DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 marzo 2004, n. 381
Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente la variante nord di Sant'Ilario d'Enza, comuni di Gattatico e Sant'Ilario d'Enza (RE)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
degli interventi previsti, e dei conseguenti impatti ambientali, del
progetto della "Variante nord di Sant'Ilario d'Enza", nei comuni di
Sant'Ilario d'Enza e di Gattatico (RE), dalla ulteriore procedura di
VIA con le seguenti prescrizioni:
1) per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio, si
prescrive di mettere in atto tutte le azioni di mitigazione previste
nel progetto;
2) in attesa della classificazione acustica dei comuni di Sant'Ilario
d'Enza e Gattatico si prescrive il rispetto dei limiti di pressione
sonora, previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche per le
abitazioni presenti, nelle adiacenze dell'infrastruttura progettata,
al di fuori della fascia di rispetto laterale, individuata secondo la
direttiva regionale "Disposizioni in materia di inquinamento
acustico: criteri e condizioni per la classificazione acustica del
territorio ai sensi del comma 3 dell'art. 2 della L.R. 9 maggio 2001,
n. 15 recante "Disposizioni in materia di inquinamento acustico"
approvata con delibera di Giunta regionale n. 2035 del 9 ottobre
2001;
3) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere,
come gia' previste nella relazione di screening, di tipo
vegetazionale, (cespugli e alberature di essenze autoctone) in grado
di creare un corridoio ecologico che possa raccordarsi con la
vegetazione esistente dei vari canali attraversati
dall'infrastruttura ed in grado, inoltre, di mitigare l'inserimento
dell'opera nel paesaggio;
4) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nei primi tre anni di manutenzione;
5) nel caso in cui si prevedano mitigazioni, direttamente sugli
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998, n. 459,
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri
dal pavimento;
6) si prescrive che le eventuali barriere fonoassorbenti siano
ricoperte di rivestimenti vegetali;
7) risulta necessario introdurre eventuali mitigazioni acustiche, sul
cantiere e/o sui ricettori; le azioni attivate dovranno consentire il
rispetto dei limiti sonori previsti dalle normative vigenti;
8) gli interventi finalizzati alla mitigazione dell'impatto acustico
si devono raccordare con il progetto d'inserimento paesaggistico e di
compensazione, la cui realizzazione viene prevista in sede di
progettazione definitiva dell'opera e per il quale, nella relazione
di screening, si individuano gia' i seguenti interventi: - fasce
vegetali a fianco della infrastruttura, costituite da elementi
arborei ed arbustivi con funzione anche di corridoi ecologici atti a
mantenere in comunicazione unita' naturali differenti; - aree
intercluse rinaturate: e' prevista la valorizzazione, dal punto di
vista vegetazionale, ecologico e paesaggistico, delle superfici
potenzialmente incolte (svincoli, piazzole, incroci...); fasce verdi
in prossimita' di aree urbane, quali filari alberati, o pannelli
fonoassorbenti ove necessari e previsti dallo studio acustico di
dettaglio; - siepi campestri e passaggi per piccoli animali,
realizzabili a ridosso di fossi e/o confini i primi, e costituiti ad
esempio da sottopassi dell'infrastruttura stradale i secondi;
9) per quanto concerne il sistema di drenaggio delle acque reflue di
origine meteorica e di origine accidentale (sversamenti, acque di
spegnimento di eventuali incendi, acque di lavaggio della
piattaforma, ecc . ) dell'infrastruttura occorre prevedere presidi a
tutela dei corsi d'acqua ed in specifico prevedere, in fase di
progettazione esecutiva, un sistema di raccolta e trattamento delle
acque di origine meteorica che preveda la realizzazione di vasche di
raccolta di prima pioggia per un tempo almeno di 10 minuti, dotate di
saracinesche idrauliche in grado di bloccare l'immissione dei reflui
nel reticolo idrografico superficiale;
10) il progetto esecutivo dovra' contenere il "piano di gestione,
manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di drenaggio,
invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e degli
eventuali sversamenti accidentali";
11) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si
riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione
per evitarne la morte biologica;
12) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione;
prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei
depositi di materie prime ed inerti e delle vie di transito da e per
i cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze di
abitazioni; - per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di
ricopertura dei cassoni con teloni; - acquisire le autorizzazioni
necessarie per le emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle
vigenti normative; - durante la fase di cantiere deve essere previsto
l'utilizzo di macchinari conformi al DPR 459/96 "Direttiva macchine"
che prevede il rispetto dei livelli di emissione in atmosfera
(rumore, vibrazioni e gas di scarico), in modo tale da non
compromettere l'ambiente circostante; inoltre, si dovra' valutare la
necessita' di introdurre eventuali mitigazioni acustiche, sul
cantiere e su eventuali ricettori; le azioni attivate dovranno
consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle normative
vigenti; - individuare precise disposizioni tese a limitare le
interferenze tra i mezzi di cantiere e la viabilita' esistente (ad
es. lo scaglionamento temporale degli automezzi);
13) nella progettazione dell'impianto di illuminazione stradale si
dovra' tenere conto e limitare l'impatto luminoso, nei confronti
delle residenze limitrofe e dell'ambiente naturale, derivante dai
fasci di luce diretta;
14) in fase di progetto definitivo si dovra' considerare l'entita'
della subsidenza lungo il tracciato ed in un'area significativa
circostante, al fine di dimensionare opportunamente le opere in
progetto, con particolare riferimento al sistema scolante;
15) le prescrizioni sopra elencate, dovranno essere verificate
attraverso una campagna di monitoraggio da attuarsi durante la
realizzazione dell'opera, successivamente alla realizzazione
dell'opera e delle mitigazioni e, sulla base dei risultati ottenuti,
dovranno essere assunte le necessarie determinazioni conseguenti;
16) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di
Reggio Emilia Area Patrimonio e Infrastrutture, alla Provincia di
Reggio Emilia Assessorato Ambiente, al Comune di Sant'Ilario d'Enza,
al Comune di Gattatico, ad ARPA Sezione provinciale di Reggio Emilia,
al Servizio Tecnico di Bacino Enza e Sinistra Secchia;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10 comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni,
il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione.