DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 marzo 2004, n. 389
Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) sul progetto dell'asse collegamento Bagnolo-Novellara, I e II lotto, nei comuni di Bagnolo in Piano e Novellara (RE) (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R 21 maggio
1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, in considerazione
degli interventi previsti, e dei conseguenti impatti ambientali, il
progetto dell'asse di collegamento Bagnolo-Novellara primo e secondo
lotto, nei comuni di Bagnolo in Piano e Novellara, provincia di
Reggio Emilia, dalla ulteriore procedura di VIA, con le prescrizioni
di cui al punto 7 e di seguito riportate:
1) non saranno in ogni caso utilizzate aree a ridosso dei canali, in
modo da non aumentare il rischio dovuto a sversamenti accidentali,
evitando aree di cantiere in prossimita' della rotatoria di Strada
Levata, a ridosso del canale Levata;
2) il traffico legato alle attivita' di cantiere sara' studiato allo
scopo di evitare disturbi ai residenti e limitare i disagi al
traffico locale;
3) al fine di ridurre al minimo le interferenze con la viabilita'
esistente, si provvedera' a deviazioni temporanee o restringimenti
della carreggiata, evitando interruzioni di traffico;
4) verranno temporaneamente impermeabilizzati i sedimi delle aree di
cantiere e utilizzati macchinari rispondenti alle normative, dotati
di tutti gli accorgimenti utili per limitare il rumore e le emissioni
in atmosfera;
5) particolare cura verra' posta al fine di evitare il rischio di
sversamenti accidentali nel terreno e nei corsi d'acqua
attraversati;
6) durante i processi di cantierizzazione verranno raccolte le acque
reflue prodotte direttamente o indirettamente dai lavori di
costruzione stradale per evitare ogni possibile apporto di inquinanti
nei corpi acquiferi superficiali e sotterranei;
7) al fine di garantire l'uso della rete irrigua e lo scolo delle
acque anche durante la fase di realizzazione dell'opera principale e
delle opere complementari minori, per non arrecare danno alle
coltivazioni della zona, si manterra' costantemente attivo il flusso
idrico convogliando, ove possibile, le acque fra esistenti rogge o
deviandone puntualmente il corso; in tal modo si garantira' la
completa continuita' irrigua e di drenaggio per i territori regimati
senza che questi subiscano un'interruzione di erogazione;
8) per limitare il diffondersi delle polveri, saranno eseguite
periodiche bagnature delle piste di cantiere e di eventuali cumuli di
materiale;
9) al termine dei lavori si provvedera' al ripristino delle aree di
cantiere esterne al sedime della futura infrastruttura, riutilizzando
il terreno vegetale di scotico opportunamente stoccato e trattato in
modo da evitarne la morte biologica; inoltre per tali aree e'
prevista la piantumazione;
10) tali accorgimenti prescrizionali verranno inseriti nel capitolato
lavori;
11) il progetto preliminare presentato individua, per il progetto
definitivo, i seguenti interventi di mitigazione e compensazione nei
confronti del paesaggio;
12) andamento plano-altimetrico della livelletta stradale il piu'
possibile aderente alla morfologia del territorio, mantenendo
comunque adeguati standard di sicurezza idraulica;
13) presenza di una fascia di ambientazione di larghezza variabile su
ambo i lati della strada dove verra' impiantata vegetazione autoctona
arborea ed arbustiva;
14) inserimento lungo il tracciato di formazioni vegetali, quali
siepi arbustive ed arboreo arbustive, disposte sia parallelamente che
perpendicolarmente (nei punti di intersezione con corsi idrici
superficiali) al nastro stradale, in modo da creare collegamenti
percettivi est-ovest che spezzino il segno del tracciato sud-nord;
15) potenziamento della vegetazione presente nei punti di
attraversamento di rii e canali, introducendo specie arboreo ed
arbustive autoctone;
16) dove possibile saranno preferite, a formazioni vegetali lineari,
formazioni a macchia di maggior entita' in modo da inglobare la
strada;
17) le formazioni vegetali di nuovo impianto saranno sempre legate a
vegetazione esistente in modo da creare una vera e propria ricucitura
del paesaggio;
18) formazione di coni visuali appositamente individuati per
inquadrare situazioni sceniche di un certo valore, in particolare nei
confronti della collina;
19) impianti vegetali a macchia naturali sia per quanto riguarda la
struttura sia la specie utilizzata, nelle aree intercluse di svincolo
o nelle rotatorie;
20) in sede di progetto definitivo, sara' valutata la fattibilita'
economica dell'utilizzo di asfalti fonoassorbenti che consentono una
riduzione del rumore fino a 3 dB(A);
21) nel caso in cui la verifica acustica evidenzi la necessita' della
messa in opera di mitigazioni acustiche, queste saranno, per quanto
possibile, di tipo vegetazionale, con cespugli ed alberature di
essenze autoctone; qualora tali forme di mitigazione non
permettessero l'ottenimento del rispetto dei limiti di zona, si
ricorrera' ad altre tipologie di protezione acustica (per quanto
possibile terrapieni rinverditi, o in alternativa pannelli
fonoassorbenti, ecc.);
22) per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio, che
si valutano equivalenti, sia nell'ipotesi del Tracciato E, sia
nell'ipotesi del Tracciato A, sia necessario, inoltre, ottemperare
alle seguenti prescrizioni;
23) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere, come gia'
previsto nella relazione di progetto, si dovra' riutilizzare il
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne
la morte biologica;
24) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario: - prevedere la umidificazione dei
depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed inerti
e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto quando
queste si trovino nelle vicinanze dell'aggregato urbano; - per il
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei
cassoni con teloni; - prevedere un piano del traffico legato alle
attivita' di cantiere allo scopo di evitare disturbi ai residenti e
limitare i disagi al traffico esistente;
25) il progetto esecutivo dovra' contenere un "piano di gestione,
manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di drenaggio,
invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e degli
eventuali sversamenti accidentali" che dovra' essere approvato dalla
Amministrazione provinciale di Reggio Emilia;
26) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nel primo anno di manutenzione;
27) nel caso in cui siano previste mitigazioni, direttamente sugli
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998, n. 459,
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri
dal pavimento;
28) si dovra', inoltre, valutare la necessita' di introdurre
eventuali mitigazioni acustiche nell'area di cantiere e/o sui
ricettori per consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle
normative vigenti;
29) il rispetto dei limiti di pressione sonora dovra' essere
verificato attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da
realizzarsi, ad opera del proponente, durante la realizzazione
dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla base dei
risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie
determinazioni conseguenti;
30) nella progettazione dell'impianto di illaminazione stradale si
dovra' tenere conto e limitare l'impatto luminoso, nei confronti
delle residenze limitrofe e dell'ambiente naturale, derivante dai
fasci di luce diretta;
31) resta fermo che la realizzazione dell'opera pubblica oggetto
della presente procedura, e' subordinata all'approvazione di variante
allo strumento urbanistico del Comune di Bagnolo in Piano;
32) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di
Reggio Emilia - Servizio Viabilita' e Progettazione strade, alla
Provincia di Reggio Emilia - Assessorato Ambiente, Bagnoli in Piano,
al Comune di Novellara e all'ARPA - Sezione provinciale di Reggio
Emilia;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art.10, comma 3 della
L.R.18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.