce di               
territorio di alta vulnerabilita' idraulica" secondo i disposti del             
comma 4.2 dell'art. 9 delle norme del Progetto PAI, come modificate             
dall'Integrazione, si applicano alle aree non interessate da "centri            
abitati o espansioni insediative previste in strumenti urbanistici              
vigenti o adottati alla data di adozione dell'Integrazione del                  
Progetto di Piano stralcio"; pertanto se le aree oggetto di                     
osservazione rientrano in strumenti urbanistici adottati prima                  
dell'adozione dell'Integrazione del Progetto PAI, come affermato                
nell'osservazione stessa, non sono soggette alle prescrizioni                   
relative alle "Fasce di territorio di alta vulnerabilita'                       
idraulica".                                                                     
Osservazione non accolta.                                                       
Oss. n. 3 - Ceramiche Del Conca SpA                                             
I profili topografici a cui si fa riferimento per la revisione dei              
vincoli non sono inerenti in quanto le "Fasce di territorio di alta             
vulnerabilita' idraulica" sono fasce di territorio costituite da                
depositi alluvionali grossolani in diretta connessione idraulica con            
l'alveo, individuate in base a criteri geologico-geomorfologici e non           
sulla base del rischio idraulico.                                               
Osservazione non accolta.                                                       
Oss. n. 4 - Comune di Sogliano al Rubicone                                      
Considerato:                                                                    
- le finalita' dell'Integrazione;                                               
- che al comma 4.2 dell'art. 9 delle norme sono fatti salvi dalle               
prescrizioni gravanti sulle "Fasce di alta vulnerabilita' idraulica"            
i "centri abitati o espansioni insediative previste in strumenti                
urbanistici vigenti e/o adottati alla data di adozione                          
dell'Integrazione del Progetto di Piano stralcio", sono consentiti              
nuovi edifici connessi all'attivita' agricola e espansioni di                   
insediamenti esistenti, di contenute dimensioni e non altrimenti                
localizzabili;                                                                  
- che nel parere regionale si invita l'Autorita' di Bacino ad                   
integrare il comma 4.2 dell'art. 9 delle norme del Progetto PAI,                
consentendo nuova edificazione negli insediamenti esistenti, ove                
siano presenti aree con pavimentazione impermeabile realizzate in               
conformita' con le previsioni urbanistiche (punto d.4), la                      
realizzazione di opere pubbliche e di interesse pubblico, riferite a            
servizi essenziali non altrimenti localizzabili e compatibili con gli           
usi ammessi per le fasce di vulnerabilita' (punto d.6),                         
trasformazioni d'uso del suolo, se previste negli strumenti di                  
pianificazione urbanistica, che determinino un miglioramento della              
qualita' ambientale della prima falda, ove siano presenti attivita'             
incompatibili con la finalita' dell'Integrazione (punto d.8).                   
Si ritiene che l'Integrazione al Piano tenga conto del grado di                 
antropizzazione del territorio e delle sue esigenze di sviluppo                 
socio-economico, compatibilmente con le necessita' di tutela da essa            
previste; accogliere pertanto ulteriori possibilita' di sviluppo                
produttivo inficerebbe le finalita' dell'Integrazione.                          
Si precisa inoltre che il comma 4.1 dell'art. 9 delle Norme del                 
Progetto PAI non e' oggetto dell'Integrazione e che le "Fasce di                
territorio di alta vulnerabilita' idraulica" sono fasce di territorio           
costituite da depositi alluvionali grossolani in diretta connessione            
idraulica con l'alveo, individuate in base a criteri                            
geologico-geomorfologici e non sulla base del rischio idraulico.                
Osservazione non accolta.                                                       
Oss. n. 5 - Comune di San Clemente                                              
Le "Fasce di territorio di alta vulnerabilita' idraulica" sono fasce            
di territorio costituite da depositi alluvionali grossolani in                  
diretta connessione idraulica con l'alveo, individuate in base a                
criteri geologico-geomorfologici, e sono state inserite nel Piano               
stralcio al fine di salvaguardare la qualita' ambientale dei corsi              
d'acqua attraverso la tutela dall'inquinamento dei corpi idrici e dei           
depositi alluvionali ad essi direttamente connessi. Non sono pertanto           
aree individuate sulla base del rischio idraulico.                              
Si fa comunque presente che in relazione all'area di proprieta' della           
ditta Ceramiche Del Conca SpA si e' data risposta nell'Osservazione             
n. 6.                                                                           
Osservazione non pertinente.                                                    
Oss. n. 6 - Ceramiche Del Conca SpA                                             
6.1) Si ritiene che all'interno di insediamenti esistenti ove siano             
presenti aree con pavimentazione impermeabile possa essere consentita           
nuova edificazione nel rispetto della normativa urbanistica vigente e           
purche' si dimostri con apposito studio che la nuova edificazione non           
incrementa l'impermeabilizzazione dell'area ed e' compatibile con la            
vulnerabilita' della prima falda, direttamente connessa ai corsi                
d'acqua; tale studio deve essere sottoposto al parere vincolante                
dell'Autorita' di Bacino.                                                       
In tal senso si rimanda anche al punto d.4 del parere regionale.                
Osservazione accolta.                                                           
6.2) La richiesta di modifica cartografica non puo' invece essere               
accolta poiche' l'area risponde ai requisiti geologico-geomorfologici           
per essere inserita nelle "Fasce di territorio di alta vulnerabilita'           
idraulica", le quali sono definite da limiti di significato                     
geologico-geomorfologico che prescindono da cosa insiste sul                    
territorio.                                                                     
Osservazione non accolta.                                                       

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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